capitolo 61

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I due giovani gatti tenevano le orecchie basse. Io, stanca, dolorante e con la febbre alta, feci un grande sforzo per mantenere la calma.
" Allora? " chiesi, gelida. Loro si guardarono furiosi, soffiandosi a vicenda. Iniziarono a parlare tutti e due insieme, continuando a soffiare ed a alzare il tono. La testa mi scoppiava, tutto quel rumore mi aveva fatto aumentare il dolore. Ringhiai, zittendoli. ArtigliodiDiamante mi guardò, preoccupato.
" Tutto bene? " mi chiese.
Io lo guardai male:" Sto bene, ma starei meglio se quando decido di dormire non ci fossero due stupidi che si azzuffano. "
Il mio vice abbassò le orecchie, e anche ArtiglioSpedito.
" Mi volete spiegare? " sibilai.
ArtigliodiDiamante abbassò la testa:" È stata colpa mia. Mi dispiace..."
ArtiglioSpedito lo fissò, sorpreso. Io lo guardai delusa. Sospirai:" ArtiglioSpedito, puoi lasciarci soli? "
Il gatto dorato obbedì. Io rimasi per qualche istante in silenzio, poi parlai:" Mi hai molto delusa. Sei il vice del clan, colpire un compagno e una sciamana, soprattutto, è da irresponsabili, da vigliacchi. "
Lui guardò a terra, pieno di vergogna. Poi alzò la testa:" Chi ti ha detto che ho colpito SognoOscuro? "
Io lo fissai. Il suo sguardo era di un gatto disperato, distrutto, ma che aveva deciso di giocarsi tutte le carte che gli erano rimaste.
" ArtiglioSpedito, ovviamente. " si rispose da solo " Da quando ti fidi più di lui che di me? "
Io risposi, secca:" Ha detto la verità. O hai il coraggio di negarlo? "
Lui non abbassò lo sguardo, furioso:" Ma tu lo sai cosa ha detto su di me, su di te? Ne hai una minima idea? "
Io soffiai:" Qualsiasi cosa abbia detto tu hai sbagliato, hai fatto un enorme errore. E pagherai per questo. "
Lui saltò sulle zampe, soffiando:" Bene! Arrivederci! "
E senza che potessi dire o fare nulla corse fuori. Ruggii di rabbia. Uscii a mia volta. Vidi ArtigliodiDiamante sparire nel tunnel di ginestre. Soffiai, quando una fitta alla pancia mi fece gemere. Ero a pezzi, ma avevo paura che potesse fare qualche sciocchezza. Corsi fuori dal campo, mentre l'alba tingeva il cielo. Seguii il suo odore, fino alle Rocce del Sole. Lo vidi seduto sulla neve, sulla riva del fiume. Mi avvicinai, in silenzio. Il gatto nero stava piangendo. Io lo guardai con pietà. Aveva sbagliato, ma era distrutto. Quando gli leccai le orecchie lui si voltò, gli occhi rossi. Sembrava non avermi riconosciuta, perché mi colpì con violenza, buttandomi in acqua. L'acqua gelida della stagione degli alberi nudi mi paralizzò. Io annaspai:" ArtigliodiDiamante! Aiuto! "
Stavo affogando! Tentai, inutilmente, di tenermi a galla, ma ero debole, terribilmente debole, quindi mi lasciai trascinare dall'acqua, sempre più giù, finché tutto si fece buio.

ArtiglioSpedito's pov
Avevo visto tutto. Una rabbia mai provata mi invase. Io, dopo aver detto alla mia apprendista, ZampaMultipla, di andare a chiamare la sciamana, balzai fuori. ArtigliodiDiamante, sconvolto e tremante, fissava il fiume. Io mi tuffai, immergendomi nell'acqua gelida. Afferrai la mia leader per la collottola e, facendo un'immensa fatica, riuscii a riemergere. Trascinai a fatica StellaArdente fuori dall'acqua, per poi farla stendere sulle Rocce. Era svenuta. Tossii sangue, ero distrutto, e mi accasciai a terra. Un dolore lancinante mi paralizzò: degli artigli affilati mi avevano colpito alla testa. Svenni.

Angolo autrice: colpi di scena! Volevo chiedervi se secondo voi è meglio se divido la storia in tre parti o continuo su questo. A presto!

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