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Alis

Mercoledì

Ho la testa che spruzza dolore da tutti i pori.
Non ho dormito un granchè,  ma mi accontento per quel che sono riuscita a prendere sonno.

Sentivo caldo, poi freddo, poi di nuovo caldo.
Avevo voglia di un gelato e subito dopo di una cioccolata bollente.
Tutto questo alle una di notte.

Non vedevo l'ora di chiudere occhio, perché tutte queste variazioni paranormali mi davano ancor più alla testa.

E avere Ashley accanto non aiutava proprio. Ho rischiato di farla cadere due o tre volte, e ogni volta entravo in crisi.
Non potevo mica svegliarla!

Dan era un'altra delle cose che mi preoccupavano.
È così strano, ogni suo comportamento non lo capisco...
E non so nemmeno in che modo modo capirlo.

Sento Ashley brontolare e stiracchiarsi.

- Buongiorno.- Rido leggermente per il suo aspetto mattutino.

Nulla da togliere al mio, in condizioni peggiori alle sue.

- Sei tutta rossa.- Stroppiccia gli occhi per vederci meglio.

- Grazie. È un complimento?

Si alza e barcolla.

- Vado a chiamate nonna, magari hai la febbre.- Dice ed esce lentamente cercando di mantenere l'equilibrio.

Rido per la scena, poi aspetto in silenzio il suo ritorno.

Mi accorgo di star chiudendo le palbebre solo quando sento la vibrazione del telefono che mi fa perdere un battito.

Recupero il fiato e afferro il dispositivo.
Rispondo senza guardare il nome.

- Chi è?

- Alis.- Risponde una voce maschile.

- No. Io sono Alis.- Scherzo. È la febbre sicuramente che mi fa dire certe stupidaggini.

- Divertente.- Finge una risata.

- Dan.- Esclamo.

- Bingo.- Mi insospettisco della chimata e penso a mia cugina, a ciò che mi ha rivelato, ma soprattutto che lei è a casa e potrebbe entrare da un momento all'altro.

- Perché hai chiamato?

- Perché una certa ragazza oggi non c'era a scuola.

- Sto male.

-  Che significa? Qualcuno ti ha farto del male.

Il suo tono diventa patetico in una frazione di secondo, tanto che mi esce un sorriso che lui sente.

- Che c'è?- Ecco un altro tono, scontroso.

- Niente... Mi sembri preoccupato.

Vuoto.
Io divertita dalla situazione e Dan che chissà cosa sta pensando.

- Ho solo febbre o almeno credo.- Spiego per placare il silenzio.

- Sì, ciao.- Mi saluta. La cosa un po' mi irrita. Mi dà urto quando le persine ti "cercano" e poi si sbrigano per andarsene. È quello che lui sta facendo, chiudendo la chiamata velocemente.

Non ho tempo di ribattere, poiché attacca senza darmene il tempo.

Nello stesso momento, entra nonna e Ashley.

- Alis, come stai?- Mi chiede gentilmente avvicinandosi tenendo in una mano il termometro.

Si siede accanto a me e appoggia la sua mano sulla mia fronte.
Misuro la febbre che risulta essere molto alta.

- Penso proprio che per una settimana non andrai a scuola.- Dice nonna e non so se esserne felice o meno.

Ashley sembra quasi dispiaciuta, ma cerca di non darlo a vedere e non voglio assolutamente metterla in imbarazzo.

- Che occhiaie! Adesso non sono più l'unica.- Scherza. Vorrei guarlarla male, ma sto così giù che non riesco a fare nulla.
A sorridere, muovermi, parlare...

È da tanto tempo che non ho la febbre così alta... Di solito se in famiglia stavano tutti male, io ero l'ultima ad ammalarmi e facevo molte assenze a scuola, perché aiutavo a casa nei giorni in cui stavo bene e riposavo quando ero io stanca e malata.
Ma non mi dispiaceva affatto.

- Alis vorrei rimanere... Ma mi sono ricordata poco fa che devo fare una presentazione e studiarla.
Sono veramente imbranata! È da un mese che lo sapevo e lascio sempre le cose da fare l'ultimo giorno.- E anche qui vorrei ridere.
È sempre la stessa!

