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Ludovico II Γ¨ un giovine nobile italiano appartenente alla casa dei Savoia. Il suo nome Γ¨ di origine germanica e deriva dalle forme di origine medievale Clodovicus e Clodoveo. Questo nome Γ¨ stato in seguito adattati nelle forme Lodovicus e Ludovicus in base al modello francone Hlodowig. Questa parola Γ¨ composta dai termini germanici hloda il cui significato Γ¨ "gloria" o "glorioso" e win che significa "battaglia" o "guerriero". Il significato del nome Ludovico quindi si traduce in "gloriosa battaglia" oppure "guerriero glorioso". 𝚌𝚊𝚜𝚊 πšœπšŠπšŸπš˜πš’πšŠ Γ¨ una tra le dinastie piΓΉ antiche e importanti d'Europa. La sua origine Γ¨ attestata sin dalla fine del X secolo nel territorio del Regno di Borgogna, dove venne infeudata della Contea di Savoia, elevata poi a Ducato nel XV secolo. Nello stesso secolo, estintasi la dinastia dei Lusignano, ottenne la corona titolare deiΒ  regni crociati di Cipro, Gerusalemme e Armenia. Nel XVI secolo circa spostΓ² i suoi interessi territoriali ed economici dalle regioni alpine verso la penisola italiana -come testimoniato dallo spostamento della capitale del ducato da ChambΓ©ey a Torino nel 1563-. Agli inizi del XVIII secolo, a conclusione della guerra di successione spagnola, ottenne l'effettiva dignitΓ  regia, dapprima sul Regno di Sicilia (1713), dopo alcuni anni (1720) scambiato con quello di Sardegna. Egli Γ¨ nato l'8 maggio 1769, pertanto Γ¨ del segno dell'arieteΒ  e, quando Γ¨ stato portato nell'anello aveva all'incirca diciotto anni.
➫ πšŠπš›πš’πšŽπšœ: nell'astrologia esoterica il segno dell'Ariete Γ¨ il simbolo dell'inizio, quello che avvia le cose e le origina. Per questo motivo il segno dell'Ariete viene paragonato alla nascita. Inoltre, essendo anche il primo segno dello zodiaco Γ¨ anche paragonato alla Primavera che ha inizio quando arriva l'equinozio. L'Ariete Γ¨ un segno cardinale, di fuoco, e la sua fiamma deriva dalla prima scintilla: Γ¨ tenue ma forte, non effimero e non devastante che ha davanti a se solo energia, ma non ha esperienza, segue l'istinto e come i bambini impara man mano. Il segno dell'Ariete Γ¨ legato al mito del Vello d'Oro e degli Argonauti. Si narra infatti che un ariete dal mantello dorato venne mandato in aiuto di Frisso, il quale perΓ², dopo un lungo volo in sella all'animale, lo sacrificΓ² a Zeus che non gradΓ¬ e lo lasciΓ² morire. Fu poi l'Oracolo di Delfi che mandΓ² Giasone e gli Argonauti per riportare in patria il Vello d'Oro e Frisso. Per conoscere esattamente le caratteristiche astrologiche di una persona, oltre al segno zodiacale, Γ¨ bene conoscere anche l'ascendente. Questo rappresenta, infatti, la prima impressione che di sΓ© viene data agli altri e il modo in cui l'individuo si relaziona con il mondo. Proprio a causa delle vicende legate al Vello'd'Oro, si puΓ² dire che i nati sotto il segno dell'Ariete risultano essere, spesso e volentieri, impulsivi e impazienti. Molto viscerali nei rapporti amorosi, spesso agiscono senza pensare, rischiando e sfidando la sorte. Coloro che nascono sotto il segno dell'Ariete sono persone che a volte tendono a reprimere le proprie energie le quali poi sfociano spesso in nevrosi. Si interessano a moltissime materie, ma il piΓΉ delle volte non riescono a focalizzarsi veramente su nessuna senza che vi sia un aiuto esterno. Gli Ariete amano le sfide e gli sport adrenalinici come le corse delle auto o delle moto. Il nato nel segno dell'Ariete non porta rancore, ma sicuramente non "manda a dire le cose": se vede un torto deve porvi rimedio. Anche a rischio di commettere errori, si butta in imprese titaniche finalizzate a difendere le proprie idee. Questo segno, in apparenza, non Γ¨ elegante nΓ© fascinoso, riversando il suo interesse piΓΉ verso la sostanza che l'apparenza. Infatti, il suo modo di vestire Γ¨ piuttosto sobrio preferendo abiti funzionali e comodi. In amore il segno dell'Ariete Γ¨ profondamente geloso, volubile e non gli piace la monotonia. Nonostante tutta la sua focositΓ  non Γ¨ un ottimo amante perchΓ© rimane sempre troppo concentrato su se stesso. È forse anche per questo motivo che all'Ariete piace cambiare partner piuttosto spesso associandolo ad una preda, un trofeo da esibire. Quando, perΓ², si instaura una relazione seria dandole un significato importante dona tutto se stesso in modo passionale e intenso. Come per tutti gli altri segni dello Zodiaco anche l'Ariete, nei rapporti di coppia, ha segni con cui riesce ad avere una perfetta armonia, e altri, invece, con i quali non riesce a costruire un rapporto duraturo. In alcuni casi, dove equilibrio e serenitΓ  sono i pilastri fondamentali di un rapporto di coppia in altri, questo binomio diventa una vera e propria chimera

