35 ~ Un posto speciale

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FonteChiara's P.O.V

Sono ormai diversi minuti che continuo a fissare il luogo in cui prima si trovava la guerriera dal manto color latte. Non sento più il bisogno di tornare a dormire, nonostante sia consapevole del fatto che, se non mi sarò riposata, non potrò dare il meglio di me durante l'addestramento di ZampadiPerla. Ma come posso riprendere sonno, dopo aver ricevuto una tale rivelazione?

"Quando le stelle taceranno, la belva oscura sarà tornata. Coglierà il fiore nato dalle tenebre, che nel dolor langue".

Ripenso ancora una volta a quelle parole, dietro alle quali sta ben nascosto un significato misterioso e nascosto.

"FonteChiara...". Una voce roca, impastata dal sonno, mi coglie all'improvviso. Faccio un balzo in avanti per lo spavento, per poi voltarmi lentamente, con gli occhi pieni di preoccupazione e i peli ritti sulla schiena. Quando riconosco chi è, mi tranquillizzo e mi siedo elegantemente a terra, arrotolando la soffice e cespugliosa coda bianca attorno al corpo. Le sfumature argentee sul mio pelo brillano come diamanti alla luce della luna, come se fossi ricoperta di stelle.

"ZampadiCielo, sei tu - esclamo guardandolo stupita - Sei già sveglio?"

Il giovane siamese mi guarda. Sotto i suoi occhi si sono formate due profondi solchi. I suoi baffi sono afflosciati e il pelo arruffato, mentre alcuni ciuffi di muschio lo decorano di verde. Sembra rimasto sveglio tutta la notte. Si avvicina a me, sussurrando: "Ehm, sì. Stavo andando a fare una passeggiata. E tu, come mai sei in piedi?"

"Ah, i soliti incubi. Niente di preoccupante..." mento senza ricambiargli lo sguardo. 

Non mi sento pronta a rivelargli ciò che ho scoperto. Potrebbe reagire esageratamente e perdere completamente la concentrazione. So già che farebbe qualunque cosa pur di scoprire il contenuto della quarta parte della profezia. Però non voglio metterlo nei guai: voglio solo proteggerlo, come non ho saputo fare con mio fratello. Non perderò anche lui, dovessi morire! Non mi dimostrerò mai più una codarda! Aspetterò la fine del suo addestramento per rivelarglielo. Allora sarà più preparato.

"Va bene. Ti andrebbe di venire a caccia con me?" chiede guardandomi speranzoso.

Rimango allibita di fronte alla sua richiesta. "Lo sai che non si potrebbe uscire a cacciare di notte senza il consenso del leader!" esclamo. Non me l'aspettavo proprio da lui. Sembrava sempre così ligio e rispettoso delle regole.

"Beh, hai ragione. Ma tranquilla, non lo saprà nessuno. Fidati di me" mormora strusciando il suo muso contro il mio e leccandomi una guancia. Arrossisco imbarazzata e abbasso le orecchie, per poi emettere sonore fusa di piacere non appena i nostri manti si sfiorano.

"D'accordo. Ma facciamo attenzione a non farci scoprire" sussurro nascondendo un sorriso.

"Sai, non ti credevo così disubbidiente..." aggiungo sghignazzando e dandogli un colpetto sulla spalla con la zampa. Lui ricambia il mio sguardo con un sorrisetto furbo sulle labbra.

"Di solito non mi comporterei così, ma adesso ho proprio voglia di farti vedere un posto speciale" sussurra guardando in avanti verso un luogo indefinito, lontano, disperso nell'immensità della foresta.

"Ah sì? E dove mi vuoi portare?" chiedo ormai incuriosita, dimenticandomi del sonno.

"Aspetta e vedrai" mormora scuotendo la coda e cominciando a incamminarsi.

"Dai, non tenermi sulle spine!" esclamo affiancandomi a lui, sempre più interessata. 

