♧Capitolo 8♧

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Una bambina bassina e dalla pelle estremamente pallida si stava aggirando per i corridoi del laboratorio alle prime luci dell'alba. Aveva dei lunghi capelli verdi, raccolti in due alte e folte codine. Era, inoltre, scalza ed indossava un leggero vestito bianco. Si guardava attorno confusa e pareva quasi non riconoscere il luogo in cui si trovava. Arrivò, per pura casualità, alla C.C.
'Oh...altre Vege-people! Forse una di loro ha visto il mio fratellone...'
Passò attraverso una leggera apertura tra sbarre della cella, troppo piccola per uno dei Catturati, ma giusto della sua misura. Si fermò ad esaminare tutte le Vege-people, camminando silenziosamente. .
"Ehy? Hai un aspetto familiare...."
Si avvicinò a Yvél, provando a toccarle la guancia. La ragazza non mosse un muscolo, continando a dormire come se niente fosse. La piccola fanciulla gonfiò le guancie.
"Uffi! Voglio parlare con qualcuno!"
Si lamentò, a voce piuttosto alta. Tuttavia, nessuno sembrò sentirla, fatta eccezione per Leper. Il ragazzo, assonnato, aprì un occhio.
"Mhhh...cos'è stato?"
Si guardò attorno, alzando leggermente il busto, appoggiandosi su di un braccio.
"Ah!! Mi hai sentita!!"
La bambina gli si avvicinò, ma Leper non la vide. Invece, si sedette sulla propria brandina, rimanendo in ascolto.
"Ehy? Puoi sentirmi?"
Il ragazzo annuì, sebbene non avesse ancora notato la piccola fanciulla.
"Oh....un attimo..."
Leper si guardò attorno, confuso. Che stesse sognando? Al ragazzo, però, sembrava tutto così reale....Dopo essersi dato un pizzico, giunse alla conclusione che quello non si trattava di un sonno. In passato aveva sentito che alcune Vege-people possedevano la capacità di rendersi invisibili....che stesse avendo a che fare con una di quelle? Forse con una cavia scappata dal misterioso corridoio buio di cui avevano parlato poco prima? Proprio nel bel mezzo dei suoi film mentali, Leper scorse un bagliore dorato con la coda dell'occhio. Si voltò, trovandosi davanti una bambina di massimo otto anni dai lunghi capelli verdi, raccolti in due codine.
"Finalmente puoi vedermi! Io sono Caroline, e tu?"
Esclamò lei, sorridendo.
"Un momento....'Caroline'?"
Leper ricordò le parole di Yvèl, rabbrividendo. Caroline, invece, inclinò la testa.
"Si, Caroline...perchè?"
"Nulla...io mi chiamo Leper...uhm, cosa ti porta qui?"
Mormorò il ragazzo, a bassa voce per evitare di svegliare gli altri. La bambina si guardò attorno, per poi riportare lo sguardo su Leper.
"Cerco.....cerco il mio fratellone...tu l'hai visto, Leper?"
Chiese Caroline, tormentandosi l'orlo del suo candido vestito.
"Com'è fatto...il tuo fratellone...?"
Domandò, esitante, il ragazzo, grattandosi la testa. Era piuttosto a disagio, gli pareva di star parlando da solo, ma sentiva che non era così. Caroline era davvero davanti a lui; ne era certo, avrebbe potuto giurarlo.
"Mhh...non lo ricordo molto bene, ma....aveva un occhio coperto dai capelli, così!"
La bambina si mise una mano sull'occhio destro, cercando di ricordare come fosse fatto il suo 'fratellone'.
"Aspetta, tu...sei una Vege-people, giusto?"
Leper ormai aveva perso il sonno e voleva solamente sapere di più su quella strana bambina. Tuttavia, non smise di sussurrare, non volendo passare per un pazzo. Caroline, dopo un pò, iniziò a parlare, esitando.
"Si....a-almeno credo...t-tu lo sei, giusto? Voi siete tutti delle Vege-people, n-no?"
Leper annuì subito.
"Si, siamo tutti Vege-people...non aver paura"
Il ragazzo le rivolse un caldo sorriso, che venne subito ricambiato dalla bimba.
"Phew...meno male....sai, il mio fratellone mi ha sempre detto che gli umani sono cattivi....anche se ne esistono alcuni gentili...."
Caroline si aggiustò una ciocca di capelli, abbassando lo sguardo, mentre Leper inclinò la testa.
"Umani gentili?"
Ripetè lui, alzando leggermente la voce. Margot, che stava dormendo su di una brandina poco distante, aprì un occhio, stropicciandoselo.
"Mhh...è già mattina...?"
Mugugnò, guardandosi attorno.
"Oh!! Una ragazza!!! Ciaoo!!!!"
Caroline si avvicinò a Margot, che la guardò confusa. La ragazza si voltò verso Leper, poi nuovamente verso la fanciulla.
"Hai....fatto una....bambina..?"
"EEH?!-"

