50 ~ Fino all'ultimo cucciolo

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ZampadiCielo's P.O.V

"Il Clan della Tenebra! Ci sta attaccando!"

Un urlo spezza di netto il mio sonno buio, vuoto, privo di sogni. Un fulmine in un cielo nero. Un tuono nel silenzio della notte.

NotteSelvaggia.

La voce è sua, anche se non sembra: è più acuta, stridula, soffocata da un malcelato panico.

Oh, no...

Mi alzo sulle zampe con uno scatto così repentino da scivolare sul muschio e rischiare di rovinare in terra come un coniglio affaticato. Non presto attenzione al mio manto arruffato, né ai ciuffi verdeggianti che lo punteggiano e mi provocano un certo prurito.

Un vero guerriero deve saper sopportare ogni sensazione: il solletico del muschio sulla pelle non deve rappresentare un problema.

Non ora che sta per cominciare la guerra.

Non ora che sto per morire.

Ma io non voglio morire.
Non posso morire.
Non devo morire.

Non adesso che sono solo un patetico apprendista.

Non posso unirmi al Clan della Stella senza aver ricevuto il mio nome di battaglia.
Ne va del mio onore, di quel riscatto che non ho ancora avuto la possibilità di ottenere.

Se solo avessi ragionato, prima di agire...

Ora sarei un guerriero, come mio fratello, come SpiritodiLuce e NotteSelvaggia, come FiammadiSperanza... come FonteChiara.

Continuiamo a percorrere sentieri paralleli, indefinitamente vicini eppure indefinitamente lontani.

Lei guerriera, io apprendista.

Lei prescelta, io semplice comparsa.

Come potrò ricolmare lo spazio che ci separa se non sono neppure stato capace di rendere mio padre fiero di me?

Buco la parete di rampicanti con un balzo leonino e un silenzio tombale mi accoglie.

Riesco a sentire il mio respiro, piatto e attonito.

Riesco a udire il battito del mio cuore, frenetico e sonoro.

Riesco a percepire l'odore del nemico, pungente e acre.

Troppo acre.

Lascio vagare lo sguardo sulle figure slanciate dei guerrieri, sui loro musi è impressa la mia stessa espressione.

Tensione. Panico. Terrore.

E due occhi eterocromi fin troppo conosciuti.

StelladelSilenzio è qui. Immobile. Guardingo.

Nulla sembra sfuggire a quello sguardo granitico, a quelle pupille affilate.

Le sue labbra sono increspate in un ghigno crudele. Il suo pelo grigio scuro si tinge di scarlatto alla luce dell'alba sanguigna.

Alla sua destra, scorgo la figura di una gatta dal bel pelo grigio-blu e dagli occhi dello stesso colore delle violette novelle. Nelle sue iridi leggo determinazione, ma anche un certo rancore, un acuto desiderio di rivalsa.

Mio padre si fa largo tra la folla di guerrieri del Clan del Tuono, allertato dal grido di NotteSelvaggia. Cammina tenendo alto il mento e sollevando la coda, nascondendo il timore dietro al suo orgoglio di leader.

"Cosa sei venuto a fare nel territorio del Clan del Tuono, StelladelSilenzio?" comincia con tono velenoso.

Il leader grigio cenere solleva lo sguardo su di lui e sorride. "Mio caro StelladiGelso, tu dovresti saperlo" miagola con falsa dolcezza, velato disprezzo, accarezzando il terriccio con un artiglio bianchissimo, perlaceo. Ogni volta che quel puntale d'osso traccia un solco tra le foglie cadute, è come se ferisse in profondità la mia anima.

"No, non lo so, e la tua è un'inaccettabile invasione! Vattene subito, se non vuoi che ordini ai miei guerrieri di cacciarti con la forza!" esclama StelladiGelso, gonfiando il pelo nero sulla schiena. Ormai l'orgoglio non è più capace di celare la consapevolezza: StelladelSilenzio non se ne andrà, non senza aver combattuto, non senza aver ucciso.

Nelle sue iridi vedo una scintilla sanguigna, crudele, affamata: sarà stata l'alba a dipingerle così?