β™‘ . β™‘ πšπšžπšŽπš›πš›πš’πšŽπš›πš˜ ~ πš–πšŠπš›πšŒπš˜ πš–πšŽπš—πšπš˜πš—πš’ β™‘ . β™‘
β™‘ . β™‘ πš–πš˜πš—πšœπšπšŽπš› ~ πš–πšŽπš & πšπš’πšŠ β™‘ . β™‘
β™‘ . β™‘ πšπš πš’πšœπšπšŽπš ~ πš–πš’πšœπšœπš’πš˜ β™‘ . β™‘
β™‘ . β™‘ πšπš›πšŠπš—πšπšŽ πšŠπš–πš˜πš›πšŽ ~ πš’πš• πšŸπš˜πš•πš˜ β™‘ . β™‘
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β™‘ . β™‘Β  πšžπš—πšœπšπš˜πš™πš™πšŠπš‹πš•πšŽ ~ πšπš‘πšŽ πšœπšŒπš˜πš›πšŽΒ  β™‘ . β™‘
β™‘ . β™‘ πš—πšŠπšπšžπš›πšŠπš• ~ πš’πš–πšŠπšπš’πš—πšŽ πšπš›πšŠπšπš˜πš—πšœ β™‘ . β™‘

Fisicamente Γ¨ un ragazzo piuttosto alto per l'epoca storica in cui Γ¨ nato, circa sul metro e ottantatrΓ©, o poco piΓΉ. La sua carnagione Γ¨ bianca, pallida, cosa che al tempo in cui viveva prima di entrare nell'anello, conferiva un certo status sociale, fatta eccezione per le guance, spesso e volentieri di un tono piΓΉ verso il rosato. Ludovico, anche se di bocca buona, Γ¨ sempre stato un ragazzo magrolino, per costituzione soprattutto, ma comunque -con il tempo e con la crescita- ha acquisito un po' di massa, ma quel poco che basta per non stroppiare. I capelli neri come la pece e le labbra rosse come il sangue conferiscono al giovane un alone di mistero che continuerΓ  poi a mantenersi anche durante la sua conoscenza. Per quanto riguarda gli occhi, invece, sono abbastanza sottili e di un color verde sbiadito; questi sono perΓ² cangianti, ossia cambiano colore alla luce del sole, schiarendosi. D'altro canto, per quanto possano essere particolari le sue iridi, il viso di Ludovico non Γ¨ affatto da meno: i lineamenti, duri e marcati, richiamano molto gli standard generali di bellezza e proporzionalitΓ  presenti nell'antica grecia, soprattutto per le statue. Il naso prorompente e con una piccola gobbetta al di sopra, invece, Γ¨ piΓΉ un carattere tutto italiano, molto simile a quello nei ritratti dell'antica roma. E' solito indossare completi della propria epoca, eleganti, di colori scuri e decisamente non adatti ai nostri tempi

➫ '𝟽𝟢𝟢 πš–πšŽπš—'𝚜 πšπšŠπšœπš‘πš’πš˜πš—: denominato anche barocchetto o rococΓ², dal nome di decorazioni a pietruzze e conchiglie allora di moda, il secolo seguitΓ², almeno fino alla Rivoluzione Francese, a essere influenzato dalla moda aristocratica della corte di Francia. In Italia l'imitazione fu spinta al punto che anche parrucchieri e cuochi dovevano avere un nome o una provenienza d'oltralpe. Verso la fine del secolo, grazie alla potenza economica derivata dal colonialismo e dalla Rivoluzione industriale, l'Inghilterra diventΓ² importantissima per la diffusione delle mode, soprattutto maschili. Per tutto il secolo successivo e parte del '900 gli uomini eleganti si fecero fare vestiti e accessori direttamente a Londra. Con la scoperta delle rovine di Pompei rinacque l'arte greco-romana. Il gusto neoclassico che si faceva avanti portΓ² una ventata di semplicitΓ , e le donne indossarono la robe en chemise, una veste lunga, soffice e spesso candida. Per l'uomo continuΓ² l'uso dell'abit Γ  la franΓ§aise, ma con colori chiari e decorazioni ricamate. La giacca superiore, detta marsina, era decorata da file di bottoni e, fino alla prima metΓ  del secolo, ebbe falde molto svasate grazie a imbottiture cartonate nascoste. La marsina si evolse e diventΓ² una veste lunga e stretta, mentre la sottomarsina si accorciΓ² trasformandosi nel gilet. Comparve anche un piccolo collo montante. Dopo il 1770 cominciarono a insinuarsi, soprattutto nell'abbigliamento maschile, mode che venivano dall'Inghilterra. Questa nazione, grazie alla Rivoluzione Industriale e alla ricchezza dei suoi commerci coloniali, si impose come modello per tutta l'Europa e i semplici abiti dei gentiluomini inglesi entrarono definitivamente nella storia della moda. In particolare il frac, e la redingote il cui nome deriva dall'inglese riding coat, e che indicava una veste aperta dietro per potere cavalcare comodamente. Caratteristica del secolo Γ¨ anche la parrucca usata dai due sessi e abbondantemente incipriata dopo essere stata impomatata con creme fissanti. Anche il trucco fu diffuso tra uomini e donne: in generale la figura maschile si fece piΓΉ leziosa e meno marziale che nel '600. Con la Rivoluzione francese una violenta reazione popolare investΓ¬ anche la moda aristocratica: cominciarono a scomparire tessuti pregiati, trucchi, panier e merletti. Si abbandonΓ² la seta per la mussola di cotone. Come materiale principale per creare gioielli fu usato il ferro al posto di oro e diamanti.