Leper spiegò la situazione a Margot, mentre Caroline iniziò ad esplorare la C.C., importunando il sonno di qualcuno.
"Quindi ti sei svegliato e l'hai trovata qui?"
"Più che altro è stata lei a trovare me...comunque, credi che abbia qualcosa a che fare col racconto di Yvél?"
Margot si voltò verso Caroline.
"Secondo te?"
Il Magical guardò, a sua volta, la bambina, rimanendo in silenzio per un pò.
"Sinceramente....non lo so. Non credo possa essere un fantasma o qualcosa del genere, però...quando mi è vicina sento....una...'strana sensazione'..."
Spiegò Leper, cercando di non essere troppo fraintendibile.
"Il tuo fiore ti conferisce una sorta di....'poteri psichici', vero?"
Margot si rigirò verso il ragazzo, che annuì.
"Esattamente"
La Magical rimase per un pò in silenzio, contemplando il vuoto davanti a sè.
"Potrebbe avere qualcosa di strano....ma non penso sia un'entità sovrannaturale. Che tipo di Fiore ha? Se fosse una Magical, la tua 'strana sensazione' sarebbe in qualche modo giustificata..."
Leper osservò Caroline, accigliato.
"Non lo so. Guardandola non sembra nemmeno averlo, un Fiore..."
Mormorò, perplesso.
"Mh, ora che ci faccio caso...hai ragione...e se credesse di essere una Vege-people?" Leper sollevò le sopracciglia, inclinando la testa "Potrebbe anche essere un'umana, magari ossessionata dalle Vege-people....o forse solo una bambina umana che ama viaggiare con la fantasia..."
Il ragazzo rimase in silenzio, leggermente inquietato dalla prima di quelle ipotesi.
"G-Già..."

"Piacere Caroline! Io mi chiamo Marielle!"
"Sembri simpatica! Che bello, oggi ho fatto tanti amici!!"
Erano passate un paio d'ore e tutte le Vege-people si erano svegliate. Caroline si era presentata a tutti e Marielle già stravedeva per lei. Yvèl, invece, era davvero inquietata da quella bambina.
'La voce...è la stessa...'Caroline...''
Continuava a pensare cose del genere, tenendosi in disparte.
"Ohi, stai bene? Sei bianca come un lenzuolo..."
Clary le si avvicinò, sedendosi accanto accanto alla minuta Healer.
"Ricordi...la storia della voce? Quella Caroline...credo sia la stessa bambina che mi parlò l'altro giorno..."
Mormorò Yvél, temendo di sembrare una stupida. Clary non rispose, voltandosi verso Caroline.
"Quindi....quella bambina dovrebbe essere un fantasma, un'entita o..qualcosa del genere?"
"Sinceramente....non so cosa pensare..."
Sospirò la minore, tormentandosi il polso sinistro, che aveva assunto un pallido tono verdastro.
"Yvèl? Stai bene?"
Marielle si avvicinò alle due ragazze, poggiando una mano silla spalla di Yvèl.
"C-Circa..."
"La bambina le ricorda quella 'Caroline' che sembra averle parlato nel misterioso corridoio scuro"
Spiegò, tutto d'un fiato, Clary.
"Capisco..."
Marielle iniziò a giocherellare con una ciocca di capelli, riflettendo.
"E se il tuo 'incontro' fosse stato un sogno premonitore?"
Le tre ragazze alzarono lo sguardo, notando Léna seduta a gambe incrociate su di una brandina posta esattamente sopra di loro.
"Stavi origliando..?"
"...forse-"
La Creator scese con un salto, sorridendo.
"Comunque dicevo sul serio, potresti aver avuto un sogno premonitore!"
"Dici...? Eppure....sembrava così reale..."
Léna si strinse nelle spalle.
"Non si sa mai! Penso che sia un'ipotesi più probabile rispetto a quella del fantasma...ma potrei comunque sbagliarmi!"
Disse poi, continuando a sorridere. Clary incrociò le braccia, pensando, mentre Yvèl, un pò imbarazzata per via della situazione, provò a ricambiare il sorriso rivoltole da Léna.
"Mh....vedremo ciò che succederà..."
Fece, dopo una breve pausa, Clary. Marielle annuì con decisione, stringendo i pugni.

