34 ~ Segreti svelati

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FonteChiara's P.O.V

I sogni si rincorrono nella mia mente come pesciolini, così veloci che, non appena finiscono, spariscono, dimenticati, nei meandri dell'inconscio. Sembrano ricordi lontani, alcuni belli, altri brutti, che si ripetono in successione, spruzzando gocce fatte di gioia e dolore. 

Ricordo il pomeriggio passato a guardare le nuvole, quando per la prima volta ho visto ZampadiPassero e ZampadiSperanza. 

Ricordo anche il momento più triste della mia vita: quando ho perso mio fratello. Il rinnovato dolore mi provoca un singhiozzo sommesso, che scuote debolmente il mio corpo addormentato. 

Ricordo il mio primo giorno d'apprendista, quando AlbaFiorita mi ha portata a cacciare per la prima volta. 

Ricordo il sangue della mia prima preda che mi scivolava in gola, inebriandomi i sensi. 

Ricordo il primo giorno in cui AlbaFiorita mi ha portato, insieme ai miei amici, a esplorare il territorio. Avevamo giocato a rincorrerci per tutto il tempo della camminata. Alla fine eravamo stanchi, ma felici. 

Ricordo il momento in cui ho scoperto di essere la prescelta della Fonte e l'incontro con ArtigliodiCardo mentre ero svenuta.

Ricordo il mio primo raduno e il mio primo giorno da mentore. Gli occhi luminosi di ZampadiPerla mi sono rimasti impressi dentro al cuore e continuano a rendermi felice e orgogliosa.

Non appena alla mia mente giunge la memoria di una gatta in particolare, una sensazione di bruciore comincia a stringermi la testa come una pressa. Un grido di dolore, roco e sofferente, mi esce dalla bocca.

Mi risveglio sudata, respirando affannosamente. La testa pulsa dolorosamente. Appoggio entrambe le zampe sul muso, cercando di tranquillizzarmi e di mettere fine a questa insensata tortura. Perché il ripensare a ZampaScarlatta, la mia nemica e rivale, mi provoca questo dolore? Era già successo un'altra volta, quando ero appena tornata dal raduno, ma questa volta è particolarmente doloroso e persistente. Che le sia successo qualcosa?

Decido di alzarmi e uscire a fare una passeggiata, per poi cercare di riprendere sonno. Scavalco i corpi addormentati di AladiPioggia e PetaloOndulato, per poi raggiungere l'uscita. Un venticello fresco mi scompiglia il pelo non appena le mie zampe attraversano la soglia della tana. La luna illumina pallidamente il cielo maculato di stelle, infondendomi una sensazione di pace e tranquillità. 

Sollevo il muso e inspiro in profondità, lasciando che la frescura della notte penetri nei miei polmoni. L'odore leggero sprigionato dalla natura addormentata mi inonda le narici. Cerco di crogiolarmi in questa piacevole sensazione di benessere, ma il mal di testa non sembra svanire. Provo a ignorarlo e mi concentro su altri pensieri, invano.

Una potente scossa mi porta ad acquattarmi a terra, e il mal di testa comincia a farsi ancora più forte. Miagolo forte, involontariamente. Per un momento temo di aver svegliato l'intero Clan, ma il silenzio continua a regnare sovrano, aleggiando leggero come un velo invisibile sui corpi dormienti degli altri gatti.

Sbatto più volte gli occhi, dai quali cominciano a fuoriuscire lacrime perlacee che si posano delicatamente sul mio pelo. Trattengo a stento le grida. Lo stomaco comincia a dolermi a sua volta, come punto da spine acuminate.

Boccheggio per un momento e trattengo terribili conati di vomito, che provocano in me brividi che mi scuotono il corpo, come se fosse una fronda.

Alzo gli occhi lucidi verso il cielo, mormorando con un filo di voce:

"Oh, venerabili antenati... Perché non mi aiutate? Perché mi sta accadendo tutto ciò? Vi prego... datemi una spiegazione. Sto soffrendo troppo".

Sempre respirando affannosamente, fisso per un momento un punticino nel cielo, che sembra brillare più degli altri. Non so come, ma la sua vista mi permette di ridurre, almeno un po', questa terribile fitta alla testa.