Comparvero coccarde tricolori per indicare l'appartenenza rivoluzionaria.

Il daemon di Ludovico, la rondine, lo rispecchia in molti aspetti della personalitΓ  e anche in alcune capacitΓ  fisiche. Uno degli uccelli migratori piΓΉ diffusi al mondo Γ¨ la rondine. Famosa generalmente per il volo acrobatico, ha un corpo molto esile e slanciato. Questo uccello, offre uno spettacolo meraviglioso in quei paesi che li ricevono in primavera. La rondine ha una grande capacitΓ  di memoria, il suo senso dell'orientamento Γ¨ eccellente e ogni anno ritorna nello stesso posto. Il piumaggio di questo uccello nella parte superiore Γ¨ blu scuro e lucentezza metallica. Anche se la rondine Γ¨ in grado sia di correre che camminare, per via della mancanza di muscoli nelle gambe, tende a muoversi con un'andatura ondeggiante e ciondolante. La rondine non Γ¨ generalmente territoriale, ma difende semplicemente il suo nido. Una volta che il maschio ha scelto una zona dove creare il nido, attrae la femmina con canti e acrobazie. La rondine ha una grande capacitΓ  di memoria, il suo senso dell'orientamento Γ¨ eccellente e ogni anno ritorna nello stesso posto, dopo la migrazione e lo fa quasi sempre nello stesso nido che abitava l'anno precedente. Il giovane, proprio come il volatile, Γ¨ protettivo nei confronti delle persone che ama, fedele e buono d'animo. All'apparenza sembrerebbe l'uomo perfetto, dolce, bello, sempre con il sorriso stampato in viso, ma man mano, scavando nel suo animo, i difetti non gli mancano, come a tutti gli esseri umani. Spesso tende a nascondere tutte le sue preoccupazioni, di reprimerle sotto quel bel faccino e questo, come ha ben imparato, Γ¨ il modo migliore per scatenare i suoi poteri, che -se non dosati- possono assumere un tono distruttivo. Cerca sempre di fare una buona prima impressione, come gli Γ¨ stato insegnato fin da piccolo e, anche grazie alla sua estrema educazione, non si permetterebbe mai di giudicare un libro dalla copertina, soprattutto con quando si tratta di nuove conoscenze. Alle volte dai modi troppo sofisticati e antiquati, Ludovico Γ¨ un ragazzo passivo, un mediatore, che cerca di evitare in tutti i modi i conflitti. Per quanto riguarda le relazioni di amicizia Γ¨ molto aperto, nei limiti per lo meno, dato che un piccolo lato della sua anima -quello racchiuso principalmente nei suoi incubi- Γ¨ ben nascosto agli occhi indesiderati e spesso si confida riguardo a ciΓ². A proposito di ciΓ², la notte Γ¨ il momento della giornata che piΓΉ il giovane odia, il buio, il vuoto, il silenzio, lo fanno ammattire! E per non parlare degli incubi: non riesce a togliersi l'immagine di quel 20 gennaio -di cui si parlerΓ  piΓΉ avanti nella storia- lo perseguita! Non fa altro che pensarci e distrarsi non Γ¨ sempre semplice come durante il giorno. Ad ogni modo, passando ad altri tipi di relazioni, all'infuori dell'amicizia, per ora non ne Γ¨ interessato. Lasciatemi spiegare meglio, il cuore di Ludovico, nonostante siano passati anni, Γ¨ ancora rapito da una sua vecchia conoscenza la quale spera di rincontrare una volta fuggito dall'anello. C'Γ¨ solo un piccolo particolare che egli non conosce: una volta sparito, tutte le colpe sono ricadute sulla ragazza, chi altri poteva essere stato a farlo scappare? Chi altri ne avrebbe giovato se non lei? La sposa del giovane pertanto incolpΓ² proprio costei, di cui aveva sempre dubitato, condannandola alla pena capitale, come si usava all'epoca. Probabilmente, fin quando Ludovico non avrΓ  scoperto ed accettato la situazione, nessun'altra (o nessun altro) potrΓ  sostituire la giovane donzella che custodisce i suoi sentimenti piΓΉ reconditi.

