capitolo 3

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CuordiTifone era davanti a me, ancora sconvolta. Io ero distesa sul mio giaciglio, le ossa mi dolevano.
" Non credi di aver esagerato? Lo hai umiliato davanti al clan! " mi riproverò la sciamana.
Io ringhiai:" Non ti ho chiamato per questo. Niente predica per favore. Mi fanno male le ferite, puoi fare qualcosa? "
La soriana, arrabbiata, mi ignorò:" Adesso sarà ancora peggio! Ci saranno lotte intestine ancora più forti! "
Io ruggii, zittendola:" Basta! Sei tu la leader e non me ne sono accorta? "
CuordiTifone, oltraggiata, uscì battendo la coda. Io sospirai, gli occhi chiusi. Le ferite mi bruciavano terribilmente. Mi stavo appunto chiedendo se la sciamana avesse intenzione di lasciarmi lì a dissanguarmi quando ricomparve con delle erbe in bocca. Borbottando mi disinfettò le ferite, per poi darmi dei semi di papavero. Mi addormentai, sotto il suo vigile sguardo.

Ero in una radura, di fronte a me mio nonno. Il gatto fulvo mi guardò con saggezza:" Attenta, la fiamma si sta spegnendo, il suo opposto la sta seguendo. Non farti accecare dal risentimento. "
Io spalancai gli occhi:" Che intendi? "
Lui non rispose e scomparve, mentre io ricadevo nelle tenebre.

Mi risvegliai con forti dolori in tutto il corpo. Alzai la testa, mi veniva da vomitare. Uscii fuori dalla mia tana e corsi fuori dal campo. Appena il tempo di raggiungere un cespuglio e vomitai, lo stomaco che si contraeva terribilmente. Quando finii mi alzai, pulendomi il muso. Non era affatto normale, ma non volevo andare dalla sciamana, sapevo che avrebbe voluto tenermi d'occhio per tutto il giorno, e io avevo altro da fare. Stavo per allontanarmi quando mi venne di nuovo da rimettere. Mi trattenni, dolorante. Rientrai nel campo, il sole stava tramontando. ArtiglioSpedito stava organizzando le pattuglie.
" Vado io in pattuglia di confine, vieni con me MantoCinerino? "
Lui mi ignorò, andandosene. Sbuffai, furiosa. Tutti ce lo avevano con me, a partire dal mio vice, che mi aveva voltato le spalle. Uscii, sola, decisa a fare due passi. Le ossa mi dolevano, mi sentivo letteralmente a pezzi. Stavo controllando i confini quando sentii dei passi dietro di me. Mi voltai e vidi ZampadiDiamante, le orecchie tirate all'indietro, fissarmi furioso.
" ZampadiDiamante. " lo salutai, facendogli drizzare il pelo.
" ArtigliodiDiamante prego. " sibilò.
Io risposi:" ZampadiDiamante, finché non deciderò che sei pronto. "
Il gatto sibilò, ma non mi saltò addosso, si voltò semplicemente e ruggì:" Perderai molti guerrieri così. "
Poi se ne andò ed io mi accasciai a terra, troppo debole e stanca per muovermi. Vomitai di nuovo, in preda ai crampi. Stavo per svenire quando sentii un urlo di dolore, seguito da un miagolio spezzato dai singhiozzi. Balzai sulle zampe e corsi fino alla fonte. A Settealberi c'erano due gatti, una gatta fulva un gatto nero, i miei figli. Vidi poi, con mio stupore, una soriana grigia piegarsi su AnimadiFiamma, distesa a terra sanguinante. Un ruggito mi salì in gola: CuordiTifone stava aiutando dei traditori?

Angolo autrice: che ne pensate? Vi piace? E così CuordiTifone si è messa nei guai. A presto!

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