"Mi stai dicendo che non ricordi nulla di ciò che hai fatto prima di venire qui?"
"No!! Ed anche se lo ricordassi, non lo direi ad un tipo losco come te!!"
Caroline fece la linguaccia a Vadim, che pareva sull'orlo dell'esasperazione.
"Rispondi alle mie domande! Andiamo, non è troppo difficile!"
La bambina scosse la testa, nascondendosi dietro Leper.
"Ughhh, mocciosi...." Vadim roteò gli occhi, massaggiandosi le tempie "Mi fanno venire i nervi, vado a lavarmi..."
Detto questo, il ragazzo si allontanò con un gesto teatrale, sotto gli sguardi perplessi dei suoi suoi compagni di cella.
"In verità lo ricordo~"
Sussurrò, nell'orecchio di Leper, Caroline.
"Ah, davvero? Ed allora cos'hai fatto prima di venire qui?"
Le chiese Rose, seduta poco lontano i due. Margot le aveva parlato della piccola Caroline, che si era presentata alla Vege-people dai capelli rossi pochi minuti prima.
"Sono andata in giro per le stanze....ho visto molte cose interessanti, ma nessun umano...Oh, oh! Un giorno devo portarvi alla mia stanza segreta! Lì ci andavo sempre col mio fratellone!!"
Caroline battè le mani, entusiasta, mentre le altre Vege-people si scambiarono uno sguardo.
'Stanza segreta...?'
Florence rabbrividì, stringendo un lembo del suo vestito. Aveva ascoltato tutte le conversazioni avute con Caroline, sebbene non le avesse ancora parlato. Quella bambina era....curiosa. A Florence piaceva molto il suo vestito, era simile al suo, ed anche i suoi capelli...erano davvero ben curati. La ragazza tornò presto a riflettere sulla frase pronunciata dalla piccola fanciulla....quindi v'era davvero una stanza segreta? Che quella bambina fosse una delle altre cavie tenute rinchiuse in una parte nascosta del laboratorio? Florence cercò Vadim con lo sguardo, per poi dedurre che il ragazzo fosse andato a farsi quella che doveva essere la seconda doccia del giorno, sebbene fossero circa le sei o le sette del mattino. In quel momento, Florence notò che, sulla pelle di Caroline, c'erano diversi lividi, anche se poco evidenti.
'Quindi....Vadim aveva ragione...?' L'Healer scosse la testa debolmente, con un'espressione poco convinta 'No...non può essere....'