Chissà cosa mi mostrerà. Nella mia mente cominciano a proiettarsi gli scenari più strani, più belli, più misteriosi che possano esistere. Mi immagino già immersa nelle gelide acque di un lago sotterraneo dalle mille sfumature glaciali, in cui si riflettono pesanti stalattiti calcaree, formando immagini ondeggianti e dai contorni indefiniti. Gemme preziose riempirebbero il soffitto della grotta di mille bagliori scintillanti, facendolo rassomigliare ad un cielo stellato. Sarebbe meraviglioso se mi portasse in un luogo così.

Oppure, chi lo sa... Magari questo luogo mistico è una capanna sperduta, brulicante di prede succulente o solo di dolce, rilassante silenzio.

Oppure ancora un infinito prato dall'erba alta e fresca, in cui scorrazzare liberi dai pensieri, come vivaci coniglietti. Potremmo giocare a nascondino, rotolarci tra i soffici steli delle piante, cacciare e divertirci come cuccioli.

Crogiolarmi in questi pensieri piacevoli mi porta a separarmi per un istante dalla realtà, in cui vengo bruscamente riportata dalla voce squillante di un'apprendista a me ben nota.

"Ciao ragazzi! Dove andate?" esclama ZampadiPassero senza preoccuparsi che, gridando in questo modo, potrebbe svegliare tutti gli altri guerrieri e che, magari, ZampadiCielo ed io vorremmo rimanere soli.

La fulmino con lo sguardo, ma lei non sembra neanche accorgersene. Continua a saltellare intorno a noi come suo solito. Ma questa gatta non ha mai sonno? Da dove viene tutta questa energia?

"Ehm..." comincio a borbottare, cercando di inventare rapidamente una scusa. Di certo questa non è la mia specialità, dato che le mie zampe hanno preso a tremarmi e goccioline di sudore mi inumidiscono la fronte.

"Stavamo andando a cacciare un po'. Ti va di venire con noi?" interviene ZampadiCielo con un sorriso tirato sul muso.

ZampadiPassero ricambia lo sguardo, gioiosa. Se c'è una cosa che le piace, è disobbedire alle regole.

"Ma certo!" esclama la mia amica sprizzando euforia dagli occhi verdi come le foglie la mattina.

ZampadiSperanza mi ha raccontato che, quando non mi ero ancora unita al Clan, la giovane gatta tigrata soleva scappare dal campo, facendo infuriare una preoccupatissima AlbaFiorita. Nelle ultime lune è diventata più ligia, ma non direbbe mai di no a una scappatoia veloce da quella gabbia serrata e rigida fatta di regole.

Scuoto la testa, contrariata: e io che pensavo di poter trascorrere un po' di tempo da sola con ZampadiCielo...

Il bel siamese muove qualche passo verso l'uscita del campo, con ZampadiPassero che lo segue a ruota, saltellando come un coniglietto e lanciando talvolta gridolini euforici e acuti. Comincio a chiedermi quanto pesante possa essere il sonno degli altri gatti perchè non sentano tutto questo baccano. Eppure, neanche un respiro estraneo è percepibile nell'area piatta della notte.

Le ombre degli alberi incombono su di noi, oscure e spettrali. La luce pallida della luna passa attraverso le loro folte chiome, creando un'atmosfera ancor più lugubre. Le prede sembrano essere andate tutte a dormire: neanche un ignaro topolino si aggira sfuggente tra i cespugli. 

ZampadiCielo cammina a passo spedito davanti a me, rivolgendomi talvolta dei cenni con la coda. ZampadiPassero si diverte a nascondersi tra i cespugli, per poi balzare fuori all'improvviso, spaventandomi.

"Oh, FonteChiara! Sei proprio una fifona! Altro che prescelta!" esclama ad un certo punto sbellicandosi dalle risate dopo che, per la sorpresa, ho spiccato un salto così forte che sono andata a sbattere con la schiena contro il rigido tronco di un albero.

"Aig! Uffa..." borbotto rimettendomi a fatica sulle zampe tremanti. La schiena mi fa molto male, ma questo non sembra importare a ZampadiPassero, che continua a ridacchiare. Mi allontano velocemente, ignorando le dolorose fitte alla schiena, e affianco ZampadiCielo, che sembra come estraniato dal mondo che lo circonda.

