capitolo 9

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Corsi fino a rimanere senza fiato. Sfinita, mi lasciai cadere a terra, vicino al Grande Sicomoro. Mio fratello... Aggredito da una volpe! Un'idea folle mi fece rialzare di colpo. Dovevo trovarla, volevo ucciderla! Annusai l'aria, concentrata. Il tanfo di volpe mi colpì le narici. Lo seguii, gli occhi pieni di rabbia. L'odore conduceva alle Rocce del Serpente. Mi accovacciai, strisciando tra i cespugli, fino a vedere la volpe. Il suo manto rosso era zuppo di sangue incrostato, la sua espressione era a metà tra il selvaggio e la follia. Io , stravolta dall'odio, la balzai addosso, graffiandole la testa. La volpe si scrollò, tentando di liberarsi. Io tentai di resistere, ma una fitta terribile alla spalla, unita ai movimenti della volpe mi fece perdere la presa. Caddi dolorosamente sulla schiena, mentre la volpe affondava i denti nella mia pancia. Gridando di dolore la graffiai sulla fronte, mentre la colpivo con le zampe posteriori. Usando tutte le mie forze la spinsi via con un calcio. Mi rialzai, sanguinante, e le saltai alla gola. Lei mi morse un orecchio, strappandomene buona parte. Gridando di dolore e furia, la colpii alla testa, graffiandola sugli occhi. Mezza accecata la bestia mi morse la spalla, lacerandola. Gridai, il dolore terribile mi fece cadere a terra. In una pozza di sangue, vidi la volpe guardami con i suoi occhi famelici. Stava per darmi il colpo di grazia. Ero sfinita, debole. La bestia feroce saltò.

" ZampaRibelle! Mi senti? Oh ZampaRibelle! " miagolò una voce spezzata da singhiozzi. Io aprii gli occhi, tossendo. Ero ancora alle Rocce del Serpente. ZampadelTramonto era di fronte a me, le zampe insanguinate. Ero a pezzi, la spalla aperta da uno squarcio e la pancia sfregiata. Per non parlare dell'orecchio. Tossii di nuovo, mugolando:" ZampadelTramonto... Che cosa ci fai qui? "
Il mio amico mi leccò, miagolando:" Ce la fai ad alzarti? O vado a chiamare la sciamana?"
Io, appoggiandomi a lui, mi alzai a fatica. Vidi la volpe morta, a terra di fronte a me. Io soffiai:" Hai avuto quello che meritavi! "
Il mio amico mi guardò:" L'hai fatto apposta? Non ci credo! Ma sei diventata pazza? "
Una voce profonda ci interruppe:" No. È stata coraggiosa. "
Il mio mentore uscì da un cespuglio. I suoi occhi scintillavano di soddisfazione. Una soddisfazione crudele.
" Hai visto tutto e non hai fatto niente? " soffiò il mio amico, stupefatto. Lui lo fissò, i suoi occhi, così strani, avevano una luce spaventosa. ZampadiTramonto, terrorizzato, si fece piccolo piccolo. Quando parlò, ArtiglioBrutale disse ogni parola in modo così gelido da farmi rabbrividire:" Io faccio ciò che voglio. Volevo vedere se ZampaRibelle sarebbe stata in grado di uccidere una volpe da sola. Se meritava di vivere. Per colpa tua non ha potuto passare questo che possiamo definire un piccolo test. "
Poi si rivolse a me:" Avresti potuto fare di meglio. Il tuo amico è dovuto venire a salvarti."
ZampadiTramonto, tremante, fece un passo avanti:" Non puoi trattarla così! Lo dirò a StelladiSqualo! "
ArtiglioBrutale sguainò gli artigli:" Non ti conviene piccoletto. Non metterti contro di me, tutti quelli che lo hanno fatto non sono più su questa terra. "
Poi mi diede una zampata, dicendo:" Muoviti. E ricordati quello che ti dico sempre. "
Io sussurrai:" Sempre rialzarsi. "
Barcollante lo seguii, mentre ZampadiTramonto mi guardava preoccupato. Una volta arrivati al tunnel di ginestre lui tirò fuori delle ragnatele e disse:" Non ti azzardare ad andare da OcchiodellaMente. "
Poi se ne andò ed io, troppo debole per fare qualsiasi cosa, mi accasciai a terra, mentre tutto diventava nero.

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