capitolo 48

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Entrammo nella tana di Stellad'Eclisse. Lei ci fece accomodare.
" Bene, dobbiamo decidere cosa fare tra due giorni, per prima cosa." disse Stellad'Eclisse.
Io mi alzai:" Combatteremo! "
Il mio leader mi scoccò un'occhiataccia, ma non disse nulla.
" Hai ragione, non siamo conigli! " mi rispose AlbaRossa, vigorosamente spalleggiata dagli altri due vice. I leader erano dubbiosi.  StelladiRovo disse, esitante:" Ma se perderemo i nostri clan saranno distrutti! "
Gli altri leader sembravano condividere le preoccupazioni di StelladiRovo. Ma erano solo due clan!
" Siamo quattro clan contro due! Possiamo annientarli! " disse SpiritoLibero.
StelladiRovo sospirò:" Lo so, ma chissà cosa potrà combinare StelladiGhiaccio, non mi fido. "
Stellad'Eclisse rispose:" Anche io sono preoccupata, ma quali altre scelte abbiamo? "
I leader  continuarono a discutere se combattere. Io non capivo: perché metterci tanto a decidere? Non potevamo fare i vigliacchi e scappare. Sapevo come mi avrebbe risposto StelladiRovo: l'avrei capito quando sarei stata leader. Sospirai, guardando finalmente i leader decidere di incontrarsi a Settealberi tra due giorni. Salutammo gli altri e ci dirigemmo al nostro campo. Il mio leader camminava lentamente, barcollando. Era stranamente magro e sembrava terribilmente fragile. Lo guardai con apprensione. Quando poi si fermò di botto per vomitare a terra la mia paura salì alle stelle. I suoi occhi erano spenti. Stavo per parlare quando sentii odore del clan della Neve, ed eravamo ancora lontani da Settealberi. L'ansia si trasformò in terrore. Spinsi il mio leader, malgrado le sue proteste, dietro un cespuglio. Io mi nascosi a mia volta, vedendo avvicinarsi una pattuglia compatta di una ventina di guerrieri. In testa c'era StelladiGhiaccio. Ruggii, trattenendo l'istinto di balzargli addosso, sarebbe stato un suicidio.  Stavano attaccando il clan del Sangue! Dovevamo avvertirli! Ma come? StelladiRovo era al mio fianco, di nuovo vigile.
" Vai al campo. Me la caverò. " sussurrai al mio leader.
" No! Ma sei matta? Non ti lascio qui da sola! " mi rispose, irritato.
" Stai male! Non voglio che ti succeda qualcosa! Il clan ha bisogno di te! "
Lui mi fissò:" Io sono qui per il clan. Combatterò se necessario, non sono un vigliacco. Dobbiamo avvertire il clan del Sangue. "
Poi corse tra i cespugli. Io lo seguii. Per non incontrare la pattuglia facemmo un lungo giro, correndo come se avessimo le ali alle zampe. Vidi l'entrata del campo. Erano già dentro. Era tardi. Entrammo come un ciclone. Il caos all'interno era completo. Io vidi StelladiGhiaccio combattere contro Stellad'Eclisse, che era in svantaggio. Io gli balzai addosso, piena d'odio. Affondai i denti nel suo collo, mentre lui tentava di  scrollarmi via. Alla fine persi la presa. Fui scagliata contro la Grande Roccia, sbattendo violentemente la testa contro la pietra. Tramortita, vidi mio fratello saltarmi addosso. Chiusi gli occhi.  Poi sentii qualcuno frapporsi tra me e la morte. Aprii gli occhi. Vidi StelladiRovo cadere a terra, la gola lacerata da mio fratello, che era sopra di lui. Aveva perso una vita. Non riuscivo a muovermi. Vidi, con mio orrore e impotenza, StelladiGhiaccio infierire sul corpo del mio leader, che si stava riprendendo dalla perdita di una vita. Lo vidi lacerarlo dalla testa alla coda. Le lacrime mi rigavano il muso. Riuscii a rialzarmi e a scagliare via mio fratello. Mi piegai sul mio leader, che, il petto squarciato, respirava a rantoli. Mi guardò, poi sussurrò:" MantoArdente... La profezia si è avverata. Morirò per difendere la gatta che amo. Ma sono... Felice. Sarai una grande leader. " tossì violentemente " Non... Lasciare... Che la vendetta ti accechi... Addio..."
" No! StelladiRovo, ti prego! " supplicai, ma ormai la sua anima aveva raggiunto il clan della Stella.

Angolo autrice: vi prego! Non uccidetemi! Per favore! Doveva succedere... Comunque spero vi sia piaciuto e che non vogliate uccidermi. A presto!

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