▹Mᴀᴛꜱᴜꜱʜɪᴍᴀ Mɪᴄʜɪ; Tᴀɪᴋᴀᴋᴇɴ Wᴏʀʟᴅ Cᴜᴘ

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「 I add another scar to my collection
It's been a while since the last time

I choose a path but the wrong direction
I'll turn around and try and try again 」

「 No name faces; Scars 」

▸Nᴀᴢɪᴏɴᴀʟɪᴛà...
Giapponese, al 100%! Sia la famiglia di sua madre che quella di suo padre sono originarie proprio di Tokyo, ma Michi sottolinea spesso di avere dei cugini per metà coreani...ciò non ha la minima importanza, ma trova che 'faccia figo'.

▹Nᴏᴍᴇ...
Michi [道]
[Nome giapponese maschile dal significato di 'sentiero', era il nome del suo bis bis nonno e più volte gli è stato detto che dovrebbe sentirsi onorato a portare un simile nome...ma lui non ne capisce proprio il motivo. Insomma, quel suo nonno o quel che era non faceva altro se non coltivare riso, cos'aveva di così tanto speciale..? Non apprezza particolarmente il suo nome perchè trova che il kanji sia troppo complesso e che sia davvero banale...e poi non ha soprannomi fighi! L'unico soprannome che gli sia mai stato dato è 'Micchan', ma lui non vuole assolutamente essere chiamato così...non più. Fa male]

▸Cᴏɢɴᴏᴍᴇ...
Matsushima [松島]
[Cognome diffuso principalmente nel Giappone orientale e nelle isole Ryukyu, ha il significato di 'isola dei pini'. Matsushima è infatti il nome di un arcipelago situato nella prefettura di Miyagi composto da circa 260 minuscole isole ricoperte da pini. Il suo cognome, per quanto i kanji siano una rottura, gli piace molto di più del suo nome! Si fa chiamare Matsu da praticamente tutti]

▹Eᴛà ᴇᴅ ᴀɴɴᴏ...
Michi ha sedic'anni ed è al secondo anno, nella sezione F,  quindi la sesta. È nato proprio a metà primavera, il diciotto maggio ed all'una di notte...o forse erano le due? Francamente non gli interessa molto e sua madre non lo ricorda nemmeno...non che, se a Michi interessasse, andrebbe a chiederlo a quella donna, figuriamoci. Anche perchè ormai non potrebbe più farlo.

▸Aꜱᴘᴇᴛᴛᴏ...
Come descrivere Michi? È senza dubbio un ragazzo dall'aspetto a dir poco particolare, e non è mai passato inosservato, nemmeno quando i suoi zii avevano un minimo di controllo su quello che indossava...figuriamoci adesso! La sua caratteristica che, però, sembra attirare di più l'attenzione altrui è semplicemente la sua pelle o, per essere più precisi, la sua carnagione. Molti credevano avesse qualche malattia o cose del genere, ma Michi è un ragazzo perfettamente in salute...anche se il suo aspetto potrebbe suggerire il contrario. Ma cos'ha, di tanto strano, la sua carnagione? Ebbene, è chiara -attenzione, non troppo pallida- ma dotata di un particolare sottotono freddo che fa apparire il nostro ragazzo quasi come un cadavere. La sua carnagione sembra essere quasi 'spenta', od anche 'sporca', sembra quasi assumere tinte grigiastre, ma vi assicuro che in realtà non è così, Michi è ancora vivo! La sua corporatura non è molto robusta, ma la forza non gli manca affatto, si allena molto spesso ed a testimoniarlo c'è un sorprendente accenno più o meno definito di addominali sul ventre, del quale, insieme a quello che lui crede essere un accenno della famosa 'forma a V' sul basso ventre, il ragazzo non è fiero...di più. Nonostante per via del suo corpo magro sia stato spesso scambiato per uno zombie, Michi lo ama con tutto sè stesso, e la cosa si vede. Mai è stato trovato un singolo brufolo sul suo volto od un peletto di troppo sul suo corpo: si rade -non solo sul volto- regolarmente e si mette maschere quasi ogni sera per mantenere la propria pelle di pesca...ed attenzione, a prenderlo in giro per questo potreste trovarvi un calcio nel didietro, prendersi cura del proprio corpo è una cosa nobile...peccato che a lui importi solo del lato estetico--
L'unica cosa che 'rovina' il suo corpo sono i numerosi lividi e cicatrici sparsi per il suo corpo, ma lui sostiene che lo rendano ancora più unico. Di cicatrici degne di nota ne abbiamo ben quattro: una che attraversa il palmo sinistro, una sul tallone destro, una sulla schiena, che parte dalla scapola destra e termina al centro della schiena ed una sul dorso della mano destra, che parte dalla nocca del mignolo(???) e si estende per tutta la lunghezza del dorso, in diagonale, per poi terminare in prossimità del polso. Il resto delle sue cicatrici, concentrate soprattutto sulle ginocchia, si riducono a taglietti. Più tardi parleremo dell'origine di tutte le sue cicatrici e, per la cronaca, ne ha una preferita: quella sulla schiena, pensa sia la più 'cazzuta'. Continuando a parlare del corpo di Michi, in verità non è così 'grosso' come potreste aspettarvelo: ha sviluppato sia i muscoli delle braccia che dei polpacci, ma non si vede molto, dovrete crederci sulla parola...oppure guardarlo giocare. Non ha le spalle troppo grosse -insomma, è piuttosto normale- ed ha una vita piuttosto stretta...ed un sedere un pò piatto, ma è un segreto. Nel senso, lui lo sa, tutti lo sanno, ma nessuno deve farne parola. Ha provato a fare qualcosa per le sue chiappette sgonfie, ma non ha ottenuto grandi risultati...o meglio, dei risultati li ha avuti, ma essendo partito con una retromarcia non si notano molto. Ha delle gambe magre e, l'ho già accennato, non troppo muscolose, ma sicuramente dotate di forza. Forse per via del fisico slanciato del ragazzo appaiono più lunghe di quello che, in verità, sono...non che Michi sia basso! Cioè, sottolineo: secondo lui non è basso. È, in realtà, nella media con il suo metro e settant'otto, che spesso durante le conversazioni con altri giocatori viene spesso alterato in un metro e ottanta...che saranno mai un paio di centimetri? Tanto c'è chi non arriva nemmeno a vedere oltre le sue spalle, ohohoh-
Per finire, ha delle mani abbastanza grandi, dalle dita lunghe e sottili. Sembra quasi suoni il pianoforte, ma vi basterà vedere la violenza con cui schiaccia per ricredervi: uno così non lo suona il piano. L'indice della mano sinistra è leggermente storto e non riesce a piegarlo perfettamente per via di una frattura che si procurò da bambino...indovinate? Esatto, giocando a pallavolo. Ed esatto di nuovo, da allora non si è affatto dato una calmata. Ora però forse dovremmo smetterla di parlare del suo corpo, gli ho dato fin troppo spazio...passiamo al suo volto, che dite? Non ha tratti troppo marcati, e, nonostante lui sostenga non sia così, ha sempre avuto un visino un pò 'femminile' e dei tratti delicati. Ha cercato di darsi un'aria da duro facendosi qualche piercing all'orecchio destro -ne ha tre: uno sul lobo e due sulla parte superiore- ed uno alla lingua, ma di questo si è subito pentito e raramente lo indossa perchè gli arreca fastidio. Ed ha un sapore terribile, ew. Si è fatto anche un taglio al sopracciglio destro, e questo invece lo adora da impazzire! I suoi occhi hanno una forma particolare, che un po' stona con il resto del suo volto: sono taglienti e leggermente squadrati, dalle lunghissime ciglia. Le iridi sono di un lilla che, verso l'alto, assume una sfumatura sempre più scura fino ad arrivare ad un normale viola. Molti pensano si tratti di lentine, ma non lo sono! Ha anche proposto a diverse persone di controllare, abbassando la palpebra inferiore e sporgendosi verso di loro...chissà perchè, questo gesto fa sempe un certo effetto sugli altri e Michi lo trova a dir poco esilarante. Non è raro che, in seguito a qualche occhiata stranita, scoppi a ridere in modo sguaiato, lasciandosi scappare anche qualche grugnito. Parlando di grugniti...il suo naso è sottile ed all'insù, stranamente dritto nonostante i numerosi pugni che si è beccato nel corso della sua esistenza...ah, quante ne ha viste il povero visino di Michi. I suoi capelli sono rosa, accuratamente tinti dallo stesso Michi -e fa lo stesso con le sopracciglia con una matita-, operazione che ripete ogni due settimane per evitare che la ricrescita bionda sia visibile...e si, si porterà la tinta con sè durante il viaggio. Non può assolutamente farne a meno. Magari si offrirà anche di tingere i capelli a qualcuno...scherzando naturalmente, non condividerebbe mai la sua presiosa tinta numero 42.0 color ruby chocolate. Rovinati da anni di ingiustificati abusi, i suoi capelli sono folti e più o meno morbidi, ma pieni di doppie punte e nodi, essendo naturalmente mossi. Sulla nuca sono corti, ma la maggior parte della sua vaporosa chioma gli arriva agli zigomi o poco più su. Sistema sempre la propria frangia verso sinistra -anche perchè per via di una vertigine non potrebbe fare altrimenti-, lasciando interamente scoperto il lato destro del volto e, quindi, il famigerato sopracciglio tagliato, che spesso però viene coperto da qualche ciuffo ribelle. La frangia gli arriva poco più su dell'occhio e, per quanto certe volte gli dia non poco fastidio, non la taglierebbe mai. Non è raro che si pettini i capelli, anche se pare il contrario...lui però si diverte a farlo quindi, anche se non otterrà un effettivo risultato, si pettina comunque. Parlando, per finire, del suo vestiario...hah. Particolare è dir poco. Ma andiamo con ordine. Nel tempo libero gli piace indossare jeans, ma solo se provvisti di bretelle, insieme a t-shirt o maglioni a collo alto, tutto rigorosamente piuttosto corto in modo da lasciare il pezzettino tattico di pelle scoperta. E fino a qui, non c'è nulla di così speciale...dovete sapere, però, che Michi ha una grandissima passione per i giacconi. E non stiamo parlando di normali giacconi, stiamo parlando di veri e propri materassi a forma di giacca. Gli piace indossarli e tenerli aperti, in modo che il suo outfit possa essere ben visibile. Di solito sotto a completi del genere indossa degli anfibi neri e lucidi, dotati di un piccolo rialzo perchè si. Ha l'abitudine di risvoltare le estremità dei suoi pantaloni, e fa lo stesso con quelli dell'uniforme, la cui giacca deve rimanere sempre aperta: è più forte di lui! Non ha problemi con la cravatta, anzi, lo fa sentire un vero uomo...ma la giacca chiusa no, volete uccidermelo? Per quanto riguarda il pigiama, di solito dorme con un semplice completo formato da canotta bianca e pantaloncini, che in inverno potrebbero diventare t-shirt e pantaloni. Potrebbero, eh. Di solito i suoi pigiami sono noiosi e monocolore, ma ne ha uno che adora dal pantalone pieno di palle da pallavolo e la maglia con una grossa palla stampata sopra. Lo indossa sempre prima di una partita, pensa gli porti fortuna nonostante non sia un tipo molto scaramantico. Oh, e quando gioca indossa solo ginocchiere, per quanto gli diano fastidio sostiene siano troppo importanti. Nessuno ha ancora capito il perchè.

▹Cᴀʀᴀᴛᴛᴇʀᴇ...
Michi a primo impatto potrebbe sembrare uno stupido buffone....ma in realtà è tutt'altro...o forse no?- Allora, partiamo dall'inizio: questo sarà un viaggio particolare. Michi si presenta come lo stupido ragazzetto idiota di turno: poco sveglio, trasandato, strafottente, dai pessimi -a detta degli altri, ovviamente- gusti in fatto di look...insomma, avete capito lo stereotipo. Basta però passare qualche minuto con lui per rendersi conto di quanto il ragazzo sia in realtà...insopportabile: il passatempo preferito del nostro Michi è infatti stuzzicare gli altri con battutine stupide ed anche un po' cattive semplicemente perchè...lo trova divertente? Si comporta leggermente da bulletto sotto questo punto di vista, sparando cattiverie gratuite -ma senza la minima parolaccia e che di solito non sono mai troppo 'offensive'- con un sorriso e nascondendosi dietro il classico 'ehy ehy, stavo scherzando'. Potrebbe sembrare immaturo e stupido per questo suo comportamento, ma in verità non lo è affatto...cioè, non è affatto stupido-
Il suo, mi dispiace deludervi, non è il classico 'guscio protettivo' -ma un po' ci si avvicina, poi capirete, uhuh- perchè, in tutta onestà, si diverte davvero a stuzzicare gli altri, soprattutto quelli più permalosi, e, soprattutto, si diverte a litigare, sia in modo serio che non. Lo trova come un ottimo sfogo, secondo solo alla pallavolo...non c'è nulla di meglio di una bella schiacciata. Vedete, Michi sembra un tipo strafottente e poco attento, ma in verità è perennamente...arrabbiato. Arrabbiato con cosa? Con chi? Non lo sa esattamente, sa solo che è arrabbiato. Vorrebbe riuscire a rilassarsi, ma non appena si ferma e rimane da solo la sua rabbia ritorna, facendogli venire la voglia di spaccare un tavolo oppure piangere nel proprio cuscino fino a disidratarsi...non c'è una via di mezzo. Però lui si limita ad ingoiare tutta la rabbia mista a tristezza che nasconde dietro quei capelli rosa, un sorriso idiota ed una falsa indifferenza nei confronti della sua vita e della vita altrui. Vorrebbe tanto sfogarsi, ma sa di non poterlo fare e di aver bisogno di parlare con qualcuno ma, cocciuto com'è, non si prenderà mai da parte uno dei suoi amici per parlare dei suoi problemi...anche perchè, al momento, non ha amici così stretti. Insomma, ne ha avuto solo uno durante tutta la sua vita, ma ora se n'è andato, e Michi non può farci nulla: non è più all'interno della sua vita. E questo lo fa arrabbare, ma lo rende anche triste. Dentro Michi, per quanto possa sembrare stupido ed anche mezzo drogato(???), c'è un vero e proprio mondo...spesso pensa che, come il suo corpo è pieno di cicatrici, lo è anche il suo animo.
È un ragazzo davvero spericolato ed impulsivo: preferisce non pensare prima di fare qualsiasi cosa e lasciarsi prendere dall'adrenalina e farsi guidare dall'istinto, ciò che succederà succederà. Insomma, è leggermente un pazzo suicida, e negli ultimi cinque anni ha rischiato di morire diverse volte, spesso rischiando di essere investito da qualche auto. Ha infatti l'abitudine di attraversare col rosso lanciando un'occhiata di sfuggita alle auto che passano...ecco, so che non sembra molto intelligente, ma in verità Michi è un tipetto piuttosto astuto, solo che si rifiuta di utilizzare la propria intelligenza: troppo lavoro. Non ha voglia di impegnarsi in nulla se non nella pallavolo o in qualcosa che al momento lo prende, il resto per lui può anche bruciare. E si, non ha voglia nemmeno di impegnarsi nello stringere amicizie. I suoi rapporti con compagni di classe e di squadra si riducono a prese in giro da parte sua ed uno scambio di battute -le sue preferite sono quelle maliziose, mentre quelle scontate e squallide proprio non le sopporta- con quelli più disposti, ma quando si parla di coltivare il rapporto..? Nah, non è fatto per queste cose lui. Nonostante sia sicuro di sè stesso, della sua intelligenza e delle sue capacità nella pallavolo, ha anche lui un punto debole: i sentimenti. Non gli piacciono ed è piuttosto insicuro rispetto alle sue...abilità da amico? Insomma, sa che sarebbe un amico di merda, fine...che poi, perchè qualcuno dovrebbe voler essere suo amico?! Ma torniamo a parlare dei suoi sentimenti, eh? Semplicemente...non gli piace provarli. È strano da dire, ma è così. Perchè? Semplice. Le emozioni gli portano...brutti ricordi, se così si può dire. La gioia, la rabbia, la tristezza, l'imbarazzo, la paura e così via...non ne sopporta nemmeno una, preferirebbe rimanere apatico per tutta la sua vita e ricevere solo delle scosse dalla sua amata adrenalina, nient'altro. Adesso viene da pensare che una vita senza emozioni sarebbe piuttosto triste, non è vero? Ecco, Michi la preferirebbe alla sua vita, senza dubbio. Anche se, potendo, preferirebbe fare a meno dell'abilità di pensare. Non vuole pensare, vuole distrarsi, vuole solo divertirsi e schiacciare palle sempre più forte che può, immaginando siano la sua testa. Ogni tanto, quando vuole sfogarsi, può diventare davvero crudo e violento, ma non oserebbe mai alzare le mani contro qualcuno...contro un palo della luce od un muro invece, certo che sì. Avete presente quel palo della luce storto davanti la casa di Michi? Ecco, colpa sua. Quello succede quando Michi arriva al suo limite, quando ha bisogno di urlare e tirare pugni al muro fino a quando le sue nocche non iniziano a sanguinare. Dopo averlo fatto, però, si sente meglio? No, affatto. Si sente meglio solo sul momento e, come se fosse una droga, l'adrenalina lo avvolge, facendolo sentire bene...ma poi, l'effetto svanisce, e Michi si sente vuoto. E ne vuole ancora. E quindi continua. È così che 'va avanti' la sua passione per la pallavolo...ma di questo parleremo più tardi, eheh.
Per ricapitolare un attimino: Michi sembra uno stupido teppistello che si diverte a prendere in giro gli altri e provocarli senza un motivo apparente, ma è in realtà arrabbiato col mondo(?) e stuzzica gli altri solo per distrarsi dalla sua mente e le sue emozioni ed è anche un pazzo suicida drogato di adrenalina...nient'altro? Oh, si c'è dell'altro. Cosa si nasconde, sotto la sua apparente indifferenza? O ancora più nel profondo, sotto la sua rabbia? C'è un ragazzo vuoto. Nudo. Spaventato. Impotente. Solo. Solo ed abbandonato a se stesso ed alla sua testardaggine, che non gli lascia riprendere in mano la sua vita: non c'è nessuno che possa aiutarti, è inutile provare.
Nessuno vuole esserti amico, sei uno stronzo.
Nessuno è come lui, non ne vale la pena.
Vorrebbe che questi pensieri si fermassero, vorrebbe riuscire a stringere amicizia con qualcuno, vorrebbe riusicire a divertirsi giocando come faceva una volta...ma non ci riesce. Non ha ancora capito se sia colpa dei suoi inutili limiti oppure se abbia un effettivo problema, ma non gli importa. Ormai, ciò che è fatto è fatto. La sua reputazione ce l'ha, ed anche un modo per sentirsi temporaneamente meglio...ma gli va bene vivere così? Non lo sa nemmeno lui, sinceramente. È arrivato ad un punto in cui si lascia trasportare dalla corrente, continuando a vivere unicamente nella speranza di giocare una bella partita e sentirsi vivo senza dover fare i conti con i propri pensieri.
Prima di trasformarsi nel pasticcio che è adesso non era troppo diverso, solo che era decisamente più tenero e dolce, per quanto se ne vergognasse. Adesso, quella parte di lui è assolutamente off-limits, sepolta e messa via da tempo. Però, così come la sua rabbia e la sua tristezza, ogni tanto torna a galla, manifestandosi come l'improvvisa voglia di un abbraccio od una carezza, che cerca di soffocare nel proprio cuscino come meglio può. Perchè ovviamente lui ha una dignità, e non arriverebbe mai a chiedere un abbraccio a sua zia, suo zio o sua cugina...

▸Pᴀꜱꜱᴀᴛᴏ...
Una donna ed il suo spacciatore...storia vecchia. Michi venne concepito sul pavimento della casa sgangherata di sua madre e nacque sul divano della stessa abitazione, dopo un complicato parto che venne assistito dalla vicina di casa, allarmata dalla urla provenienti dalla casa di Akari. Le due donne -o meglio, la vicina- avrebbero potuto chiamare un'ambulanza od un taxi per andare in ospedale, ma purtroppo non avevano la minima tecnologia in casa...e questo la dice lunga sul luogo in cui vivevano. I primi secondi di vita di Michi furono piuttosto...particolari, se così si può dire. Infatti, per poco non cadde di mano alla vicina, che, non sapendo dove sistemarlo e come, lo avvolse in un paio di pantaloni lasciati sul pavimento e lo adagiò sullo stesso, cercando poi di aiutare sua madre. Fino ai suoi quattro anni, Michi visse con la donna, passando la maggior parte del tempo nel soggiorno, a dormire sul divano ed a mangiare gli avanzi dei pasti di sua madre mentre lei, chiusa a chiave nella camera da letto, ci dava dentro con qualche uomo o faceva uso di droghe...o forse entrambi, chissà. Michi non capiva cosa stesse succedendo lì dentro, ma sapeva che gli faceva schifo: quella stanza era un vero casino, piena di strane medicine e sporcizia. La sua vita cambiò drasticamente quando, per puro caso, incontrò suo padre. Sapeva di non doversi avvicinare a sua madre quando faceva venire in casa i suoi 'amici', ma non aveva sentito la porta aprirsi. L'uomo, nel sentire la donna chiamare quello 'suo figlio', si fece venire un accidente. Rimproverò Akari, che si limitò a stringersi nelle spalle, per poi...andare via. Michi lo vide allontanarsi, dirigersi verso la luce alla fine del lungo vicolo che, a quando pareva, non bruciava le persone vive. Non disse nulla, anche perchè sua madre era già andata nella 'camera proibita' con qualche nuova caramella...così, provò ad aprire la porta, e ci riuscì subito. Erano circa le tre di notte, ed il bambino uscì di casa, guardandosi attorno. Alzò il naso al cielo e, nel vedere le stelle proprio sopra di lui, inizialmente si spaventò. Incredulo, esaminò il vicolo in cui si trovava, per poi fermarsi ad osservare l'uscita...e fu allora che vide suo padre uscire da una porta. Si mosse verso di lui, fino a raggiungerlo e fargli prendere un accidente. Il padre lo squadrò da capo a piedi, e nessuno dei due parlò.
"Sei mio padre?"
Chiese quindi il bambino, e l'uomo gli fece segno di rimanere in silenzio, per poi portarselo via. Gli spiegò che lui era, in teoria, suo padre...ma lui aveva una famiglia, quindi non poteva tenerlo con sè. Michi era piuttosto...confuso. Si possono avere più famiglie? L'uomo cercò di allontanarsi, ma Michi iniziò a seguirlo, dicendo di voler vedere cosa ci fosse fuori da quel vicolo. Allora, Kobe lo prese in braccio, sospirando.
"Vediamo cosa posso fare con te.."
Lo portò con sè in macchina, e quella sera fu la più eccitante della vita di Michi: scoprì nuove forme, colori...cose davvero incredibili. Mangiò del cibo buonissimo e scoprì tante cose, dimenticandosi già di sua madre. Quando si fece mattino, Kobe lo portò davanti una grossa casa, con un sorriso il più accomodante possibile.
"Io non posso tenerti, però quest'uomo potrà farlo, va bene?"
Roba poco illegale, eh. Cioè, cosa vi aspettavate da uno spacciatore? Che portasse il bambino a qualche associazione dicendo di aver messo incinta una delle sue clienti? Un pò spaventato, Michi seguì l'uomo fuori dalla sua auto volante ultramoderna, trovando un uomo ed una donna sull'uscio della casa. Erano entrambi molto belli ed avevano un aspetto davvero...strano. La donna soprattutto: aveva dei bei capelli lisci, sorrideva ed era vestita bene...ed anche l'uomo, era molto bello. Aveva capelli simili a quelli di suo padre ed, in effetti, gli somigliava un po'. Così, conobbe suo zio e sua zia, che lo accolsero nella propria casa per tentare di dargli una vita migliore, diversa da quella di sua madre e suo padre. Dopo qualche ora, Michi incontrò anche sua cugina, di appena due anni. Inizialmente gli faceva paura, ma iniziò anche a trovarla carina ad un certo punto. Accettò di buon grado il cambiamento, anche se era preoccupato per sua madre. L'ultima volta che vide suo padre, gli chiese di occuparsi della sua mamma e lui, mentendo, acconsentì. Naturalmente non fece assolutamente nulla ed, appena due mesi dopo, la donna morì d'overdose...ma Hibiki ed Aika preferirono nascondere la cosa a Michi. Inizialmente ci volle molta pazienza con il bambino, che chiedeva il permesso di fare qualsiasi cosa e faceva centinaia di domande, ma per fortuna, essendo stato 'salvato' da molto piccolo, non ebbe problemi ad adattarsi al suo nuovo stile di vita. Iniziò l'asilo ad ottobre dello stesso anno con un permesso particolare, dopo quasi sette mesi dal suo 'salvataggio'...e si ambientò subito in classe! Era un bambino socievole ed estroverso, amava scoprire cose nuove e parlare con i suoi compagni, ma un bambino in particolare attirò la sua attenzione, tantè che si isolò dagli altri per provare a stringere amicizia con lui. Era piccolino, basso e magro, dalla pelle chiara ed i capelli neri...e non parlava. Michi sapeva che sapeva parlare perchè l'aveva visto farlo con una maestra, quindi continuò a sedersi accanto a lui ed a parlargli nella speranza che gli rispondesse. Dopo circa una settimana, il bambino finalmente rispose ad una delle domande di Michi. Si chiamava Hansuke. Piano piano, Michi riuscì a scoprire altro sul corvino: era nato il due aprile, era un po' cagionevole di salute ed il suo colore preferito era il rosa. Un po' strano per un bambino, ma anche Michi pensava che il rosa fosse davvero bello, quindi la cosa non lo scioccò affatto. Passò l'anno e mezzo di asilo appicciato ad Hansuke, che iniziò ad affezionarsi a sua volta al biondo. Andarono nella stessa scuola elementare ed un giorno, passando davanti una scuola, videro dei giganti. Okay, forse no, erano semplicemente dei primini della Tokage Academy che si stavano allenando a pallavolo...ma i due bambini si fermarono a guardarli colpiti. I ragazzi si accorsero di loro e, mentre Hansuke avrebbe preferito sotterrarsi e scomparire per sempre, Michi iniziò a parlare con il gruppetto, entusiasta. I ragazzi spiegarono le basi del gioco ai due bambini, che il giorno dopo decisero di iniziare a praticare quello sport...la pallabo- ah no, pallavolo, scusate. I due inizialmente facevano...davvero