18 ~ Confusione

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Confusione. Una sola parola per descrivere ciò che provo in questo momento. Non vedo niente, se non uno sfondo trasparente come l'acqua. Provo ad aprire la bocca, muovo una zampa, e mi accorgo di essere immersa in un lago dall'acqua limpida. Ma non sento il bisogno di ritornare in superficie. Mi sento a mio agio e comincio a crogiolarmi tra le fredde correnti della fonte d'acqua.

Vedo poi una luce arrivare dal fondo del lago e, senza neanche pensarci, comincio a nuotare verso di essa. Man mano che mi avvicino, però, la luce si allontana.

"Aspettami!" grido continuando a nuotare. Poi, all'improvviso, si blocca e comincia a colorarsi di nero, prendendo le sembianze di un gatto bianco, grigio e nero, un gatto che già diverse volte mi ha accompagnato durante i sogni.

"ArtigliodiCardo!" grido andandogli incontro e strusciandomi contro il suo pelo soffice e spesso.

Lui ricambia le mie fusa, poi prende il mio muso tra le zampe, sussurrando: "Sono fiero di te, FonteChiara. Sei riuscita a compiere un passo importante. Sei molto intelligente per la tua giovane età".

Alzo lo sguardo, i suoi occhi ambrati nei miei azzurri: "È solo che non mi sento pronta. Sono apprendista da tre mesi e devo già caricarmi sulle spalle un peso del genere? Non sono ancora pronta a essere guerriera, ad affrontare il mio destino, ad essere la prescelta, ad essere la Fonte".

Mentre parlo, tremo come una foglia. "Piccola, tu sei pronta eccome. Sei più preparata di quanto tu possa immaginare, anche se sei qui da così poco. Devi solo avere fiducia in te stessa e in coloro che ti stanno incontro. Vai, FonteChiara, e sii la fonte pura di cui la foresta ha bisogno, da cui la vita si sprigiona e viene preservata".

Si volta e fa per dileguarsi, vorticando tra le correnti che non sembrano sfiorarlo.

Provo a richiamarlo.

Torna a guardarmi.

La voce mi si blocca in gola.

I suoi occhi si sono fatti severi, mi costringono a fissarli, mi inchiodano le pupille che, impaurite, provano a sfuggire.

"Quando le stelle taceranno, la belva oscura sarà tornata.
Coglierà il fiore nato dalle tenebre, che nel dolor langue" esala. Poi, ignorando la mia espressione scioccata, inizia a schiarirsi.

"Un momento! Cosa vuoi dire? Non puoi lasciarmi senza una spiegazione!" grido mentre tutto comincia a farsi ancor più confuso.

"Presto scoprirai tutto, piccola. Tieni gli occhi aperti!" Tutto comincia a girare e il respiro comincia a mancarmi, mentre un'ombra oscura mi avvolge ridendo in modo maligno.

Mi sveglio di soprassalto con gocce di sudore che mi rendono il pelo appiccicoso. Mi ritrovo davanti il muso di ZampadiCielo che mi guarda preoccupatissimo. Egli, vedendomi aprire gli occhi, emette fusa di gioia sussurrando: "Si è svegliata!".

Mi rendo conto poco dopo che mi trovo nella tana della sciamana. FiorediGrandine mi viene vicino tenendo in bocca una manciata di erbe.

"Come sta?" chiede ZampadiCielo poggiandomi la coda addosso.

FiorediGrandine posa le erbe che ha in bocca e risponde: "Sta benissimo, ma non ho mai visto nulla del genere in tutta la mia vita". Nella sua voce si può chiaramente capire quanto la terrorizzi ciò che mi è accaduto poco fa.

Nella tana vedo entrare anche AlbaFiorita, ZampadiSperanza e ZampadiPassero. Quest'ultima mi balza addosso non appena mi vede.

"Per fortuna stai meglio! Mi hai fatto preoccupare moltissimo!" miagola con la sua solita allegria travolgente.

Mi rialzo a fatica sulle zampe e mi struscio addosso a ZampadiCielo.

ZampadiCalendula entra dentro trotterellando entusiasta: "Ti sei svegliata!" grida.

AlbaFiorita mi dà una leccata sul muso, dicendo: "Sei stata una brava apprendista. Quasi mi dispiace che sia già finita. Ma dovevo capirlo: tu sei proprio una gattina speciale, diversa da ogni altro sulla Terra. E te lo meriti, perchè ti sei fin da subito dimostrata coraggiosa e più forte di molti gatti più esperti. E ora scopri di essere la Fonte, la prescelta del Clan della Stella. Non potrei essere più orgogliosa di te, FonteChiara".

