• Capitolo 16 •

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"Bene... questo punto sembra ottimo..." Sibilla sorrise soddisfatta, guardandosi attorno: davanti a lei ed al resto della combriccola si estendeva una grossa distesa di sabbia, priva di rocce eccessivamente grosse o troppe alghe, in pratica perfetta per passarci la notte "... ci accamperemo qui, iniziate a sistemarvi e a posare le vostre cose in un angolo, magari vicino a quella roccia lì"
Annunciò, voltandosi verso l'improvvisata e piuttosto perplessa compagnia, indicando una roccia poco distante da lei. Sirene e tritoni avevano infatti portato con se dei bagagli, mentre gli esploratori non avevano naturalmente quasi nulla, fatta eccezione per Acheron con la sua macchina fotografica e Takumi, che aveva deciso di custodire un po' di materiali per tutti gli Hachi ed Hikei del gruppo insieme a Renè, Jo ed Alon, che avevano anche portato qualcosa da casa. Presto tutti si sistemarono ed, una volta calmatosi le acque e spentasi la frenesia iniziale, Lewis strabuzzò gli occhi, guardandosi attorno e rivolgendo un'occhiataccia a Sibilla.
"Come potremo dormire qui tranquillamente, in mezzo all'oceano?" Si domandò il biondo, allargando le braccia, diventate con la trasformazione in tritone dal gomito in giù interamente nere e facendo involontariamente vibrare le pinne laterali sui fianchi, segno di disagio "... e poi, come facciamo a capire quando è giorno e quando è notte?"
Chiese ancora, sempre più confuso dopo aver riflettuto sulla cosa e Sibilla accennò un sorrisetto.
"Creerò un campo di forza con un incantesimo... così rimarremo al sicuro. E per quanto riguarda il giorno e la notte, ci basterà guardare il bagliore dalla città. Di notte le luci vengono spente e durante la sera iniziano ad affievolirsi"
Spiegò, indicando la città in lontananza, visibile essendo l'unica fonte di luce nell'oscurità dell'abisso, nella quale sirene e tritoni riuscivano comunque a vedere discretamente. Lewis quindi annuì, voltandosi verso la città ancora un po' perplesso, mentre Skye si avvicinò interessata all'anziana Akayashi, iniziando a porle domande su come le sirene fossero riuscite a sviluppare un sistema d'illuminazione, anche se la risposta era piuttosto semplice: materiali bioluminescenti.

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"... un campo di forza, eh?"
Mormorò fra sé e sé Madilin, guardandosi attorno un po' dubbiosa: da quel che sapeva, non c'erano più tritoni e sirene in grado di fare incantesimi del genere... quella vecchia pazza stava dicendo il vero? La guardò con la coda dell'occhio, mentre stava iniziando a ripetere delle strane frasi sottovoce, tenendo le braccia tese davanti a sé. L'Akayashi più giovane la guardò aggrottando le sopracciglia: ormai nemmeno sua nonna si metteva in una simile posizione per fare un'evocazione od un'illusione. Dopo pochi secondi, le dita della donna s'illuminarono di bianco e sulla sua pelle -prima sulle mani, poi sulle braccia- iniziarono ad apparire dei cerchi luminosi. Anche Alice, Ithilbor ed Akihito si soffermarono ad osservare Sibilla, essendo in verità gli unici nei paraggi. Il resto di sirene e tritoni si stava, infatti, occupando di sistemare l'accampamento improvvisato... non che ci fosse molto da sistemare. Insomma, il fatto che solo quei quattro si fossero trovati lì al momento dell'incantesimo era stata una semplice, pura coincidenza. Sentendo i versi recitati dalla donna, Ithilbor ed Akihito storsero il naso: ad entrambi sembrava di aver già sentito qualcosa di simile e, mentre la ragazza non era riuscita a ricordare come, dove o quando, al ragazzo era bastato qualche secondo e subito aveva ricordato. Madilin ed Alice, invece, non avevano mai sentito qualcosa del genere. La donna continuò con il proprio incantesimo per pochi secondi e dopo che aprì improvvisamente gli occhi, divenuti di un azzurro chiarissimo -quasi cristallino- una piccola sfera bianca si materializzò tra le sue mani, per poi espandersi per tutta l'area circostante, andando piano piano a sfumare e scomparire sotto lo sguardo dei soli quattro che avevano avuto modo di assistere alla scena, dato che gli altri non se n'erano nemmeno resi conto... oppure, non l'avevano proprio vista. Sibilla tornò normale dopo poco e, con un sospiro, rialzò lo sguardo, incontrando quello dei giovani. Le sua guance si tinsero di un lieve rossore e si sistemò lo chignon in cui raccoglieva i suoi capelli grigio perla.
"Oh, ragazzi... eravate ancora qui...?"
Mormorò, torturandosi le mani pallide ed ossute. Alice le si avvicinò, annuendo e con gli occhi di un profondo azzurro che le brillavano di ammirazione.
"Sì! È stato molto interessante... come ci è riuscita? Anzi... come riesce a fare questo tipo d'incantesimi?"
Iniziò a chiedere, mentre gli altri rimasero in silenzio. Madilin pareva piuttosto irritata: magie del genere erano impossibili perfino per lei, Akayashi capaci di ciò erano assolutamente introvabili!
"Uhm... degli allenamenti speciali quando ero giovane... nulla di troppo eclatante insomma..."
Iniziò a spiegare in modo alquanto vago la sirena, un po' a disagio, mentre Alice e Madilin l'osservavano. Al contrario delle altre due, Akihito ed Ithilbor erano meno sorpresi: probabilmente, quella donna doveva essere nata con capacità particolari e, come aveva supposto Akihito, probabilmente peculiari di una stirpe di Akayashi più potenti. Infatti, nell'antichità, la razza più potente era stata senza dubbio quella. Gli Akayashi, anche se all'epoca non avevano ancora assunto quel nome, bensì quello di Rayampearij -che nel linguaggio nordico significava letteralmente 'imperatori'-, avevano dominato i mari per centinaia e centinaia di secoli e, durante la guerra che decimò la popolazione, furono proprio i più potenti membri delle principali famiglie di Akayashi a combattere al fianco degli Hizuki, che invece vennero chiamati indipendentemente dalla famiglia di provenienza. Proprio per questo motivo, in età moderna gli Hizuki finirono con il diventare la razza meno comune e gli Akayashi si indebolirono... in alcuni libri si ipotizzava perfino che usassero poco meno di un quarto del loro potere originario e che Akayashi capaci di risvegliare il proprio potere fossero ormai estinti. Ma in altri ed in numerose leggende si narrava esattamente il contrario e che, prima o poi, sarebbero nati degli Akayashi in grado di sfruttare nuovamente il proprio potere, fino all'ultima goccia.
Ayaka conosceva bene questa leggenda e, sinceramente, l'aveva sempre affascinata, sin da bambina. In quel momento era tranquillamente seduta su una roccia e la sua coda rosa ondeggiava lentamente, mossa dalla lieve e piacevole corrente che aveva iniziato a tirare. Aveva notato che in lontananza sembrava essere successo qualcosa di strano –sott'occhio le era parso di vedere un flash!- ma aveva preferito non indagare... anche perché aveva finalmente tirato fuori la sua piccola lumaca di mare, che si era sistemata sulla sua spalla e stava lentamente familiarizzando con la nuova zona; non che ci fosse troppo da 'vedere', soprattutto per una piccola lumachina come lei. La ragazza le accarezzò delicatamente la testa con un dito, per poi notare Lucas, accompagnato da uno degli esploratori.
"... si, cioè... per esempio, 'Il mare è pieno di pesci, ma...'" Niall si fermò, osservando il tritone, il quale aveva inclinato la testa, un po' confuso "... uh, no- Mmh... oh, questa è carina! 'Sei forse una rete da pesc-' ... no-"
L'inglese si morse il labbro inferiore: non era decisamente il caso. Agitò quindi una mano, come per dare poca importanza a quello che aveva precedentemente detto ed il minore annuì, stringendosi nelle spalle.
"Non ho capito un'acca, ma grazie del pensiero!"
Esclamò quindi, per poi avvicinarsi a Nicole, Skye e Meryl sotto lo sguardo di Ayaka e Niall. Ancora prima che l'Akayashi potesse aprir bocca, però, Meryl gli si avvicinò.
"Io ho fame, cosa mangiate qui?"
Il ragazzo rimase per un attimo spiazzato e Niall portò una mano a coprirsi la bocca per soffocare una risatina ed Ayaka alzò lo sguardo verso l'Hizuki, con un sorrisino. A Lucas, però, bastarono pochi secondi per riprendersi e mettere su un'espressione idiota.
"Beh... se vuoi posso portarti a mangiare da qualche part-"
La rossa non lo fece nemmeno finire che si voltò verso di lui, confusa.
"Lo apprezzo ma no, dobbiamo rimanere qui! Sibilla è stata così gentile da fare anche un campo di forza o quel che è"
Iniziò a parlare ed il minore perse tutte le proprie speranze, preferendo spostare la propria attenzione su Nicole.
"E tu invece...? ~"
Si avvicinò alla rosa, lasciando che il suo sguardo cadesse un po' troppo in basso, mancando decisamente gli occhi della giovane donna che, con un sorrisino, si abbassò in modo da guardarlo in volto.
"No grazie...~"
Fece con un sorrisetto, per poi dare le spalle al ragazzo ed avvicinarsi a Skye, Niall, Ayaka e Meryl, che stavano parlando dei cibi che, generalmente, sirene e tritoni mangiavano.
"Non sarebbe cannibalismo mangiare pesci...?"
Aveva osservato Niall, ed Ayaka aveva inclinato la testa.
"Non proprio, insomma... da quanto si sa attualmente, le sirene e i pesci non sono legati sotto un punto di vista evolutivo... quindi c'è gente che li mangia tranquillamente. Io, sinceramente, preferisco evitare..."
Spiegò la ragazza, abbassando involontariamente la voce pronunciata l'ultima frase. Gli esploratori annuirono interessati, mentre Lucas tese l'orecchio e si fermò ad ascoltare... non che avesse altro da fare, Madilin l'aveva già fulminato con lo sguardo, sigh!
"Capisco... quindi mangiate in pratica quello che per noi sarebbe cibo di mare..." Iniziò a riflettere Meryl, annuendo lentamente "... ha senso..."
"Grazie al cazzo che ha senso..."
Sbuffò Adrien, avvicinandosi al gruppo irritato e scuro in volto come suo solito. L'esploratrice lo guardò subito male, incrociando le braccia al petto: Adrien era sempre così antipatico! Ed anche un po' manesco, anche se almeno lo era unicamente con Lewis, Niall e, qualche volta, Takumi. L'Hizuki ricambiò lo sguardo di Meryl ma, prima che potesse dire qualcosa, Nicole iniziò a parlare, ignorando totalmente il francese.
"Allora... se non sbaglio avete portato del cibo con voi, giusto?"
Ayaka annuì, felice di rispondere alle domande dei temporaneamente ex umani.
"Sì, se non sbaglio se ne sono occupati Shiro ed Alice..."
Spiegò l'Hikei, gesticolando leggermente e cercando i due con lo sguardo, riuscendo a scorgere unicamente la ragazza parlare con Sibilla e Madilin, mentre dell'Hizuki non c'era traccia. Nicole annuì, sorridendo alla minore per poi voltarsi verso Meryl, il cui stomaco sembrava avere qualcosa da ridire.
"Hai davvero così tanta fame?"
Ridacchiò un divertito Niall, e subito l'Akayashi annuì.
"Certo che ho fame!"
Esclamò, gonfiando le guance mentre l'inglese le sorrise, portandosi una mano sulla pancia.
"Mmh... anch'io ho un certo languorino..."
"Anch'io ho fame! Quando si mangia?"
Rokuro apparì dal nulla, portando le mani sulla spalle del maggiore, al quale venne un accidente. Niall si voltò verso Rokuro, sorpreso, mentre il ragazzino osservava il resto dei presenti con le guance un po' arrossate e gli occhi azzurri quasi sbrilluccicanti.
"Sì! Ho due complici!"
Esultò intanto Meryl, alzando le braccia al cielo e Rokuro, divertito, la imitò, esultando a sua volta nonostante non avesse ben capito il motivo della felicità della maggiore.
"Allora potremmo anche iniziare a cucinare..." Ayaka lanciò un'occhiata alle luci della città ed annuì, probabilmente a se stessa "Sì, è già orario di cena!"
Disse poi, voltandosi verso il gruppetto con un timido sorriso che, nel vedere le espressioni degli altri, si allargò. Sembravano tutti felici e non si erano nemmeno resi conto del fatto che avesse una lumaca sulla spalla... o almeno, la sirena lo sperava. Per quanto volesse bene all'animaletto, infatti, non riusciva a non pensare al fatto che forse qualcuno avrebbe potuto darle della 'strana' a vederla girare con una lumaca, anche se lei non l'avrebbe mai fatto, ma era impossibile sapere cosa avrebbero potuto pensare gli altri... mica poteva leggere nel pensiero! Però doveva ammettere che, in fondo, le sarebbe davvero piaciuto.
"Sì, non eri affatto male... però dovresti concentrarti di più su un unico punto e colpire solo lì..."
I pensieri della ragazza vennero interrotti dalla voce di Shiro, che iniziò a farsi sempre più vicina. Voltandosi, la rosa notò l'Hikei riavvicinarsi all'accampamento in compagnia di Abigail. Il ragazzo stava parlando e l'altra ascoltava, facendo qualche piccolo commento occasionale e gesticolando un po' con un braccio. Su braccia e busto di entrambi, Ayaka notò zone un po' arrossate o graffiate e subito ne dedusse che si fossero allenati.
"Ah, siete arrivati giusto in tempo! Tu sei Shiro, no?" Meryl prese le mani del ragazzo che inclinò la testa, confuso ed annuendo lentamente "Bene! Allora, dove hai messo il cibo?"
La maggiore si avvicinò ancora di più al tritone ed Abigail ridacchiò, affiancandosi a lui e rispondendo per l'amico, precedendolo.
"Lì, in quelle due grosse sacche... me l'ha fatto vedere mia sorella!"
Spiegò, e l'altro annuì, allontanandosi dall'esploratrice e liberandosi delicatamente dalla sua stretta.
"Hai fame?"
Chiese quindi con un leggero sorrisino e, prima che Meryl potesse rispondere, Rokuro s'infilò tra i due.
"Abbiamo fame!"
Esclamò, gonfiando le guance e facendo prendere un accidente al povero Hizuki, che se l'era trovato davanti all'improvviso.
"Ah, uh... o-okay..."
Shiro iniziò a borbottare frasi sconnesse, mentre il minore, seduto nella sabbia, lo osservava sorridendo, per poi iniziare a muovere energicamente la coda a destra e a sinistra, quasi come se stesse scodinzolando.
"Che bello, si mangia! E cucina Shiro!"
Esultò poi, continuando a scodinzolare tutto contento e rischiando di uccidere per l'ennesima volta il povero Hizuki... sigh-