All'improvviso, quella stella così luminosa e pura comincia a precipitare nella mia direzione, ma io non mi ritraggo. Conosco bene questo fenomeno. Gli altri astri celesti sembrano spostarsi per lasciarle libero il passaggio, radunandosi ai lati e formando in mezzo un sentiero blu. La stella vi corre rapida attraverso, fino a raggiungere il suolo, a pochi metri da me.

L'astro comincia a mutare forma, fino ad assumere le sembianze di una gatta dal lungo e folto pelo bianco come la neve. Comincia a muovere qualche passo nella mia direzione e io l'accolgo con sonore fusa. Magari lei può darmi qualche chiarimento su tutto ciò che mi sta accadendo.

"Buonasera, FonteChiara" mormora la guerriera defunta rivolgendomi un amorevole sorriso e mettendo particolarmente in risalto il mio nome.

Ricambio il saluto e le permetto di sedersi accanto a me. Punto nuovamente gli occhi verso il cielo infinito, perdendomi in esso.

"Tu sai già cosa voglio chiederti" sussurro debolmente, con un tono di voce simile a un soffio di vento.

La gatta seduta accanto a me annuisce sommessamente, rivolgendomi uno sguardo premuroso e in parte preoccupato: "Si tratta di ZampaScarlatta, non è così? Il solo pensarla ti ha provocato un forte mal di testa".

"Esatto. Tu sai di che cosa si tratta?" chiedo alzandomi di scatto sulle zampe, la speranza impressa in profondità nei miei occhi. 

"Sì, lo so. Ma per te non è ancora arrivato il momento di scoprirlo. Posso solo dirti che è presente una quarta parte della profezia, che né StelladiGelso né Ashes conoscono. Solo gli spiriti del Clan della Stella ne sono a conoscenza. SolediGrano, il fratello morto di StelladiGelso, aveva preso la decisione di rivelare solo le prime tre parti della profezia, allo scopo di proteggervi tutti. Noi eravamo d'accordo con lui".

"Qual è questa parte della profezia?" chiedo incuriosita, nonostante sia già consapevole di ricevere un rifiuto come risposta. 

"Lo scoprirai a tempo debito. Se tu ora conoscessi il contenuto della quarta parte della profezia, rischieresti di mettere inutilmente a rischio te stessa e tutti i tuoi compagni. Ci sarà un motivo se SolediGrano ha deciso di tenerla nascosta" risponde mantenendo lo sguardo verso il cielo.

"Ma perché? Cosa può contenere una profezia di così pericoloso?" chiedo, sempre più incuriosita.

La gatta bianca comincia a spazientirsi: la vedo sbattere nervosamente la punta della coda a terra. Scuote la testa e il vento le fa frusciare il pelo. Sembra non sapere come rispondermi. Sembra quasi... confusa. Proprio come lo sono io in questo momento. Proprio come lo ero io dopo aver scoperto di essere la Fonte.

"Questo non posso dirtelo, FonteChiara" sussurra poi abbassando le orecchie, come se fosse dispiaciuta. Ma perchè non può dirmi niente? 

Soffio frustrata, cominciando a tamburellare il terreno freddo con un artiglio. Improvvisamente, quella terribile stretta alla testa ritorna, e subito mi ritrovo acquattata a terra, con gocce di sudore che mi inumidiscono la fronte.

Boccheggio disperata, balbettando, con tutte le mie forze: "Per... per favore... Non... non ne posso più di questo dolore! Ho bisogno di sapere! Voglio capire come porre fine a questa situazione! Come posso andare avanti senza sapere bene ciò che devo fare? In questo stato non porterò a termine nulla".

La guerriera candida mi rivolge un sorriso amorevole e mi sfiora la fronte con una zampa. Il dolore svanisce e mi rialzo sulle zampe tremanti. 

"Come... come hai fatto?" chiedo, continuando a tremare. 

L'altra gatta sembra esitare un momento. Prende un respiro profondo, ponderando attentamente le parole da rivolgermi per una risposta. La sua espressione è combattuta, come se dentro al suo cuore si stia combattendo una lotta sanguinosa, incerta fino alla fine.

Alla fine, abbassa le orecchie e parla: "Non potevo vederti soffrire. Ho... ho giurato di proteggerti. Come potevo sopportare di vedere la mia protetta che si contorceva in quel modo?"

