Capitolo 20

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14 Luglio 2034
22:45

Il gruppo, con qualche difficoltà, riuscì a riunirsi dopo aver passato quasi quattro ore a girovagare per quel maledetto labirinto. Tutti erano stremati e si riposaraono per circa un quarto d'ora. Anonimo spiegò il suo piano, tuttavia preferì non rivelare la sua identità. Si finse, semplicemente, una sorta di hacker.
"Se sei capace di eliminare quel coso, perchè non trovi un modo per farci uscire?!"
Chiese subito Aki, per niente convinto dalle parole del corvino, avvicinandoglisi sempre di più.
'Dal vivo fa molta più paura....'
Pensò Anonimo, non sapendo cosa fare. Damian, prontamente, si mise tra i due, cercando di inventare qualche scusa per coprire il povero Antonio. Aki continuava a non essere troppo convinto, tuttavia lasciò perdere quei due, allontanandosi. Si sedette su una delle panchine, accarezzando Mia, che stava sonnecchiando sulla sua spalla. Liên lo stava osservando da lontano, seduta all'ombra di un albero, giocherellando con una castagna, che presto lanciò a Dūng. Il gufo, dopo aver mangiato, le si sistemò in testa, cercando, in qualche modo, di distrarla. Liên accarezzò l'animale con un mezzo sorriso, tornando a pensare. Si sentiva...abbattuta? Triste? Nemmeno lei lo sapeva, in verità. Le mancavano la sua famiglia e la sua casa...ma al solo pensiero di abbandonare quella curiosa combriccola le si stringeva il cuore. Da quanti giorni si trovavano in quella situazione? Circa una decina? Liên non lo ricordava perfettamente, ma di una cosa era certa: voleva altro tempo. Stava succedendo tutto troppo in fretta, era davvero già ora di andarsene e tornare alla vita di tutti i giorni? Quell'avventura....stava davvero per terminare? La ragazza si perse nei suoi pensieri, quando la voce di Aki la fece sussultare.
"Secondo te quel tipo dice la verità?"
Domandò, con disinvoltura, il ragazzo, indicando Anonimo.
"S-Sinceramente....non so cosa pensare...non...possiamo nemmeno sapere se è una persona reale come noi..."
Mormorò Liên, evitando di voltarsi verso Aki. Il ragazzo si sedette accanto alla vietnamita, incrociando le braccia.
"Mh. Si vedrà..."
Disse solamente, iniziando a giocherellare con la sua pistola.
"Sai, una volta ho derubato una banca"
Fece dopo un pò, con nonchalance. Lién lo guardò, inclinando la testa.
"Eh?-"
"Già, ma non sono un ladro, semplicemente...mi annoiavo"
Precisò velocemente Aki, voltandosi. La ragazza si fermò ad osservarlo per qualche secondo, quando i loro sguardi s'incrociarono.
"A-Ahhh, scusa- Io--"
"Scusa? Di cosa?"
Liên, rossa in volto, fece una faccia interrogativa che ad Aki sembrò piuttosto buffa. Infatti, il ragazzo scoppiò a ridere, sotto lo sguardo stupito ed imbarazzato dell'amica.
"N-Niente.."
Balbettò lei, facendo un mezzo sorriso. Aki, tornato serio, si alzò, porgendo la mano a Liên per invitarla ad imitarlo. La ragazza accettò, titubante, l'aiuto dell'altro, arrossendo nuovamente. Aki lo notò e, messo leggermente a disagio dalla cosa, si voltò. Liên inclinò la testa, sorridendo.
"Che hai, Aki?"
"Mh? Nulla...che ti riguardi.."

