• Capitolo 3 •

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Gli esploratori erano giunti all'AIMSAM da ormai due mesi, durante i quali avevano preso parte ai lavori all'enorme sottomarino che avrebbero dovuto utilizzare per raggiungere la profonda fossa. Era da un paio di settimane che gli strani comportamenti della fauna marina nella zona della Fossa delle Marianne erano stati notati dal team di scienziati della sede principale dell'associazione, che era davvero enorme. Si trovava su un'isola artificale, nel bel mezzo dell'oceano. Infatti, era possibile raggiungerla solo con l'ausilio di un aereo od una nave, seguendo particolari coordinate. Non era, però, un laboratorio segreto, anche perchè l'intera struttura aveva un aspetto davvero moderno ed era difficile non notarla. Sembrava fatta interamente in vetro per via di grandissimi finestroni che coprivano quasi tutta la superficie esterna dell'enorme palazzo. Era provvisto di ben dieci piani, di cui quattro posti sotto il livello del mare. Al terzo piano erano presenti nove camere da letto speciali, una per ciascun esploratore. Ognuno aveva avuto modo di sistemarla come più gli garbava, dato che l'AIMSAM si preoccupava moltissimo del benessere dei suoi ospiti (anche perchè, se avessero voluto, se ne sarebbero potuti andare via in qualsiasi momento con un quarto dei soldi che gli spettavano).

Una ragazza dai capelli scuri e dall'espressione non poco infastidita bussò alla porta di Adrien. Con sè aveva una grossa cesta bianca, totalmente vuota.
"Signor Giraud?"
Chiamò, seccata. Non ottenendo risposta, bussò una seconda volta, con più insistenza.
"Io entr-"
Adrien, con indosso solamente un asciugamano legato in vita, aprì violentemente la porta. La cameriera non battè ciglio, inclinando la testa.
"Avete dormito troppo?"
Chiese, rivolgendo al corvino un sorrisetto.
"Fatti i cazzi tuoi, razza di ameba e lasciami vestire in pace"
Adrien fece per chiudere la porta, quando la ragazza lo bloccò.
"Non posso, devo mettere la stanza in ordine dato che presto dovrà lasciarla. Non ho tempo da perdere con lei"
Detto questo, la piccola ragazza spinse Adrien fuori dalla sua stanza, chiudendosi dietro la porta.
"ALMENO DAMMI DEI FOTTUTI VESTITI-"
Urlò lui, battendo un pugno sulla porta. Non ebbe risposta.
"Fanculo"
Fece, a denti stretti. In quel momento, si accorse della presenza di Renè e Niall, che stavano conversando poco lontano. I tre ragazzi si guardarono, uno più perplesso dell'altro.
"Pff-"
Il rosso si lasciò scappare una risatina, che Adrien colse subito.
"EHY, CHE HAI DA RIDERE?!"
Urlò, avvicinandosi all'inglese. Per sua sfortuna, l'asciugamano che teneva in vita si allentò, cadendo. Niall scoppiò a ridere, mentre Renè si limitò a voltarsi, leggermente imbarazzato.
"S-Sbaglio o....ci mancava q-qualcosa? PFFFFT---"
Fece, tra le risate, Niall.
"TI CONVIENE INIZIARE A CORRER-"
La cameriera di prima lanciò ad Adrien i suoi vestiti, uscendo dalla camera.
"Ecco a lei, la vostra camera è pulita e le vostre valigie sono pronte, spero di non doverla rivedere mai più"
"Brutta stronza...."
Il corvino si fiondò nella sua camera, mentre Niall si asciugò del finto sudore dalla fronte.
"L'ho scampata bella"
Disse, ridacchiando.
"Decisamente.."
Aggiunse Renè, con un lieve sorrisetto.
"Azura, a che stai con le camere?"
Un ragazzo dai capelli corvini e gli occhi azzurri si avvicinò alla maid. Anche lui indossava un'uniforme e con sè aveva due grosse valigie rosse.
"Oh, signor Murphy, ecco a lei le sue valigie"
"Ahh, mi fai sentire vecchio così, quante volte ti ho detto di chiamarmi solo Niall, Kiyohira?"
Il corvino ridacchiò, grattandosi la nuca.
"Scusa, è l'abitudine..."
"Comunque io ho sistemato quattro camere. Tu?"
Azura si sistemò i capelli, mettendosi le mani sui fianchi.
"Uh...due.."
"Lo immaginavo..."
La ragazza roteò gli occhi, allontanandosi.
Passò circa un quarto d'ora e tutti i nove esploratori si recarono alla sala ristorante, che venne subito presa d'assalto da Meryl, come al solito, del resto. La sala era davvero enorme, piena di sculture e diversi quadri. Adrien era non poco affascinato da quella stanza e, spesso, si fermava con discrezione ad osservare dipinti riconducibili intorno al periodo impressionista. Le finestre della sala affacciavano sull'oceano, offrendo una vista a dir poco mozzafiato, apprezzata da praticamente tutti, anche se Renè preferiva osservarla da lontano, trovandosi al quarto piano. Ciò che Meryl preferiva in quella stanza era, naturalmente, il cibo. Venivano spesso servite pietanze diverse, provenienti da qualsiasi parte del globo ed originare di qualsiasi cultura ed erano sempre squisite. Un giorno vennero persino cucinate delle cavallette, che quasi tutti provarono.

