32 ~ Lo spirito guida

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ZampadiCalendula's P.O.V

La strada è buia, lunga, silenziosa. La fine del sentiero, avvolta dall'oscurità più penetrante, è invisibile ai miei occhi. Tremo. Da quanto siamo partiti? Non me ne rendo neanche conto. In questa grotta è sempre notte. Sempre la stessa, lugubre, eterna notte. La paura mi scorre nelle vene, mescolata all'emozione, che sembra comunque sprigionare in me una scintilla di luce che mi illumina il cammino.

"Coraggio, ZampadiCalendula. Ci siamo quasi" mormora FiorediGrandine dandomi un colpetto sulla schiena con la coda.

Abbasso le orecchie e mi guardo freneticamente intorno. È la prima volta che vengo in questo posto e, nonostante FiorediGrandine me ne abbia già parlato, lo trovo così oscuro e misterioso da farmi rizzare ogni singolo pelo della schiena.

Prendo una serie di respiri profondi e cerco di calmare i palpiti rapidi del mio cuore. Mi sento come se un feroce nemico si nascondesse dietro quelle tenebre, pronto ad attaccarmi e uccidermi senza che io neanche possa vederlo.

Ma chi potrebbe mai cercare di uccidere un'apprendista sciamana che sta per ricevere il suo nuovo nome? Nessuno. Perciò cosa devo temere? Perché questo terribile presentimento non ne vuole sapere di andarsene?

Scuoto ripetutamente la testa per liberarmi del timore e continuo a immergermi sempre di più in questo nero abisso di tenebre. L'aria si fa sempre più pesante, il respiro più lento e faticoso quando, all'improvviso, un soffio di vento mi sferza il muso in un tocco delicato. Aspiro il suo profumo dolce, carico di freschezza, e comincio a correre nella direzione da cui proviene.

Un richiamo sottile mi spinge ad aumentare la velocità. Un eco sussurrante rimbomba roco nelle mie orecchie: "ZampadiCalendula... ZampadiCalendula..."

"Chi è... Chi è che mi chiama?" chiedo, il tono carico di tensione. La voce non risponde, continua a chiamarmi.

La paura sovrasta ora l'emozione di star per diventare sciamana. Perdo completamente il controllo delle zampe, che sembrano muoversi da sole, veloci come fulmini.

"Fermati - ripeto insistentemente nella mia testa - ti prego, fermati!". Nulla. Tutto è inutile. La testa prende a pulsare violentemente e dolorosamente.

All'improvviso il buio lascia il posto a una luce fortissima che mi acceca. Chiudo gli occhi non appena quella viene a contatto con le mie palpebre e mi copro il muso con una zampa.

Riapro gli occhi e mi ritrovo davanti un paesaggio sovrannaturale: una grande roccia splende di luce propria, come il più prezioso dei diamanti. Nelle sue pareti cristalline sembra riflettersi l'intera volta celeste. Le pareti della grotta sembrano tempestate di piccole stelle brillanti, colorate di bianco e del più puro argento.

Alcuni gatti dalle forme e colori indefiniti, dai peli inondati di luce candida, la circondano. Devono essere gli altri sciamani, ma, per quanto riesco a vedere, potrebbero essere anche spettri incorporei del Clan della Stella.

Mi avvicino alla grande pietra luminosa, incantata dalla sua sontuosa magnificenza, senza accorgermi di aver lasciato indietro FiorediGrandine. All'improvviso la sua voce mi riporta alla realtà.

"Benvenuta a Pietra di Luna" miagola dolcemente accostandomisi. La coda comincia a fremermi dall'emozione e leggere fusa rimbombano gorgoglianti nella mia gola. Muovo qualche passo in avanti, e le figure dei gatti cominciano a farsi più nitide. Riconosco i colori dei loro peli, mentre i loro occhi sembrano tutti privi di un colore, ricoperti di uno spesso strato di luce abbagliante. 

Una gattina dorata, poco più grande di me, mi viene incontro miagolando un saluto. Ricambio con uno sguardo amichevole. Gli occhi ambrati della giovane risplendono nell'oscurità, come frammenti di stelle. Il colore del suo manto ricorda quello della sabbia illuminata dal sole.

La riconosco: è la mia amica SabbiaAmbrata, l'apprendista sciamana del Clan del Fiume. Più indietro sta seduto immobile, con un'espressione attonita sul muso, il suo mentore, Ombrad'Ontano, un anziano gatto dal manto rossiccio simile a un fuoco ardente.

Infine, seduti l'uno accanto all'altra, se ne stanno la sciamana del Clan del Vento, NevePuntinata, e il suo giovane apprendista, ZampaLibera, più piccolo di me di qualche luna.