"Ma cos'è tutta questa violenza, amico mio? Cosa questa improvvisa ottusità? Non sai forse perché sono qui oggi? Hai davvero la memoria così danneggiata? Perché, se fosse così, non credo che tu sia particolarmente adatto a fare il leader" esclama il nemico, sprezzante.

"Ma come ti permetti, tu, che fai irruzione nel nostro campo senza motivo? Che minacci la pace del Raduno con le tue inutili pretese? Tu fai tutto ciò, e io non sarei un buon leader?" StelladiGelso è adirato: non l'ho mai visto così furioso, nemmeno in seguito alla morte di SoffiodiVento, quando stava per esiliare me e FonteChiara.

"Proprio così, StelladiGelso. Un buon leader avrebbe tenuto d'occhio i suoi guerrieri screanzati!" L'apparente calma di StelladelSilenzio è sostituita da una profonda irritazione.

"Non so di cosa stai parlando, e trovo fortemente inappropriate le tue parole! Sei tu nel torto, quindi non provare a rigirare la situazione a tuo favore!"

"Sei sicuro di non essere tu quello nel torto? Credi davvero che i miei guerrieri siano morti di morte naturale?" replica il leader nemico, soffiando.

La compagna al suo fianco lo sostiene, fulminando con lo sguardo i guerrieri del Clan del Tuono, tesi come ramoscelli in balia della tempesta.

Guerrieri morti? Anche il Clan della Tenebra ha avuto delle vittime? Santo Clan della Stella, ecco perché StelladelSilenzio è così infuriato!

"Mi dispiace per le tue perdite, ma posso assicurarti che il Clan del Tuono non ha fatto nulla. Abbiamo a nostra volta perso dei guerrieri, e certamente non abbiamo intenzione di danneggiarvi. Per cui, StelladelSilenzio, inviterei te e la tua graziosa compagna a tornare nei vostri confini, se non volete ripercussioni" minaccia mio padre, mettendo in mostra le zanne.

"Si dà il caso che la mia 'graziosa compagna', come l'hai chiamata tu, sia VioladelPensiero, la mia nuova vice" replica il nemico, rivolgendo uno sguardo seducente alla guerriera grigio-blu. Lei alza il mento e la coda, orgogliosa.

"Nuova vice? Che ne è stato di LunaNebulosa? Era troppo buona per te e l'hai declassata? E poi, lei mi sembra un po' giovane per essere già vice. Avrà al massimo un anno e sei lune!" ribatte StelladiGelso.

"Così come non devi giudicare un fiore dal suo colore, non devi formulare un'opinione su un gatto in base alla sua età. VioladelPensiero è una dei miei migliori guerrieri e ha già concluso l'addestramento di un'apprendista, PiumadiCotone. Non c'è nulla di male se l'ho scelta come mia vice."

"E LunaNebulosa era d'accordo? Non credo proprio..."

"LunaNebulosa è morta! Voi l'avete uccisa!" ringhiò il gatto grigio. "Per questo siamo venuti qui, oggi. Giustizia sia fatta con il sangue del nemico!" Così detto, spicca un balzo e atterra sulla schiena di mio padre, mordendogli forte la spalla.

Un grido di dolore lascia la bocca di StelladiGelso.

Un canto di paura.

Una melodia di morte.

Morte a cui tutti andremo incontro.

Oggi o un altro giorno, tutti moriremo.

Mi preparo all'attacco, sguaino gli artigli e gonfio il pelo.

Io non morirò, oggi.

Non è ancora giunto il mio tempo.

"Giustizia sia fatta con il sangue del nemico!" ripete VioladelPensiero, partendo anche lei all'attacco e atterrando SolediGhiaccio con semplicità.

"Giustizia sia fatta con il sangue del nemico!" ribadisce un'ulteriore voce.

Ma non è un'unica voce.

Sono tante.

Troppe.

L'intero Clan della Tenebra è qui.

Pronto a sfidarci.

Pronto a sterminarci.

Fino all'ultimo guerriero.

Fino all'ultimo apprendista.

Fino all'ultimo cucciolo.

~•~•~

Ecco a voi un nuovo capitolo. La guerra è ormai iniziata: come farà il Clan del Tuono a sfuggire allo sterminio? Riusciranno a vincere la battaglia, o il Clan della Tenebra otterrà il controllo della foresta? Lo scopriremo presto! Alla prossima!

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