hELLO AMICI~
Finalmente son riuscita ad aggiornare, ma sto tipo morendo di sonno lol
cOOOMUNQUE, chiedo venia se non sono riuscita ad aggiornare sabato ma  e h y
Cose che succ :v
L'importante è aggiornare sì
E boh
Oggi Anonymous's Game fa due anni ed è un mese che è finito e sono tipo 💕💕💕💕💕💕💕
Però devo pubblicare l'epilogo
E niente aiutatemi pls--- 👁💦👄💦👁
No ok adesso hansuko (muoio) perchè ho sOnNo, quindi gomen se ho scritto čâžźāťë ywy---
Passo e chiudo~

×Flame×


.

.

.

"È ancora illuminato?"

Domandò Alon, avvicinandosi a Jo, che stava osservando il proprio bracciale. L'Hikei si voltò verso l'altro ed annuì semplicemente, porgendogli il polso e mostrandogli l'oggetto, illuminatosi di una luce fioca, più debole rispetto a quella di cui di era illuminato precedentemente.
"

Potrebbe significare che il pericolo è lontano... ma pur sempre imminente..."

Rifletté poi, guardandosi attorno e non riuscendo a scorgere praticamente nulla se non, in modo più distinto, la luce della città e quella prodotta da Liw, appiccicata ad Alon.
"... già, hai ragione..."

Convenne l'Hachi: era la spiegazione più plausibile e nonostante non se intendesse affatto di magia gli sembrava l'ipotesi più ovvia. Jo rimase in silenzio, osservando il bracciale quando, con la coda dell'occhio, notò un'ombra poco lontana ed istantaneamente il bagliore prodotto dal bracciale aumentò un po' d'intensità.

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