"Certo che questi due mesi sono volati! È incredibile che il sottomarino sia già stato ultimato!"
Esclamò Skye, prendendo un altra forchettata di una cheesecake al cioccolato. Meryl si limitò ad annuire, avendo la bocca piena.
"Si, tutti hanno fatto un ottimo lavoro"
Osservò Nicole, sistemandosi gli occhiali.
"Nonostante i frequenti diverbi....ce l'abbiamo fatta..."
Lewis lanciò un'occhiataccia ad Adrien, che ricambiò volentieri con un mezzo ringhio. Il biondo era seduto a capotavola, mentre l'altro una manciata di posti più avanti, con Takumi alla sua sinistra. Il giapponese lo trovava quasi buffo e si divertiva a provocarlo, stando naturalmente attento a non esagerare, sapendo di potersi tranquillamente beccare un pugno, come era successo diverse volte a Lewis.
"Signori? Potrei avere la vostra attenzione per qualche minuto?"
Una cameriera bassina e dagli strani capelli fucsia battè le mani, sistemandosi accanto alla tavola. Tutti si voltarono verso di lei, incuriositi.
"Vi prego di sbrigarvi, perchè tra cinque minuti dovrete recarvi al piano terra in modo da salire nel sottomarino. Con voi verranno quattro cameriere e due camerieri, tutti selezionati personalmente dal signor Sam!"
Esclamò, con un gran sorriso.
"Se viene anche la nana mi sparo"
Sussurrò Adrien, facendo scappare una risata a Takumi, che si beccò un paio di occhiatacce. Acheron, seduto accanto al rosso per motivi anche a lui ignoti, lo guardò un pò infastidito, giocherellando distrattamente con la targhetta attaccata al suo chocker.