Nel frattempo, poco lontano dai due, Hotaru e Lapin erano seduti su una panchina. Il coniglietto era steso sulle gambe della padrona, che lo accarezzava lentamente, piuttosto tesa. Sapendo del drago non riusciva proprio a rilassarsi: era troppo preoccupata per sè stessa, Lapin e gli altri....non voleva che qualcuno morisse...lei non poteva morire....gli altri non potevano morire.....non sarebbe morto nessuno....giusto?
Come succedeva spesso quando iniziava a fare pensieri di quel genere, la ragazza andò nel panico, continuando a pensare al peggio. Delle lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi e lei, inizialmente, non se ne accorse nemmeno. Una volta resasi conto di star piangendo, cercò frettolosamente di asciugarsi le lacrime, quando qualcosa di peloso la riportò alla realtà. Lapin, bagnato qui e là da qualche lacrima della padrona, stava strofinando la sua testa contro il braccio di Hotaru, cercando di confortarla. La castana si fermò, accarezzando l'animaletto.
"Grazie, Lapin.."
Mormorò, con un mesto sorriso.
"Hotaru va....tutto bene....?"
Domandò Shel, quasi con timore, sedendosi affianco alla giapponese. Lia la imitò subito: infatti appoggiò il muso sulle gambe di Hotaru, spaventando il povero Lapin. La ragazza ridacchiò, sistemandoselo sulla testa.
"S-Si...sono solo...un pò spaventata..."
Disse poi, voltandosi verso l'amica.
"Capisco..."

