Ambra De Roberto

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Ogni notte accade la stessa cosa.

Gaele sparisce dal nostro letto per andare da un'altra donna.

La nostra piccola donna in miniatura, la nostra bambina, la nostra piccola Ambra.

Anche se è nata meno di sette mesi fa, ormai ha il pieno controllo sulle nostre vite.

Noi la adoriamo e lei ricambia con sorrisi, versi dolcissimi e pernacchiette.

Ma se c'è una cosa che adoro è quella che sta accadendo adesso, davanti a miei occhi.

Gaele è seduto sulla poltrona dove di solito io allattavo Ambra, si è spostato la culla per averla più vicina e suona una dolcissima melodia per la nostra piccola.

"Se c'è una cosa che amo, sei tu

Il tuo dolce sorriso, i tuoi occhi blu.

La più bella nota della nostra canzone,

la nostra vera destinazione."

«È nuova?» sussurro avvicinandomi e Gaele alza lo sguardo verso di me.

«Sì, è per lei, mi sembra giusto, no?»

Annuisco. «È bellissima».

«La canzone? O nostra figlia?»

«Entrambe. L'abbiamo fatta noi, ci credi?» dico accarezzando piano il pancino di Ambra che dorme beata anche col suono della chitarra di Gaele in sottofondo.

«Non poteva essere altrimenti: somiglia a te, Musa...»

«Ma ha il tuo caratterino!» ribatto sorridendo. «Oggi mi ha guardata malissimo, sai?»

«Perché?»

«Chi lo sa? Borbottava mentre le davo la purea di frutta...»

«E non l'ha sputata?»

«No, ma solo perché era la mela e l'adora. Sai che ho avuto la sensazione che ce l'avesse con me perché ho cambiato stazione radio?»

Gaele ridacchia. «Chi passavano?»

«Te».

«Ecco spiegato il motivo: la bimba ha ottimi gusti musicali e tu non capisci niente, Musa...» posa la chitarra, poi afferma tirandomi a sé e facendomi finire sulle sue gambe. «E perché mai avresti cambiato?»

«Era la stronza...»

Gaele sospira e poi mi scocca un bacio sulla guancia. «Questa te la perdono, anche se quella canzone ci ha fatti incontrare».

«Lo so, ma preferisco quelle che sono venute dopo...»

«Anche io e sai perché?» Scuoto la testa e lui continua: «Perché dimostrano quanto ti amo, Musa...»

«Conosco un altro modo in cui puoi provarmelo, sai?»

Non faccio in tempo a finire la frase che mi afferra per le gambe e mi prende in braccio. «Anche io e te lo mostrerò proprio adesso...»

E una volta in camera, suoniamo la più bella delle canzoni, la nostra. 

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