"Ehy! Tu!"
Caroline indico Ethan, seduto in un angolo a giocherellare con un mozzicone di sigaretta, che rispose al richiamo con un grugnito.
"Somigli al mio fratellone, sai?"
La ragazza gli si avvicinò, facendo automaticamente allontanare il Brawler.
"Hah? Fratellone? Ma che cazzo vai dicendo?"
Caroline inclinò la testa, confusa.
"...'cazzo'? Che cos'è? Che significa?"
Mormorò, incuriosita.
"Mh? Non sai che cos'è un cazzo? Vuoi vederne uno?"
Chiese Ethan, ridacchiando.
"S-"
"NO."
Leper si mise tra la bambina ed il ragazzo, non sapendo se Ethan stesse facendo sul serio o meno.
"Non si può nemmeno scherzare..."
Sbuffò lui, roteando gli occhi.
"...non si sa mai..."
"Ma io volevo vederlo!"
Piagnucoló Caroline, venendo poi confortata da Leper, Margot e Rose, sebbene lei fosse piuttosto esitante.
"Potreste andarvene?"
Ethan si avvicinò ai tre, tenendo le mani in tasca come suo solito. Rose lo guardò, sbuffando scocciata. Il ragazzo se ne accorse, fulminando la rossa con lo sguardo.
"Perchè ci mandi via??"
Caroline tirò l'orlo del pantalone di Ethan, che indietreggiò nuovamente, costringendo, con uno strattone, la fanciulla a lasciare la presa con uno strattone.
"Non toccarmi, mocciosetta"
Ringhiò, scurendosi in volto e parendo prossimo a dare un calcio alla bambina, che fece per protestare, ma il ragazzo non le diede il tempo. Infatti, si allontanò velocemente, visibilmente infastidito, andando a rifugiarsi in un angolo della larga cella.
"....strano.."
Mormorò Rose, mentre Leper si accigliò, osservando da lontano Ethan.
"Qualcosa ti turba?"
Gli domandò, rimanendo impassibile, Margot. Leper inclinò leggermente la testa, iniziando a masticare uno stuzzicadenti.
"Ha avuto una reazione piuttosto strana..."

//Due ore dopo; bosco\\

Il gruppo dei Liberatori stava ormai camminando da circa quattro ore. Avevano percorso un bel pò di strada, essendo già al quarto giorno della spedizione.
"Uff....possiamo fermarci..? Sono stanca!!"
Si lamentò Lorenne, agitando le braccia.
"Se ti stanchi così facilmente non saresti dovuta partire..."
Osservò Camille, incrociando le braccia. Lorenne fece per dire qualcosa, ma, non sapendo cosa rispondere, preferì rimanere in silenzio.
"Lorenne ha ragione, forse dovremmo fermarci qui per qualche minuto"
Intervenne Étienne, asciguandosi la fronte.
"Mh, concordo....."
Sbadigliò May, stiracchiandosi. Camille la guardò male, sospirando rumorosamente.
"In questo modo non arriveremo mai a destinazione..."
Disse poi, freddamente.
"Dai, rilassati!~"
Esclamò Hâi kuí, dandole un colpetto sulla spalla.
"Infatti, che ci costa fermarci per cinque minuti?"
May allargò le braccia, infastidita dall'atteggiamento di Camille. La quattr'occhi, sconfitta, si limitó a sbuffare, sistemandosi gli occhiali.

La squadra si fermò in un piccolo spiazzo privo di alberi, posto accanto ad un'enorme caverna, la cui entrata era coperta da liane, piante rampicanti e muschio. Alla luce del Sole si potevano intravedere anche delle ragnatele, su alcune delle quali giaceva qualche piccolo ragnetto. Étienne aveva subito adocchiato la grotta e vi si era avvicinato per esaminarla, seguito da Pierre.
"Che fate?"
Rosie si avvicinò ai due, tenendo le mani dietro la schiena.
"Esploriamo~"
Disse, come se fosse la cosa più ovvia del mondo, Pierre, iniziando a spostare qualche liana. Lanciò un'occhiata all'interno della caverna, non riuscendo a vedere nulla. Strizzò gli occhi, facendo, inconsciamente, qualche passo in avanti.
"Pierre, non allontanarti troppo, tra poco dobbiamo ripartire"
Lo riprese, con poca convinzione, Étienne, per poi imitare il ragazzo.
"Ragazzi, non è il momento di espl-"
"Oh! Visitatori!"
Qualcuno si avvicinò all'entrata dalla grotta, rivelando solamente la sua bassa statura e dei lunghi capelli di un acceso verde pastello. Pierre, Étienne e Rosie dedussero subito che quella si doveva trattare di una ragazzina, essendo la sua voce estremamente squillante.
"Sei una bambina? Ti sei persa?"
Domandò Pierre, secondo il giudizio di Étienne e Rosie con fin troppa sfacciataggine.
"Bambina? Probabilmente sono anche più grande di te..."
Una ragazza, che a giudicare dal suo aspetto fisico doveva aver superato da poco la soglia dei vent'anni, uscì dal suo piccolo rifugio. Aveva la pelle piuttosto abbronzata ed al posto del suo occhio destro era possibile scorgere un piccolo fiore, probabilmente un gelsomino, il cui colore oscillava tra il viola ed il blu, assumendo sfumature indaco.
"Oh, scusi, questa è...casa sua?"
Chiese subito Étienne, inclinando la testa. Rosie e Pierre, invece, si scambiarono uno sguardo leggermente inquieto.
"Uhm....si, potrebbe definirsi così. Cosa volete?"
La probabile Vege-people sistemò le braccia sui fianchi scuri, lasciati scoperti da un top e dei pantaloncini molto corti. Rosie pensò subito che quell'abbigliamento era fin troppo fresco e....'rivelatorio', ma la sua espressione non mutò, essendo piuttosto confusa. Si voltò verso Pierre, che non aveva battuto ciglio di fronte alla ragazza. Rosie si accigliò, per poi scuotere la testa.
"Nulla, ci eravamo avvicinati giusto per curiosità, non volevamo disturbarla, adesso ce ne andiam-"
Étienne, separato dalla radura da qualche albero, fece per tornarvici, non volendo infastidire la donna, che fece schioccare la lingua contro il palato.
"Fermo lì, manzone"
Pierre non riuscì a trattenere una risata, che venne subito soffocata, anche se a fatica.
"Eh?-"
"Mi servirebbe proprio qualcuno che mi faccia delle commissioni...mi servirebbe qualcosa per le mie pozioni, sono una strega, sai? In cambio potrò prevedere il vostro futuro con questo gioiellino" L'eccentrica strega prese Étienne per il polso, per poi indicare il suo fiore "Questo vede meglio di quello 'sano', credimi"
Concluse poi.
"Okay, cosa le serve?"
Chiese, con un sorriso, Étienne, mentre Rosie e Pierre gli si avvicinarono. La strega, che non gli lasciò nemmeno finire la frase, gli porse un piccolo pezzo di carta, ripiegato su sè stesso.
"Ecco qui. Aprilo pure, io torno dentro. Potreste portarmeli entro sta sera? Grazie!"
La donna si eclissò all'interno della sua grotta, finendo probabilmente per cadere, dato che Pierre potè udire un pesante tonfo seguito da una colorita imprecazione.
Dopo aver letto la 'lista della spesa' data ad Étienne dalla strega, Rosie sgranò gli occhi.
"Non ce la faremo mai..."
Mormorò, scoraggiata, mettendosi una mano in testa.
"Dai, non prenderla così!"
Esclamò, sorridendo, Étienne, mentre Pierre gli prese la lista di mano, iniziando a leggerla.
"...non è davvero tanta roba.."
Mugugnò fra sè e sè.
"Ma che fine avevate fatt- Uh, una caverna losca!"
Hâi-kuì si avvicinò alla grotta, per poi venir subito fermata Pierre, che la prese per le spalle.
"Ferma, va a finire che ci ritroviamo con un'altra lista della spesa!"
Esclamò. Étienne e Rosie non riuscirono a capire se stesse scherzando o meno, mentre Hâi-kuì, insieme al resto del gruppo, lo guardò interrogativa.
"Lista della spesa?"
Domandò subito May, sollevando un sopracciglio.
"Questa"
Pierre le passò la lista d'ingredienti, lasciando Hâi-kuì, che si avvicinò con curiosità alla Creator, la quale iniziò a leggere a mente.
"Leggi ad alta voce"
Ordinò Camille, sistemandosi gli occhiali. May le rivolse un'occhiataccia truce, ma obbedì, in modo da non dover aspettare, una volta finito, che anche gli altri leggano.
"Tre banane, due limoni, otto rametti secchi, dello zenzero, acqua di fonte, semi di zucca e...ed un ragno..?...Oh, c'è una nota in fondo al foglio...'Questi ingredienti dovranno essere al cento per cento naturali, ergo non creati dal fiore di qualche Creator'...Ma dove l'avetr trovata?!"
"Ce l'ha data una....strana donna..."
Spiegò Rosie, gesticolando.
"Mh, capisco..."
Jules prese a sua volta la lista, esaminandola.
"Quindi, in sostanza, dovremmo fare la spesa ad una strana eremita?!"
Fece Camille, perplessa.
"In sostanza...si" Rispose Étienne, grattandosi la nuca "Comunque, alle banane, ai limoni, allo zenzero ed ai semi di zucca posso provvedere io"
Continuò a dire, iniziando a rovistare nel suo zaino.
"Ma.....dove li metteremo...? Il sacco con la....uhm...'refurtiva' è pieno, dove ne troviamo un altro?"
Rosie si portó una mano al petto, non sapendo cosa fare.
"Potresti....creare un sacchetto o qualcosa del genere...?"
May fece un sorrisetto di sufficienza, come se ciò che avesse detto fosse terribilmente scontato. Rosie esitò, serrando le labbra.
"Potrei....provarci.."
Rosie fece un bel respiro e si concentrò, non avendo mai creato un sacco o qualcosa del genere.
"Oi, ho il ragno"
Apke teneva in mano un grosso ragno nero, dalle lunghe zampette sottili, grande più o meno quanto il palmo della sua mano. Rosie sgranò gli occhi non appena sentì le parole di Apke, indietreggiando con un versetto stridulo, per poi cadere sopra al povero Amall.
"WAAAH!! SCUSASCUSASCUSA-"
Rosie si era spostata ed alzata subito, tutta verde in volto, mentre Amall era ancora seduto per terra, scosso per via dell'impatto.
"Fa niente.."
Mugolò, massaggiandosi la testa.
"Stai bene?"
Gli chiese subito Étienne, inginocchiandosi accanto al ragazzino, che annuì distrattamente. Il maggiore sorrise, rialzandosi ed aiutando l'altro a fare lo stesso, che bofonchiò un timido ringraziamento.
"Okay, e-ecco il sacco..."
Balbettò Rosie, ancora imbarazzata. Étienne prese il sacchetto, poco più grande di una banana ma piuttosto largo. Era in un morbido tessuto, simile al velluto, di un color borgogna scuro. A chiuderlo c'era una cordicella bianca, le cui estremità erano ornate da lunghe frange. Étienne se lo rigirò fra le mani piene di piccole cicatrici, piuttosto impressionato.
"Wow, bel lavoro!"
Esclamò, sorridendo alla Creator, che parve assumere le sembianze di un peperone verde.
"I-Io...g-g-grazie..."
Balbettò, gesticolando in modo confuso.
"Quindi.....andiamo a cercare i rametti?"
Domandò, con un timido sorriso, Ambre. Teneva le mano dietro la schiena e, non sapendo cosa fare, era rimasta in silenzio per tutto il tempo.
"Sarà un pò complicato...."
Mormorò May, osservando i grossi e robusti alberi della foresta, dotati di lunghi e spessi rami.
"Non dire così, dai!"

"E questo...è ciò che volevo mostrarti..."
Bete non disse nulla, aggrottando le sopracciglia. Riguardò ancora una volta la registrazione, inclinando la testa, non poco confusa.
"Siamo sicuri che sia...autentico..?"
Mormorò, voltandosi verso Rupert. Il ragazzo si strinse nelle spalle.
"Non vedo perchè non dovrebbe....i-insomma...potrebbe essere stato creato da quel Drew, magari per fare uno scherzo a Thomas...ma non saprei, ci sono registazioni che risalgono anche a prima del suo arrivo...."
Bete annuì, prendendosi il mento ed iniziando a ragionare.
"Capisco..."
Il video ripreso dalle telecamere di sorveglianza, lungo una manciata secondi, continuava a venir riprodotto non-stop su uno dei monitor della piccola ma molto, molto utile sala di controllo. Nella ripresa si poteva vedere una piccola stanza interamente vuota fatta eccezione per un lettino e qualche scatolone. Trasmetteva un vago senso di malinconia, forse per il grosso libro di fiabe appoggiato sul letto. Rupert aveva ritagliato il preciso istante nel quale il libro si sollevava chiaramente da solo ed il materasso del lettino si deformava sotto un peso invisibile.
"Quindi pensi sia un fantasma o qualcosa del genere?"
Rupert, a quella domanda, arrossì visibilmente.
"Uhm....c-cos'altro potrebbe essere...?"
Bete aveva già la risposta pronta, ma esitò prima di parlare.
"Tra....Tra le nostre Vege-People non ce n'è nessuna capace di rendersi invisibile..?"
Disse la ragazza, sperando che la sua ipotesi non fosse troppo assurda. Rupert ci riflettè su per un pò ed inclinò la testa.
"Il Siero non dovrebbe permetterglielo....però, ora che ci penso....un Magical esterno al laboratorio potrebbe essersi intrufolato tramite qualche incantesimo....è possibile che esistano magie per passare attraverso i muri o per rendersi invisibili....si, ho letto appunti del Signor Norbert in cui affermava che delle Vege-People possono farlo....D-Dev'essere così! Grazie, Bete!"
Gli occhi del ragazzo s'illuminarono, mentre sul suo volto si fece strada un timido sorriso, ricambiato da Bete.
"Felice...d'essere stata d'aiuto!"
Esclamò lei, con le gote leggermente arrossate.
"Vorrei mostrarlo a Thomas...però...."
"Non credo sia una buona idea..."
Bete terminò la frase del ragazzo, che annuì mestamente. Con l'arrivo di Drew, Thomas era diventato ancora più irritato ed aggressivo del solito. Bete e Rupert sapevano che, in passato, i due erano stati protagonisti di diversi diverbi, ma non conoscevano benissimo i dettagli ed avevano troppa paura di chiederli a Thomas o Vivianne. Anche quest'ultima, pensavano gli scienziati più giovani, sembrava turbata da Drew, ma non quanto Thomas, lui era paragonabile ad un vero e proprio fascio di nervi.

"Stammi lontano e vedi di non respirare la mia stessa aria, Anderson"
Thomas si sistemò dei guanti da laboratorio, facendo per esaminare dei campioni di sangue verde. Drew, che indossava gli stessi guanti, lo guardava scocciato. Alle acide parole del corvino roteò gli occhi, per poi fare un sorrisetto.
"Dai, Thommy, non fare lo scontroso"
Disse, con un'espressione divertita. Thomas, invece, gli rivolse uno sguardo iniettato di sangue, prendendolo per il colletto dell'aderente camicia nera che portava sotto il lungo e candido camice da laboratorio.
"Non chiamarmi in quel modo, Anderson. Non provarci più, oppure ti stacco la testa"
Gli intimò, provando ad essere minaccioso. In effetti, lo sarebbe stato...se non si fosse avvalso di un piccolo bisturi per minacciare l'altro scienziato, che scoppiò in una fragorosa risata.
"Cosa c'è, Thommy? Ti brucia essere chiamato così, eh?"
"STÀ ZITTO, BRUTTO FIGLIO DI PU-"
"Adesso basta."
La voce ferma di Vivianne riportò i due, troppo impegnati a lanciarsi sguardi da un lato colmi di scherno e dall'altro di odio, alla realtà. Thomas, controvoglia, lasciò andare la camicia di Drew, che lo squadrò con un'espressione di sufficienza, lasciando che il suo irriverente sorrisetto scomparisse. La rossa si mise fra i due, spingendoli in direzioni opposte con una manata sul petto. Sfiorò i due per pochi secondi, ma potè avvertire il cuore di Thomas battere a mille.
"Non dovreste litigare come due mocciosi. Adesso siete entrambi adulti e, per giunta, colleghi. Cercate di contenervi"
Detto questo, Vivianne trascinò Thomas fuori dal laboratorio, prendendolo per il polso. Drew, in un primo momento, si fermò a guardarli. Poi scosse le spalle, riprendendo il lavoro non terminato da Thomas.

"Thomas, fammi il piacere di uscire per un paio d'ore o anche di più"
"...eh?"
Il corvino si accigliò, confuso, osservando Vivianne.
"Mi hai sentita. Stare con Anderson ti fa...male....và a farti una passeggiata o qualcosa di simile, ti farà bene. Ci penseremo io e lui alle analisi"
"Oh, da quando ti preoccupi per me?"
Thomas mise le mani sui fianchi, abbassandosi leggermente. A separarlo da Vivianne c'erano precisamente venti centimetri, ma aveva sempre teso ad evidenziare la differenza d'altezza, cosa che la rossa non sopportava.
"Mi 'preoccupo per te' " Vivianne fece delle virgolette con le dita, enfatizzando la parola 'preoccupo' "da quando ti comporti come una checca che non riesce a concentrarsi sul lavoro per colpa di un piccolo stronzetto"
La ragazza sembrava piuttosto risentita e l'acidità del suo tono di voce pareva quasi forzata.
"Ah, capisco"
Thomas si scurì in volto, per poi allontanarsi. Si diresse probabilmente verso la sua camera, l'unico luogo in cui nessuno l'avrebbe mai disturbato. Vivianne, invece, sospirò, dirigendosi da Drew, probabilmente per fargli una ramanzina.

Ohi, non ci si vedeva da quasi un mese :')
Sono successe un pò di cose, eh?-
Adesso vi presento subito le nostre 'new entry'~

Ah, e invece no, watty non mi fa caricare le foto- Le metterò nel prossimo capitolo, rippone. Coooomunque....no, niente, in questi giorni ho assaggiato un sacco di cibi: delle ali di pollo molto cancerogene, dei cetrioli(?) e dell'avocado. Facevano tutti e tre schifo, mA EHy, sono quelle esperienze che bisogna fare nella vita u-u. Cioè in realtà l'unico a fare schifo era l'avocado ma ok, non dovrei parlare di questo. Piuttosto.....cHi PoTrEbBe MaI EsSeRe Il FrAtElLoNe Di CaRoLiNe?.....ehy, ora che ci penso, nel capitolo c'è un hint troppo grande sulla sua identità....credo che lo censurererò......

....ok, fatto :3 Forse un giorno vi rivelerò cosa ho censurato....ma per ora è bene che rimanga un mistero >->

DeTtO qUeStO, cI vEdIaMo TeSsSsSsSsSsSsOrIi~~~~~

×Flame×

-L'ANGOLINO DELLA SCIENZA #5: Vege-People che possono rendersi invisibili (Dagli archivi del signor Norbert, quale onore)-
Oggi, con mia grande sorpresa, ho scoperto l'ennesima capacità di queste dannatissime Vege-People. Sembra che, alcuni esemplari della categoria denominata come 'Magical', sia capace di rendersi invisibile od, addirittura, 'eterea', tramite un particolare incantesimo. Ciò rappresenta, ovviamente, un intralcio per le nostre ricerche. Le Vege-People capaci di eseguire gli incantesimi incriminati sono state individuate e, presto, saranno eliminate. Alcuni colleghi hanno suggerito di lasciarne un paio in vita, in modo da eseguire degli esperimenti sui loro fiori. Ovviamente, verranno scelte due Vege-People dello stesso sesso, in modo da impedirgli di consumare eventuali rapporti ed evitare gravidanze indesiderate come ce ne sono state in passato. La lezione esemplare che è stata imposta a quelle puttanelle rimaste incinte, però, penso sia stata sufficiente. Non ho altro da dire, se ci saranno evoluzioni aggiornerò questi appunti.
Il foglio, leggermente ingiallito, pare molto antico. È leggermente strappato in un paio di punti, abbandonato in un cassetto insieme a centinaia di fogli simili, tutti scritti a mano dal fondatore del Laurier Rose insieme al suo maestro. I due sono morti da diverso tempo, da circa una decina d'anni, in seguito alla ribellione di un gruppo di Vege-people.

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