Gli passo una zampa davanti al muso, nel tentativo di richiamare la sua attenzione, ma lui mi ignora. "Ehm... ZampadiCielo?" chiedo fissandolo stupita. Nessuna risposta. L'unico suono che le mie orecchie percepiscono è la risata cristallina di ZampadiPassero, ancora divertita dal goffo incidente di prima. Soffio sommessamente, frustrata.

"ZampadiCielo!" gli grido in un orecchio, stufa di venire ignorata. Il siamese sembra riscuotersi da un sonno profondo, perchè i suoi occhi si fanno improvvisamente grandi e le sue pupille si riducono a fessure sottili come spilli.

"Eh? Che succede? Per poco non mi spacchi un timpano!" esclama massaggiandosi l'orecchio e gelandomi con uno sguardo di ghiaccio. 

Abbasso le orecchie, ma un sorrisetto furbo mi illumina il muso. "Scusa..." sussurro sghignazzando.

"Allora, cosa vuoi?" chiede brusco.

"Vorrei solo sapere dove mi stai portando. Sai, un luogo segreto, una tana da esplorare, un labirinto da percorrere..." rispondo guardandolo curiosa. Dal suo muso sparisce l'espressione irritata, sostituita da una più dolce.

"Te l'ho già detto. Aspetta e vedrai. Sei troppo impaziente..." mormora dandomi un'affettuosa leccata tra le orecchie. Faccio le fusa a quel contatto così piacevole e mi struscio contro di lui, godendomi la dolce sensazione che mi pervade ogni volta che il suo pelo morbido sfiora il mio.

"Oh... che dolci i due piccioncini..." esclama ZampadiPassero ridacchiando. Ruoto gli occhi, infastidita. Sarà anche un'ottima amica, ma a volte è davvero irritante.

"Perchè le abbiamo permesso di venire con noi?" chiedo a ZampadiCielo in un sussurro. Lui mi sorride, per niente scosso dalla situazione.

"Ho programmato tutto" mi dice, per poi fermarsi e rivolgersi alla soriana che continua a sghignazzare.

"ZampadiPassero, ti va di giocare a nascondino? Tu conti e noi andiamo a nasconderci" le chiede con un tono di voce simile a quello che una madre usa con i suoi cuccioli. La giovane lo osserva con uno sguardo annoiato. 

"Nascondino? Quante lune pensi che io abbia?" chiede sarcastica. Comincio a chiedermi cosa abbia in mente. Come fa a pensare che un'apprendista ormai quasi pronta a diventare guerriera abbia voglia di giocare a nascondino? Per quanto infantile, ZampadiPassero ha comunque dieci lune: è quasi adulta ormai.

"Dai, per favore..." esclama il giovane siamese con tono falsamente supplichevole, per poi rivolgermi uno sguardo, come a dirmi "Reggimi il gioco". All'improvviso comprendo le sue intenzioni e annuisco con un sorriso tirato, simile a una smorfia.

"Sì, noi vorremmo proprio giocare a nascondino... Sai, è da tanto che non ci giochiamo..." esclamo provando in tutti i modi a essere convincente. Per quanto incerta possa sembrare la mia voce, alla fine l'apprendista tigrata sembra cedere, perchè mi rivolge uno sguardo sconfitto, che subito dopo si trasforma in un sorriso malizioso.

"Oh, ho capito cosa volete fare! Tranquilli, vi lascio in pace, piccioncini..." esclama facendo un occhiolino. Mi batto una zampa sulla fronte e lei sghignazza rumorosamente. Le mie guance si dipingono di un rosso acceso, simile al colore che assumono le fragole quando sono mature. Cerco di trattenere l'imbarazzo, ma non ci riesco. Per cui, non appena ZampadiPassero si avvicina al tronco di un albero per iniziare la conta, corro via veloce al fianco di ZampadiCielo.

"Finalmente soli" penso soddisfatta, godendomi la rinfrescante brezza notturna che mi accarezza delicatamente il corpo affusolato. Il cielo nero si fa sempre più penetrante, e le stelle baluginano, illuminando la notte con la loro flebile luce.

