• Capitolo 10 •

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Akihito squadrò la sirena, dubbioso. Probabilmente stava dicendo la verità...aveva descritto perfettamente ciò che aveva visto, e quella strana lacrima....
Decise di afferrare la mano che la donna gli porse ma, non appena i due si toccarono, avvertirono entrambi una scossa. Akihito ritrasse subito la mano, mentre Sibilla rimase impassibile, come se se lo fosse aspettato.
"È...normale, tranquillo.."
Lo rassicurò, senza muovere la propria mano. L'altro Akayashi inclinò la testa verso sinistra, incontrando lo sguardo dell'anziana, che apparì piuttosto turbata. Akihito lo notò, ma prese comunque la sua mano, alzandosi. Sibilla gli accennò un lieve sorriso, conducendolo poi dal gruppo, all'interno del quale spiccava, ovviamente, Lewis. Crucciato, l'Akayashi si voltò subito verso Sibilla, che scosse la testa.
"Avremo bisogno anche del suo aiuto.."
Mormorò, a voce bassa. Aiuto? Da parte di un umano? In un'altra circostanza, Akihito le avrebbe dato della pazza, forse della visionaria, ma....chi era lui, per dirlo? Cinque minuti prima non aveva forse avuto una -come l'aveva chiamata la strana tizia- 'visione'...? Non sapeva se crederle fosse effettivamente la cosa migliore...ma a questo punto non aveva molte opzioni. Osservò l'umano, che stava discutendo con una sirena e tre tritoni; si trattava di due Hizuki, un Hachi ed un Hikei, e pareva che l'umano fosse piuttosto irritato.
"SONO FINITO CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA. POTEVO MORIRE!"
Abigail incrociò le braccia al petto, facendo la linguaccia al biondo.
"Sarebbe stata una cosa positiva!"
Ribattè, nonostante non pensasse veramente ciò che aveva detto...semplicemente, provocare quel tizio era fin troppo divertente.
"Abi! Non è una bella cosa da dire!"
La riprese, però, Rokuro, gonfiando le guancie. Shiro ridacchiò, mentre Alon osservava la scena, un pò perplesso per via del comportamento di Lewis.
'Non è così che si comportano tutti gli umani...vero?'
Pensò, quasi inquietato.

"Sicura di stare bene..?"
Mormorò Alice, osservando Ayaka, che annuì debolmente. Alice e Lucas si scambiarono un'occhiata, e subito la sirena notò come lo sguardo dell'altro 'non fosse diretto proprio al suo volto'. Dolphy si parò davanti al suo petto, svegliando subito il tritone dal suo 'trance'.
"Eh?"
L'Akayashi roteò gli occhi, mentre Ithilbor notò Akihito. Le sembrava di averlo già visto, e la cosa doveva essere molto probabile: frequentavano gli stessi luoghi remoti ed, in verità, si erano incrociati più volte. Il tritone -ovviamente- le ricordava tutte, ed infatti riconobbe all'istante la sirena. Al contrario, però, non riusciva a capire dove avesse già visto Sibilla...e la cosa gli era davvero nuova, non aveva mai sperimentato un'esperienza simile. Ciò rappresentava uno strano mistero, ed, in verità, il tritone aveva accettato di aiutare l'Akayashi solamente per venirne a capo; nella sua testa c'erano centinaia di domande prive di risposta.

Jo, in disparte, aveva notato che Sibilla era tornata con un nuovo tritone. Gli aveva rivolto uno sguardo veloce, ma la sua principale preoccupazione era il suo bracciale, che si illuminava solamente in caso di pericolo. Di solito, però, emetteva una luce molto più brillante di quella che, in quel momento, stava producendo. Era costante, ma davvero fioca, quasi ridotta ad un bagliore...e lui non aveva la più pallida idea di cosa potesse significare. Liw, curiosa, gli si era presto avvicinata, e con lei Alon, stanco dei teatrini di Lewis.
"Che cos'è?"
Chiese, curioso, il minore, osservando il bracciale dell'Hikei.
"Si illumina nei pressi del pericolo..ma di solito emette una luce più brillante" Spiegò lui velocemente "Credo si sia scaricato.."
Aggiunse, giocherellando con l'anello in metallo. Alon annuì lentamente, inclinando la testa.
"...scaricato..."
Ripetè, non troppo convinto.
"Si, per funzionare ha bisogno energia magica..voi Hachi non siete pratici di queste cose, eh?"
Alon scosse la testa, mentre Jo accennò un sorrisetto.
"Proprio no..." Iniziò il più giovane "..ma possiamo fare cose davvero fighe anche senza l'aiuto della magia"
Sottolineò poi, spostandosi una ciocca di capelli bianchi dal volto. Jo annuì, alzando lo sguardo dal proprio bracciale ed incontrando gli accesi occhi gialli di Alon, che di stare fermi non volevano proprio saperne.
"Non lo metto in dubbio"
L'Hikei continuò a sorridere all'altro, che ricambiò goffamente con un sorrisetto, prima di riportare la sua attenzione sul bracciale del maggiore, avvicinandoglisi. La vicinanza improvvisa dell'Hachi fece trasalire impercettibilmente Jo, che degludì, indietreggiando di poco.
"...è comunque notevole..." Ammise, senza staccare gli occhi dall'oggetto, Alon, mentre l'Hikei arrossì lievemente "..forse questo lieve bagliore...potrebbe indicare un pericolo imminente..."
L'ipotesi del ragazzo riportò Jo alla realtà, che presto convenne con l'altro tritone.
"Si..ci avevo pensato anche io, in verità..."
Non riuscì a non posare i propri occhi su Lewis, con una vaga punta di disprezzo. Scosse la testa, cercando di dare fiducia a quella strana sirena...pareva che fosse davvero sicura di ciò che aveva detto sulla storia degli umani che li avrebbero aiutati a salvare la città e cose simili...
'..bah....in caso di pericolo saprò come difendermi..'
Concluse il ragazzo, guardando il proprio bracciale. Dopo poco, Alon si chinò leggermente, portandosi una mano alla fronte e socchiudendo un occhio. Liw gli si avvicinò subito, e Jo notò all'istante il malore dell'altro.
"Ehy, è tutto ok?"
L'Hachi annuì debolmente, alzando lo sguardo verso Jo ed accarezzando Liw, per tranquillizzarla.
"Solo...un pò d-di...mal di testa..."
Mormorò, quasi parlando a fatica. Anche se la cosa, a vederlo, si sarebbe detta impossibile, divenne leggermente più pallido, iniziando a mostrare gli stessi sintomi manifestati da Ayaka qualche ora prima.
"Anche lui...? Che..non si tratti di coincidenze?"
Iniziò subito Alice, portandosi una mano al mento.
"Cosa avrebbero in comune? È ovvio che si tratta di una coincidenza!"
La riprese, però, Lewis, ancora per terra.
"Effettivamente..."
Mormorò Shiro, voltandosi verso il biondo.
"Scusa, da quando la tua opinione è importante?"
Lo stuzzicò Abigail, ed ad Ithilbor scappò quasi una risatina. Lewis mugugnò qualcosa, come al solito, mentre Sibilla iniziò a sembrare sempre più preoccupata. Si avvicinò a Shiro, con le mani dietro la schiena.
"Tu...ti senti bene?"
Gli chiese, con un filo di voce.
"Mai stato meglio!"
Ripose prontamente il tritone, facendo poi un pollice in su.
"E voi?"
Si rivolse ad Akihito ed Ithilbor, che si voltarono verso di lei all'uninsono.
"Uhm...credo di si.."
Mormorò la ragazza, e presto l'altro le fece l'eco.
"Non sento nulla di strano..."
Nel frattempo, esattamente come era successo ad Ayaka, Alon aveva iniziato a riprendersi lentamente, ma continuava a sentirsi debole -esattamente come l'Hikei, del resto-.
"Io continuo a credere che i malori non siano una coincidenza.."
Alice ribadì la sua tesi, e questa volta Jo parve appoggiarla.
"Ma, se non dovessero esserlo...cosa sarebbero, esattamente..?" Si portò una mano al mento, accarezzandoselo ed inclinando la testa "Se fossero della stessa razza, forse...la cosa si potrebbe spiegare..ma non è così, ed Ayaka è l'unica Hikei a non essersi sentita bene.."
Continuò a riflettere, parlando fra sè e sè.
"Infatti...io mi sento bene.."
Mormorò Rokuro, portandosi una mano al petto. Jo si voltò verso di lui, annuendo.
"Esattamente, anche io...c'è qualcosa di davvero strano.."
"Oppure si tratta di semplici coincidenze"
S'intromise Abigail, portando le mani sui fianchi.
"Si, potrebbe.."
Ammise Rokuro, mentre Jo non espresse la sua opinione una seconda volta. Intanto, Sibilla continuava a guardare Akihito ed Ithilbor, preoccupata.
"C'è..qualcosa che la turba?"
Domandò l'Akayashi più giovane, in verità leggermente infastidita. Sibilla fece per dire qualcosa, ma scosse la testa.
"Non proprio, ho solo...paura che...qualcun'altro possa sentirsi male, ecco.."
Disse a voce bassa, tormentandosi le mani. Akihito potè subito capire che stava nascondendo qualcosa..ma continuò a rimanere in silenzio, mentre Ithilbor sorrise alla donna, avvicinandosele di poco.
"Stia tranquilla, non credo che.." Un improvviso mal di testa fece bloccare l'Akayashi, che si portò una mano alla tempia destra. La strana sensazione passò dopo poco, e, seppur continuasse a sentirsi un pò intontita, Ithilbor tornò normale "...che strano..."
Mormorò fra sè e sè, mentre Sibilla le rivolse una semplice occhiata, che tradiva un velo di tristezza.
"Ithilbor, anche tu?"
Abigail le si avvicinò, preoccupata, mentre l'Akayashi scosse la testa.
"Nah, tranquilla...sto bene"

▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪

Akihito, dopo essersi allontanato un pò dal gruppo, avvertì improvvisamente una forte nausea, che lo portò a piegarsi in avanti, portandosi una mano a coprirgli la bocca. Subito dopo, sentì il proprio stomaco contorcersi ed, ancora prima che potesse realizzarlo, si ritrovò a vomitare una strana e densa sostanza, simile a pece, che, dalla sua mano, colò fino alla sabbia, nella quale finì con il...dissolversi. Si voltò, confuso, verso il gruppo, con ancora un rivolo di quella strana sostanza nera mista a saliva sul labbro inferiore. Nessuno l'aveva visto -o almeno, così credeva-...bene. Realizzò ciò che era avvenuto solo dopo qualche secondo, e si portò una mano alla bocca, sporcandosi le dita con la pseudo-pece -o qualsiasi cosa fosse- che aveva rimesso poco prima. L'osservò o, almeno, ci provò, essendo la zona davvero poco illuminata...anzi, l'antenna di Liw doveva essere praticamente l'unica fonte di luce. Akihito sentì, dopo qualche secondo, il sapore della particolare sostanza: era terribilmente amara, ed il tritone non riuscì a nascondere una smorfia di disgusto. Si rese anche conto che quella roba era piuttosto viscida e, toccandola con le proprie dita, anche leggermente appiccicosa. Era, però, inodore, ma l'Akayashi finì comunque con il pensare che si doveva trattare di qualche diavoleria umana...forse simile al petrolio. Si chiese, però, come diamine avesse fatto quella cosa ad entrare dentro di lui.
"Come..ti senti?"
Sibilla gli si avvicinò, ed il ragazzo capì all'istante che quella donna sapeva cosa gli era successo..e forse aveva anche delle risposte alle sue numerose domande.
"Perchè?"
Domandò quindi, guardando l'anziana Akayashi negli occhi, senza batter ciglio. Lei aggrottò le sopracciglia, per poi portarsi una mano alla bocca, tremando leggermente.
"G-Gli somigli....tantissimo.."
Sussurrò, abbassando lentamente lo sguardo. Akihito inclinò la testa, senza distogliere gli occhi chiari -la cui bioluminescenza evidenziava la miosi all'occhio destro- dalla donna.
"..'Somiglio tantissimo'...? A chi?"
La domanda del viola non ebbe una vera e propria risposta, dato che Sibilla, come aveva già fatto diverse volte, si limitò a scuotere la testa, abbassando lentamente la propria mano.
"Solo...ad una persona..che ho conosciuto....non farci caso..." La sirena sospirò, osservando il punto in cui la sostanza vomitata da Akihito si era dissolta "..era amaro, vero?"
Il tritone, sorpreso, si voltò verso la donna.
"Prego?"
"Dicevo che...l'Odio...era amaro, vero..?"