La guardo, confusa: "La tua protetta? Cosa intendi dire?"

La vedo scuotere la testa. Nei suoi occhi scorgo una punta di tristezza, come se la mia domanda l'avesse sconvolta. Ma cosa ho detto di male?

"Non hai mai sentito parlare degli spiriti guida?" chiede rivolgendomi uno sguardo interrogativo.

Deglutisco: spiriti guida? Non li avevo mai sentiti!

La guerriera deve aver notato la mia espressione incerta, perchè sorride: "Oh, nessuno te lo ha mai detto, non è vero?"

Scuoto la testa, aspettando una spiegazione.

"Gli spiriti guida sono guerrieri defunti che ti guidano durante l'intero corso della tua vita, aiutandoti a prendere le decisioni più difficili. Ma fa attenzione: non tutti gli spiriti guida hanno seguito da vivi la via delle stelle. Essi possono provenire anche dalla Foresta Oscura. E, purtroppo, Ro... volevo dire ZampaScarlatta, come guida ha uno spettro proveniente da quel luogo desolato".

Spalanco gli occhi, incredula, e drizzo le orecchie: "Come? E chi è?"

"Una guerriera tricolore dagli occhi ambrati. Si chiama Ombrad'Acero" risponde rizzando parzialmente il pelo sulla schiena.

Il respiro mi si mozza in gola: Ombrad'Acero, un'altra gatta proveniente dai libri che leggevo quando ero ancora umana, è lo spirito guida di ZampaScarlatta? 

Ricordavo ogni cosa della guerriera tricolore: sapevo di come fosse stata esiliata dal suo clan, il Clan del Tuono, in seguito a una relazione illecita con un gatto del Clan del Fiume, da cui aveva avuto anche tre cuccioli, tutti morti annegati nel fiume che segna il confine tra i due territori. Rifiutata anche dall'amato, che si era nel frattempo trovato un'altra compagna, aveva deciso di vendicarsi di tutti coloro che l'avevano fatta soffrire.

All'improvviso, un terribile presentimento mi solca la mente, mentre un brivido gelido mi attraversa l'intero corpo, dalla testa alla punta della coda. Balbetto: "È... è per via di me e ZampadiCielo che... che ZampaScarlatta ha intrapreso una strada così sbagliata? Lei... lei vuole uccidermi per vendicarsi, proprio come Ombrad'Acero?"

La gatta bianca sembra nuovamente rimanere attonita di fronte alla mia domanda. Un'espressione di puro terrore si dipinge sul mio muso. Alla fine, annuisce. Il sangue mi si raggela nelle vene e un miagolio impaurito, simile al piagnucolio di un cucciolo appena nato, mi esce dalla bocca.

La guerriera si avvicina a me e mi lecca affettuosamente tra le orecchie, al fine di tranquillizzarmi.

"Tranquilla, FonteChiara. Basta che tu non ti lasci sopraffare dalla paura, e riuscirai a superare questo ostacolo. E poi, ci sarà un intero clan ad aiutarti. Ma fa comunque attenzione: ZampaScarlatta ora è molto più potente, e non si farà scrupoli a uccidere".

Annuisco con un sospiro, tornando a chiedermi perchè il Clan della Stella abbia scelto proprio me come prescelta della Fonte. Tutto ciò che voglio è una vita tranquilla. Perché non è possibile ottenerla?

Mi viene poi in mente una nuova domanda da rivolgere allo spirito della gatta: "C'è... c'è forse un qualche legame tra me e ZampaScarlatta? È per questo che percepisco mal di testa in momenti inconsueti, senza preavviso?"  

Questa volta, la guerriera mi rivolge un sorriso e risponde: "Se davvero lo vuoi sapere, dovrai aspettare con pazienza, mettendo insieme un tassello alla volta. A ogni tessera che troverà la sua giusta posizione all'interno di questo complesso gioco, sarà rivelata una nuova parte della profezia. Per ora concentrati su ciò che sai. E poi, se ci pensi bene, una parte della profezia la conosci già".

"Cosa?" esclamo in uno scatto fulmineo. Conosco già una parte della profezia? E quale sarebbe?

