capitolo 10

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Quando mi svegliai ero completamente paralizzata. Le ossa mi dolevano da impazzire. Era come se tanti artigli mi stessero straziando le ossa. Provai appena a muovermi. Non l'avessi mai fatto. Sentii un crack alla schiena e una fitta acutissima mi fece urlare disperata. Qualcuno mi accarezzò la testa. Mi resi conto che CuordiTifone era seduta al mio fianco, gli occhi pieni di pietà.
" CuordiTifone... Aiutami! " miagolai, la voce spezzata dai singhiozzi. La sciamana soriana sospirò, sussurrando:" Mi dispiace... Non posso fare più niente. È troppo tardi. "
Io gridai, una fitta mi attraversò, togliendomi il fiato. La sciamana afferrò dei semi di papavero.
" Mangia. Non posso fare molto, ma almeno diminuirà il dolore. " mormorò CuordiTifone, passandomeli. Io li leccai, il respiro affannoso. Le zampe erano irrigidite, contratte dai crampi. Gli occhi socchiusi, respirai profondamente, tentando di controllare il dolore. La sciamana mi leccò, gli occhi pieni di pietà. La vista mi si appannò. Tentando di rimanere vigile, sussurrai:" Ma perché? Il clan della Stella mi sta torturando così? "
CuordiTifone mi guardò, gli occhi pieni di lacrime:" Non lo so... Ma ci aiuterà. "
Io sospirai, le lacrime di dolore che mi rigavano il muso. Sentii una fitta lancinante alle costole. Tossii violentemente, sputando sangue scuro. Poi tutto si fece buio.

CuordiTifone's pov
Sospirai, vedendo la gatta svenire di nuovo. Una lacrima mi rigò il muso. Non sopportavo di vederla così. La visitai di nuovo. Le ossa erano peggiorate ancora. Dovevo cambiare il giaciglio, aveva bisogno di uno bello asciutto, l'umidità era l'ultima cosa di cui aveva bisogno. Quando uscii delle grosse nuvole nere coprivano il sole. Soffiai, furiosa. Ci mancava solo la pioggia. Sperai che non piovesse, anche se l'umidità che mi sentivo sul pelo mi diceva che non c'erano speranze. Afferrai il muschio più morbido e asciutto che trovai e, per sicurezza, lo strizzai ancora. Lo portai nella tana della gatta fulva e le cambiai il giaciglio. La paura mi invase quando vidi il muschio vecchio macchiato di sangue. E se una costola si fosse spezzata? La tastai e, arrivata alla penultima costola, percepii la leader contrarsi sotto la mia presa. Era rotta. Le ossa erano arrivate al punto di rottura, e questo ne era la prova. Dopo aver sistemato il muschio rimasi lì, per vegliarla. Aveva bisogno di me. In quel momento una voce terrorizzata mi chiamò:" CuordiTifone! "
Io corsi fuori, sperando che non fosse niente di grave. Quello che vidi mi gelò il sangue: OcchidiFiume era a terra, il manto stracciato e il corpo coperto di ferite. Respirando affannosamente si trascinò strisciando per qualche metro, poi svenne. Io gli corsi incontro, la paura negli occhi. Le sue ferite erano profonde e terribili. Lo portai nella mia tana, cominciando a medicarlo.

StellaArdente's pov

Ero distesa nel buio più profondo. Non avevo dolori alle ossa, ero perfettamente rilassata. Ma sentivo, nel profondo del cuore, che c'era qualcosa che non andava. Mi sembrava che occhi maligni mi fissassero da ogni dove. Poi sentii un grido di disperazione e dolore. OcchidiFiume! Terrorizzata, sguainai istintivamente gli artigli. Poi sentii una voce:" Amore! Il tuo clan ha bisogno di te! "
Io mi voltai, ma non vidi nessuno:" CuorediTempesta! "
" Ti darò la mia forza amore, ma quando tutto finirà..."
Io capii e miagolai al buio:" Perderò una vita? "
La voce si fece triste:" Sta a te decidere se rischiare di morire di malattia o morire sicuramente in battaglia. "
Io ruggii:" Non sono codarda! Darò anche più di una vita per proteggere il mio clan, dovessi perderle tutte e otto! "
La voce cominciò a scemare:" Allora vai. Io sarò con te. "
Tutto si fece buio.

Angolo autrice: Buona festa della donna! A tutte le amiche di wattpad! Spero che vi sia piaciuto! A presto!

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