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'Ooh, ma che..'
Madilin osservò l'enorme struttura umana afferrare quella che pareva essere un'antica statua. Doveva essere grande circa due metri, e raffigurava un possente tritone dalle spalle larghe e gli addominali scolpiti.
"Bleh"
Commentò sottovoce la sirena, cacciando la lingua. Osservando meglio la statua, illuminata a giorno dai luminosi fari del sottomarino, l'Akayashi notò come, sul petto del tritone, ci fossero particolari disegni. Le sembrava di averli già visti da qualche parte...ma al momento non le veniva in mente nulla. Giunse, quindi, alla conclusione di essersi semplicemente sbagliata, e preferì osservare piuttosto lo spettacolo. L'aveva già visto un paio di volte, ma era sempre tremendamente divertente. Gli umani caricavano la statua a bordo, la portavano in una strana stanza e poi....poof, la statua veniva avvolta da un fortissimo bagliore e sembrava quasi scomparire! Nonostante quella luce avesse quasi accecato la sirena la prima volta, Madilin aveva seguito per più di mezz'ora il sottomarino, lo trovava davvero divertente ma, per qualche strano motivo, dopo un pò i grossi fari si spensero all'improvviso, e la struttura si bloccò.
"Uff, andiamo! Anche gli umani hanno le pause pranzo? Cioè, in questo caso...pausa...cena..? Boh, pranzo o cena che sia...che palle!"
La sirena si rese conto di star parlando da sola, e si zittì, sistemandosi una ciocca di capelli dietro un orecchio, quando una voce squillante attirò la sua attenzione.
"Shiro, che hai?!"
"Shh, Rokuro-- Sto bene..!"
Incuriosita, iniziò ad indagare sulle due voci, scorgendo presto un gruppo di undici sirene...più un umano?! Gli umani non le erano mai interessati chissà quanto...e vederli in scatolette di mollushi giganti era un conto...ma vederne uno a qualche metro di distanza, sul fondo marino e, soprattutto, vivo non era affatto una cosa da tutti i giorni! La situazione richiedeva un'analisi più dettagliata...quindi decise di avvicinarsi al gruppo, magari senza farsi notar-
"Sant'acchiuga! Cosa ci fa un'affascinante signorina come lei in questo posto dimenticato da Dio?~ Per caso...posso aiutarla?~~"
Tutti, compresi Madilin e Lewis, si voltarono verso Lucas.
"...Ho detto qualcosa di sbagliato?"
Mormorò l'Akayashi, guardandosi attorno.
"...secondo te?"
Si beccò diverse occhiatacce, mentre Sibilla pareva piuttosto imbarazzata per via del suo comportamento. Alice le lanciò anche un'occhiata come per dire 'Dobbiamo tenerlo per forza?' ma la più anziana finse di non vederla, avvicinandosi piuttosto a Madilin.
"Kulay Madilin...?"
La sirena s'irrigidì subito, squadrando da capo a piedi l'altra.
"Forse. Ci conosciamo?"
Replicò dopo poco, schiva.
"No, ma...abbiamo bisogno del tuo aiuto, Madilin"
La sirena lanciò un'occhiata agli altri adolescenti: si erano avvicinati tutti ad un Hizuki, che pareva aver avuto una fitta leggermente sospetta. L'umano, invece, giaceva supino sul fondale marino: aveva fatto pace con sè stesso, e si stava finalmente adattando al suo ruolo di peso morto con grande abilità...ah, rimanesse così silenzioso per tutta la storia....
"Il mio aiuto? E perchè mai?"
Sibilla accennò un mezzo ghigno, come se avesse previsto che la ragazza le avrebbe posto quella domanda.
"Ho bisogno delle tue abilità, Madilin...sbaglio, o sei una degli Akayashi più talentuosi in città?"
La corvina cambiò totalmente espressione, mostrandosi finalmente interessata alle parole dell'anziana. In un primo momento sollevò le sopracciglia, apparendo quasi sorpresa, ma si ricompose subito, e le sue labbra si curvarono in un sorrisetto soddisfatto.
"Ooh, vedo che è ben informata..."
"Allora? Metterai le tue abilità a nostra disposizione?"
Chiese, parlando piuttosto velocemente, Sibilla, portandosi poi una mano al petto. Le due Akayashi si guardarono per qualche secondo, quando la più giovane annuì.
"Solo se si prenderà lei le responsabilità dei miei casini"
"Affare fatto.."
Il sorriso sul volto di Sibilla scomparì presto, e si voltò in direzione del sottomarino, che si poteva vedere appena.
"Quindi? Che si fa?"
Madilin si stiracchiò, ma l'Akayashi più anziana l'ammonì.
"Adesso nulla, dobbiamo recarci alla biblioteca...devo parlare a tutti voi..."
"Che barba! Non ho bisogno di un tutorial..posso passare direttamente al capitolo uno?"
Si lamentò la ragazza, che aveva già perso tutto il suo entusiasmo.
"No...prima c'è il prologo..."

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"...abbiamo bisogno di quelle statue"
Concluse Sibilla, posando le mani sul tavolo della biblioteca. Tutti rimasero in silenzio per qualche secondo, pensando a ciò che la donna aveva appena detto.
"Tutta questa storia è..davvero assurda"
Aveva commentato Ithilbor, e Madilin le fece presto eco.
"Lo so, ma...dovrete fidarvi di me..è essenziale..."
L'Akayashi abbassò la testa, consapevole di essere, al momento, davvero poco credibile.
"Io mi fido"
Alice le si avvicinò con un sorriso, ed il volto della veggente s'illuminò, letteralmente. Presto, anche Rokuro ed Abigail imitarono la ragazza, insieme al resto dell'improbabile combriccola, quando, improvvisamente, la terra prese a tremare. Fu questione di pochi secondi, quando qualcuno urlò.
"Terremoto!!"