"Ragazzi, allora? Siete pronti?"
Anonimo ruppe un silenzio di tomba che si era creato da qualche minuto. Si posizionò al centro della stanza, allargando le braccia per attirare l'attenzione degli altri. Hotaru, Konki, Shel, Maya e Valèry scattarono in piedi, mentre gli altri si avvicinarono all'italiano.
"Quindi....ne sei sicuro?"
Domandò Damian, prendendo il corvino per un polso e tirandoselo da parte.
"Si...non c'è altro modo..."
Rispose, dopo qualche secondo di esitazione, il programmatore. Damian annuì, ma non lasciò la presa.
"Allora? Cosa state nascondendo?"
Alexander apparve dietro i due, con le braccia incrociate al petto. Non sembrava arrabbiato, il suo tono di voce era il solito e lo stesso era per la sua espressione, tuttavia Anonimo era visibilmente intimorito dal ragazzo. Il corvino degludì, mentre Damian lo osservava, perplesso. Alexander si limitò ad inclinare la testa, venendo imitato da Soldier, che era rimasto tutto il tempo sulla spalla del padrone: stava risparmiando le energie per l'imminente battaglia. Lo spagnolo e l'italiano si lanciarono un'occhiata d'intesa. Quando Anonimo annuì, Damian si piazzò fra i due.
"Alexander, vedi, questo ragazzo non è un normale hacker. Per farla breve, lui è Anonimo, si è fatto trasferire nel gioco per aiutarci. C'è stato un problema con quel drago, che si è trasformato in una vera e propria macchina per uccidere...o almeno è questo quello che dice..."
Damian disse l'ultima frase sottovoce, avvicinandosi al ragazzo dai capelli argentei, che sollevò le sopracciglia, prendendosi il mento. Sembrava quasi che se l'aspettasse, anzi, era molto probabile.
"Capisco...."
Disse solamente, mentre sul volto di Damian apparve un sorrisetto.
"Sospettavi una cosa del genere, non è vero?"
"Mi hai beccato"
Anche Alexander accennò un sorrisetto, mentre Anonimo tirò un sospiro di sollievo.
'Mh...sembra quasi che abbia paura di noi...'
Pensò il più basso, guardando il corvino.
"Ci vuole ancora molto o possiamo andare? Mh?"
S'intromise Aki, sbucando tra Alexander e Damian.
"No, possiamo andare. Alex, guidaci!"
"Ehh- Si, si, giusto..."
Il ragazzo si fece goffamente strada tra gli altri tre, andando a parlare con gli altri. Damian ed Alexander lo seguirono, mentre Aki rimase fermo per qualche secondo. Quell'Alex non gli piaceva affatto, era palese che stesse nascondendo qualcosa. Un hacker, eh? Cancellare il file del drago? Stronzate. Quel ragazzo stava raccontando solo stronzate, Aki sentiva che sotto c'era qualcos'altro.
'Appena fa un passo falso....lo ammazzo'
Pensò, caricando la sua revolver. Il giapponese non era l'unico a nutrire dei sospetti nei confronti del povero Anonimo, al quale erano arrivate diverse occhiatacce.
'Che sia davvero un hacker? Mh...lo terrò sott'occhio...'
'Per me sta dicendo solo un mucchio di cavolate....devo stare attento....'
'Secondo me questo qui non è nemmeno umano....'
'La storia di Anonimo non mi convince pienamente....'
Sebbene quasi tutti non fossero troppo convinti, alla fine si decisero a raggiungere quel maledetto drago.
"E se quel drago fosse un parente di Kuro?"
Ipotizzò, ad un certo punto, Konki.
"Mh...potrebbe.."
Fece Maya, osservando il draghetto, che stava camminando poco più avanti. Fuyuka si voltò verso i due, per poi guardare a sua volta Kuro, che si limitò a scodinzolare, confuso da tutti quegli sguardi.
"Ne dubito.."
Mormorò Anonimo, a bassa voce. A sentirlo furono solamente Damian, Alexander e Kohaku. I primi due si limitarono a guardarlo, mentre Kohaku gli si avvicinò.
"Mh? Perchè?"
Il corvino trasalì, voltandosi di scatto verso il giapponese.
"In effetti sarebbe un pò strano..."
Mormorò Liên, accarezzandosi il mento.
"Dici?"
"E poi, se quei due fossero imparentati, si riconoscerebbero, no? Il drago potrebbe schierarsi con Kuro, rivoltandosi contro Snake e Luana....quei due l'avranno sicuramente messo in conto..."
Spiegò Anonimo, parlando quasi fra sè e sè.
"Si, ma....loro sono pur sempre delle intelligenze artificiali..."
"Si, proprio per questo è impossibile che commettano un errore"
Kohaku annuì, sembrando capire.
"Beh, qualche errore potrebbero pur sempre commetterlo..."
"Suppongo di si, anche se probabilmente il sistema li....eliminerebbe..."
Anonimo rimase in silenzio, stringendo un pugno.
"Se commettessero un errore....il sistema eliminerebbe i loro file, rilevandoli come anomalie...li eliminerebbe...in modo lento e doloroso..."
Kohaku e Liên si guardarono, pensando subito a Nathan. Damian ed Alexander fecero lo stesso, scambiandosi un'occhiata d'intesa. Shel, che stava ascoltando la conversazione da poco lontano, s'irrigidì.
"Li eliminerebbe.....in modo lento e doloroso....."
Ripetè a bassa voce, tenendo lo sguardo basso. 
"Quindi....anche Nathan...."
Fece Fuyuka, con un tono di voce totalmente inespressivo. Shel si voltò bruscamente verso di lei, per poi sospirare.
"Shel, non è colpa tua"
Riprese, con un tono che stupì Shel, la ragazza dai capelli bianchi. La gallese annuì lentamente un paio di volte, accennando un mezzo sorriso, quasi invisibile.
"....grazie"
Sospirò.

"Eccoci arrivati"
Disse, ad un certo punto, Anonimo. Il gruppo si trovava davanti a due enormi porte bianche con ornamenti dorati.
"Certo che Anonimo deve avere proprio dei gusti di merda"
Commentò Aki, suscitando una risata da parte di qualcuno. Anonimo si voltò verso Damian con un'espressione da cane bastonato.
"Non sono così brutte...vero?"
Mormorò, sperando che il ragazzo convenisse con lui.
"Mhh...non sono...male..?"
Fece lo spagnolo, osservando le porte. No, erano davvero orribili. Damian scosse lentamente la testa, non riuscendo a dare un giudizio che non potesse ferire i sentimenti del povero programmatore. Nel frattempo, Liên, Makoto, Aki e Kohaku stavano esaminando le porte.
"Sembrano pesantissime...."
Osservò il più basso, tastandole.
"Allora? Le apriamo?"
Chiese Liên, impugnando il suo con.
"Un momento...siete tutti pronti?"
Tutti, impugnate le loro armi, annuirono.
"D'accordo..."
Liên e Kohaku spalancarono le porte, rilevando subito il muso di un enorme drago nero dagli occhi luminosi.
"Ma salve"
Fece Makoto, salutando per scherzo la bestia, che sbuffò, allontanandosi. Il drago indietreggiò, permettendo ai tredici d'entrare.
"È anche educato!"
"Makoto, per-"
Non appena furono tutti dentro, le porte si chiusero dietro di loro ed il drago ruggì.
"È stata attivata la modalità combattimento! Tenetelo occupato per una ventina di minuti e ricordate gli schieramenti!"
Esclamò Anonimo, iniziando a smanettare con i file del gioco.

"Ricevuto! Andiamo, schieramento B!!"
F

ece Liên, dirigendosi nella parte sinistra dell'enorme stanza insieme a Shel ed Hotaru. Le tre ragazze formavano, appunto, lo 'Schieramento B'. L'idea di dividersi era stata di Maya e tutti l'avevano approvata. Anonimo, con l'aiuto della ragazza, di Alexander e di Damian, diede un compito a ciascun 'schieramento'. Si formarono, così, quattro schieramenti diversi.
C'era lo 'Schieramento A', che si disperse per tutta la stanza, formato da Aki, Makoto e Maya. I tre si sarebbero occupati di distrarre, e magari accecare, il drago utilizzando le loro armi. Lo 'Schieramento B' era, invece, incaricato di attaccare il drago sul suo fianco destro e, nel caso, difendere i membri dello 'Schieramento A' ed Anonimo. Dall'altra parte della stanza c'era lo 'Schieramento C', formato solamente da Kohaku e Konki. Avevano lo stesso compito di Liên e compagnia, anche se per loro sarebbe stato impossibile difendere Anonimo, dato che era più vicino alle ragazze. In compenso, Kohaku e Konki erano molto vicini a Makoto, il quale presto si aggregó ai due. Infine, c'era lo 'Schieramento D'. Ne facevano parte Valèry, Damian, Fuyuka ed Alexander, il cui compito era quello di ostacolare il drago con i loro poteri. Quando tutti si misero in posizione, Valèry non perse tempo: congelò le zampe del drago, anche se servì a poco. Infatti, l'essere ruppe il ghiaccio con un semplice movimento degli arti. Damian cercò di tenerlo fermo generando dei rampicanti, ma fu inutile. Liên, nel frattempo, era riuscita a salire sulla schiena del drago. Aveva provato più volte a colpirlo, ma non aveva ottenuto alcun risultato, dato che era coperto da una corazza praticamente impenetrabile.
'Ecco cosa intendeva...'
Pensò Damian, ripensando alle parole di Anonimo. Si voltò verso di lui, osservandolo per qualche secondo. Il corvino si stava davvero impegnando, a quanto pareva.
'Dobbiamo renderlo inoffensivo...ma come...'
Improvvisamente, a Damian venne un'idea.
"Alexander! Hai il tuo fucile, no?"
Lo spagnolo si avvicinò all'amico, schivando una zampata del drago. Valèry approfittò del momento per congelare una parte di pavimento che si trovava sotto il drago, nel tentativo di farlo scivolare. La ragazza non riuscì nel suo intento, dato che il drago se ne accorse e si alzò in volo, iniziando a sputare del fuoco blu.
"Dannazione..!"
Fece, a denti stretti, la bionda. Tutti riuscirono ad evitare le fiamme, mentre Alexander passò il suo fucile a Damian, che sembrava avere un piano.
Nel frattempo, Kohaku, Konki e Makoto stavano cercando di rendersi utili. Avevano provato ad attaccare il drago alla parte inferiore del corpo, ma non ci fu nulla da fare: era indistruttibile.
'Dovremmo distruggere la sua armatura...' Pensò Konki, osservando l'animale 'Il problema è...come?'
Abbassò lo sguardo, rigirandosi il coltellino svizzero tra le mani.
"Ragazzi...secondo voi sarebbe possibile rimuovere l'armatura del drago con questo o...dei pugnali?"
Domandò, voltandosi verso Makoto e Kohaku.
"Mhh, si potrebbe provare"
Disse subito il maggiore, stringendo un pugno.
"Konki, dovresti salire sulla schiena del drago, ne sei sicur-"
"Serve aiuto?"
Liên porse una mano al ragazzo per aiutarlo a salire, dato che il drago era tornato a terra.
"Aah! Si!"
Il castano raggiunse velocemente la ragazza, spiegandole il suo piano. I due tentarono di metterlo in atto, ma riuscirono solamente a far arrabbiare il drago ancora di più. Prese a sputare fuoco come un forsennato, mentre tutti cercavano di proteggersi come meglio potevano.
"Damian! Adesso!"
Urlò, ad un certo punto, Alexander. Il drago aveva, infatti, smesso di sputare fuoco, essendo probabilmente arrivato al suo limite. Damian iniziò a sparare con il fucile, mirando agli occhi del drago. Come previsto, l'animale si spostò, alzandosi in volo. Valèry, a quel punto, congelo le ali dell'animale, facendolo cadere al suolo. Tutti, compresi Liên e Konki, si sistemarono dietro Damian ed Alexander, che attuarono la fase finale del loro piano: Alexander, grazie al potere del ciondolo dell'aria, indirizzò i proiettili sparati poco prima da Damian verso gli occhi del mostro. Il drago divenne, così, inoffensivo. Certo, stava continuando a sputare fuoco alla cieca, ma il gruppo riuscì a sistemarsi in luoghi in cui sarebbero rimasti al sicuro. Dopo poco, il drago lanciò un grido ed una luce bianca lo avvolse. Scomparse in pochi secondi ed al suo posto apparve una scritta.