Quasi mi metto a piangere a sentire quelle parole così cariche d'amore e d'affetto. "Ti sono molto grata, AlbaFiorita, per quello che mi hai insegnato, e spero che tu possa continuare a farlo, anche se ora non sono più un'apprendista" sussurro scuotendo i baffi e stringendo più forte la coda di ZampadiCielo.

Non riesco ancora a credere di essere già una guerriera, avendo io appena nove lune. Non crederanno gli altri apprendisti che io sia un po' troppo giovane? In fondo, è così poco che mi alleno. Sono entrata in questa foresta da sole tre lune, mentre loro la conoscono da sempre. Loro sanno combattere fin da piccoli, imparano il codice guerriero quando sono ancora dei batuffoli giocosi. Mi sento quasi in colpa per la scelta presa dagli antenati, ma a cosa serve? L'unica cosa che posso fare è accettare con orgoglio la mia nuova posizione, e fare di tutto perchè il Clan della Stella sia orgoglioso di me.

"Quasi mi mancherà romperti le scatole ogni volta prima di andare a dormire" esclama ZampadiPassero ridacchiando.

"E a me mancherà chiederti ogni momento come stai" dice invece ZampadiSperanza.

Faccio le fusa soddisfatta ringraziando le mie amiche. Anche loro mi mancheranno. ZampadiCielo mi prende il muso tra le zampe e tira su col naso, cominciando a piangere, per poi avvolgermi in un abbraccio così dolce che mi lascio stritolare come un peluche senza emettere neanche un mugolio.

Comincia quindi a parlare, alternando le parole ai singhiozzi: "A me invece mancheranno le corse sfrenate per le immense praterie dall'erba lunga e rigogliosa, dove noi ci divertivamo a giocare insieme a nascondino, le giornate passate a guardare le nuvole solcare il cielo come vascelli in mezzo al mare, le risate fino a farci quasi esplodere i polmoni, i pomeriggi di caccia e di allenamento, con te sempre al mio fianco. E poi, come farò senza di te la notte che mi stringi la coda facendomi sentire al sicuro? Come farò senza quell'angelo bianco che mi veglia durante gli incubi più spaventosi? Ma l'ho sempre saputo che non potevo fare nulla per impedirti di affrontare ciò che il fato ha in serbo per te. Ma ricorda: io ti sarò vicino, sempre".

Gli do una leccata sul naso e dico: "Non è tutto finito, ZampadiCielo. Io non ti lascerò. Continuerò sempre ad allenarmi, a cacciare, a giocare, a ridere, a guardare il cielo con te. Nulla ci separerà, tanto meno questo improvviso cambiamento. Presto sarai un guerriero anche tu, ma io so che qualcosa di speciale c'è anche in te".

Lui mi stringe più forte a sè, così forte che sento il battito del suo cuore, mentre le lacrime gli scendono copiose dagli occhi, inumidendomi il manto bianco che, guardando meglio, ha assunto delle sfumature argentee sul dorso e sulla coda, simbolo di purezza, evidente marchio della Fonte.

FiorediGrandine mi si fa vicino, allontanando con dolcezza ZampadiCielo con un tocco della coda. "Ora devi riposare. Quello che ti è successo è davvero grande, devi essere esausta. Il leader è già a conoscenza della tua nomina, e questa sera terrà la cerimonia ufficiale davanti all'intero clan, così che tutti siano a conoscenza di ciò che ti è accaduto".

Ringrazio la giovane sciamana dal manto argenteo che fa un inchino e si dirige verso il nido, dove Mughetto, Ginepro e Menta l'accolgono saltandole addosso e miagolando ad alto volume. Sono cresciuti molto quei tre cuccioli. Ora sono tre bei gattini vispi e curiosi, specialmente la piccola Menta. Sono proprio graziosi i fratellini del mio ZampadiCielo.

Accanto a loro, vedo Ashes giocare con Lacrima e Orsacchiotto che le si arrampicano sulla schiena, mentre Perla cerca di afferrarle la coda e Cerbiatto le copre gli occhi verdi con le zampine.

"Avete vinto, avete vinto!" la sento gridare.