Niall si sistemò gli occhiali, strizzando poi gli occhi.
"Boh, non si capisce nulla...credo sia cinese antico....."
Teneva le mani sui fianchi, ma si portò la sinistra alla testa, grattandosela. Continuò ad osservare l'incisione su quella strana statua, senza capirci un accidente. Dopo poco, le porte del piccolo laboratorio si aprirono, rivelando Takumi.
"Allora? Come sono?"
Il rosso si chiuse la porta dietro, facendo attenzione a non far rumore. Era circa mezzanotte, ed a quell'ora tutti sarebbero dovuti essere già a letto, ma era sicuro che nessuno stesse realmente dormendo, quindi doveva fare molta attenzione a non far troppo rumore.
"Strane. E ci sono delle scritte in qualche strana lingua antica.."
Niall si spostò, indicando le quattro statue. Erano sistemate orizzontalmente su quattro diversi tavoli, ed accanto a quella che era stata recuperata per ultima c'era ancora uno scanner tramite il quale gli esploratori avevano esaminato le statue. Sembravano avere trecento anni o giù di lì, ed erano state scolpite in semplici blocchi di roccia. Due rappresentavano una sirena, mentre le altre due raffiguravano un tritone. Una era leggermente più piccola delle altre, e pareva essere stata scolpita qualche anno dopo -circa cinquanta- le sue compagne. Takumi si avvicinò proprio a quella statua, inclinando la testa e concentrandosi sulle scritte.
"Uuuh, sembra giapponese..."
"...lol wut?"
Takumi sfiorò con un dito i caratteri rovinati e, mentre provava a decifrarli, Niall l'osservava, impressionato.
"..Aki...shi..?..A...Akayashi..? Akayashi....ma..non ha senso...sugli altri che c'è scritto?"
Il giapponese si voltò verso l'altro, che si strinse nelle spalle.
"E che ne so io!"
Takumi fece per avvicinarsi ad un'altra statua, quando le porte del laboratorio si aprirono, rivelando Darcêl. La ragazza osservò i due, confusa.
"Non dovreste essere...nelle vostre camere..?" Inclinò leggermente la testa e fece per entrare nella stanza, per poi cambiare improvvisamente idea "Vabbè..."
Richiuse velocemente le porte, ed i due esploratori si scambiarono un'occhiata: forse sarebbe stato meglio andare, se fosse successo qualcosa alle statue sarebbero stati sicuramente incolpati! Takumi mosse un passo verso la porta, quando tutto prese a tremare.
"Waah! È un terremoto? Od un maremoto? Sono confuso..."
"Dovremmo uscire o rimanere qui?!"
I due, mossi dal proprio istinto di sopravvivenza, rimasero nel laboratorio come due imbecilli, aspettando che la scossa terminasse, accompagnati dal tintinnio prodotto da diverse provette e dal rumore di attrezzi posti in bilico che, per via della scossa, cadevano sul pavimento. Il terremoto durò poco -circa venti secondi-, o almeno questo è ciò che Takumi e Niall avvertirono. Subito dopo, si guardarono attorno: nessun problema. Pareva che nessuno se ne fosse accorto e che, quindi, nessuno sarebbe andato a controllare le stanze, accorgendosi della loro assenza...perfetto! Darcêl, però, aprì nuovamente le porte del laboratorio, guardando i due.
"Avete...sentito qualcosa?"
Gli esploratori fecero finta di niente, scuotendo la testa.
"Nooooooooooo, nulla..."
"..uhm, okay..."
La cameriera lasciò la stanza per la seconda volta, mentre Niall e Takumi si diedero il cinque.