"Non sarà pericoloso farli immergere con tutti quegli squali?"
Osservò Lyla, inclinando la testa. Lei ed uno scienziato dai capelli grigi stavano camminando per i grossi corridoi dell'edificio.
"Mh, potrebbe...."L'altro giovane adulto si accarezzò il mento, iniziando a pensare "E se oggi si limitassero ad un'esplorazione della zona rimanendo all'interno del sottomarino?"
Disse, dopo pochi secondi. Lyla alzò le sopracciglia, valutando la proposta.
"Mi sembra un'ottima idea, Jiro!"
Sorrise, sistemandosi gli occhiali.
"Mh, bene..."
Jiro si grattò la nuca, avvicinandosi ad un'enorme porta in ferro, accanto alla quale c'era un piccolo display munito di nove tasti.
"Tre...sei...cinque...zero..."
Sussurrò, inserendo velocemente il codice. Le porte si aprirono, rivelando una vastissima stanza, totalmente buia. Jiro accendette le luci, rilevando il laboratorio in cui, insieme ad altri scienziati ed agli esploratori, aveva lavorato alla sua creazione più ambiziosa, che troneggiava al centro della stanza. Il sottomarino era alto circa venticinque metri, largo forse una ventina. Aveva una forma più o meno cilindrica, più tondeggiante alle estremità. La parte superiore era interamente rossa, mentre quella inferiore grigiastra. Era dotato di diversi piani, quattro in totale. Due erano più grandi ed ospitavano una cucina, una sala da pranzo, una 'sala svago' ed una sala connessioni, in cui gli esploratori si sarebbero potuti tenere in contatto con parenti, amici e gli scienziati dell'AIMSAM tramite delle pratiche e-mail. Negli altri due piani, invece, si trovavano le camere da letto ed i bagni.
"Uh, sono in anticipo?"
Un'affascinante cameriera dai lunghi capelli biondi entrò silenziosamente nel laboratorio, portando con sè un grosso borsone.
"Giusto di qualche minuto, Darcêl"
Sorrise Lyla, avvicinandosi alla ragazza. Jiro la imitò, mettendosi le mani in tasca.
"Interessante....quindi questo è il famoso sottomarino? Sembra più una navicella...."
Darcêl non sembrava troppo impressionata, anche se, in generale, non era mai stata una ragazza troppo espressiva. In poco tempo, anche Azura e Kiyohira arrivarono al laboratorio, seguiti dalla cameriera dai capelli fucsia ed una dai capelli grigi. I loro nomi erano, rispettivamente, Calliroe e Gina. La prima aveva con sè due enormi valigie viola, mentre l'altra aveva solamente un borsone nero.
"Eccovi qui! Del personale manca ancora qualcuno?"
Chiese Lyla, avvicinandosi ai cinque.
"Si, manca Jay...ha avuto qualche problema con le sue valigie"
Spiegò Kiyohira, mentre Azura roteò gli occhi.
"Quello verrà davvero con noi? Non ci credo....è un incompetente!"
Si lamentò la castana. Kiyohira sembrò voler controbattere, ma dovette pensare per un pò ad una risposta.
"Dai, è...è ancora piccolo ed inesperto!"
Provò a giustificare l'amico, gesticolando. Azura sbuffò una seconda volta.
"Sarà..."
Incrociò le braccia al petto, osservando il sottomarino.
"Wah! Mi è mancato questo posto!"
Esclamò Skye, entrando nel laboratorio a braccia aperte, accompagnata da Alex, il suo Quokka. In teoria non avrebbe potuto portarlo, ma l'animaletto si era nascosto nella valigia della padrona e venne scoperto da Lyla solo dopo l'arrivo all'AIMSAM.
"Ci siamo stati giusto l'altro ieri..."
Lewis scosse la testa, incrociando le braccia.
"Dai, musone, non fare così!"
Esclamò Takumi, dandogli una gomitata amichevole.
"Infatti, rilassati~"
Aggiunse Niall, con le braccia incrociate dietro la testa.
"....Imbecilli..."
Sbuffò il biondo, mettendosi in disparte. Niall e Takumi si guardarono, stringendosi nelle spalle.
Acheron entrò nel laboratorio a sua volta, rigirandosi tra le mani una fotocamera subacquea. Ne aveva usate alcune in passato, ma quella era davvero strana....aveva un aspetto così....professionale.....Insomma, gli faceva quasi impressione avere nelle proprie mani un gioiellino del genere.
"Wow, la porterai con te?"
Renè gli si avvicinò, sinceramente incuriosito. Acheron trasalì, per poi annuire.
"Si, mi è stato chiesto di fotografare gli animali e la zona....sembra sia ad infrarossi o qualcosa del genere"
Spiegò velocemente, mostrando la fotocamera. Renè annuì, per poi voltarsi verso il sottomarino.
"Penso che con l'enorme faro installato da Takumi potrai scattare anche foto normali"
Disse il francese, mettendo le mani sui fianchi.
"Si vedrà..."
Fece, solamente, Acheron.
"AHH! SONO IN RITARDO?!"
Un ragazzo entrò di corsa nel laboratorio, andando a sbattere contro Azura.
"Gah- Scusa Azura!"
La ragazza sbuffò, allontanandosi dal cameriere, per poi fulminarlo con lo sguardo.
"Adesso ci siamo tutti?"
Chiese Takumi, impaziente.
"Si! Potete entrare!"
Jiro si avvicinò al sottomarino, posto su di un piedistallo, per poi premere un bottone. Il pavimento che sorreggeva l'enorme sommergibile si ritirò, facendo cadere istantaneamente il sottomarino in acqua. Era possibile scorgere la sua parte superiore, occupata principalmente da un ampio portello, il cui rosso spiccava in mezzo al profondo blu caratteristico delle acque oceaniche. Lo scienziato aprì abilmente una sorta di botola, per poi fare spazio a esploratori e camerieri.
"Noi vi terremo sotto controllo tramite il sistema di telecamere installato all'interno del sottomarino....tornerete in superficie una volta raggiunte le informazioni necessarie. Buon viaggio"
Disse, con un tono quasi privo d'emozioni.
"Okay!! Gli ultimi due che entrano puliranno i bagni!!"
Esclamò Skye, gettandosi, letteralmente, all'interno del sottomarino.
"Skye? Ah, l'ho già persa-"
Nicole doveva essere stata la terza ad entrare, ma aveva già perso di vista Skye ed Alex, che avevano, molto probabilmente, iniziato ad esplorare tutte le stanze del sottomarino. In particolare, si erano fiondati nella sala
connessioni. Era piena di radar ed apparecchiature elettroniche, che sarebbero servite a rilevare animali od eventuali 'sirene'.
"Uff! Perchè tutte le stanze sono enormi e la cucina è letteralmente un metro quadrato? È una discriminazione!"
Si lamentò Meryl, gonfiando le guancie.
"Non è detto che il cibo non sarà buono! Ricorda che con noi abbiamo del personale qualificato!"
Disse Skye, con la bavetta alla bocca.
"Hai ragione!"
"D'altronde...è nella botte piccola che si nasconde il vino buono! E Takumi ne è la prova!"
Ridacchiò Niall, sistemandosi gli occhiali.
"Ohi! Ti ho sentito!"
Takumi fece il finto offeso per un pò, per poi scoppiare in una fragorosa risata insieme a Niall.