Da piccole, sua mamma le chiedeva spesso dei "favori", ma era inutile: dimenticava di fare qualsiasi cosa.
Oppure aspettava quattro richiami per essere sicura che quel favore era veramente necessario.
Poi c'ero io che guardavo la scena: giocava tranquilla con me, mentre io ero in ansia per lei che potessero sgridarla.
Ma non lo facevano mai. I suoi genitori sono buoni, esattamente come i miei.
E per perdere la pazienza ce ne voleva di tempo!

- Va bene Ash... Grazie per essere venuta ieri. Ma non preoccuparti.- Riesco a dirle.
Nonna ormai è uscita dalla stanza portandosi con sé qualche fazzoletto sporco sparso, lasciando però il termometro.

- Non ti credo. Legherai con loro, me lo sento. Quindi voglio solo che tu stia attenta.- Fa qualche passo verso di me e sembra un po' confusa.- Vorrei abbracciarti, ma non voglio infettarmi.

Scoppio a ridere. Dovrei essere felice, ma la testa non me lo permette. Vorrei solo sprofondare in un sonno perenne e svegliarmi come i ghiri nella stagione giusta.

- Oh merda.- Sbotta dopo aver letto qualcosa sul suo telefono.

- Che succede?

Finisce di leggere e si gira verso di me.

- Parlavamo del diavolo ed ecco che spuntano le corna. Aron e finito in ospedale, è uno dei Kings.- Dice e quasi perdo un colpo.

Mi alzo di botto sedendomi ma mi maledico mentalmente.
Mi sento girare la testa, vedo tutto sfocato e sento vane le voci.

- Alis tutto bene?- È la domanda di Ashley che arriva lucida al mio orecchio.

Chiudo un secondo le palpebre e mi risdraglio riuscendo a riprendere i sensi.

Questa volta l'ho vista veramente brutta. Non penso farò più gesti azzardati come questo.

- Hey, ora è tutto okey?- Chiede di nuovo ricordandomi di non averle risposto.

Annuisco.

- Per caso conosci Aron?- Continua.

Sì che lo conosco e mi sembrava un tipo okey.

- Oh no no.- Mento. Vorrei solo non continuasse il discorso.

- Dalla reazione di prima sembra proprio di sì.- Infrange il mio desiderio.
Non capisco se si preoccupa realmente per me o è solo il suo carattere.

- Va bene. Sì, lo conosco. Te ne ho anche parlato, l'ho conosciuto alla festa. E ci ho fatto amicizia o almeno penso.- Spiego e mi sorprendo di come se lo sia dimenticata. Forse perché quando siamo insieme parliamo sempre di tantissime cose e lei non è molto esperta nel ricordare.

- Ah giusto... Beh è stato Justin a dirmelo. A quanto pare qualcuno ieri mattina lo ha picchiato ed è finito in ospedale.- A questo punto le domande mi ribollono libere nella mente.

Lo hanno picchiato? Chi? Perché?
È questo il motivo per cui Dan è entrato tardi a scuola?

- Io vado ora.- E si allontana scrivendo forse un altro messaggio a Bieber.

Annoiandomi, decido di mettere qualche canzone, di quelle salvate nella playlist "notte" da ascoltare quando vado a dormire.
Così magari riesco ad addormentarmi anche se di sonno non ne ho poi così tanto...

ℳ𝒶𝒹 •𝒶𝓂

Death bed-Powfu

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Ciao a tutti, come state? 💕

Mi rendo conto del ritardo, ma andrò ancora più lenta, perché tornerò indietro a riguardare i vecchi capitoli.

Voglio correggere la grammatica,
sistemare i discorsi, ma soprattutto dare una forma alla protagonista che assume diversi comportamenti e caratteri, quindi li voglio definire.
E cercare di rendere delle situazioni più reali.

Questo capitolo era già preparato, quindi verrà rivisto anche questo.

Detto questo, non so se ci saranno dei cambiamenti nella storia.
Se sì, ve lo dirò.

Se c'è qualcosa che della storia non avete capito,  chiedete nei commenti e rispondo a tutti se è una cosa voluta oppure che migliorerò.

📍 Come va la quarantena?
Sono curiosa di sapere 🙈

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