"Non ricordi ciò che era avvenuto quando avevi scoperto di essere la Fonte?" chiede sventolando la coda davanti al mio muso. 

Mi risiedo e ripenso ancora un momento alla visione che avevo avuto mentre ero svenuta. Tutto comincia a farsi nitido e ciò che accadde quel giorno comincia a scorrere nella mia mente, come la pellicola di un film. 

Confusione. Una sola parola per descrivere ciò che provo in questo momento. Non vedo niente, se non uno sfondo trasparente come l'acqua. Provo ad aprire la bocca, muovo una zampa, e mi accorgo di essere immersa in un lago dall'acqua limpida. Ma non sento il bisogno di ritornare in superficie. Mi sento a mio agio e comincio a crogiolarmi tra le fredde correnti della fonte d'acqua. Vedo poi una luce arrivare dal fondo del lago e, senza neanche pensarci, comincio a nuotare verso di essa. Man mano che mi avvicino, però, la luce si allontana.

"Aspettami!" grido continuando a nuotare. Poi, all'improvviso, si blocca e comincia a colorarsi di nero, prendendo le sembianze di un gatto bianco, grigio e nero, un gatto che già diverse volte mi ha accompagnato durante i sogni.

"ArtigliodiCardo!" grido andandogli incontro e strusciandomi contro il suo pelo soffice e spesso.

Lui ricambia le mie fusa, poi prende il mio muso tra le zampe, sussurrando: "Sono fiero di te, FonteChiara. Sei riuscita a compiere un passo importante. Sei molto intelligente per la tua giovane età".

Alzo lo sguardo, i suoi occhi ambrati nei miei azzurri: "È solo che non mi sento pronta. Sono apprendista da tre mesi e devo già caricarmi sulle spalle un peso del genere? Non sono ancora pronta a essere guerriera, ad affrontare il mio destino, ad essere la prescelta, ad essere la Fonte". Mentre parlo, tremo come una foglia.

"Piccola, tu sei pronta eccome. Sei più preparata di quanto tu possa immaginare, anche se sei qui da così poco. Devi solo avere fiducia in te stessa e in coloro che ti stanno incontro. Vai, FonteChiara, e sii la Fonte pura di cui la foresta ha bisogno, da cui la vita si sprigiona e viene preservata."

Si volta e fa per dileguarsi, vorticando tra le correnti che non sembrano sfiorarlo.

Provo a richiamarlo.

Torna a guardarmi.

La voce mi si blocca in gola.

I suoi occhi si sono fatti severi, mi costringono a fissarli, mi inchiodano le pupille che, impaurite, provano a sfuggire.

"Quando le stelle taceranno, la belva oscura sarà tornata.
Coglierà il fiore nato dalle tenebre, che nel dolor langue" esala. Poi, ignorando la mia espressione scioccata, inizia a schiarirsi.

"Un momento! Cosa vuoi dire? Non puoi lasciarmi senza una spiegazione!" grido mentre tutto comincia a farsi ancor più confuso.

"Presto scoprirai tutto, piccola. Tieni gli occhi aperti!" Tutto comincia a girare e il respiro comincia a mancarmi, mentre un'ombra oscura mi avvolge ridendo in modo maligno.

All'improvviso il ricordo finisce e guardo la gatta bianca, che mi sorride.

Una frase mi ha colpito in modo particolare: "Quando le stelle taceranno, la belva oscura sarà tornata. Coglierà il fiore nato dalle tenebre, che nel dolor langue".

Che sia questo il primo tassello del puzzle? E se lo fosse, cosa potrebbe significare?

"Ora ti lascio, FonteChiara. Mi raccomando, abbi coraggio e pazienza. Queste sono le doti che faranno di te una vera guerriera" sussurra cominciando a svanire.

"No, aspetta! Ho ancora bisogno di chiarimenti!" grido allungando una zampa verso di lei, cercando di trattenerla. 

Troppo tardi. Il suo spirito si è ormai completamente volatilizzato. Sono sola, con i miei dubbi e le mie domande. Ora ho un mistero in più da risolvere.

Ecco a voi un nuovo capitolo. Che ne pensate? Cosa reciterà la quarta parte della profezia? Continuate a leggere per scoprirlo! Al prossimo capitolo!

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