schifo. Però, sicuri di voler imparare a giocare bene come quei ragazzi, continuarono ad impegnarsi, arrivando, dopo tre anni, ad essere abbastanza bravi...per dei bambini di nove anni, ovviamente. Michi giocava come schiacciatore ed Hansuke come alzatore, i due erano una coppia fantastica e, scherzando, avevano iniziato a chiamarsi a vicenda 'il mio alzatore' ed 'il mio schiacciatore', anche se Hansuke preferiva continuare a chiamare Michi 'Micchan' come faceva all'asilo. Per qualche strano motivo, il cuore di Michi faceva un balzo ogni volta che l'amico lo chiamava così e, presto, iniziò a realizzare che Hansuke era davvero...carino. Non sapeva cosa significasse, ma iniziò a sentire il desiderio di passare sempre più tempo con Hansuke e, soprattutto, di essergli sempre più vicino. Realizzò di essersi preso una cotta per lui a dieci anni, quando aveva iniziato a capire un po' come 'funzionava' l'amore. Decise, però, di tener segreta la cosa a chiunque, anche perchè di solito i maschi si innamoravano delle femmine...però, se due femmine potevano amarsi -era andato al matrimonio di due grandi amiche della zia, un paio d'anni prima-, allora, a rigor di logica, dovevano poterlo fare anche due maschi...no? In quinta elementare, Hansuke e Michi iniziarono a fantasticare di andare insieme alla Tokage Academy però Hansuke, con i giorni, divenne improvvisamente più...cupo. Michi lo notò subito dato che, invece del solito sorrisetto timido, sul suo volto c'era un'espressione malinconica. Passò circa un mese a cercare di capire cosa turbasse l'amico che un giorno, scoppiando a piangere, rivelò a Michi di avere una malattia o qualcosa del genere dentro di lui e che in una settimana avrebbero provato ad operarlo, ma lui era davvero spaventato ed aveva paura di morire. Dopo lo shock iniziale, Michi provò a tranquillizzare l'amico e gli disse di non dire idiozie: lui non poteva morire! Michi cercò di distrarlo al meglio, provando a non lasciar trasparire la sua preoccupazione, ed il giorno dell'operazione arrivò. Sembrò procedere bene, ed Hansuke potè tornare alla sua vita di sempre ed a giocare a pallavolo insieme a Michi...per circa un anno. Era il 2194, più o meno a dicembre, ed Hansuke si sentì improvvisamente male durante la notte. Venne portato in fretta in ospedale, dove, in seguito ad esami più costosi e precisi, venne scoperto che l'operazione non aveva fatto praticamente nulla per la malattia del ragazzo. Venne tenuto quindi in ospedale per monitorare la sua situazione, e Michi iniziò praticamente a vivere nella sua stanza d'ospedale, ritirandosi da scuola una settimana prima delle vacanze invernali...insomma, la scuola poteva aspettare! Ai genitori di Hansuke venne data la notizia che, con molte probabilità, il ragazzo aveva più o meno altri sei mesi da vivere, se avesse avuto fortuna. Distrutti, i coniugi decisero di dare la notizia al figlio quanto prima. Dopo la disperazione iniziale, Hansuke sembrò...accettare la cosa: ormai era inutile disperarsi. Aveva avuto una bella vita, per quanto breve fosse stata...maturo per avere undic'anni, eh? Michi avrebbe dovuto imparare da lui- Il corvino preferì non rivelare il fatto che in pochi mesi sarebbe morto a Michi...o almeno, non ancora. In verità, non sapeva cosa fare, ma preferì fermarsi a riflettere. Michi, intanto, si era accorto di come l'altro stesse iniziando a diventare sempre più pallido e debole. Passarono Natale e Capodanno insieme ed, il due gennaio, dopo altri esami, Hansuke disse la verità a Michi: la sua situazione era peggiorata ed, ora, la sua aspettativa di vita era di soli due mesi. Michi non la prese affatto bene, e per un attimo si arrabbiò con l'altro: gli aveva mentito, e lui si era illuso che sarebbe potuto migliorare, che sarebbe  potuto guarire...e invece, adesso aveva a malapena due mesi da vivere. Dopo un breve sfogo, Michi si calmò, ma non disse nulla. Si limitò ad abbracciare l'altro, non potendo più sistemarsi nel letto insieme a lui. I due si promisero di rendere quegli ultimi due mesi i migliori della loro vita...ma Hansuke morì pochi giorni dopo. Le sue condizioni si erano aggravate improvvisamente, e non c'era stato nulla da fare. Al suo funerale, Michi non pianse. Nemmeno una lacrima. Era assolutamente stravolto, e realizzò che Hansuke non c'era più dopo circa due giorni. E pianse. Pianse fino ad addormentarsi, pianse per giorni, rifiutandosi di uscire, mangiare o fare qualsiasi cosa, perfino giocare a pallavolo. Fanculo la pallavolo, il suo alzatore non c'era più...e non era nemmeno riuscito ad essere onesto con lui e con i suoi sentimenti. Due settimane dopo la morte del ragazzo, i suoi genitori andarono a visitare Michi, lasciandogli una leggera che Hansuke gli aveva scritto due giorni prima di morire. Michi, nel rivedere la calligrafia ordinata e tondeggiante dell'amico, non riuscì a non scoppiare a piangere. Strinse la lettera al petto, per poi leggerla una volta calmatosi.
Ancora oggi tiene quella lettera con sè, e quando è particolarmente abbattuto la rilegge. Si riprese dalla morte di Hansuke, nel senso che iniziò ad uscire di casa, dopo quasi un mese, ma non toccò una palla fino ad aprile, quando si rese conto che Hansuke non avrebbe voluto quello -l'aveva anche scritto nella sua lettera!-...quindi riprese ad allenarsi, anche se si ritrovò più volte ad urlare il nome di Hansuke per chiamare la palla. Dopo l'ennesima volta, venne colto da una rabbia improvvisa e colpì la palla con così tanta forza da fratturarsi l'indice sinistro per via dell'angolo con cui l'aveva presa. In seguito a quell'evento, iniziò ad essere sempre più violento con le proprie schiacciate ed iniziò anche a fare un po' l'acido con gli altri e ad attaccare briga di proposito, tantè che alle medie iniziò ad avere una reputazione di bulletto. Al terzo anno, però, cercò di cambiare e darsi una regolata, partendo prima di tutto dai suoi capelli: li tinse prima di rosso, poi di blu e poi di rosa, con la tanto famosa tinta secondo lui color ruby chocolate...della quale s'innamorò. Piano piano iniziò a migliorare, nel senso che smise di farsi odiare da tutti, ma comunque non strinse grandi amicizie. Sono passati quasi cinque anni dalla morte di Hansuke, ed ha, più o meno, superato la cosa...o almeno crede. È ancora arrabbiato, anche se non sa con chi...sotto sotto pensa che non sia stato fatto abbastanza, che magari Hansuke si sarebbe potuto salvare, ma cerca sempre di soffocare questi pensieri.

▹Fᴀᴍɪɢʟɪᴀ...
-Yamashita Akari-Madre-[Morta a 25 anni, adesso ne avrebbe 37]-

[Nata a sua volta per errore, il suo destino è stato decisamente diverso da quello del figlio. I suoi genitori erano ricchi spacciatori, ed a diciassette anni rubò una dose da loro per farne uso insieme ad un paio di amiche e, da lì, continuò a peggiorare. Anche se non si direbbe, alla povera donna impotava molto di Michi, per un periodo ha anche provato a rimanere pulita, ma riuscì a resistere solo per una settimana. Dopo la sua scomparsa lo cercò per ore e, non trovandolo, cadde in una cupa depressione e l'overdose che è sembrata un incidente è stata, in realtà, un suicidio. Il suo ultimo pensiero lucido fu rivolto al figlio...sperava vivesse una vita migliore della sua. Non è mai stata una donna molto determinata e si arrendeva molto facilmente alle prime difficoltà...per fortuna il figlio non ha ereditato questi suoi difetti, o almeno non 'completamente'. Di lei ha ereditato principalmente la bellezza, oltre agli occhi ed i capelli]

-Matsushima Kobe-Padre-[49]-

[Uomo potente ed in generale piuttosto egoista, non sa nemmeno lui perchè abbia aiutato il figlio, rischiando d'esser visto in sua compagnia o che suo fratello spifferasse il tradimento a sua moglie. Michi gli vuole bene, anche se Kobe ha deciso di uscire completamente dalla sua vita dopo la sera in cui lo 'liberò', ed ora il ragazzo, più o meno, lo capisce. Non fece nulla per aiutare Akari perchè sapeva che con lei non ci sarebbe stato nulla da fare. Forse, fosse stato più giovane e paziente...e se non avesse già tre figli ed una moglie, ci avrebbe potuto provare. Di lui, Michi ha preso sicuramente il bel fisico -nel senso, ha preso l'abilità di non riuscire ad ingrassare nemmeno volendo- e l'altezza]

-Matsushima Hibiki-Zio/Padre adottivo-[43]-

[Un uomo generoso e sinceramente buono, non ha esistato quando Kobe gli ha proposto di prendersi cura di Michi...non per amore del fratello, ma per amore del bambino. Avendo una casa grande ed un lavoro redditizio, per lui non ci sono stati problemi nell'accogliere il nipote, anche se farlo integrare nell'unità familiare fu...piuttosto complicato. Il suo rapporto con Michi, attualmente, è...buono, insomma, il ragazzo gli è davvero riconoscente, anche se gli ha detto più volte che lui non avrebbe accettato: 'Se mio fratello fa una cazzata perchè dovrei prendermene le responsabilità io?' Spesso a questa osservazione Hibiki si limita a ridacchiare...in effetti, è stata una decisione un po' dubbia. Molti suoi amici gli hanno dato del pazzo, ma per fortuna sua moglie gli è stata sempre vicina]

-Tanaka Aika in Matsushima-Zia/Madre adottiva-[41]-

[Aika è una donna forte ma, allo stesso tempo, molto sensibile e buona...lei ed Hibiki sono un po' la coppia perfetta del mulino bianco, e spesso Michi ed Ichika, la loro figlia biologica, li prendono in giro per questo. Lavora come avvocato insieme al marito, ed entrambi finiscono spesso con il passare molto tempo a lavoro, ma Ichika si prende cura di Michi e della casa senza troppi problemi. Aika ama da morire entrambi i suoi figli, e l'idea di adottare Michi le è piaciuta da subito, essendo stata la nascita di Ichika un vero miracolo -in passato era stata data per sterile-. Con il nipote è stata molto paziente, spiegandogli con attenzione qualsiasi cosa inerente la 'vita vera', che era molto diversa da quella che lui, fino ad allora, aveva vissuto. Anche a lei Michi è davvero riconoscente, e l'adora, una volta l'ha anche chiamata mamma e, mentre lei si è quasi commossa, lui è diventato un peperone e si è chiuso in camera per un paio d'ore]

-Matsushima Ichika-Cugina/Sorellastra-[14]-

[Giuro che è una ragazza! Ichika è una tipa piuttosto silenziosa, ma apprezza molto la compagnia del fratello. Tra i due è senza dubbio la più matura e sveglia, ed anche la più brava a scuola: aiuta sempre Michi con i propri compiti di matematica, essendo brava soprattutto nelle materie scientifiche. Ama giocare ai videogiochi ed è davvero bravissima, fa sempre il sederino a strisce al fratello ed a tutti i suoi amici nei picchiaduro! Sembra una tipa scontrosa e solitaria, ma in realtà è una tenerona...come praticamente tutti in casa Matsushima. Dopo che Michi le raccontò la storia di Hansuke si mise a piangere ed abbracciò il fratello -sa che sono cugini, ma per lei non c'è differenza- per praticamente tutta la serata]

-Hiroito Hansuke-Migliore amico-[Morto ad 11 anni, adesso ne avrebbe 16]-

[Un ragazzo timido, dolce e sensibile...voleva un mondo di bene a Michi ed, in verità, ricambiava i suoi sentimenti. Poche settimane prima della sua morte si era accorto degli strani comportamenti del ragazzo ed aveva iniziato a sospettare qualcosa...ma non gli disse nulla per evitare di farlo soffrire ancora di più. Gli sarebbe piaciuto tanto diventare un giocatore di pallavolo professionista insieme al suo Micchan...ma a quanto pare il destino aveva piani diversi per lui. Se n'è andato all'alba del sette gennaio 2195. Gli sarebbe piaciuto passare un ultimo compleanno con Michi, ma non ce la fece a resistere fino al due aprile. Il suo rapporto con il rosato era...semplicemente unico, nessuno dei due avrebbe trovato altre parole per descriverlo. Nella sua lettera ha chiesto a Michi di non abbandonare per nessun motivo la pallavolo od i suoi sogni e, soprattutto, di continuare a vivere anche per lui]

▸Aʙɪʟɪᴛà ᴇ ᴅᴇʙᴏʟᴇᴢᴢᴇ...
+ Riesce a capire facilmente gli altri...quando si applica. E quindi, praticamente mai, ops. Prestando un po' d'attenzione potrebbe capire molto dei suoi compagni di squadra, ma lui semplicemente non ha voglia di farlo e non vuole...per il momento, forse?

- In generale non si arrabbia facilmente, sostiene che nessuno possa dire cose peggiori di quelle che lui, ogni santo giorno, si ripete, però se c'è una cosa che odia è essere ignorato. Se dovesse essere ignorato si offenderebbe molto e non si concentrerebbe su nient'altro se non sul farsi notare dalla persona che sta osando ignorarlo. Cioè, okay che è un rompiscatole, lo riconosce, ma vuole attenzioni.

+ Non è propriamente un'abilità, ma riesce a sopportare il dolore come pochi. Non che non lo provi, è un ragazzo assolutamente normalissimo...semplicemente, sopporta molto bene qualsiasi tipo di dolore. Anche per questo, evita il più possibile di prendere qualsiasi medicinale o richiedere aiuto di medici. Inoltre, non è mai svenuto per via del dolore, anche se ci è andato vicino più volte.

- Non sfrutta la sua intelligenza, è l'incarnazione dell''è intelligente ma non si applica' e s'impegna solo se qualcosa lo appassiona davvero -quindi praticamente solo la pallavolo-. Poi se si sente obbligato a fare qualcosa perde ancora più interesse...è un pelino orgoglioso, ma non così tanto da prenderla a male o cose del genere...semplicemente, nel caso non dovesse 'apprezzarli', si limita a non eseguire gli ordini ricevuti oppure eseguirli come e quando vuole lui.

+ Non sembrerebbe, ma è abbastanza bravo nell'abbinare capi d'abbigliamento e colori, spesso Aika e perfino Hibiki gli chiedono consigli di moda. Ichika, invece, preferisce far da sè. Quando deve dare consigli seri si impegna un pochino di più, mentre quando deve vestirsi, lo ammette, va un po' a caso per pura pigrizia.

- Agisce sempre con impulsività e, soprattutto, non si cura dei danni che provoca al suo corpo. Tende a trascurare moltissimo la propria salute ed ha provato più volte a correggersi. 'Hansuke non vorrebbe questo', si ripete, ma proprio non ce la fa. Si dimentica di disinfettarsi le ferite, gioca nonostante slogature, storte o strappi sopportando il dolore, schiaccia con così tanta violenza da far rimanere la mano indolenzita per ore...lui ci prova, ma non ce la fa proprio. Sa che probabilmente facendo così finirà con l'autodistruggersi, ma ormai non gli importa più nulla della sua salute.

▹Rᴇɴᴅɪᴍᴇɴᴛᴏ ꜱᴄᴏʟᴀꜱᴛɪᴄᴏ...
Diciamo...che è nella media, si mantiene intorno al 75 nella maggior parte delle materie, anche se nell'inglese arriva anche al 90: insultare gli amici americani di Ichika non è stato inutile. Non si impegna minimamente a scuola, e spesso ai compiti od alle interrogazioni improvvisa, poco gli importa se dice o scrive idiozie. Non prova nemmeno a copiare se ne ha la possibilità, per lui un 60 ed un 100 sono la stessa cosa...se li prende lui, ovviamente. Se li prendono gli altri, o sono asini o divinità scese in terra. Probabilmente è riuscito ad entrare alla Tokage Academy grazie alla sua abilità negli sport o, meglio, alla sua grinta e potenza nell'attacco quando gioca. Togliendo istinti leggermente suicidi e la mancanza di logica, è infatti davvero un ottimo atleta.

▸Cᴏꜱᴀ ɢʟɪ ᴘɪᴀᴄᴇ...
>Il cioccolato<
[Soprattutto la ruby chocolate, è assolutamente la sua preferita, ma non disdegna alcun tipo di cioccolata. La preferisce molto dolce ed ama qualsiasi dolce ne contenga  almeno un po'. Si ingozza di cioccolata come se non ci fosse un domani, fregandosene dei danni che ciò potrebbe portare al suo corpo...ma spesso prima delle partite evita di mangiarne tanta, emozione e stomaco pieno non vanno molto d'accordo]

>Il rosa<
[Quando era piccolo, in realtà, preferiva il rosso...ma dopo aver conosciuto Hansuke l'ha rivalutato. Il rosa è un colore generalmente rienuto femminile, ma manderebbe a quel paese chiunque provi a ricordarglielo od a prenderlo in giro per questo. Associa il colore rosa anche ad Hansuke, e quindi gli è molto, molto caro]

>Le lingue<
[Le trova davvero affascinanti...ama informarsi su altre lingue, ma non studiarle, quella è troppa fatica- Parla bene l'inglese e sa qualche parolina in coreano, ma gli piacerebbe tanto imparare il francese, l'italiano o lo spagnolo...gli sembrano lingue così affascinanti e romantiche! Il tedesco invece un po' meno, oof. Ha anche una passione per la geografia in generale, e con Hansuke aveva stilato anche una 'Top 5 delle città che visiteremo'. Al primo posto c'era Parigi, seguita poi da Venezia, Londra, Amsterdam e poi New York]

>Il gelato<
[In particolare quello alla fragola e quello al cioccolato, mlmlml- Pensa sia una droga migliore dell'adrenalina, fosse per lui lo mangerebbe tutti i giorni! Preferisce il gelato artigianale da mangiare sul cono e non quello confezionato...è troppo perfetto, non c'è sfizio! Ha, però, i denti un po' sensibili, quindi non è raro che mentre lo mangi faccia smorfie di sofferenza e si lamenti di quanto i suoi denti siano, appunto, sensibili]

>La musica rock<
[Non è il tipo da ascoltare molta musica, ma se c'è un genere di cui non si stancherà mai quello è il caro vecchio rock. Non ha una vera e propria band preferita, ascolta un po' quello che gli capita...però, in compenso, ha almeno una trentina di canzoni preferite e quando qualcuno gli chiede di consigliargliene un paio se le dimentica tutte. Un classico]

>La pallavolo<
[Oltre ad averlo avvicinato ancora di più ad Hansuke, adesso è diventata la sua prima valvola di sfogo. Però, dopo la morte dell'amico, durante le partite il suo obiettivo sta lentamente diventando semplicemente sfogarsi. Vuole vincere, ovviamente, ma vuole prima di tutto giocare mettendoci tutto il suo impegno e tutta la sua forza...una sconfitta è un brutto colpo, ma ci si può sempre rialzare, mentre una partita nella quale non ha dato il massimo per lui è una partita sprecata]

>Le cicatrici<
[Pensa siano prova di forza: una cicatrice equivale ad aver superato una dura prova od un periodo difficile, per questo va fiero delle proprie. Oh, a proposito, è arrivato il momento di parlarne! In verità, nessuna ha una storia chissà quanto...eccezionale od impressionante, questo perché le sue cicatrici più profonde non si trovano sulla sua pelle. Quella sul palmo sinistro se l'è provocata semplicemente cadendo in modo piuttosto brutto su una bottiglia di vetro lasciata per terra, quella sul dorso della mano facendo lo scemo con un coltello, quella sotto il tallone in spiaggia -calpestò un oggetto nascosto nella sabbia- e quella dietro la schiena...non ricorda come se l'è procurata, sa solo che c'è sempre stata. È il risultato di un incidente che ebbe a due anni, quando era ancora ammesso nella 'stanza proibita' della mamma. Un suo 'compagno' lo spinse via e lui, rotolando, è andato a finire contro un barattolo -che conteneva chissà cosa-, che si frantumò. Per poco il piccolo non ci rimase e, per fortuna, Akari lo soccorse subito]

▹Cᴏꜱᴀ ɴᴏɴ ɢʟɪ ᴘɪᴀᴄᴇ...
>Le droghe<
[L'unico motivo della sua nascita e ciò che ha portato alla morte di sua madre biologica, disprezza terribilmente qualsiasi tipo di droga ed, in generale, non vede di buon occhio nemmeno chi fuma o fa uso di alcolici. È un po' sensibile quando si parla di argomenti simili od, in generale, di dipendenze, perchè si sente leggermente chiamato in causa. Che sia per via di sua madre o per la sua 'dipendenza' dalla pallavolo non l'ha ancora capito]

>Provare emozioni<
[Non trovavo un 'titolo' migliore okay--- Comunque, detesta provare emozioni troppo forti perchè, in qualsiasi caso, i suoi pensieri finiscono con il rivolgersi ad Hansuke.
'Se solo potesse vedermi adesso...'
'Lui saprebbe dirmi cosa fare...'
'Hansuke l'avrebbe adorato...'
'Se solo potessi parlargli...'
Pensieri del genere sono sempre più frequenti, che sia dopo una vittoria, una sconfitta, una figuraccia, una qualsiasi cosa che sia motivo di gioia o dolore per Michi...i suoi pensieri sono sempre rivolti ad Hansuke. Sotto sotto, gli piacerebbe avere di nuovo qualuno con cui condividere le proprie emozioni]

>I medici<
[Non si fida, ed i camici bianchi gli fanno un po' impressione in verità. Lo stesso vale per le mascherine chirurgiche, gli fanno impressione...non sa perchè. Sa che è una cosa stupida, ma è prevenuto nei confronti di qualsiasi medico essendo ancora convinto che per Hansuke non sia stato fatto tutto il possibile e quindi almeno un pizzico della sua rabbia è indirizzata verso medici ed ospedali]

>Lo smalto<
[La puzza è tremenda, e non capisce cosa ci sia di tanto bello...me eh, fino a quando qualcuno non va a metterselo davanti a lui gli va bene]

>I ghiaccioli<
[È solo ghiaccio con un sapore diverso, un insulto al gelato! Non gli piacciono proprio, anche perchè di leccarli non se ne parla, il gelato è una cosa, i ghiaccioli ne sono un'altra...e se li mordesse probabilmente morirebbe istantaneamente]

>I robot<
[Lo inquietano, e per uno che vive nel futuro avere una paura simile non è proprio...il massimo, insomma. Pensa che i robot siano imprevedibili, nonostante non abbia mai avuto una brutta esperienza con qualche robot continua a non fidarsi...e non parliamo dei medici robot! Che impressione, ew ew ew-]

>Il vetro<
[Si capisce perchè, fa sempre molta attenzione a maneggiare oggetti in vetro e non si azzarderebbe mai a prendere o toccare del vetro rotto o crepato]

▸Pᴀᴜʀᴇ...
>Nosocomefobia; paura degli ospedali<
[Anche in questo caso, il motivo è intuibile. Si sente sempre a disagio se in un ospedale od una clinica, e la prima volta che entrò all'interno di una stanza d'ospedale dopo la morte di Hansuke vomitò. I ricordi delle notti passate nel letto accanto al ragazzo sono ancora vividi nella sua mente, insieme alla visione dell'amico pallido, privo di forze all'interno del letto]

>Automatonofobia; paura di burattini, ventriloqui, ecc..<
[Gli fanno terribilmente impressione, ha paura che possano prendere vita da un momento all'altro. Gli fanno impressione anche statue, manichini e simili, ma ciò che lo inquieta di più sono le rappresentazioni più realistiche o prive di bocca. Non sa perchè...ma gli fanno gelare il sangue nelle vene, brr]

▹Oʀɪᴇɴᴛᴀᴍᴇɴᴛᴏ ꜱᴇꜱꜱᴜᴀʟᴇ...
Rullo di tamburi...Michi è omosessuale e, come si direbbe in inglese, out and proud. Francamente, la sua sessualità è l'ultimo dei suoi problemi, e se gli altri non lo accettano affari loro: non possono cambiarlo. La voce della sua omosessualità si è diffusa quando, in prima, un ragazzo del secondo anno lo approcciò con un classico "Ma che sei, gay?" indicando i suoi capelli. Michi, senza batter ciglio, rispose con un semplice "Si, perchè? Sei forse interessato?" e nulla da dire, adesso quel ragazzo è al terzo anno ed ha un fidanzato.

▸Dɪꜱᴘᴏɴɪʙɪʟɪᴛà ᴀ ʀᴇʟᴀᴢɪᴏɴɪ...
Arriviamo ad un tasto un po'...dolente, se così si può dire? Dopo la morte di Hansuke non si è più innamorato di nessuno, ma attualmente sta iniziando a guardarsi un po' attorno, sapendo che il suo amico vorrebbe solo la sua felicità. Quindi, si, nonostante tutto è disponibile...anche perchè i sentimenti romantici nei confronti di Hansuke adesso sono scomparsi, lo ricorda come un bambino adorabile, però...adesso ha sedic'anni, insomma----

▹Cᴏᴍᴘᴏʀᴛᴀᴍᴇɴᴛᴏ ᴅᴀ ɪɴɴᴀᴍᴏʀᴀᴛᴏ ᴇ ᴄᴏʟ ᴘᴀʀᴛɴᴇʀ...
Michi innamorato? Voi ce lo vedete? Come potrebbe mai innamorarsi questo coso..? Okay, non è raro che trovi ragazzi carini o sexy, però non si ferma mai a provarci, preferendo rimanere a guardare e non avendo troppo interesse. Se però dovesse avvicinarsi ad un ragazzo che trova carino/dovesse iniziare ad innamorarsi di un suo amico...tutto dipenderà dall'altro, in verità. Probabilmente si tratterà di una persona almeno un po' permalosa o che, comunque, Michi si divertirà a provocare od, in alternativa, sarà qualcuno che si ostinerà ad ignorare lui e le sue provocazioni. In ogni caso cercherebbe di attirare l'attenzione della sua cotta, divertendosi a provocarla perchè non saprebbe come instaurare un rapporto in altro modo. Infatti, se dovesse conversare tranquillamente e come un normale ragazzo con la sua crush, andrebbe nel pallone. Improvvisamente, proverebbe di nuovo la sensazione che provava quando incrociava lo guardo di Hansuke o quando si voltava semplicemente a guardarlo...e ciò lo spaventerà. Non saprebbe come comportarsi, ma cercherebbe comunque di nasconderlo, non riuscendo però a fare lo stesso con il rossore sulle guance. Continuerebbe a provocarlo, ma sarebbe meno 'cattivo', sorriderebbe più spesso in presenza della sua cotta e cercherebbe, anche involontariamente, contatto fisico. Che sia appoggiandosi alla sua spalla con il braccio o la testa -dipende dall'altezza dell'altro heh- oppure spettinandogli i capelli con falsissima nonchalance gli andrà bene lo stesso e si accontenterà di una semplice amicizia non volendo perdere l'unico suo buon amico.
Con il tempo inizierebbe ad avvicinarsi timidamente al ragazzo oggetto del suo interesse, provocandolo sempre meno e cercando di attirare la sua attenzione in modi diversi così da...non farsi detestare, ecco. Se dovesse avere qualche sicurezza da parte dell'altro...okay, come prima cosa andrebbe leggermente nel panico, non riuscendo a concepire come qualcuno si possa essere innamorato di lui...e poi inizierebbe ad essere un pelino più dolce con lui, ma non la smetterebbe di provocarlo...aNZI. Potrebbe anche arrivare a flirtare, solo per vederlo arrossire...ed anche per sondare un po' il territorio.
Arriverebbe a dichiararsi solo dopo tanto tempo e, magari, dopo essersi confidato proprio con la sua cotta, chiedendogli consiglio su come dichiararsi al ragazzo che gli piace. A seconda di come andrà la conversazione, potrebbe anche dichiararsi sul momento. Se dovesse essere respinto, Michi probabilmente si limiterebbe a...scusarsi, per poi deprimersi e non uscire dalla propria stanza per giorni. Invece, se i suoi sentimenti dovessero essere ricambiati...non saprebbe cosa dire. Rimarrebbe a dir poco senza parole e, per la prima volta in anni, provare felicità non gli sembrerà tanto malvagio, avendo finalmente qualcuno con cui condividerla. In generale inizierebbe ad essere più sereno ed a fare un minimo di attenzione a sè stesso, mentre con il fidanzato rimarrebbe lo stesso. Si divertirebbe comunque a stuzzicarlo, ovviamente senza essere cattivo, e probabilmente cercherebbe spesso contatto fisico o almeno visivo con il proprio ragazzo. Non si farebbe problemi ad abbracciarlo o baciarlo in pubblico, anche per mostrare agli altri che il suo fidanzato è occupato...non tanto per gelosia, più per vedere la sua reazione che altro. Non essendo mai stato in una relazione, però, chiederebbe spesso al proprio ragazzo un 'feedback': è un bravo fidanzato? Potrebbe migliorarsi? Qualcosa che ha fatto l'ha infastidito (seriamente)? Nel privato sarebbe decisamente più affettuoso e romantico, e probabilmente parlerebbe al suo ragazzo dei suoi genitori e perfino di Hansuke, ma naturalmente non subito. Sarebbe anche molto premuroso e si preoccuperebbe di esserci sempre per il proprio ragazzo e sostenerlo qualsiasi cosa accada.

▸Cʟᴜʙ ᴅɪ ᴀᴘᴘᴀʀᴛᴇɴᴇɴᴢᴀ ᴇ ʀᴜᴏʟᴏ...
Naturalmente è nel club di pallavolo...anche se, vi dirò, inizialmente non era sicurissimo di questa scelta, ma è presto arrivato alla conclusione che senza la pallavolo sarebbe probabilmente impazzito. Gioca nel ruolo di schiacciatore opposto, che spesso è dato a giocatori mancini che prediligono l'attacco dalla parte destra del campo...ed, indovinate? Lui è ambidestro, ma quella sinistra si potrebbe definire come la sua...'mano dominante', se così si può dire.

▹Sᴄᴀʀᴘᴀ ᴇ ᴘᴏᴛᴇʀᴇ...
Per quanto riguarda le scarpe, Michi le richiederà rosa. Farà sostituire solamente il verde più scuro con il suo tanto amato rosa, mantenendo gli accenni di verde chiaro...ma che diamine di combinazione è verde e rosa?
Per il potere, invece, è rimasto a pensarci su per un po'. Voleva qualcosa di figo, originale e...rosa. E che avesse principalmente un potere offensivo, magari per aiutarlo nelle schiacciate e nei calci. Così, ha avuto l'illuminazione suprema osservando sua zia fare della carne arrosto: il fuoco! Cosa più importante, ha richiesto esplicitamente e più volte che il fuoco sprigionato dal suo potere fosse esclusivamente rosa...e non un rosetto qualsiasi, un rosa deciso, eh! Per lui solo il meglio~ Oh, giusto, la descrizione del potere...il suo potere -o meglio, quello delle sue scarpe- è principalmente di tipo offensivo ed è dotato di due 'funzionalità', anche se la seconda è più un effetto secondario della prima. Il fuoco rosa avvolgerà il piede o la mano del ragazzo pochi secondi prima del calcio o schiacciata, rendendo il colpo più potente ed, in caso di un impatto molto potente, la palla diventerà rovente per una manciata di secondi. Sette, per la precisione. Come effetto secondario, un'onda di calore verrà sprigionata nell'area attorno Michi, ad un raggio massimo di un metro e mezzo, e si dissolverà completamente dopo circa venti secondi.

▸Nᴜᴍᴇʀᴏ ᴅɪ ᴍᴀɢʟɪᴀ...
42
[Il numero che sceglierà è il quarantdue, scelto principalmente perchè è numero della sua tinta...no, okay, in verità l'ha scelto perchè è la data di nascita di Hansuke con le cifre invertite. Infatti, è nato, appunto, il due aprile. Nella simbologia, il numero quarantadue non rappresenta nulla di particolare, ma una piccola chicca è che, nella religione, è il numero dell'imperfezione (6) moltiplicato per quello associato a Dio (7). Invece, dietro alle singole cifre si nascondono altri significati. Partiamo con il quattro, associato alla Terra, alla materia, ai quattro punti cardinali ed alle stagioni. Nella valenza positiva rappresenta l'essere pratico, mentre in quella negativa è collegato ad una persona che, pur di elaborare un 'modo di pensare fuori dal coro', traee idee, spesso in conflitto, da fonti diverse. Inoltre, nella numerologia cinese il quattro è ritenuto un numero sfortunato perchè omonimo della parola 'morte'. Il due, invece, rappresenta da un lato associazioni ed interazioni con gli altri, la cooperazione ed il lavoro di squadra, mentre dall'altro è visto come contrapposizione, polarità differenti ed un contrasto al perfetto ed unificante numero uno. Il due può, inoltre, essere considerato femminile, intuitivo e corrisponde all'istinto di protezione, ma è anche avido, soffocante e frustrante. L'aspetto frustrante deriva dall'insoddisfazione e delusione nello spirito umano, al quale viene sempre negata la prima posizione]

▹Pᴇʀᴄʜè ᴀᴄᴄᴇᴛᴛᴀ?
Si giocherà, no? Gli basta questo. L'idea del torneo lo alletta non poco, e non vede l'ora di fare il sedere quadrato a qualche squadra avversaria, eheh. Poi, il fatto di viaggiare...ahh, non se lo sarebbe mai immaginato così il suo viaggio attorno al mondo, ma gli va bene lo stesso. Certo, ci fosse anche Hansuke...vorrebbe che, in un modo o nell'altro, il ragazzo potesse vederlo nello stadio.

▸Aʟᴛʀᴏ...
>Sa suonare la chitarra, ha preso qualche 'lezione' da Ichika, ma non lo fa molto spesso. Però gli piace vantarsi di questa sua abilità. Suona anche la batteria e ne perfino ha una tutta sua: è la sua tanto amata bambina. Preferisce di gran lunga la batteria rispetto alla chitarra, perchè il primo strumento gli permette di sfogarsi quanto vuole, ma ha un po' paura di 'ferire' la sua bimba, quindi non suona spesso se arrabbiato<

>Non tollera alcun tipo di profumo troppo forte, sono semplicemente...ew<

>Soffre terribilmente il solletico dietro il collo e sulle gambe, soprattutto dietro le ginocchia: toccatelo lì e ce l'avrete in pugno. Per questo indossa spesso abiti che proteggano quei punti -e le ginocchiere, pff-, anche perchè sul resto del corpo è assolutamente insensibile e ciò lo rendeva praticamente op contro Hansuke che, invece, lo soffriva assolutamente dappertutto<

>Ha il vizio di toccare. È il peggior nemico dei negozi di articoli fragili, prenderà in mano qualsiasi cosa lo incuriosisca, fregandosene altamente di tutti i cartelli con su scritto a catatteri cubitali -NON TOCCARE-...ed ha lo stesso vizio con le persone<

>Certe volte, si chiede cosa penserebbe Hansuke di lui, delle sue nuove abilità da schiacciatore ed in generale...di come è diventato. Ed anche di quanto è diventato alto, eheh. Quando erano piccoli era Hansuke il più alto...chissà se crescendo avrbbe continuato ad esserlo<

>Non legge molto, ma adora gli horror....solamente i libri però, perchè i film gli fanno troppa impressione<

>Anni fa ha installato una lucina a led nel gabinetto di casa che si accende non appena qualcuno entra e quindi utilizza il gabinetto, e ne va fierissimo. S'illumina di tutti i colori dell'arcobaleno e si spegne quando l'ospite se ne va<

>Va in palestra tre giorni alla settimana -il lunedì, il mercoledì ed il venerdì- da due anni. Lo fa principalente per mantenersi in forma e migliorare il proprio aspetto...ma anche per distrarsi un po' ED allenarsi, non dimentichiamo l'allenamento, è importante anche quello uh<

▻ABILITY PARAMETERS◅

▹Pᴏᴛᴇɴᴢᴀ◃
S
[...che c'è da dire? Quando gioca sul serio, la forza di Michi è a dir poco spaventosa. Infatti non si direbbe, ma quell'accenno di addominali cela qualcosa di più grande di un semplice...'accenno'. Insieme al suo potere, poi...probabilmente inizalmente finirà con il fare qualche casino, dovrà imparare a controllare bene così tanta potenza]

▸Vᴇʟᴏᴄɪᴛà◂
A
[È molto veloce nei movimenti e soprattutto nella corsa, ma non è troppo veloce, insomma...è bravo, ma non eccellente. Spesso ripete che 'forse, avesse le gambe un po' più lunghe..' ...ma probabilmente, ad avere le gambe un po' più lunghe sembrerebbe uno struzzo]

▹Sᴀʟᴛᴏ◃
S
[Forse non si direbbe, ma i suoi salti sono fantastici...tutto merito dei muscoli nei polpacci, sviluppati soprattutto negli ultimi due anni di palestra ed allenamenti. Da piccolo gli piaceva fare gare di salto con Hansuke, e già allora saltava molto in alto]

▸Sᴛᴀᴍɪɴᴀ◂
S
[È sempre stato molto resistente di natura e di solito non ha problemi a giocare un'intera partita senza sentirsi male. Spesso, poi, l'adrenalina non gli fa nemmeno avvertire la stanchezza. Certo, finita la partita di solito crolla a terra e si svuota almeno mezza bottiglia d'acqua in faccia, ma questi son dettagli]

▹Aᴛᴛᴀᴄᴄᴏ◃
S
[Il suo punto forte! Spesso si vanta delle capacità offensive eccellenti, che potrebbero superare qualsiasi muro...e non glielo si può negare, è davvero bravo. Combinate le sue abilità offensive alla sua potenza, è leggermente un mostro. Peccato sia stupid- no okay--]

▸Dɪғᴇꜱᴀ◂
C
[La difesa, invece, è un po' il suo punto debole. Durante le partite, infatti, non ha mai avuto una visione troppo...'ampia'. È un suo difetto, ma tende a concentrarsi solo sull'area più vicina a lui...anche perchè il suo compito è principalmente quello di attaccare, non di difendere! E poi si fida dei suoi compagni di squadra...]

▹Gʀɪɴᴛᴀ◃
S
[Che vi aspettavate? Lui semplicemente non può arrendersi. Non può lasciarsi scoraggiare. Qualsiasi cosa succeda continuerà a lottare e non abbandonerà mai il campo, pensa che valga la pena di continuare a lottare in qualsiasi situazione....lo diceva spesso Hansuke. Lui lo esortava sempre a non demoralizzarsi mai, e Michi probabilmente farebbe lo stesso con i propri compagni di squadra. Durante le partite, infatti, diventa stranamente 'meno buffone' e si preoccupa dei propri compagni...quando non colpisce la palla, ovviamente]

▸Aʙɪʟɪᴛà◂
A
[Frutto di tanti allenamenti, tante sudate e tante partite, nella pallavolo è bravissimo, ma inizialmente nel Taikaken sarà un po' una feccia. Infatti, se la lotteria genetica l'ha dotato di doti naturali come la potenza o la resistenza, le abilità negli sport lui le ottiene con tempo, impegno e sudore. Non avendo mai giocato a calcio -nè tantomento al Taikaken- si troverà leggermente in difficoltà, ma alla fine imparerà. Non eccellerà come nella pallavolo, certo...ma se la caverà]

▹Aꜱᴛᴜᴢɪᴀ◃
B
[Potrebbe, se solo volesse, ottenere un'A od anche un'S sotto questo parametro...ma si è beccato solo una B. Perchè? Eppure quando gioca s'impegna! Ebbene, per quanto ci provi, non essendo praticamente abituato va un po' in crisi quando deve pensare velocemente strategie troppo elaborate negli sport e quindi preferisce andare ad istinto oppure ideare strategie semplici. Non riuscirà ad adattarsi velocemente ai cambiamenti, ma forse potrebbe provare a migliorarsi sotto questo punto di vista]

▸Cᴏᴏᴘᴇʀᴀᴛɪᴠɪᴛà◂
B
[Okay, uhm...perchè così basso per un tipo come lui? In generale non gli dispiace collaborare, però...non riesce a non fare a meno di immaginare come sarebbe se, insieme a quelli lì, ci fosse anche Hansuke...prova un po' d'astio nei confronti degli alzatori della squadra, per quanto sa sia una cosa a stupida non riesce a non farne a meno. Con i suoi compagni è attento e premuroso, si fida di loro durante la partita, riconosce le loro abilità...però non riesce ad instaurare un vero rapporto con loro, proprio non ce la fa. Non se continua a pensare che al posto di uno di loro potrebbe esserci stato Hansuke...]

▻Tᴏᴛᴀʟᴇ ᴇ ʟɪᴠᴇʟʟᴏ◅
910; Molto Alto
[Se solo non fosse per i suoi 'problemi' con la difesa e le strategie complicate..! È molto fiero di essere riuscito a totalizzare un simile punteggio...ed i suoi compagni di squadra lo sanno. Fin troppo bene]

Crazy_Moon11

「 Flame's Notes 」

「 Ed eccomi qui con questo cLoWn che, sinceramente, adoro. L'ho scritto praticamente tutto ieri e non so nemmeno come ho fatto ma okay, Maki mi ha spacciato qualcosa di davvero buono- Ora non rimango qui a parlarvi di quanto aMi Michi...ma una parolina ce la metto: oH MIO DIO HANSUKEEEEE- Vi giuro che ho pianto mentre scrivevo la storia e non mi era mai successo sOB- Avrei potuto pubblicarlo anche ieri notte ma mia madre mi ha tolto il wi-fi ed i dati del telefono se ne sono andati a quel paese quindi rIP--- Spero di aver reso bene Michi, dato che mi ero praticamente scritta tutta la scheda in mente e potrei aver dimenticato qualcosa oof- Ed ovviamente spero che vi piaccia anche e che tutto abbia un senso, sigh-- 」

「 Flame

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