'Uh...non lo ricordavo così grande...'
Pensò Acheron, iniziando a fare timidamente fotografie a destra e a manca.
"Perchè stai fotografando gli interni?"
Darcêl apparì dietro il ragazzo, inclinando la testa.
"KYAAH- Cioè...Gah? Uhm- Perchè...mh, non sono affari tuoi"
Rispose, sulla difensiva, il ragazzo, cercando di nascondere l'infarto che la scaltra cameriera gli aveva fatto prendere.
"Capisco..."
Mormorò, prendendo un taccuino ed iniziando ad annotare qualcosa. Acheron aggrottò le sopracciglia, un pò confuso.
"Vuole che le porti la valigia in camera? Magari insieme alla sua macchina fotografica? Vuole farsi una doccia?"
Chiese la bionda, tradendo un palese disinteresse.
"No, sto bene così"
Replicò, con voce tagliente, Acheron.
"D'accordo. Arrivederci, signor Honder."
Darcêl fece un mezzo inchino, allontanandosi rapidamente per poi bofonchiare qualcosa.
'...strano...'
Acheron pulì l'obiettivo della sua fotocamera, guardando con circospezione la cameriera recarsi al piano inferiore.

"Okay.....abbiamo il sottomarino...abbiamo l'equipaggio....abbiamo degli schiavi....ma non abbiamo qualcuno che possa guidare il sottomarino....volontari?"
Silenzio. Niall si grattò la testa, non sapendo cosa dire.
"Non accalcatevi, eh--"
"Potrei provare io!"
Esclamò Skye, alzando il braccio.
"...'Provare'...? Che credi, che questa situazione sia un gioco?! Potresti mettere a rischio le nostre vite, ne sei consapevole, vero?"
Iniziò a dire Lewis. Molti notarono che sembrava una vecchia signora spaventata, ma tutti riconobbero che aveva ragione.
"Dai, non sono una bambina! Sono comunque un pilota, fidati!"
Il biondo roteò gli occhi, infastidito.
"Fà quello che vuoi, ma sappi che se moriremo sarà colpa tua...."
"Okay! C'è qualcun'altro?"
Disse, come se non fosse successo nulla, Skye. Lewis la guardò, confuso, per poi scuotere la testa, etichettandola ufficialmente come un 'caso perso'.
"Io potrei provare a dare una mano...ma non garantisco nulla"
Si offrì Renè, avvicinandosi alla castana.
"D'accordo! Allora....dov'è la cabina di pilotaggio?"
Skye e Renè si recarono nella cabina, scortati da Kiyohira, mentre il resto del gruppo continuò ad esplorare il sottomarino. Passarono circa un paio d'ore e, stranamente, Skye e Renè riuscirono a raggiungere un punto dell'oceano a circa quattromila metri sotto il livello del mare dove 'parcheggiare' prima di fermarsi a pranzare. L'obiettivo era quello di raggiungere subito i punti più profondi della fossa delle Marianne, in modo da notare subito eventuali anomalie.

"Gli scienziati sostengono che immergersi sarà troppo rischioso....quindi per oggi dovremo limitarci a guardare da qui...."
Annunciò Takumi, tenendo tra le mani un'email stampata da poco, consegnatagli da Gina.
"Ugh, rischioso? Ma se quaggiù non c'è anima viv-"
Le parole di Adrien vennero interrotte da un fortissimo botto che fece tremare l'intero sottomarino. Tutti si alzarono in piedi ed il resto delle cameriere, seguite dai due camerieri, raggiunsero la sala ristorante, radunandovi al suo interno l'intera combriccola.
"Cos....Cos'era..?"
Mormorò Jayden, guardandosi attorno.
"Potrebbe essere...un animale...."
Renè si avvicinò al primo oblò che gli capitò a tiro, cercando di vedere qualcosa, ma non fu fortunato. Davanti a lui, infatti, c'erano solamente quelle che sembravano essere rocce.
"L'oscurità non aiuta..."
Mormorò il ragazzo, allontanandosi dall'oblò. Adrien e la maggior parte del gruppo rimase sull'attenti, mentre Azura se ne andò e Meryl riprese a mangiare. Un secondo botto fece sussultare tutti e quasi strozzare la povera esploratrice dai capelli rossi.
"Okay, sembra che qualcosa stia colpendo il sottomarino..."
Mormorò, fra sè e sè, Niall.
"Oh, sei un vero genio, non ci sarebbe arrivato nessuno!"
Commentò Adrien, un pò teso per via della situazione.
"Adrien, mantieni la calma, ricorda che è impossibile che le pareti cedino"
Renè mise una mano sulla spalla del corvino, che si spostò bruscamente.
"Tch, sono calmis-"
Nicole zittì il ragazzo, rimanendo in ascolto e facendo segno agli altri di fare lo stesso. Qualcosa stava dando altri colpi al sottomarino, più lievi dei precedenti.
"Viene da questa parte..."
La rosa si diresse verso la sala comunicazioni e venne presto seguita dall'intero gruppo, fatta eccezione per Azura, Gina e Darcêl, le quali sembravano totalmente indifferenti alla questione.
Una volta arrivata alla sala comunicazioni, Nicole accese subito uno dei piccoli fari installati all'esterno della struttura, rivelando due squali, probabilmente madre e figlio, nuotare vicino al sottomarino.
"Uhm...curioso..."
Mormorò, fra sè e sè, Renè, avvicinandosi agli enormi finestroni posti nella stanza. Lo squalo più grande lo notò, per poi il sottomarino. Un terzo e fortissimo botto rimbombò per tutte le stanze del sommergibile e Renè per poco non cadde all'indietro.
"Che diamine fai?!"
Lo riprese Adrien, avvicinandoglisi.
"Fermo, non fare movimenti bruschi...."
Renè indietreggiò lentamente di qualche passo, mettendo un braccio davanti al petto del corvino.
"Sarebbe meglio spegnere il faro..."
Fece Lewis, incrociando le braccia.
"Si, ha ragione, ci conviene spegnerlo"
Non appena Renè parlò, Nicole spense il faro, facendo beccare al francese qualche occhiataccia da parte di Lewis. Passò un pò di tempo e, dopo essersi assicurati che quegli squali se ne fossero andati, gli esploratori tornarono a consumare il loro pasto.