[FalseDragon.chr deleted successfully]

"Huff....ci sono riuscito.."
Fece Anonimo, voltandosi subito a guardare il gruppo. Uno, due, tre, quattro....il ragazzo prese a contarli......dieci, undici e dodici....c'erano tutti e, cosa più importante, erano vivi e vegeti. Il corvino tirò un sospiro di sollievo, evitando di guardare la scritta. Shel ed Alexander fecero lo stesso, preoccupandosi piuttosto degli altri. Nessuno aveva riportato ferite gravi ed alcuni erano perfino rimasti illesi.
"EHY! MA CHE DIAMINE! NON DOVEVA ANDARE COSÌ!!"
Urlò Luana, apparendo al centro della stanza.
'Adesso....c'è il vero boss...'

HE-*le arriva una padella in testa*OKAY SCUSATE, NON AGGIORNO DA QUASI UN MESE-
QWQWQWQWQWQWQ SONO UNA PERSONA ORRIBILE--
Cooomunque.....ecco un capitolo di quasi 2500 parole per farmi perdonare- QwQ
Non è successo molto ed il capitolo fa schifino, ma vabbè- Ho trovato non poche difficoltà nello scrivere sto capitolo, anche perchè m'immaginavo il drago fin troppo grande per combattere con dei piiiccoli umanetti e boh-
Tra qualche ora pubblicherò le scelte di UnW, vi spoilero che è stato uN VERO PARTO-
Ma shhh, adesso vado.
Alla prossima!

×Flame×

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