Rido: "Così scontrosa con noi, così affettuosa con i cuccioli. Chi la capirà mai?". Manca pochissimo alla loro nomina ad apprendisti. Tra due albe compiranno sei lune e sono emozionatissimi. Chissà chi saranno i loro mentori.

ZampadiCalendula mi viene accanto e dice: "Io ho visto i tuoi sogni. Sei destinata a grandi cose, amica mia".

Chino il muso in segno di gratitudine, sentendo improvvisamente un forte dolore alla testa, come una sorta di segnale: di qui a poco accadrà qualcosa, qualcosa di terribile.

ZampaScarlatta's P.O.V

"Argh, già da apprendista era una seccatura, e ora è pure guerriera? A nove lune? Una ex micia domestica? Ma che diamine vi è saltato in testa, stupidi antenati? Io quella gatta la voglio morta alle mie zampe, così che ZampadiCielo sia solo mio. E lui lo sarà, perchè nessuno potrà fermarmi" mugugno mentre tutti acclamano la nuova guerriera, FonteChiara. Oh, io quella non la sopporto! Prima mi ruba ZampadiCielo, poi la mia nomina? No, quella stupida gatta da compagnia non la passerà liscia.

All'improvviso vedo comparirmi davanti un'ombra oscura e minacciosa, che prende lentamente la forma di una gatta tricolore con gli occhi color dell'ambra ed una foglia d'acero tra le orecchie. Quella mi guarda dritta negli occhi, mentre io chino la testa in segno di rispetto.

"Sai cosa devi fare, ZampaScarlatta" dice lei con quella sua voce potente continuando a fissarmi con quei due pezzi d'ambra che sono i suoi occhi e le pupille ridotte a due spicchi sottilissimi.

"Certo, Ombrad'Acero" rispondo convinta ricambiando lo sguardo mentre la fiamma dell'odio mi brucia nel cuore. Odio verso FonteChiara, odio verso i miei genitori che mi hanno abbandonata, odio verso gli antenati, verso l'intero clan e sì, persino verso ZampadiCielo.

"Trovalo, e riportalo qui. Lui ucciderà la Fonte, e tu avrai la tua vendetta. Ricordalo, giovane apprendista, nulla è più dolce della vendetta".

Vedo uno strano ghigno formarsi sul suo muso, e una luce cominciare a brillare in quei suoi occhi ormai privi di vita.

"Non sarò un'apprendista ancora per molto. E lo farò, mia signora. Hai il mio pieno rispetto e la mia fedeltà, grande guerriera, potente Ombrad'Acero, spirito della vendetta".

Mi inchino di fronte a lei e la bella gatta ghigna e mi appoggia una zampa sulla testa, ponendovi una rosa dai petali scarlatti, da cui fuoriesce un'ombra nera che mi avvolge interamente.

Subito mi attraversa una scossa mista tra il caldo e il freddo e mi sento il corpo come trafitto da mille spine. Sento il veleno scorrermi nelle vene, e fiamme bruciarmi il pelo. Questa sensazione mi piace, e, senza accorgermene, il suono di una risata sadica e maligna comincia a fuoriuscirmi dalle labbra. Oh, sì! Oh, quant'è che aspettavo questo momento!

Dalla rosa che mi ha posto la gatta tricolore sulla testa partono dei rampicanti che mi avvolgono e i miei occhi cominciano come a sprizzare sangue, ma non sento dolore, solo un'immenso piacere nel sentire il dolce profumo ferroso di quel liquido rosso. Rido ancora più forte, mentre i rampicanti mi stringono ancor di più. Infine sento un peso sulla testa che mi costringe a chiudere gli occhi mentre Ombrad'Acero recita:

"La mia guerriera tu sarai
E RosaScarlatta ti chiamerai
Il veleno nel tuo sangue scorrerà,
I tuoi artigli come spine pungeran.
Ora vai, trova il maggiore dei due fratelli che a salvarsi riuscì.
Riportalo qui, mia prescelta, mia Rosa, e sarai ricompensata".

Ecco un nuovo capitolo. Che ne pensate? Cosa succederà a FonteChiara e ai suoi amici? Riuscirà a salvarsi dalla minaccia di RosaScarlatta o verrà sopraffatta? E soprattutto, chi saranno i prescelti? Chi sarà il Pianto? Continuate a leggere per scoprirlo. Al prossimo capitolo!

Ringrazio cascafico per il disegno, che rappresenta FonteChiara.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro