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Mร u nแปn
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Chiแปu cao dรฒng

Vendetta.

Questa parola, nonostante l'apparente tragicitร , altro non รจ se non ciรฒ che alberga nel cuore di ogni uomo. Un sentimento scaturito dal rancore.

Il rancore, tuttavia, non puรฒ sempre essere giustificato agli occhi di tutti. I crucci nel cuore di chi soffre non sono crucci universali.
Uno stesso rancore puรฒ apparire illogico agli occhi di alcuni, logico agli occhi di altri.

Io non ero mai riuscita, guardando Sebastian, a trattenere nel mio cuore sufficiente rancore, da rivolgere contro di lui. Tuttavia avevo a volte covato vendetta, piccole ripicche insignificanti e, forse, un po' infantili.

Per questo una sera, molto tempo prima del Caos che scoppiรฒ durante il mio terzo anno di Liceo, mi ritrovai coinvolta in un appuntamento con Caleb.
Era cosรฌ che lo avevo conosciuto.

Ridacchiai civettuola alla battuta del ragazzo al mio fianco.
I miei quattordici anni mi vedevano inesperta in quel genere di eventi.
Il tempo trascorso con Sebastian, che poteva avere vanto di un carattere alquanto particolare, mi aveva adeguatamente istruito.

Nonostante la mia reticenza e il mio poco interesse reale verso il ragazzo, la serata non era affatto andata in un modo che si sarebbe potuto considerare disastroso.
Le risate avevano popolato la nostra cena, assieme a sorrisi e, occasionalmente, prese in giro. Rivolte a una considerevole parte degli alunni del nostro istituto.

Caleb mi stava accompagnando a casa, inaugurando la conclusione di quell'uscita. Improvvisamente si bloccรฒ nel bel mezzo della via.
La luce del lampione illuminava debolmente la nostra pelle e quel breve tratto di strada dai ciottoli scuri.

ยซNon ti ho detto quanto tu sia bella staseraยป mormorรฒ al momento perfetto, sembrava sapere cosa dire e quando dirlo. Una frase scontata, ma ciรฒ non la rendeva meno dolce.
Eppure ciรฒ mi metteva a disagio.

Perchรฉ non riuscivo a sopravvivere a un carattere semplice? A normali sorrisi, a sussurri romantici e occhioni dolci. Come se la mia anima si struggesse, alla ricerca di Sebastian in altri, del dramma nella tranquillitร .

Distolsi lo sguardo. Un debole rossore si affacciรฒ alle mie guance. Ricordai poi, perรฒ, la maschera che quel giorno mi ero ripromessa di indossare. Come gli attori delle tragedie greche.
Fissai gli occhi sulle sue iridi castane.

Battei le mie lunghe ciglia ramate sul suo viso dalla mascella prominente. ยซGrazieยป Canticchiai, schioccando la lingua contro il palato.
Non pareva essersi accorto che quel mio comportamento non era naturale. Questo, immancabilmente, mi aveva riportato alla mente Sebastian e la sua totale conoscenza dei miei pensieri.

Non mi dava fastidio, tuttavia, che Caleb non riuscisse ad individuare le mie menzogne. Mi conferiva un potere che con il mio migliore amico non avevo potuto mai vantare.
Proprio lui era il reale motivo di quella messa in scena.

Il giorno prima, passando davanti al cancello grigio del suo cortile, avevo scorto una ragazza. Non l'avevo mai vista prima. Piรน avanti avrei scoperto che il suo nome era Madison.
Il mostro dagli occhi verdi che รจ la gelosia aveva rivolto a me il suo sguardo.

Da settimane Caleb mi inviava messaggi, proponendomi di uscire.
Lo avevo sempre ignorato, ma in quel momento decisi di accettare.
Era la mia vendetta.

Un refolo di vento mi risvegliรฒ da quei pensieri. Notai che il mio accompagnatore, approfittando di quella distrazione, si era avvicinato fin troppo.
Il momento era perfetto, luce soffusa di lampioni, due ragazzini nel mezzo di una vietta. Atmosfera da favola, occhi scintillanti e guance rosse. Una storia da raccontare un giorno ai propri nipoti.

Caleb portรฒ il viso a pochi centimetri dal mio. Guardava le mie labbra, sorridendo, inclinรฒ il viso verso di me. Gli occhi erano densi come cacao liquido e la bocca schiusa sfiorata dal mio respiro.

Credetti di essere disposta a dargli quel bacio che lui bramava.
Di poter fingere, anche per un solo istante, che Sebastian non esistesse.
Di non essere nata solo perchรฉ i nostri sguardi si incrociassero, e il mio cuore sussultasse alla sua sola vista.

Le nostre labbra si scontrarono morbidamente.
Le sue erano fresche, umide. Si modellavano sulle mie. Sentii due sue dita premere sulla nuca, impigliate fra riccioli caparbi.

Il mio cuore non batteva. Le farfalle non volavano nel mio stomaco, dibattendosi assieme all'amore, cercando di liberarsi dalle catene della razionalitร .
Era sbagliato, come se l'ossigeno mi venisse rubato.

Mugugnai, allontanadolo con gentilezza. ยซAspettaยป borbottai scuse insensate a mezza bocca, arrossendo. Mi lanciรฒ uno sguardo confuso.
ยซNon possoยป continuai, scuotendo debolmente la testa, rassegnata.

ยซPerchรฉ?ยป ribattรฉ. Non era ancora tornato con i piedi per terra. Boccheggiava. La pelle arrossata brillava sotto la luna. Il ciuffo di ciocche castane era appiattito sulla fronte.

ยซPerchรฉ-ยป borbottai impacciata, giocherellando con le maniche del mio vestito azzurro. ยซA me piace qualcun altroยป.

Era un modo riduttivo per esprimerlo.
Preferivo non dover spiegare in quel momento la reale entitร  dei miei sentimenti.
Certo mettersi a proclamare amore eterno per un altro in una vivace stradina di Sylva, di fronte al ragazzo che ti aveva appena baciato, non era la migliore idea.

Caleb strizzรฒ gli occhi fissandomi, incredulo. Serrai le labbra in una linea stretta, giusto per sicurezza.
ยซMa se รจ tutto il giorno che mi dai segnali...ยป La sua bocca, violacea di freddo, tremolรฒ. Soffiรฒ una nuvola bianca nell'aria condensata.
ยซChiariยป proseguรฌ, passandosi una mano fra i capelli.

Lo redarguii con un goffo verso di disappunto, imbarazzata. ยซNon esagerare, non volevo certo che la serata terminasse cosรฌ e non volevo dare segnali chiariยป. Assurdo.
Mi chiesi se i maschi fossero tutti come quelli che conoscevo io: convinti che tu fossi disposta a tagliarti le vene per loro da un momento all'altro.

ยซChi?ยป Domandรฒ, allora.

ยซCosa?ยป lo fissai incerta, lisciando con le dita ciocche ramate. Ero certa che il mio naso fosse rosso come quello della renna di Babbo Natale di cui non ricordavo mai il nome.
Le mie guance, sotto le lentiggini, andavano a fuoco per causa del mix letale di freddo e imbarazzo.

ยซChi รจ il ragazzo che ti piace?ยป sbuffรฒ. Lasciรฒ cadere le mani lungo i fianchi, indossava i guanti. Il suo respiro era abbastanza regolare e la sua mascella era stretta saldamente.

ยซOhยป esclamai.
Dirlo fu semplice, quasi una liberazione. Niente tentennamenti, era solo giusto. ยซSebastianยป.

Assunse uno sguardo inorridito. Non pareva pensarla come me.
Battรฉ i denti, sbuffando il proprio sdegno. ยซLo sapevo...ยป era un mormorio. Un pensiero sfuggito.
ยซMe lo aveva detto, ma io non volevo crederciยป continuรฒ, quasi senza accorgersene.

Aggrottai la fronte, sorpresa, strofinando le mani tra loro, alla ricerca di calore. ยซChi ti ha detto cosa, esattamente?ยป Domandai all'istante.
Spostai il peso da un piede all'altro.
Nessuno sapeva ancora nulla.
E poi a chi sarebbe potuto importare tanto della mia cotta? Tanto da andarne a parlare in giro.

ยซNon ha importanzaยป troncรฒ, sbrigativo. ยซMe ne vadoยป aggiunse poi, voltandosi e sparendo. Lo osservai deviare in un vicolo, lasciando ricadere pesantemente le mani lungo i fianchi.
Mi importรฒ ancor meno di quanto avessi creduto.

ยซPer essere stata la mia prima delusione amorosa, non รจ stata tanto deludenteยป Constatai.

Le labbra di Erika si schiusero. Tossรฌ una risata, interrompendo il racconto.
ยซE Sebastian lo sa?ยป mi chiese, sistemandosi piรน comoda sul suo letto dalle lenzuola azzurre.

ยซGliel'ho dettoยป annuii.
ยซMa, in realtร , giร  lo sapevaยป le spiegai, seduta, anche io, al suo fianco.

Mi lanciรฒ un verde sguardo comprensivo, ยซDall'odoreยป intuรฌ.
Sembrava lievemente divertita.

Ricambiai il suo sorriso. ยซEsattoยป confermai. ยซQuella sera sono andata da lui subito dopoยป La informai ยซanche se non ho confessato subito quello che avevo combinato, solo piรน avantiยป.

ยซOkay!ยป Ribattรฉ, passandosi una mano sullo stomaco. ยซOra sono soddisfatta, andiamo a mangiareยป cambiรฒ discorso, divertita.

Scrollai le spalle e la seguii fuori. ยซDovevi costringermi a venire a casa tua e raccontarti tutto per essere soddisfatta?ยป Chiesi, incredula.

ยซGiร ยป si limitรฒ a rispondere lei.

La sera in cui avevo detto a Sebastian quello che era accaduto avevo, ovviamente, tralasciato alcune parti del racconto, tra cui ciรฒ che avevo capito.

Perchรฉ al termine di quella sera avevo compreso qualcosa di molto importante. Non puoi cambiare ciรฒ che provi, o aggiustarlo. รˆ qualcosa che rimane, immobile e solido nel tuo cuore, nonostante tutto.

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