▪■▪■▪■▪[Time Skip; Il giorno dopo]▪■▪■▪■▪

"Ma è follia pura!" Lewis, tenuto in braccio da Shiro a mò di sposa, allargò le braccia "Non vi restituiranno mai le statue!"
"Vale la pena tentare, no..? Se chiediamo gentilmente..."
Osservò Rokuro, ed il maggiore si portò una mano in fronte, massaggiandosela e scuotendo la testa.
"Non posso credere che sia così stupido..."
Mormorò sottovoce, beccandosi un'occhiataccia da parte di Shiro ed Abigail.
"Eccoci..."
"Da vicino è ancora più grande..."
Osservò Ayaka, a poco più di un metro dall'enorme sottomarino. Lucas annuì, voltandosi verso di lei.
"Già, fa quasi paura.."
Commentò, quasi arrivando a rabbrividire, seguito da Thunder. Sibilla, accompagnata da Alice, Alon e Jo, si avvicinò alla botola che gli esploratori utilizzavano per scendere in acqua, mentre Lewis l'osservava perplesso.
"Che vuoi fare, bussare?!"
Sbottò l'umano, che trovava l'intera impresa una vera e propria idiozia...peccato non avesse alcuna voce in capitolo.
"Uhm.."
Sibilla si voltò verso il biondo, perplessa. Effettivamente, quella non era un'idea geniale. Si fermò a riflettere, quando Alice emise un verso simile ad uno squittio.
"Cosa?"
L'Akayashi, Jo ed Alon si voltarono verso la ragazza, che indicò il sottomarino, senza staccare gli occhi dal colossale oggetto. I tre si girarono, incontrando il volto perplesso di un esemplare di Adrien selvatico ancora in pigiama e con un cuscino sottobraccio, dalla federa rappresentante la Notte Stellata di Van Gogh. Il castano si era appena svegliato ed, essendo solo le sei del mattino -è ancora un mistero perchè Sibilla avesse deciso di recarsi così presto dagli umani-, aveva deciso di andare un pò a zonzo, portandosi dietro il proprio cuscino per qualche arcano motivo. Adrien osservò le quattro sirene che, illuminate dalla luce della stanza, erano davvero vicine alla botola trasparente. Qualcuno avrebbe potuto definirle pericolosamente vicine all'entrata....ma stiamo parlando di Adrien, su!
'Questa poi...abbiamo preso le loro statue...e le rivogliono indietro, è chiaro...'
Pensò, con un ghigno, l'umano. Si abbassò all'altezza del relativamente piccolo blocco trasparente, trovandosi così a pochi centimetri dalle strane creature. Dall'altro lato, col cuore in gola, Jo si voltò verso Sibilla.
"Ed ora?"
Le sussurrò, mentre Adrien studió i quattro. Non sembravano ostili, e nemmeno impauriti...si, volevano decisamente qualcosa. Senza pensarci due volte, aprì la botola e si sporse verso le sirene, facendole trasalire. Alice indietreggiò, mentre Alon fece l'opposto.
"....uhm, vi serve qualcosa?" Chiese con naturalezza il castano, per poi rendersi conto che, probabilmente, le sirene non parlavano l'inglese "Uuuuuhh.."
"Tranquillo, ti capiamo.." Mormorò Sibilla, avvicinandosi all'entrata della botola "E...si, abbiamo bisogno del vostro aiuto"
Adrien sollevó un sopracciglio, inclinando poi la testa.
"Del 'nostro aiuto'? Dici...dell'aiuto di noi otto?" La sirena annuì, ed il francese si portó una mano sul mento "...le statue. Volete le vostre statue indietro, ho fatto centro?"
Allargò le braccia, sicuro, e l'Akayashi mosse lentamente la testa, facendola dondolare per un paio di volte.
"Più o meno...ci servirebbe anche una mano a fare...una cosina"
Il fatto che quella donna stesse usando termini così vaghi insospettì l'esploratore, che assottigliò gli occhi.
"Una...cosina?"
Domandò, quando dei passi lo interruppero.
"...ho interrotto qualcosa..?"
Renè osservò l'amico, inginocchiato accanto alla botola, in pigiama e con in braccio un cuscino. Adrien, continuando a guardarlo, lanciò via lo sfortunato cuscino, afferrando poi per il polso l'altro esploratore.
"Adrien, che-"
"Devi vederli anche tu"
Portò l'ex-corvino accanto a sè, mostrandogli Sibilla, Jo, Alon ed Alice. Non appena i due incrociarono gli sguardi, Alon e Renè ebbero entrambi un sussulto.
"Tu...!"
Esclamarono in coro, ed il maggiore finì quasi con il cadere in acqua. Adrien, però, lo prese per la maglietta con non chalance, mentre Renè si risistemò goffamente.
"Vi conoscete?"
Chiese, confuso, Jo, avvicinandosi ad Alon.
"Circa...diciamo che ci siamo già visti.."
"Esatto.."
Entrambi si sistemarono una ciocca di capelli bianchi, con un tempismo davvero assurdo. La cosa fece sorridere Sibilla, che poi si avvicinò ai due umani.
"Quindi..posso contare sul vostro aiuto?"
Renè le rivolse un'occhiata confusa, mentre Adrien gli posò una mano sulla spalla, sporgendosi verso la donna.
"Ehy, chi ci garantisce che questa storia non sia una falsa e che vogliate mangiarci tutti per colazione, mh?~"
In verità, il francese non avrebbe mai sospettato certe idiozie del genere, ma la situazione l'aveva intrigato moltissimo, e voleva saperne di più. Renè gli lanciò un'occhiata interrogativa, mentre Sibilla parve messa piuttosto in difficoltà.
"Non lo faremmo mai! Noi siamo bravi e gentili!" Intervenne Rokuro, apparendo tra Alice e Jo "Io ho anche salvato un vostro amico!"
Il sorrisetto sul volto di Adrien sparì improvvisamente, ed i due francesi si guardarono, capendosi all'istante.
"CHE TI AVEVO DETTO?! NON DOVEVI PARLARE DI ME!"
Una serie di lamenti inconfondibili confermarono la tesi dei due amici, che tornarono a guardare Rokuro.
"Hai salvato tu Lewis, quindi?" Chiese Renè, ed il piccolo Hikei annuì, orgoglioso "Allora grazie mille"
Aggiunse con un sorriso il maggiore.
"Attenti che arriva!"
Incredibilmente, i francesi riuscono a scansarsi ed evitare che un esemplare di Lewis volante li colpisse in faccia. Infatti, il poveretto finì a faccia sul pavimento con un brutto tonfo. Shiro, avvicinandosi a sua volta ai due umani, si portò le mani dietro la testa.
"Moriva dalla voglia di vedervi, uhuh~"
"NON È VERO, RAZZA DI TROTA"
Squittì Lewis, fradico da capo a piedi, seduto sul pavimento della sala dedicata alle immersioni.
"...beh, bentornato a bordo...credo..."
Renè provò ad aiutarlo ad alzarsi, ma lui rifiutò con uno schiaffetto sulla mano del minore, alzandosi poi da solo.
"Mh, dovevate proprio salvarlo?"
Commentò Adrien, guardando male l'altro, che roteò gli occhi, per poi rendersi conto di aver perso i propri occhiali. Imprecò, mentre il castano si alzò, portandosi le mani ai fianchi.
"Vabbè...vado a chiamare gli altri, quindi..?"
"Si, per favore...."
Adrien abbandonò la stanza, mentre Renè si avvicinò nuovamente alle sirene, ed in particolare ad Alon.
"Comunque...io sono Renè"
Si presentò, grattandosi la nuca.
"Alon"
Rispose il minore, appoggiandosi con le braccia ed il mento alla botola.
"Ma una ragazza a bordo non c'è??"
S'intrufolò Lucas, guardandosi attorno.
"Ti prego, non iniziare..."
Mormorò Alice, portandosi una mano alla fronte. Il ragazzo fece per dire qualcosa, ma una voce lo interruppe.
"LEEEEEWIIS!"
Takumi, volendo essere fedele al suo cognome, volò -letteralmente- addosso a Lewis, ed i due finirono per rotolare un pò per poi andare a sbattere contro una parete.
"TI HA DATO DI VOLTA IL CERVELLO, BRUTTO IMBECILLE?!"
Fu la risposta di Lewis all'abbraccio dell'altro, che scoppiò a ridere.
"È proprio lui!!"
Esclamò il giapponese, asciugandosi delle finte lacrime, ma con un sorriso sincero sul volto. Renè si voltò verso le porte, cercando Nicole con lo sguardo, vedendola finalmente dopo poco. La donna si coprì la bocca con le mani, per poi avvicinarsi a Lewis e Takumi, incredula.
"...Lewis..?"
Il biondo la smise di discutere con Takumi ed alzò lo sguardo verso la rosa.
"...c-ciao..?"
Mormorò, facendo un gesto come per sistemarsi gli occhiali, ma finendo solo con il darsi un dito nell'occhio, azione che venne seguita da una fine imprecazione. Nicole ridacchiò, inginocchiandosi accanto a Lewis e Takumi che, staccatosi dal biondo da un pò, allargò le braccia.
"Abbraccio di gruppo!"
Il giapponese, rivolgendo un occhiolino a Lewis, fece sì che anche Nicole prendesse parte al loro abbraccio -che, tra parentesi, lasciò i due esploratori ancora all'asciutto zuppi almeno quanto l'inglese- e, in quel momento, il volto del nostro povero Lewis assunse sfumature di rosso fino a quel giorno ancora sconosciute al genere umano.
"L-LASCIATEMI ANDARE--"

▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪

"...per concludere, come ho già spiegato al vostro amico Lewis.....ho bisogno che voi ci seguiate negli abissi in modo da recuperare tutto ciò di cui abbiamo bisogno per spezzare la maledizione e difendere la nostra città"
Niall si grattò la testa, confuso.
"Dovremmo seguirvi con questo sottomarino?"
"Non sarebbe un pò ingombrante?"
Osservò subito Nicole, ed il rosso convenne con lei.
"No, avremo bisogno solo di voi, questo potrete...parcheggiarlo"
Li rassicurò Sibilla, alzando lo sguardo alla struttura.
"Quindi...come dovremmo seguirvi? Con le tute e le bombole è scomodo muoversi..."
Adrien si stiracchiò, ed Acheron potè notare un inquietante sorriso sul volto dell'Akayashi dalla coda bianca.
"Tranquilli....potrete muovervi in tutta libertà" La donna fece una pausa "Vi trasformerò tutti in sirene e tritoni con un incantesimo temporaneo facile facile"
Finalmente, sganciò la bomba. Tutti, sia esploratori che sirene, rimasero a bocca aperta, guardandosi l'un l'altro.
"Ma...è un incantesimo potentissimo! Dove...l'ha imparato?"
Domandò Alice, e Sibilla si limitò a farle l'occhiolino.
"Un mago non svela mai i suoi segreti, eheh~" Si voltò nuovamente verso gli umani "...chi vuol'essere il primo?"
"Io!"
Esclamarono, in coro, Adrien e Skye. Il castano lanciò un'occhiata quasi omicida all'altra, ma Sibilla annuì.
"Va bene, due alla volta si può fare. Potreste sedervi qui?"
I due, proprio come se si volessero immergere, si sedettero sull'orlo della botola, e non nascondo che Lewis era piuttosto tentato di spingere Adrien, ma il suo buonsenso lo fermò.
"Ehy...ne siete sicuri?"
Sussurrò Nicole ai due, che annuirono.
"Ho già promesso a questa donna che l'aiuteremo....se dobbiamo fare una pazzia, facciamola fino in fondo"
Disse con calma Adrien, tradendo però una lieve impazienza. Skye annuì energicamente, stringendo le mani in due pugni.
"Esatto!"
Sibilla chiuse gli occhi, recitando quella che pareva essere un'antica formula...o qualcosa del genere. Il resto delle sirene e dei tritoni, intanto, era rimasto ad osservare.
"Siamo sicuri che ce la farà? Nemmeno io so fare roba di questo genere..."
Commentò, scocciata, Madilin.
"Cerchiamo di darle fiducia!"
Esclamò subito Rokuro, avvicinandosi alla sirena, che roteò gli occhi.
"Uh...credo di avergliene data fin troppa..."
Replicò, acida, l'Akayashi, ed il minore rimase un pò male per via del suo tono...cosa che Shiro, osservandoli da lontano, notò. La cosa lo infastidì non poco, ma preferì spostare la sua attenzione su Sibilla: non si intendeva affatto di magia...ma era comunque interessante.
"...spero che questo incantesimo disintegri i vestiti..."
Commentò Lucas, osservando Skye, Meryl e, soprattutto, Nicole...beccandosi poi una pinnata in testa da parte di Dolphy.