Manca solo Fogliad'Acanto, lo sciamano del Clan della Tenebra, l'unico a non avere apprendisti.

Poi, però, in un angolo della grotta, nascosto da tutti, intravedo un ciuffo di pelo marrone scuro come il legno di noce. Mi sporgo maggiormente, fino a riuscire a vedere chiaramente chi sia. È proprio lui, Fogliad'Acanto.

Sfumature nere come fibre lignee attraversano quel muso illuminato impercettibilmente dalla luce di Pietra di Luna, che sembra quasi evitare volontariamente il suo corpo, lasciandolo preda delle tenebre affamate. All'improvviso, il gatto scuro muove qualche passo, ma sembra portarsi dietro un pezzo di quell'oscurità penetrante, che continua a circondargli il pelo in un'aura buia.

"Allora è proprio vero che i gatti del Clan della Tenebra sono oscuri dentro tanto quanto lo sono dal di fuori - penso rabbrividendo alla vista degli occhi glaciali di quel gatto - Che sia il vento freddo che soffia indisturbato da quelle parti a raffreddare i loro cuori?"

FiorediGrandine mi sfiora la schiena con il muso, sussurrandomi "Il momento è giunto. Sfiora la pietra con il naso e non avere paura. Non ti succederà niente".

Intimorita da queste parole, lascio che un fremito mi attraversi, per poi obbedirle diligentemente e sfiorare la fredda superficie del cristallo splendente.

Non appena il mio naso entra in contatto con la liscia pietra, un potente dolore si impossessa di tutti i miei muscoli, paralizzandomi. Il respiro mi si mozza. Mille lame di ghiaccio mi trafiggono. Il gelo mi scorre nelle vene. L'oscurità mi vince e i miei occhi si annebbiano.

"Sono morta" è la prima cosa che mi viene da pensare, mente cerco di combattere disperatamente contro questo dolore atroce. Lotto con tutte le mie forze, finché le mie membra non si rilassano e precipito nell'oblio.

Riapro gli occhi con un grande sforzo. Sto forse sognando? Sono forse morta? Mi guardo una zampa, un po' tesa, ma nulla. Non è trasparente, né ricoperta di stelle. Presenta ancora quel suo caratteristico color calendula. Non è successo niente, proprio come aveva detto FiorediGrandine. Ma allora dove sono?

Mi guardo intorno, ma non vedo nessuno. Tutti gli altri sciamani sono scomparsi. Alberi dalle fronde cariche di foglie verdi e splendenti offrono un'ombra rinfrescante e un rifugio sicuro per scoiattoli e uccellini. Un fiume vivace e giocoso scorre rapido nei suoi argini, gareggiando col vento a chi giunge per primo alla sua destinazione.

Sembra proprio il luogo dove FonteChiara aveva avuto quella visione. Questo corso d'acqua è uguale a quello dell'altro sogno. Riconosco persino il cespuglio nel quale ero inciampata, che ora risulta leggermente ammaccato. Che questo sia il luogo dove si svolgerà la mia prova di iniziazione al ruolo di sciamana? E che questa prova consista in una nuova visione, forse più terrificante della prima?

"Ragioni bene, piccola". Una voce risuona alle mie spalle. Faccio un balzo in avanti per lo spavento. Mi volto appiattendo le orecchie e soffiando con tutta la forza che ho nei polmoni.

Quello che mi ritrovo davanti è un gattone dal pelo color nocciola sfumato d'ocra e di nero, mentre le zampe e le orecchie appuntite come quelle di una lince sono di un marrone più scuro. Gli occhi sono di un verde ammaliante, simile a quello dell'erba mattutina. Il manto ricoperto di stelle brilla di luce propria e vibra a ogni passo che muove nella mia direzione.

"Chi sei tu? Cosa vuoi da me?" chiedo, cercando inutilmente di sembrare minacciosa e rizzando ancora di più i peli sulla schiena, già simili a fili d'erba irrigiditi.

Il gatto sconosciuto, vedendomi così impaurita, rallenta e fa un passo indietro, cercando di farmi vedere le sue buone intenzioni. Non fidandomi ancora, continuo a indietreggiare finché la mia schiena non incontra il tronco di un albero, la cui ombra subito mi circonda.

Il gatto si siede di fronte a me e punta i suoi giovanili occhi smeraldini nei miei ambrati, per poi dire con voce gentile: "Mi chiamo CantodiAllodola, sono stato mentore di FiorediGrandine e sciamano del Clan del Tuono. Non avere paura di me, ZampadiCalendula. Non ti farò del male".

