capitolo 14

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Il terrore mi attanagliò le tempie, la sciamana si voltò verso di me, sostenendomi prima che scivolassi a terra.
" Portala via. " mormorò a mia zia.
La soriana mi condusse fuori dalla tana. Il campo era stranamente silenzioso, nell'aria si sentiva dolore e paura. Vidi il vice venire verso di me. Era magro, gli occhi spenti e una pessima cera.
" Tutto bene? " chiesi sfiorandogli la spalla.
Lui mi fissò con amarezza :" Perché, c'è qualcosa che va bene?"
Lessi il dolore nei suoi occhi. Io andai nel nido, volevo il conforto dei miei cuccioli.
Quando entrai li vidi accucciati nel giaciglio, addormentati. Li fissai, pensando a Falco. Poi mi decisi: uscii dal nido ed entrai nel tunnel di felci. La sciamana, il pelo arruffato e gli occhi spenti , correva a destra e a sinistra senza fermarsi un attimo. Mi avvicinai al mio cucciolo. Lui gemeva e ogni tanto veniva scosso da violenti conati di vomito. Ormai non aveva più nulla nello stomaco. Poi aprì gli occhi e mugolò:" M-Mamma? Aiutami ti prego. "
Avevo il cuore spezzato al pensiero di non poterlo aiutare. Lo leccai in mezzo alle orecchie per calmarlo.
"Che cosa ci fai qui? Ti avevo detto di rimanere al nido! " la sciamana mi si era avvicinata e si era messa,  senza neanche attendere una risposta, a visitare Falco. Gli toccò una zampa e prese del muschio.
" Bevi! " mormorò avvicinando la pallina di muschio inzuppata d'acqua al musetto striato. Lui provò a leccarlo ma dei conati di vomito gli impedirono di trattenere l'acqua. Mi si stringeva il cuore a vederlo così. CuordiTifone si voltò verso di me. Rabbrividii: i suoi occhi erano traboccanti di pena, paura, angoscia e soprattutto stanchezza. Mi resi conto che era sfinita. Un grido di dolore richiamò la sua attenzione. Cedro si stava contorcendo sul suo giaciglio, muovendosi a scatti.  La gatta balzò verso di lui. Lei mise del muschio inzuppato d'acqua sulla sua fronte, provando ad abbassargli la febbre. Il gattino lanciò un ultimo lamento e poi non si mosse più. No...

CuordiTifone's pov
No... No! Non poteva essere!
" Respira, ti prego respira! " mormorai.
Ma ormai era troppo tardi, quel povero cucciolo di nemmeno tre lune giaceva morto davanti a me. Un singhiozzo disperato si alzò dalla gola di CuorediFoglia. Un senso di stordimento prese il sopravvento su di me. Cos' era quella malattia in grado di uccidere in pochissimo tempo un cucciolo? Mi sentivo impotente vedendo la madre affondare il naso nel pelo del figlio. Era davvero una punizione del clan della Stella?

Angolo autrice: spero che non dovrò barricarmi in casa per non farmi uccidere! Comunque spero vi sia piaciuto il Pov di CuordiTifone.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro