Capitolo 21

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Anonimo aprì un occhio, non vedendo assolutamente nulla davanti a sè. Il suo intero corpo gli doleva e si sentiva debole. Percepì una voce, ma non capì ciò che aveva detto. Provò una seconda volta ad alzarsi, riuscendo a reggersi sui gomiti e, successivamente, a sedersi. Sentì un liquido caldo iniziare a scendere sulla sua tempia, per poi continuare a scorrere sulla guancia, sul suo mento e finire col gocciolare per terra. Anonimo iniziò a riprendere conoscenza, riuscendo a distinguere delle...sbarre..? Che fosse stato rinchiuso da qualche parte? Ricordi confusi iniziarono a tornargli alla mente, quando qualcosa gli toccò la spalla.
"SANTI MACCHERON-Oh....."
Konki lo guardò con un'espressione confusa e perplessa, simile a quella assunta da Anonimo. Konki fece per parlare, quando si accorse del sangue.
"Ah, aspetta, sei ferito...uhm..."
In quel momento, il corvino si accorse che la maglia del minore era strappata in alcuni punti.
"Che....che ti è successo?"
Domandò, indicandola. Antonio si stupì del proprio tono di voce, estremamente basso e roco. Si schiarì la gola un paio di volte, mentre Konki prese a grattarsi la nuca.
"Niente di che! Ho usato i lembi di tessuto per medicare Hotaru e me....aspetta.."
Il ragazzo fece per strappare un altro lembo della maglietta con l'ausilio del suo coltellino svizzero, ma Anonimo gli prese il polso, scuotendo la testa.

"No, no....io sto bene...non ce n'è bisogno"
Konki annuì, poco convinto, stringendosi una fasciatura di fortuna, ormai zuppa di sangue, sull'avambraccio sinistro. Nascose una smorfia di dolore, stringendo i denti.
"A-Allora...come sta?"
Mormorò Hotaru, avvicinandosi ai due. Teneva in grembo Lapin, come al solito del resto. Il coniglietto non sembrava ferito, ma pareva davvero spaventato. Il suo pelo, però, era leggermente sporco di sangue secco, forse il suo o, più probabilmente, di Hotaru.
"Hotaru! Non dovresti sforzare la caviglia, siediti..!"
Konki riprese subito la ragazza, che ubbidì, un pò imbarazzata. Si sedette a fatica, accanto a Konki, osservando Anonimo.
"Comunque...tutto ok.."
Rispose lui, forzando un sorriso. Hotaru arrossì, grattandosi la tempia.
"B-Bene..."
Fece, con voce tremante, per poi sospirare. Konki si voltò a guardarla, appoggiandole delicatamente una mano sulla spalla.
"Dai, adesso siamo al sicuro, tranquilla"
Disse, sorridendole in modo sincero nonstante la situazione.
"Uhm...come ci siamo arrivati qui?"
Domandò Anonimo, sinceramente preoccupato. Ricordava solo di aver visto un'esemplare di Luana infuriata apparire al centro della stanza e poi....nulla.
"Non ricordi?"
Il corvino scosse la testa.

'Adesso...c'è il vero boss...'
Anonimo osservò Luana, rossa di rabbia. Come aveva potuto creare un tale essere? Procedette a scavare fra i diversi file del mondo, trovando quasi immediatamente quello della strega. Senza esitazione, provò a cancellarla, ma non successe nulla.
"Sciocco! Credi di potertela cavare così?"
Aveva detto la donna, procedendo ad attaccarlo con un grosso tentacolo nero, simile a quelli usati da Marie. Anonimo indietreggiò velocemente e Kohaku parò il colpo con una delle sue katane, piazzandosi immediatamente davanti al corvino.
"Non puoi cancellarla, Alex?"
Fece, sottovoce, il giapponese. Anonimo trasalì; non si era ancora abituato ad essere chiamato con quel nome.
"Uhm....ci sto provando..."
Rispose, per poi allontanarsi nuovamente, seguito da Kohaku, per scansare un secondo attacco. Luana fece per attaccarli una terza volta, quando un proiettile s'infranse contro una delle sue corna.
"Merda.."
Sussurrò, a denti stretti, Aki. Fece per ricaricare la sua revolver, ma la strega l'aveva già individuato. Preparò un attacco, quando Liên la colpì alla testa con tutta la forza che aveva in corpo.
"Ah! Brutta stronzetta!"
Luana si voltò all'istante, prendendo il polso di Liên. La ragazza non si scompose, provando a liberarsi dalla presa della maggiore, che non fece altro che stringere.
"Allora?! Non restate lì impalati!!"
Urlò Aki, sparando un secondo proiettile che colpì Luana al polpaccio destro. Del sangue nero, simile a pece, iniziò a sgorgare dalla profonda ferita.
"Huh?! Snake, che ne dici di degnarmi d'una mano?!"
Fece la donna, lasciando Liên, che ne approfittò per assestare un bel calcio nello stomaco della strega, che cadde all'indietro. Fece per rialzarsi, ma venne rinchiusa in una teca di vetro.
"Ohhh, mi sssstavo divertendo....peccato..."
Snake entrò nella stanza, venendo subito accolto da uno dei proiettili della pistola di Aki, che rimbalzò su quello che pareva essere uno scudo invisibile.
"Che cazzo di stregoneria è?! Codardo! Esci da quella maledetta palla da criceto invisibile!!"
Aki iniziò ad inveire contro l'azzurrino, il quale gli rivolse un'occhiata totalmente impassibile che rimase invariata anche quando il giapponese iniziò a tirargli diversi pugni, tutti bloccati dalla barriera invisibile.
"Tutto qui quello che ssssai fare?"
Il ragazzo fece un sorrisetto, lasciando la lingua biforcuta sibilare. Liên s'irrigidì, stringendo il suo Con. Aki, ovviamente, rispose alla provocazione con altri pugni a vuoto e, presto, le sue nocche iniziarono a diventare rossastre.
"Aki, calmati-"
Makoto provò a prenderlo per il braccio, subito seguito da Kohaku. Aki, stranamente, smise di tirare pugni a Snake, ma continuò ad avere un'espressione a dir poco truce sul volto. Makoto e Kohaku si guardarono, non sapendo cosa fare. Tutti rimasero fermi, sull'attenti. Sapevano che attaccare sarebbe stato inutile, dato che i pugni di Aki non avevano nemmeno scalfito la protezione di Snake, sulla quale superficie rimbalzò un proiettile.
"Fanculo..."
"Mi sssto annoiando...Luana, esssci da lì..."
Snake sbadigliò, avvicinandosi alla donna, ancora intrappolata nel ghiaccio generato da Valèry. Liên s'irrigidì subito, allontanandosi dal ragazzo, che notò il suo strano comportamento.
"Che hai? Paura?"
La stuzzicò, sibilando nuovamente. Liên fece per dire qualcosa, ma le parole le si bloccarono in gola. S'immobilizzò, mentre Snake mosse qualche passo verso di lei.
"Ehy, stalle lontano"
Gli intimò subito Aki, piazzandoglisi davanti. Snake alzò un sopracciglio, facendo un sorrisetto.
"Altrimenti che fai, mh?"
"Ti spacco la faccia, ecco che faccio!"
Aki provò a dare un altro pugno al ragazzo, venendo fermato dal palmo della mano di quest'ultimo.
"Tch. Certo che non demordi"
Il giapponese fece per liberarsi, ma Snake strinse la presa della sua mano sul pugno dell'altro, iniziando a girare il proprio polso ed, automaticamente, quello di Aki.
"Bastardo..."
Il castano strinse i denti, ma non si mosse. Snake lo guardò negli occhi, piantandogli addosso le sottili pupille verticali, continuando a sorridere. Il dolore continuava a crescere dopo ogni singolo secondo che passava, ma Aki non si scompose affatto, fino a quando, con un gesto secco, Snake slogò il polso del giapponese, che si limitò ad un verso di sopresa, emesso all'uninsono anche da Makoto e Liên.
"Oh, colpa mia. Non ssssono mai sssstato bravo con le ssstrette di mano"
Aki si tenne il polso con la mano sana, ringhiando.
"....mmmmh...."
Snake osservò tutti con un'espressione di sufficienza, per poi spostare il suo sguardo su Luana. Scollò le spalle, toccando l'involucro di ghiaccio in cui era rinchiusa con un dito.
"Cancellalo"
Disse, con voce ferma. Anonimo, in quel momento, sgranò gli occhi. Damian ed Alexander si accorsero del suo sgomento e gli rivolsero uno sguardo preoccupato, che non venne ricaambiato dall'italiano. Il cristallo di ghiaccio si dissolse immediatamente, liberando una Luana alquanto infuriata.
"Hah, non così in fret-"
Valèry fece per creare un altro cristallo, ma Snake afferrò il suo ciondolo, muovendosi ad una velocità assurda.
"Cancellalo"
Ordinò, con un sorrisetto. Il ciondolo di Valéry s'infranse in piccole scheggie, lasciando la bionda senza parole.
"Ah...."
"Luana! Che ne diressssti di movimentare un pò la ssssituazione?"
Snake porse una mano a Luana per aiutarla a rialzarsi, caduta in ginocchio in seguito alla scomparsa della sua temporanea 'prigione di ghiaccio'.
"Ovviamente..."
Fece, con un sorrisetto.
"Gah, che fate lì impalati?! Attaccate!"
Sbraitò Aki, rivolgendosi ai suoi compagni di gruppo.
"Quel tizio potrebbe tranquillamente eliminarci, Aki. Non ne vale la pena"
Disse subito Alexander. Liên strinse sempre più forte il suo Con, serrando la mascella.
"Che ne puoi sapere?!"
Aki fece per attaccare, seguito da Kohaku e Makoto ma, in quel momento, Luana recitò una strana formula, per poi alzare il braccio fasciato.

"E poi...il buio assoluto"
Konki degludì; aveva la gola secca. Hotaru guardò i due ragazzi, passandosi poi una mano sulla caviglia slogata. Anonimo, intanto, annuì lentamente, guardandosi attorno.
"Ragazzi....devo confessarvi una cosa molto.....importante...."

▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪

"Ah, siamo stati..."
"...proprio messi con le spalle al muro!"
Fuyuka si voltò verso Kohaku e Makoto con un'espressione perplessa, per poi scuotere la testa e sospirare.
'Proprio con questi due dovevo finire...?'
Pensò, accarezzando Kuro e Kasai. I tre erano rinchiusi in una piccola cella, dalle sbarre abbastanza larghe. Wendy, Niji, Kuro e Kasai ci sarebbero potuti passare senza troppi sforzi, ma lasciarli andare sarebbe stato fin troppo rischioso, anche perchè la cella era avvolta dalle tenebre. Fuyuka non aveva proferito parola, mentre Makoto e Kohaku non avevano fatto altro che battutine per 'sdrammatizzare'. Il maggiore, però, si alzò improvvisamente, avvicinandosi alle sbarre della cella, iniziando ad esaminarle. Makoto, ancora seduto a gambe incrociate, l'osservò, inclinando la testa.
"

Mh....secondo voi Kuro, Kasai e Fuyuka potrebbero fonderle...?"

Mormorò Kohaku, battendo le nocche su una delle sbarre in ferro, che parevano essere cave. Niji lo guardò di traverso, per poi voltarsi verso Wendy, che ricambiò l'occhiata piuttosto perplessa dell'amica. Kuro, invece, si avvicinò subito alle sbarre, toccandole con una zampa.
"

Non credo"
Fece Fuyuka, osservando Kuro e portando le gambe al petto.
"Oi, Fuyuka? Puoi togliermi una curiosità?"
Makoto si voltò verso di lei, che gli fece cenno di parlare.
"Perchè sei sempre così silenziosa?"

Chiese, appoggiando il mento sul palmo della mano destra. Fuyuka rivolse un'occhiata ai due ragazzi, stringendosi nelle spalle.
"Bah, non so. All'orfanotrofio mi dicevano sempre di stare zitta...."
Makoto e Kohaku si scambiarono uno sguardo.
"Mi dispiac-"
"Eh, fa niente. Succede"
Ci fu un silenzio imbarazzante che durò per pochi secondi, subito spezzato dal rumore prodotto dalle unghie di Kuro ed il becco di Kasai che punzecchiavano le sbarre della cella.
"Quindi....'lì fuori'...non hai nessuno?"
Chiese, improvvisamente, Makoto, con un tono di voce piuttosto serio che sorprese Fuyuka. La ragazza scosse la testa.
"Capisco..." Dopo una breve pausa, il castano sospirò, appoggiandosi nuovamente con le spalle al muro "Nemmeno io, sai? Ma..è una lunga storia"
Makoto sorrise debolmente, appoggiando un braccio sulle ginocchia. Fuyuka inclinò la testa, accigliata. Non avrebbe mai creduto che quel ragazzo così sorridente si trovasse in una situazione simile alla sua. E, soprattutto, se stava affrontando un brutto periodo perchè sorridere e comportarsi come un cretino con una tale non chalance? La ragazza sospirò.
'Questo significa..che sono...perfino più debole...di Makoto...'
Lasciò trasparire un'espressione mista a delusione ed una sorta di mesto disgusto, che Kohaku colse subito, nonostante la sua attenzione fosse concentrata su Makoto.
"Stai bene, Fuyuka?"
Kohaku le si avvicinò, azione che fece scattare la ragazza in piedi in modo quasi meccanico.
"Si"
Disse solamente, con ferma decisione. Indossò la sua armatura, che si era precedentemente tolta per comodità, e si avvicinò a Kuro e Kasai, stringendo in un pugno il ciondolo donatole da Alex.
"Vediamo un pò cosa possiamo fare...."
Fece, fra sè e sè.

▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪

Blanco si era accucciato sul pavimento, accanto a Shel e Lia, che stava accarezzando lentamente i due cani, più per evitare d'impazzire che per altro; era nuovamente prigioniera di qualche pazzo e non poteva fare assolutamente nulla. Il suo fioretto ed i suoi coltelli giacevano sul pavimento e, sebbene non si notasse troppo, le loro lame erano piuttosto graffiate. Liên era visibilmente nervosa e stava cercando di gestire la situazione come meglio poteva, ma si stava limitando a stringere il suo Con con forza, arrivando perfino a far penetrare un paio di schegge di legno nei palmi delle sue mani. Dūng, che si era limitato a sonnecchiare sulla sua spalla, si svegliò improvvisamente e, gonfiando le piume, iniziò a bubolare, per poi poggiare la testa sulla guancia della ragazza.
"Dūng, che-"
"Penso che stia cercando di calmarti...."
Osservò Alexander, fermandosi per qualche secondo dal suo scrocchiare nervosamente le dita.
"Dici..?"
Mormorò Liên, voltandosi verso Dūng, che inclinò la testa. La viola ridacchiò, molto probabilmente per via del nervosismo, per poi sospirare. Alexander fece lo stesso, osservando Soldier. Al falchetto era stato proibito di allontanarsi, sebbene il padrone stesse iniziando a valutare un'eventuale avanscoperta da parte del suo compagno alato....ma no, sarebbe stato fin troppo rischioso.....
Ragionando fra sè e sè, l'austriaco prese ad annuire lentamente ed in silenzio, finendo quasi col far preoccupare Damian, che trovava quel comportamento da parte dell'amico piuttosto insolito. Alexander si ricompose dopo poco, provando a schiarirsi le idee per cercare di elaborare un piano per uscire da lì, quando una voce squillante lo fece voltare all'istante.
"RAGAAAAZZI!!"
Makoto finì quasi con il finire contro le sbarre, subito seguito da Kohaku e Fuyuka, tutti accompagnati dai rispettivi animali e quasi privi di ferite, cosa che parve tranquillizzare, almeno in parte, gli altri.
"Ragazzi! Tutto bene?"
Liên poggiò le mani sulle sbarre della cella, lasciando cadere il Con, mentre Blanco e Lia si alzarono, imitati dopo poco da Shel.
"Si, non siamo gravemente feriti. Voi, piuttosto?"
Chiese subito Kohaku, mentre Liên scosse la testa.
"Tutto bene, anche se essere rinchiusi in una cella non è un'esperienza troppo gradevole....."
Ridacchiò nervosamente per la seconda volta, mentre Fuyuka, Kasai e Kuro si avvicnarono alle sbarre della cella.
"Che avete intenzione di fare?"
Domandò Damian, portando le mani ai fianchi, sebbene immaginasse già lo scopo della giapponese.
"Questo"
I due animali iniziarono ad emettere del fuoco e Fuyuka fece lo stesso, generandolo dai palmi delle sue mani. Presto, le fiamme divennero di un colore azzurrino e le sbarre della cella presero a riscaldarsi.
'Ecco come sono usciti dalla loro cella....sempre che siano stati imprigionati, è chiaro...'
Iniziò a pensare Alexander, osservando la scena. Fuyuka si accorse dello sguardo del ragazzo e le sue guancie si colorarono di un lieve rossore, subito notato da Kuro, che si fermò per qualche secondo e fece una sorta di sorrisetto, dando un colpatto alla spalla di Fuyuka, che si limitò a rimproverarlo sottovoce.
"Concentrati...!"
Gli intimò, mentre il draghetto assunse un'espressione perplessa, per poi scutere la testa e tornare al suo lavoro. Passò un pò di tempo e le sbarre della cella iniziarono a cedere. A quel punto, Fuyuka prese una delle due katane di Kohaku e forzò un paio di sbarre, riuscendo a creare un varco.
"Ecco fatto....dovreste riuscire ad uscire tutti.."
Fuyuka si alzò, indietreggiando lievemente, ancora vagamente rossa in volto, sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro. Kuro si sistemò sulla sua spalla e, scodinzolando, diede la sua coda in testa a Makoto per forse la quinta volta quel giorno; trovava che fosse estremamente divertente, al contrario del povero castano.
Shel fu la prima a passare attraverso il varco creato da Fuyuka, venendo aiutata dalla stessa giapponese, che si fece subito avanti. Lia passò agilmente attraverso il varco, avvicinandosi all'istante alla padrona, che l'accarezzò. Era ancora estremamente tesa, ma non poteva lasciare che le sue emozioni o fobie mettessero a rischio la sua vita....oppure quella di qualcun'altro. Recuperò facilmente le sue armi infilando il braccio tra due sbarre, mentre Liên e, successivamente, Dūng uscirono dalla cella. Dopo poco, anche Alexander, Blanco, Soldier e Damian uscirono, sebbene quest'ultimo avesse dovuto sfruttare l'aiuto di qualche rampicante per allargare ulteriormente il basso e stretto varco creato da Fuyuka.
"Avete idea di dove possano essere gli altri?"
Chiese Makoto, iniziando a giocherellare con l'orlo del suo maglione.
"No....ma a rigor di logica dovrebbero essere rinchiusi in un'altra cella..."
Osservò Alexander, riassumendo il suo solito atteggiamento.
"Non ne avete vista nessuna venendo qui?"
Domandò Damian, guardandosi attorno. Si trovavano chiaramente in una sorta di labirinto immerso nell'oscurità....per la seconda volta.
"Ne abbiamo viste un paio, ma erano totalmente vuote"
Spiegò Kohaku, che non aveva ancora proferito parola. Come Makoto, era stranamente silenzioso ed era un pò che non faceva battute o commenti stupidi, cosa che Fuyuka aveva decisamente apprezzato.
'Di nuovo un labirinto....sembra che lo scopo di Luana e Snake sia separarci...ma perché....potrebbero rinchiuderci in un'unica gabbia in modo da averci tutti sotto controllo....mi chiedo...quale sia il loro scopo...potrebbero ucciderci tranquillamente, eppure....non l'hanno fatto....devo chiedere spiegazioni ad Anonimo...'
Pensò Alexander, per poi voltarsi verso Damian.
"Dobbiamo trovare Alex, forse potrà fare qualcosa per liberarci..."
"Va bene...adesso faccio luce..."
Fuyuka generò una piccola fiammetta nella sua mano sinistra, emettendo un lieve bagliore. Alexander le accennò un sorrisetto, per poi prendere una direzione totalmente casuale, sperando di riuscire a trovare Antonio in fretta.

Heya!
Dopo mesi di Hiatus....eccomi tornata con Anonymous's Game!!!!! QWQ
Immaginerete il mio hype nel tornare a scrivere le avventure della nostra amatissima banda...aHhhhhHhhhhHh sono troppo contenta mUOIO---
Comunque, vorrei parlarvi di una cosuccia....allora-- In un futuro molto, molto lontano mi piacerebbe rendere questa storia (e tutte le mie storie ad Oc, anche quelle future) delle 'vere' storie, e quindi pubblicarle per 'davvero', ma per farlo credo di dover avere il vostro permesso, o qualcosa del genere, non so- Ovviamente i crediti per i diversi personaggi saranno vostri, ma il loro aspetto potrebbe avere qualche cambiamento minore per via dei prestavolti, che al 90% sono dei personaggi realmente esistenti (nel caso doveste conoscere qualche prestavolto degli oc mi farebbe piacere conoscere il suo nome). Quiiiindi niente, mi farebbe piacere ricevere una risposta anche da chi, ormai, la storia non la legge più :')
Non voglio disturbare coi tag, quindi se leggerete bene, altrimenti non so-
Comunque, nel caso ve lo steste chiedendo....si, tutti questi labirinti e celle non sono delle coincidenze, ma tutto verrà spiegato a tempo debito....e niente, ci si legge~

×Flame, con tanto hype in allegato×

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