𝐒𝐒𝐒.

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All'uscita della Nevermore, quasi mi sembra di star facendo qualcosa di sbagliato. So bene che per uscire bisogna avere il permesso di un professore, infatti lo ho chiesto alla Thornill. Lei ha approvato con un sorriso. Non so perchΓ©, ma continuo a sentirmi strana fin quando non arrivo in centro, a Jericho.

Mi stringo la sciarpa al collo, col vento gelido che mi sferza il viso. Ancora non riesco a credere a come la temperatura sia riuscita a cambiare così velocemente.

Inizio a camminare, senza una meta precisa. Mentre cammino mi guardo intorno, e sono stupita nel vedere quanti studenti di Nevermore ci siano. Li riconosco perchΓ© molti hanno addosso le divise, e non le hanno tolte neanche per uscire.

Le altre persone, deduco siano Normali, non sembrano molto sorpresi della mia presenza. Guardano un po' titubanti gli altri ragazzi della Nevermore, ma sembrano neanche notare me. SarΓ  forse perchΓ© senza occhiali neri e senza canini in bella vista sembro in tutto e per tutto una ragazza normale.

-Celia?- sento una voce chiamarmi, e in un primo momento mi preoccupo potesse essere Bianca. Sinceramente, Γ¨ l'ultima persona che vorrei incontrare in questo momento.

-Che ci fai qui?- mi chiede Xavier, con le mani in tasca e una sciarpa bordeaux intorno al collo. Neanche lui ha ancora indossato la divisa.

-Potrei farti la stessa domanda- rispondo, rilassandomi un po' quando noto che Γ¨ da solo.

-Sei uscita insieme a Bianca?- continua, ignorando la mia risposta di poco prima.

-No- rispondo -lei Γ¨ uscita prima di me. Ero annoiata e quindi ho deciso di uscire anche io-

-E conoscevi Jericho?-

-No, me ne ha parlato Bianca poco prima di andarsene. Poi non Γ¨ stato molto difficile arrivarci-

-Non c'eri mai venuta prima?-

Xavier sembra davvero sorpreso che non conosca questa cittadina. Scuoto la testa, e lui rimane per un po' interdetto.

-Quindi, ricapitolando, hai deciso di tua spontanea volontΓ  di venire in una cittadina del tutto sconosciuta, facendoti venticinque minuti di camminata completamente da sola e senza uno scopo preciso?-

-Esattamente così- rispondo, con un sorriso incoraggiante. Lui ride, cacciando la mano di tasca solo per sistemarsi una ciocca di capelli biondi che gli è finita su un occhio.

-La prossima volta chiedimi almeno di accompagnarti. Almeno saprai cosa fare-

-A proposito, siccome hai detto che sono senza uno scopo, hai qualche posto da consigliarmi?- dico, incamminandomi. Xavier mi segue subito, e la cosa un po' mi diverte.

-Il mio posto preferito Γ¨ uno stand dove fanno le mele caramellate piΓΉ buone del mondo. Ci vado ogni anno, durante la Sagra del Raccolto-

-Ti sembrerΓ² uscita da una caverna, ma non avevo idea che esistesse una Sagra del Raccolto-

-Vuol dire che quest'anno rimedierai. E, cosa piΓΉ importante, assaggerai le mele caramellate-

Io sorrido, pensando che tutto sommato non era proprio una cattiva idea. Sorrido anche per la disponibilitΓ  di Xavier, non mentirΓ².

Stavo quasi per continuare il discorso, quando un'altra voce, appena dietro di me, mi blocca.

-E così mi hai seguita-

Per poco non vado a sbattere contro Bianca, quando mi giro. Xavier si blocca subito, appena un passo dietro di me.

-Non ti ho seguita. Volevo semplicemente fare una passeggiata- rispondo, mantenendo la calma. Proprio lei. Tra tutte le persone perchΓ© proprio lei?

Bianca sposta lo sguardo da me a Xavier, con un sorriso visibilmente forzato in viso.

-Vedo che avete giΓ  fatto amicizia- commenta, e intanto il ragazzo fa un passo avanti e si mette accanto a me. Adesso non ho dubbi: tra di loro deve essere successo qualcosa di cui io non sono a conoscenza.

-E voi due, invece? Non siete compagne di stanza?- dice Xavier, e ormai la tensione tra lui e Bianca si è fatta così alta che per un po' penso di scappare via e lasciarli soli.

-Ci siamo solo conosciute. So chi Γ¨ sua madre, e mi stupisce notare che non le somiglia neanche un po'-

-Fidati, Γ¨ un grandissimo complimento- commento, e lei lascia gli occhi del ragazzo solo per soffermarsi su di me.

Per un po' non dice niente, ma continua a passare lo sguardo da me a Xavier e viceversa. Quando finalmente la smette, sorride di nuovo. Non ho mai visto un sorriso talmente falso in vita mia.

-Divertitevi, allora- dice alla fine, per poi voltarsi e tornare da dove era arrivata insieme al suo gruppetto di amiche.

Xavier rimane immobile per un po', poi anche lui si gira e va a sedersi su una panchina. Io lo seguo, intenzionata a scoprire cosa sia successo tra lui e Bianca. Mi siedo accanto a lui, che si Γ¨ preso la testa tra le mani.

-Non riesco proprio a sopportarla- dice, senza neanche alzare lo sguardo su di me. Lo avevo intuito, mi viene da rispondere.

-Cos'Γ¨ successo tra voi due?- chiedo perΓ², e lui finalmente si degna di guardarmi. Ci mette un po' a rispondere, confermando tutti i miei sospetti.

-Io e Bianca siamo stati insieme, lo scorso semestre. Sono stato io a lasciarla. E, da allora, il suo unico scopo Γ¨ quello di rendermi la vita un inferno-

Come sempre, il mio sesto senso non delude mai.

-Non molla mai, eh?-

Lui scuote la testa, tenendo lo sguardo basso. Mi sento improvvisamente in colpa per avergli chiesto una cosa del genere così, di botto, dopo appena un giorno che ci conosciamo. E mi sento in colpa soprattutto perché lui non sa assolutamente niente di me.

-Che ne dici di ritornare alla Nevermore?- dico dopo un po', vedendo che ormai il sole Γ¨ quasi del tutto tramontato. -Inizia a fare troppo freddo-

-Va bene- risponde semplicemente, alzandosi di scatto. Poi anche io mi alzo e, uno accanto all'altra, ci incamminiamo verso la scuola.

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