Lo guardo con gli occhi ben aperti: allora questo è CantodiAllodola, lo sciamano scomparso prima del suo tempo per cause misteriose?

FiorediGrandine mi ha parlato molto di lui, e sembrava molto affezionata al suo mentore. Ma ancora non mi fido. Come fa a conoscere il mio nome se non ci siamo mai incontrati?

"Io ti conosco da quando sei nata, ZampadiCalendula, anche se questo ti sembrerà sicuramente strano, essendo io morto prima della tua venuta al mondo. Eppure io so tutto di te, e so anche che sei una gatta intelligente e giudiziosa, nonostante a volte tu possa sembrare irriverente, come con tuo fratello ZampaSelvaggia" continua CantodiAllodola. Ruoto gli occhi a sentire il nome di quel debole di mio fratello: se con lui mi comporto così un motivo ci sarà. Il gattone se ne accorge e ridacchia, per poi riprendere a parlare.

"Nel momento in cui i tuoi occhi hanno visto la luce per la prima volta, ho capito che c'era qualcosa di speciale in te. Per questo motivo ti ho donato il mio potere, quello di viaggiare nei sogni".

Rimango visibilmente colpita dalle sue ultime parole. Cos'ho di speciale io? Sono solo una normalissima gatta come tante altre! Perché proprio a me ha deciso di offrire un dono così grande?

"Perché io sono il tuo spirito guida, ZampadiCalendula. Ognuno ne ha uno che lo aiuta durante tutta la sua vita a prendere le decisioni più difficili e a superare le difficoltà più grandi. Tu sei stata affidata a me, giovane sciamana, e una parte di me ora è in te, ed è tuo compito sfruttarla al meglio e farne buon uso".

"Tu... tu sei il mio spirito guida?" balbetto in preda a dolorosi e violenti tremiti. Lui annuisce e si avvicina a me, avvolgendomi il corpo con la folta coda marrone.

"Ora non tremare più. Non devi temere. Calmati e seguimi. Sono venuto qui per farti vedere una cosa" miagola dolcemente, dandomi un'affettuosa leccata sulla nuca, che mi provoca fusa sommesse.

Lo vedo rialzarsi sulle zampe e fare qualche passo in avanti, il pelo stellato che scintilla. Ormai incuriosita, rallento il respiro e lo seguo, tenendo la coda sollevata.

Mi porta in una piatta radura coperta d'erba smeraldina e fresca, illuminata dalla luce lattea della luna, che spande su di essa ombre oblunghe. Il nero cielo notturno è puntinato di migliaia di piccole stelle. In lontananza scorgo un albero imponente con un tronco vigoroso e foglie di un verde smagliante.

"Non capisco. Perché mi hai portata qui? Io non vedo nulla di interessante" mugolo continuando a guardarmi intorno in cerca di quel dettaglio che potrebbe farmi cambiare idea. Scuoto la testa: non riesco proprio a comprendere. 

Facciamo ancora qualche passo in avanti, avvicinandoci un po' di più. Ora riesco a vedere bene i lineamenti delle foglie, ma ancora non capisco. Continuo a puntare gli occhi da ogni parte, ritrovandomi davanti sempre lo stesso, desolato paesaggio.

CantodiAllodola mi spinge il muso in avanti con una zampa, sussurrando: "Guarda meglio".

Mi concentro maggiormente sulla grande pianta, studiando attentamente la forma delle foglie e il colore del legno. Ora lo riconosco: è un gelso.

All'improvviso la quiete viene rotta da grida di guerra e miagolii infuriati, e nella radura prima calma e silenziosa si crea un vero e proprio campo di battaglia. Sagome indefinite di gatti, troppo veloci e agili per poter essere studiate con attenzione, si colpiscono, si graffiano, si uccidono. Pelo e sangue scarlatto cominciano a macchiare la terra, e i miagolii feroci dei combattenti rimbombano in tutta la radura come l'eco di un canto straziante.

Rimango immobile a osservare questa scena, terrorizzata.

"Questo che vedi è il futuro, giovane sciamana" mormora CantodiAllodola continuando a guardare questi corpi frenetici.

"C'è... c'è un modo per impedire tutto questo?" chiedo desolata, le lacrime mi pungono gli occhi, lottando per uscire. Le zampe mi cedono e mi ritrovo acquattata a terra, senza più forza. Non trattengo più il pianto.

"Questo è... questo è il destino del mio Clan? Quello dei miei amici? Il mio? No, non posso sopportare tutto questo dolore, tutte queste grida disperate!" uggiolo continuando a guardare questa guerra terribile e sanguinosa. Decine di corpi giacciono a terra immobili, freddi, già avvolti dalla gelida morte. No. Questo non può essere il futuro... Il mio Clan non se lo merita! 

