capitolo 11

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Aprii gli occhi. Mi sentivo meglio, traboccavo dell'energia donata dal mio compagno. Il dolore alle ossa era diminuito, riuscivo a reggermi sulle zampe. Mi diressi fuori, pioveva a dirotto. La stessa sensazione di disagio del sogno mi tormentava. Andai istintivamente nella tana della sciamana. CuordiTifone era impegnata a pressare le ragnatele su un gatto grigio. SabbiadiFiume! Il ricordo del sogno mi colpì con violenza. La sciamana, percependo il mio odore, si voltò di scatto.
" StellaArdente! Ma... Per il clan della Stella! " gridò CuordiTifone, sconvolta e sul punto di svenire. Poi, senza che io potessi muovere un muscolo o dire qualsiasi cosa la sciamana si riprese dalla sorpresa e mi spinse su un giaciglio bruscamente. Io mi lasciai cadere, una debolezza improvvisa mi aveva colpito come un colpo di artigli. La sciamana cominciò a rimproverarmi:" Ma sei pazza? Fino a poco fa non ti reggevi più sulle zampe e adesso ti alzi e te ne vai in giro? "
Io miagolai:" Sto meglio! Posso alzarmi. "
La soriana ringhiò:" Ah sì? E allora quella costola rotta e la schiena a pezzi ce l'ho io? "
Io stavo per rispondere quando una fitta al petto e alla schiena mi tolse il fiato. CuordiTifone sospirò:" Ora ti do qualcosa. "
Io rimasi in silenzio, preoccupata. Quel sogno preannunciava una catastrofe. Gli occhi socchiusi, rimasi immobile mentre CuordiTifone mi dava delle erbe. Le inghiottii senza fare storie, non ne avevo la forza. Io chiesi:" Cos' è successo a SabbiadiFiume? "
Lei si irrigidì, gli occhi pieni di terrore. Non rispose. Io ringhiai:" Allora? "
La sciamana sospirò:" Qualcuno l'ha attaccato. Solitari, o dissidenti. "
Io chiesi, la voce rauca:" Guarirà?"
CuordiTifone sospirò:" Sì, credo. Le ferite sono profonde. Molto. Ma è giovane e forte, guarirà. "
Io mi tirai su, a fatica. Dovevo parlare col mio vice. La sciamana mi bloccò:" Dove hai intenzione di andare? Devi stare a riposo, anche se ti senti meglio sei comunque in una fase critica. "
Io la ignorai:" Devo parlare con ArtiglioSpedito! "
La sciamana tentò di trattenermi, inutilmente. Uscii frettolosamente, zoppicando leggermente. ArtiglioSpedito era appena fuori la tana dei guerrieri, sotto la pioggia. Io gli andai incontro, chiedendo:" Che cosa ci fai sotto la pioggia? È meglio che vieni dentro la mia tana, ti devo parlare. "
Lui annuì e mi seguì. Appena entrata mi accasciai sul mio giaciglio, le ossa che mi dolevano da impazzire. Mi tirai su a fatica, dicendo:" Ho saputo quello che è successo a SabbiadiFiume. Dobbiamo parlarne. "
Il soriano dorato rispose, gli occhi pieni di paura:" Sì, lo hanno massacrato. Ma... Tu stai male, devi riposare. Me ne occupo io! "
Io scossi la testa:" Sto meglio, e poi sono la leader di questo clan, ho il diritto e il dovere di occuparmi del clan e di sapere le cose che lo riguardano. "
Lui stava per ribattere quando sentii un urlo di sfida, mischiato a ringhi e soffi. Uscii di corsa, il mio vice dietro di me. Quel che vidi mi gelò il sangue: tantissimi gatti, magri, gli occhi selvaggi e la bava alla bocca, si stavano riversando nella radura, gridando ferocemente. Ci stavano attaccando! Un ruggito feroce mi salì in gola. Ignorando le fitte alle ossa mi gettai nella mischia, sentendo le ultime parole dette dal mio compagno nel sogno rimbombarmi nelle orecchie:" Io sarò con te. "

Angolo autrice: ecco la lotta preannunciata da CuorediTempesta. Spero che vi sia piaciuto! A presto!

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