capitolo 15

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Erano passati alcuni giorni. Tutto mi appariva buio e opprimente. Ero sdraiata sul mio giaciglio. Il mio manto rossiccio era arruffato e spento, tutte le costole sporgevano dal mio pelo, mostrando da quanto non toccavo cibo. Mio fratello anche era addolorato, ma gli era passato in fretta. Adesso non faceva altro che flirtare con Zampad'Ermellino, una nuova apprendista marrone e bianca. La sciamana color sabbia sbucò nella tana, distogliendomi dai miei pensieri. Teneva un topo tra i denti e si sedette al mio fianco, posando la preda di fronte a me:" Ciao ZampaRibelle. Mangia."
Io scossi la testa, accucciandomi. Lei mi guardò preoccupata:" Devi mangiare! Rischi di ammalarti! "
Io mormorai con voce spenta:" Non mi importa. Non voglio mangiare, non voglio vivere. "
OcchiodellaMente mi guardò con compassione, dandomi una leccata e spingendo la preda sotto il mio naso:" No, piccola, non dire così. Tua sorella vuole che tu viva, non che tu ti deprima pensando alla sua morte. "
Io ruggii, furiosa, che cosa ne sapeva lei? Sibilai:" Tu non hai idea di quanto sia terribile! È colpa mia se è morta! "
Poi scappai fuori, piangendo. Sentii qualcuno prendermi per la collottola. Mi dimenai e sentii il ringhio del mio mentore:" Stai ferma."
ArtiglioBrutale mi trascinò alla conca sabbiosa. Quando finalmente mi lasciò andare atterrai sulle zampe, voltandomi di scatto verso il gatto nero. Quel che feci non fu dettato da un impulso razionale, solo dalla rabbia e dal dolore. Balzai sul mio mentore con uno scatto, sfoderando gli artigli in aria e lacerando il muso del gatto. Senza fermarmi lo graffiai alla gola e gli morsi una spalla. Il gatto nero a quel punto reagì e sentii un dolore acutissimo al ventre mentre lui mi tirava un colpo con i suoi lunghi artigli. Non mi arresi e continuai a tenere salda la presa sulla sua gola. Affondai i denti nel suo collo, volevo il suo sangue. Poi il dolore mi colpì alla spalla quando lui mi morse e, con una zampata al collo, mi costrinse a lasciare la presa su di lui. Caddi ma mi rialzai, furiosa. I miei occhi non erano più verdi, ma rossi come due fiamme. Mi gettai di nuovo sul gatto, affondando gli artigli sulla sua schiena. Lui mi scrollò, per poi afferrarmi per la testa e buttarmi a terra, bloccandomi con tutto il suo peso. Sorrise sadicamente, gli occhi eterocromi scintillanti:" Finalmente. Lo sapevo, sei la prima ad aver passato la prima fase del mio addestramento. "
Io lo fissai, confusa:" Di cosa stai parlando? "
Lui ghignò:" Hai tirato finalmente fuori la parte più oscura e potente di te. Hai reagito. "
Mi lasciò andare, sempre con quella luce folle negli occhi. Era pazzo! Ma le sue parole avevano un non so che di ipnotico, quindi mi alzai barcollando. Lui ridacchiò:" Sei come me, ZampaRibelle, la Dark Forest ha bisogno di gatti come te. "
Mi girava la testa: cosa intendeva per Dark Forest? Indietreggiai, ma lui mi bloccò:" Non abbiamo ancora finito. Devi imparare ad usare tutto il tuo potenziale. E ne hai molto, oh sì. Ne hai usata solo una minima parte. "

E così continuammo. Tutto il giorno, tutta la notte. All'alba mi reggevo a malapena sulle zampe. Per non so quante volte riprovai a tirar fuori quella parte di me, ma ci riuscii solo un'altra volta, per mia fortuna. Fu terribile, non avevo più il controllo del mio corpo, sentivo solo una furia terribile ed un insaziabile bisogno di sangue. Quando finalmente finimmo mi lasciai cadere pesantemente su un fianco. Il mio mentore mi squadrò con soddisfazione:" I tuoi occhi quando tiri fuori il tuo potere diventano due fiamme ardenti. Ti donerò il nome FiammaRibelle quando sarò leader di questo clan. "
Questa sua affermazione mi fece rabbrividire. Mi alzai barcollando, mi girava la testa. Il guerriero nero mi guardò, un ghigno divertito sul muso:" Non credere che dopo questa piccola vittoria tu abbia finito. "
Allora chiesi, la rabbia nel mio petto che si riaccendeva come un fuoco:" Perché hai ucciso ZampadiLavanda? "
Lui sorrise leggermente, l'espressione crudele:" Non avresti mai tirato fuori quella parte di te se non l'avessi uccisa."

Angolo autrice: lo so, troppi colpi di scena in questo capitolo. Non ho tradotto il termine Dark Forest perché Foresta Oscura non suona così bene :) a presto!

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