All'improvviso, però, qualcosa avviene: le grida dei guerrieri diventano sempre più ovattate, fino a cessare del tutto. Però i gatti continuano a combattere indefessamente, avvolti da un silenzio innaturale. I corpi dei feriti continuano a moltiplicarsi, il sangue ormai è diventato un'unica grande chiazza rossa.

"Basta!" grido cercando un modo per sfuggire a quella visione agghiacciante. Metto le zampe sulla testa, chiudo gli occhi, ma è tutto inutile. Quando riapro le palpebre, lancio un grido di terrore: il gelso, prima florido e splendente, ora è rinsecchito. Le foglie sono sparite nel nulla e i rami sembrano dita ossee protese verso il cielo a supplicare disperatamente un aiuto. Nel bel mezzo del fusto ora si trova un grande squarcio da cui sgorga sangue a fiotti. La viscida sostanza vermiglia si spande fino a ricoprire ogni singolo pezzo di terra che prima era verde. Un'immensa nube nera si para davanti alla luna e alle stelle, e la radura cala nel buio più totale.

"No!" grido allungando una zampa verso la scena. "Tutto questo non può essere vero!".

CantodiAllodola mi avvolge la coda attorno al corpo e sussurra: "Hai visto abbastanza. Ma ricorda: il silenzio dominerà la battaglia".

"Cosa?" chiedo ancora terrorizzata dalla visione, senza però ottenere una risposta. Guardo di nuovo in avanti e il paesaggio è ritornato normale, come se non fosse successo nulla. Gli occhi di CantodiAllodola mi scrutano indagatori, simili a pezzi di smeraldi.

"Ora riceverai il tuo nuovo nome, ZampadiCalendula" esclama rivolgendomi un sorriso. Lo ricambio lasciando che una piccola fiamma di gioia si accenda dentro di me.

"Sei pronta a dedicare la tua vita a curare i feriti e ad aiutare i tuoi compagni in difficoltà?" chiede con tono solenne.

"Sì" rispondo, la paura ora sostituita dall'euforia.

"Sei pronta a entrare in contatto con il Clan della Stella e a ricevere profezie?"

"Sì"

"Sei disposta a non avere compagni per tutta la tua vita?"

Vacillo per un momento. E se un gatto dovesse rapire il mio cuore? Ma poi, senza ripensamenti, rispondo: "Sì".

"Allora sei pronta, mia giovane discepola. In quanto tuo spirito guida, ti dono ora la tua nuova identità. Da questo momento in avanti, sarai conosciuta come SognodiCalendula, a ricordarti quanto grande sia il tuo potere" esclama lo sciamano guardandomi con orgoglio.

Sorrido soddisfatta e non riesco più a trattenere l'emozione: comincio a saltellare nell'erba come un leprotto, gridando al vento il mio nuovo, fantastico nome.

"Sono SognodiCalendula, finalmente sono qualcuno! Esisto anch'io! Oh, immenso mondo, ci sono anch'io!"

"Frena l'entusiasmo, giovane - mormora CantodiAllodola cercando di frenare la mia agitazione - Ricordati che hai un messaggio da riferire. Non dimenticartene. Il silenzio dominerà la battaglia. Il silenzio dominerà la battaglia..."

"Aspetta! Cosa vuol dire tutto ciò? - grido, ma lui comincia a svanire, continuando a ripetere quelle poche parole - No! Non andartene!".

Una nube oscura mi avvolge e l'ultima cosa che vedo sono due occhi verdi, e poi ancora le stesse, martellanti, fastidiose parole: "Il silenzio dominerà la battaglia".

I miei occhi si fanno d'ombra, e un potente torpore mi anestetizza le membra. Torna quel dolore atroce che avevo percepito in precedenza, ma questa volta non provo più a oppormi. Sto per lasciarmi andare all'oscurità, quando, all'improvviso, odo un urlo terribilmente famigliare.

Poi, il buio.

Ecco un nuovo capitolo. Che ne pensate? Vi piace il nuovo nome di ZampadiCalendula? Credete che sia adeguato a lei? Quale sarà il significato della sua visione? Di chi sarà l'urlo che ha udito prima del risveglio? Lo scoprirete continuando a leggere!

Un ringraziamento particolare a tutti coloro che stanno leggendo questa storia che, finalmente, ha raggiunto i 300 voti. Grazie a tutti per i vostri commenti e le vostre stelline. Al prossimo capitolo!

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