"Uh?"
Abigail inclinò la testa, notando un'enorme costruzione in lontananza. Sembravano delle antiche rovine ed un'aria di mistero pareva incombere su di loro. La sirena, incuriosita, vi si avvicinò velocemente. Ithillbor fece lo stesso, convinta di aver visto qualcosa luccicare al suo interno. Anche un tritone dalla coda di un viola opaco si trovò a passare di lì, fermandosi ad osservare la curiosa struttura. Come un'ombra, raggiunse silenziosamente l'entrata di quello che si rivelò essere una specie di antico castello, dalle mura in pietra ormai rovinate. L'Akayashi osservò, impassibile, l'enorme arco che lo stava letteralmente implorando di entrare all'interno del palazzo, quando un rumore lo fece tornare sull'attenti. Scorse Abigail entrare all'interno delle rovine tramite una finestra e, dopo poco, vide Ithillbor fare lo stesso. Il ragazzo assottigliò i suoi fini occhi, per poi allontanarsi: quelli non erano certo fatti suoi. Piuttosto, si preparò per salire in superficie: aveva voglia di vedere le stelle e, a quanto ne sapeva, nel mese in cui si trovava se ne vedevano di più.

"Huff...credo d'essermi persa...."
Mormorò Abigail, guardandosi attorno. Si trovava in quella che, una volta, con molte probabilità doveva essere stata una cella. L'Hizuki degludì, mentre un brivido gelido attraversò la sua spina dorsale, facendola rabbrividire violentemente. Kóin le si avvicinò, spaventato almeno quanto la padrona.
Ithillbor si trovava in una situazione simile, anche se lei era totalmente sola. L'Akayashi era abituata ad esplorare i fondali marini da sola....ma quel luogo aveva qualcosa che non andava.
'I miei sensi di Akayashi mi dicono che qui c'è qualcosa di strano....'
Pensò, guardandosi attorno. Stava nuotando in un'enorme stanza, totalmente vuota, quando, per sbaglio, colpì un muro con la coda. Un passaggio segreto si aprì quasi all'istante, rivelando un corridoio buio e stretto, leggermente inclinato, come se fosse uno scivolo. Ithillbor, con un pò di fatica, potè scorgere una fievole luce alla fine del passaggio e decise di infilarcisi dentro. Ci riuscì con estrema facilità, scivolando giù molto velocemente, forse fin troppo. Ancora prima che potesse accorgersene, la sirena arrivò alla fine del tunnel, finendo addosso a qualcuno o, meglio, qualcosa. Andò a sbattere contro un muro, mancando Abigail di striscio.
"Ahia...."
Ithillbor si massaggiò la guancia, quando si accorse dell'altra sirena. Le due si guardarono, in silenzio.
"Uhm...."
Abigail non fece in tempo a pronunciare una parola che un violento tonfo la interruppe. Un enorme masso era caduto dal soffitto, bloccando ogni via d'uscita. Ithillbor doveva aver sollecitato qualche 'antifurto' o qualcosa di simile, innescando quella reazione.
".....merda-"
Si lasciò scappare, a denti stretti, la sirena dai luminosi occhi rossi, simili ad un'eclissi di luna.

SI CIAO SONO VIVA-- Che ve ne pare? uwu"
Ho tanta gente da presentare, halp---
In ordine di apparizione abbiamo: Azura (Creata da MyLoveisSAO, troverete una mini-scheda sul suo profilo),

Kiyohira (Creato da me, quindi niente scheda, lol),

Calliroe (Creata da SeriesAndMe04, trovereta una mini-scheda sul suo profilo) (non ricorderò mai come scrivere il suo nome, sIgH-),

Jiro, creato da moi uwu,

Darcêl (Anche lei creata da SeriesAndMe04),

Gina (Creata da meh)

E Jay (Immaginatelo con l'uniforme )uwu

Ovviamente non pretendo che ricordiate tutti questi personaggi, anche perchè la maggior parte avrà un ruolo marginale....li aggiungo per rendere il tutto più 'vivo' ^^
Ditemi cosa pensate del capitolo, magari nel prossimo riusciremo ad introdurre tutte le sirene- :')
Oh, quasi dimenticavo, ecco il progetto del sottomarino, creato da me medesima~

Eh? Non si capisce nulla? Ohohohohoh, lo so~~
Sto coso dovrebbe essere alto circa quanto un palazzo di otto piani, lol-
Vabbù, ci vediamo al prossimo aggiornamento!♡

×Flame×

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