Nato in una famiglia nobile ed aristocratica dell'italia del '700, Ludovico ha sempre vissuto nel lusso, nello sfarzo, anche se il suo animo è rimasto comunque umile. Sin dalla tenera età è stato accudito, istruito ed educato da diverse balie, una delle quali in particolar modo gli è rimasta impressa: Agnese. La donna, ancora di giovane età, ha preso il bambino sotto la sua ala ricoprendo in un certo senso il ruolo di madre che quella biologica, cosa consueta tra le famiglie nobili dell'epoca, aveva messo un po' da parte. Infatti i genitori di Ludovico non sono stati molto presenti nella sua infanzia, erano sempre indaffarati e lo mettevano in secondo piano, così come facevano anche con i suoi due fratelli maggiori. Con loro è sempre andato abbastanza d'accordo, si litigavano, ma spesso lo nascondevano ai genitori per evitare punizioni, erano le solite liti tra fratelli; infondo si coprivano le spalle a vicenda. Sul suo passato in realtà non c'è moltissimo da dire, prima di venire a conoscenza dei propri poteri la sua vita era -per quanto possa esserlo quella di un nobile- piuttosto noiosa. Le giornate nella reggia non erano un granchè, aveva pochi passatempi -tra i quali l'equitazione, la pittura e l'oratoria- nei quali si esercitava giornalmente, e altrettanta compagnia -le uniche persone che gli prestavano attenzione oltre ai fratelli e alla balia, erano l'insegnante privato e una vecchia amica d'infanzia. Quest'ultima è stata parte fondamentale nella sua crescita ed, essendo anch'ella di nobile famiglia, era vista bene anche dai genitori del giovine. Tra loro c'è sempre stata molta intesa, fin da piccoli. Non era solo sua complice, era ormai parte della famiglia e...forse non era solo un'amica, in là con il passare degli anni divenne qualcosa di più per il ragazzo. Ma, destino vuole che tra i due non vi fu mai nulla al di fuori dell'amicizia, difatti Ludovico tenne i propri sentimenti nei confronti della ragazza nascosti: i suoi genitori avevano altri piani per lui, nei quali non si poteva interferire. Difatti, all'età di diciott'anni, il giovane venne a scoprire da questi che era già stato promesso in matrimonio ad una principessa di origini straniere; la cerimonia aveva fini pienamente politici e Ludovico non ebbe quindi possibilità di scelta, o di ribattere, nonostante il suo cuore appartenesse già a Caterina, così si chiamava la sua amata. Così non riuscì nemmeno a scoprire quali sentimenti provasse per lui -e il che, forse, era anche un bene, perchè nel caso in cui la giovane non lo avesse ricambiato...meglio restare ignoranti che distrutti-. Egli prese quindi a corteggiare la futura sposa, come da usanza, senza però dimenticare mai la dolce e gentile Caterina. Ed ecco che finalmente il giorno del matrimonio di Ludovico arrivò: 20 gennaio 1787, tutti i nobili della famiglia -e amici annessi- si erano recati ad Agrigento, dove vi era un'antica tenuta di famiglia, per celebrare l'evento. Era tutto pronto, mancavano pochissime ore alla cerimonia, e i due sposini si trovavano in ale del palazzo totalmente differenti. Verso le dieci di mattina Ludovico iniziò ad avere dei ripensamenti: forse non avrebbe dovuto sposare la straniera...Caterina era l'amore della sua vita. si, avrebbe dovuto dirle tutto, confessarle i suoi sentimenti e scappare con lei. Al diavolo l'eredità! insomma, era più semplice a dirsi che a farsi. Uscì nel giardino della tenuta, vicino alle scuderie, per calmarsi. Era pienamente conscio del pericolo che era per gli altri in quelle condizioni di stress, sapeva di essere in qualche modo "speciale", di avere delle doti non prettamente umane. Sin da piccolo ne era a conoscenza, i suoi poteri si sono sempre presentati -in piccole dosi- gradualmente e...questa cosa lo terrorizzava, il poter ferire qualcuno aumentava la gravità della situazione dal suo punto di vista: era un circolo vizioso, più ci pensava e cercava di controllarlo e più l'effetto era devastante. L'unica cosa che poteva fare in quel momento era sfogare la rabbia, ed è quello che per l'appunto fece: si allontanò di molto dalla villa per evitare di ferire qualcuno -cosa che accadde nonostante le sue precauzioni- e prese qualche respiro profondo. Aveva represso talmente tanto questa dote che prima o poi sarebbe dovuto esplodere, non aveva mai imparato a gestirla. Fu un semplice schiocco di dita, un rumore così debole, a scatenare la bomba: Ludovico non aveva mai avuto idea delle proprie capacità. Quel suono, piccolo ed apparentemente innocuo, si propagò per una decina di metri intorno al ragazzo, poi una luce, talmente intensa da accecare il suo sguardo per qualche attimo, seguì lo stesso raggio di espansione...e poi il nulla. L'esplosione fu seguita immediatamente da un profondo e chiassoso silenzio. Riacquistata la vista, Ludovico si guardò intorno, sospeso, spaventato da se stesso e dalla vista di tutto ciò che aveva fatto: la zona, prima sormontata da un folto boschetto, era completamente rasa al suolo, il bestiame steso a terra -non ci interessa sapere in che condizioni- e il silenzio si fece sempre più persistente. Impaurito da se stesso, da quello che era successo, decise di correre verso la villa, di far finta di nulla, che niente fosse accaduto. Solo un mostro, spietato e senza controllo, poteva fare una cosa simile! Non smise di pensare ad altro nemmeno per un istante e man mano che il tempo passava si fece primo pomeriggio, le nozze si avvicinavano. Qualche minuto prima della cerimonia si rintanò tra i cespugli del giardino secondario della tenuta, per pensare e riflettere sull'accaduto (come si può ben immaginare non furono dei pensieri felici). Venne di lì a poco raggiunto da quello che, per quanto ne sapeva lui, poteva benissimo essere un semplice allocco. Pertanto, dopo qualche istante, distolse lo sguardo dall'animale tornando perso nei propri pensieri. Ma si sbagliava. Una voce di donna fece presto breccia nel campo uditivo di Ludovico. Guardatosi intorno l'uccello era sparito -nella sua beata ignoranza pensava che fosse volato via- e al suo posto si era prostata una figura esile, di donna, sulla quarantina. Ella iniziò a raccontargli alcuni fatti, di come conoscesse la sua situazione; sapeva ogni cosa di lui, com'era possibile? Inizialmente...non era propenso ad accettare le avance della donna, non sapeva chi fosse, non la conosceva e per di più quel pomeriggio doveva celebrarsi un matrimonio, il suo matrimonio! Non poteva scappare così, seguirla nell'anello come un codardo e soprattutto non poteva abbandonare così la sua Caterina (anche se sarebbe stato sposato con un'altra, averla al suo fianco gli avrebbe affievolito il peso di quella vita con la sua nuova sposa). Le sue convinzioni furono però messe in dubbio dalle doti interlocutorie della ymbryne che alla fine riuscì a convincerlo a seguirla all'interno dell'anello. Era un pericolo! Non si sarebbe mai perdonato nel caso avesse fatto del male alla sua amata. E così, sempre con qualche ripensamento, iniziò la sua "nuova" vita. Tutto sommato vivere con gli altri Speciali non gli reca così tanto disturbo, anzi, alcuni di loro sono pure simpatici e anche la ymbryne non è poi così male -certo, non gli va molto a genio per averlo portato via dalla sua Caterina, ma nel profondo del suo cuore sa che tutto ciò è per il suo bene e che un giorno la rincontrerà-,
ci si sta abituando. Nonostante ciΓ²
vorrebbe tornare alla sua vita, uscire
da quell'anello che, per quanto gli
possa servire, ritiene come una trappola.

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