"Woah, ha funzionato davvero!"
Adrien e Skye erano stati avvolti per qualche secondo da una strana luce che aveva illuminato praticamente a giorno l'area circostante, per poi dissolversi dopo poco, lasciando i due umani dotati di una lunga coda, scaglie e branchie.
"Okay, ora tuffatevi"
Adrien non se lo fece ripetere due volte, e si lanciò subito in acqua, schizzando l'intero equipaggio. Skye presto lo seguì, ignorando i lamenti dei propri compagni.
"Va bene..chi è il prossimo?"
Si avvicinò Sibilla, stiracchiandosi.
"Ioo!" Esclamò Meryl, prendendo poi Niall per mano "Lui lo farà con me!"
"EEEH?!"


eEEEEEEEHY~ IL VOSTRO FALLIMENTO PREFERITO È TORNATO♡♡♡♡
E cosa abbiamo qui...?
Un capitolo di quasi 5000 parole....?

Ohoh, sapete cosa diceva il vecchio saggio..?


Meglio la qualità alla quantità.

A H A H A H, PECCATO CHE IO NON VI DIA NESSUNA DELLE DUE.

Vaaaaabbò, ad ogni modo.......gne, vi aspettavate il 'twist'...? Si? No? 'Machissenefregaiohofattounasirena'?
Capisco.
Well well, credo che voi vogliate vedere i vostri bambini trasformati....e si da il caso che io abbia disegnato dei concept art per ognuno di loro :D

mA NON VE LI FACCIO VEDERE PERCHÈ FANNO CAGARE, ANCHE SE DOMENICA CI SONO STATA PRATICAMENTE UN GIORNO DIETro vi dovrete accontentare di una descrizione + una spiegazione del perchè io abbia fatto cosa ho fatto.....ma non qui :(
Non voglio dilungarmi troppo con discorsi inutili che potrebbero annoiarvi.....quindi mi limiterò a scrivere i colori delle code e le razze di ognuno, prima o poi uscirà la spiegazione con tanto di immagini (Maybe nel prossimo capitolo...? Non so dove pubblicarla-) i disegni mi fanno troppo cagare per pubblicarli.
So, per ora, eccovi razze e colori.

ADRIEN-Hizuki, dalla coda rossa con accenni neri
RENÈ-Hikei, dalla coda azzurra
TAKUMI-Hachi, dalla coda arancione (perchè io può)
ACHERON-Akayashi, dalla coda viola
NIALL-Hizuki (doveva essere un Hachi, ma poi ho deciso Hizuki perchè si), dalla coda arancione e bianca, ispirata ad un pesce pagliaccio (idk why, era cute)
MERYL-Akayashi, dalla coda bianca con accenni rossi
SKYE-Hachi, dalla coda marrone
NICOLE-Hikei, dalla coda rosa
LEWIS-Akayashi, dalla coda nera con accenni gialli

Okiiii, ho finito :3
Ora vado a scrivere subito TsW! Sono andata a vedere un film con la scuola e, non so perchè, mi ha fatto venire tanta tanta tanta voglia di scrivere...forse è stato il finale tragico? AHAHAH ok no, mi è sinceramente piaciuto nonostante non sia molto il mio genere, ed ora sono fissata con il soundtrack principale :(
Comunque vi chiedo scusa se sono piuttosto assente in questo periodo, ma sto passando dei días de fuego proprio, ieri ad esempio sono stata fuori tutto il pomeriggio e la sera ho avuto una festa di laurea (non vi dico, mi è finito il tappo dello spumante in testa..spero di essere diventata più intelligente-) e sono leggermente distrutta, ma dettagli.
Now vado, adios <3

×Flame×










"Okay...adesso, potreste ridarci le statue? Ne abbiamo un grandissimo bisogno..."
Mormorò Sibilla, avvicinandosi ai non-più-così-tanto umani, che stavano ancora familiarizzando con le proprie nuove code.
"Oh, giusto...chiederemo a Darcêl, quella donna è multitasking"
Niall agitò una mano e, in quel preciso istante, i fari del sottomarino si accesero, illuminando l'intera zona. Istintivamente, gli esploratori si voltarono verso la fonte di luce, ma dovettero subito distogliere lo sguardo per evitare di essere accecati.
"Adesso i vostri occhi sono più sensibili alla luce, eh?"
Commentò Abigail, proteggendosi il volto con il braccio.
"Avrei gradito che mi aveste avvertito prima..."
Si lamentò per l'ennesima volta Lewis, che si era portato a sua volta un braccio a coprirgli gli occhi. Dopo poco, la luce dei fari diminuì d'intensità, permettendo agli esploratori ed alle sirene di scorgere il volto della persona che stava controllando l'enorme mezzo.
"Darcêl?!"
Esclamò, sorpresa, Meryl. La francese, all'interno del sottomarino, alzò un braccio, facendo un cenno con la mano come per salutare i nove esploratori.
Poi se ne andò....e davvero, davvero velocemente.

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