All'improvviso, però, avverto un cambiamento nell'aria, diventata improvvisamente più fredda. Tremo e guardo in alto. La luna, simile a un globo argentato, comincia a essere oscurata da nuvole scure che, in men che non si dica, trasformano il cielo in un mare impetuoso. Cerco di ignorare questa particolarità, lieta di poter finalmente passare un po' di tempo con ZampadiCielo, senza irritanti interferenze esterne.

Mi volto un attimo verso ZampadiPassero, per assicurarmi che non ci stia seguendo, e la vedo immobile, con gli occhi chiusi e un sorrisetto sulle labbra. Tiro un sospiro di sollievo e riprendo a camminare tranquillamente accanto a ZampadiCielo. Le nostre code sono intrecciate e i nostri peli si sfiorano. Mi sento finalmente serena, libera da tutte le mie preoccupazioni per un futuro che mi è ancora ignoto. Posso finalmente correre lontano dalle parole della profezia, dal timore di poter di nuovo perdere tutto ciò che ho.

Dopo qualche minuto arriviamo di fronte a un albero, un imponente acero dalle foglie tendenti al rosso e all'arancione. Un dolce profumo impregna l'aria intorno a questo fusto slanciato. I rami, contorti e resistenti, creano decorazioni affascinanti. Un raggio di luna sembra passare attraverso le nubi, avvolgendo l'albero in un caldo abbraccio. La luce e l'ombra sembrano giocare insieme in mezzo alla sua folta chioma vermiglia, rifugio di tordi e pettirossi.

"Benvenuta nel mio posto speciale!" sussurra ZampadiCielo cominciando ad arrampicarsi. Gli occhi mi si illuminano mentre contemplo la bellezza di questa pianta, diversa da tutte le altre. Mi affretto a seguirlo, aggrappandomi saldamente alla corteccia con gli artigli, ma facendo attenzione a non inciderla o rovinarla.

Ci sediamo vicini su un ramo particolarmente robusto e lascio che il mio sguardo vaghi al di là dell'orizzonte: montagne nere come la pece spiccano lontane, simili a spine appuntite. La luna comincia a fare capolino tra le nuvole, illuminando pallidamente la distesa infinita di foresta che si protende sotto di me come un mare verde. Il vento scuote le foglie, producendo un'armoniosa melodia. Una sensazione di pace mi pervade.

"È... bellissimo..." mormoro mentre nei miei occhi risplende la meraviglia. ZampadiCielo mi guarda lieto. 

"Mi fa piacere che ti piaccia - dice emettendo sommesse fusa - D'ora in poi questo sarà il nostro segreto". Mi stringe forte la coda con la sua, e io arrossisco violentemente. Rimaniamo così per qualche minuto, i nostri corpi circondati dal buio della notte, i nostri cuori palpitanti gioia e serenità, i nostri occhi illuminati da una potente scintilla: quella dell'amore.

"ZampadiCielo..." lo chiamo. Le mie guance sembrano due rose rosse. Lui mi guarda e mi lecca amorevolmente il muso. Mi struscio emettendo sonore fusa.

"ZampadiCielo, io..." mormoro, ma non faccio in tempo a finire la frase che un grido lancinante scuote la terra. Rizzo le orecchie, terrorizzata, nel riconoscere la proprietaria di quella voce che chiede disperatamente un aiuto. ZampadiCielo si fa a sua volta improvvisamente pallido.

Balzo giù dal ramo e comincio a correre, mettendo tutta la forza sulle zampe. ZampadiCielo mi segue a ruota, ma non ci faccio più caso. Ora l'unico pensiero che mi passa per la testa è trovare colei che chiede aiuto, e scoprire cosa le è successo. Non appena la scorgo, le mie membra si sciolgono, e per poco non cado a terra. 

"ZampadiPassero!"

Ecco un nuovo capitolo! Che ne pensate? Cosa sarà successo a ZampadiPassero? Continuate a leggere per scoprirlo! Al prossimo capitolo!

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