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Mร u nแปn
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Chiแปu cao dรฒng

Il mio battito continua a martellare contro le costole. Le labbra di Xavier sono morbide come velluto, tant'รจ che quasi mi dispiace quando, in uno schiocco tenue, mi stacco e per un lungo momento lui rimane pericolosamente immobile.

Non riesco a capire bene che effetto ha sortito in lui questo gesto. L'istante dopo mi sento spingere all'indietro. Urto di nuovo contro la scrivania, ma non faccio in tempo a sentire il cuore salirmi in gola che Xavier mi infila le dita nei capelli e mi reclina delicatamente la testa.

Ansima piano, e i suoi occhi mi fissano come se avessi appena fatto l'ultima cosa che si sarebbe sognato da me. Temo di di vederlo respingermi, ma un secondo dopo lui mi tira a sรฉ e le sue labbra si schiantano sulle mie.

Mi spinge ancora contro la scrivania, fino a quando non mi costringe a sedermi di sopra. Mi aggrappo a lui, travolta da un impeto mai provato prima. I battiti continuano ad accelerare, i nostri respiri si mischiano e Xavier continua a baciarmi.

Le sue dita tremano tra i miei capelli, scendono sulle mie spalle, dietro il collo, mi toccano e mi stringono forte, quasi avessi potuto dissolvermi da un momento all'altro. Gli stringo i polsi, per fargli capire che non me ne andrรฒ.

Inizio a sfiorarlo, con gesti lenti e misurati. Con un ansito mi afferra il fianco, stropicciando la stoffa della gonna che aderisce al mio corpo. Mi manca il fiato, il cuore che batte come un matto.

Xavier mi infila un ginocchio tra le cosce, incastrandomi contro di lui, e il bacio diventa di colpo piรน potente. Stringo le cosce intorno al suo ginocchio, e Xavier sembra incendiarsi.

Sembra incapace di ragionare, di controllarsi, di trattenersi. Mi afferra le gambe per sollevarmi, sento gli occhiali minacciare di cadermi dalla testa ma non mi importa. Tutto ciรฒ che sento sono i nostri battiti, schiantati l'uno contro l'altro.

-Vedi...- sussurra Xavier al mio orecchio, continuando a baciarmi -non mi fai male-

Mi ritrovo seduta sulla scrivania, incapace di muovermi. Piรน lo tocco, piรน il suo corpo sembra impazzire conto il mio.

Sta succedendo davvero. Sta succedendo davvero, e io non gli sto facendo male.

-Xavier?-

Un rumore di passi, poi dei colpi alla porta. La voce di Kent.

Spalanco gli occhi. Non faccio neanche in tempo a ragionare, che Xavier si stacca da me.

-Cazzo- mormora, guardando prima me, poi la porta, poi di nuovo me.

-Xavier, ci sei?- ripetรฉ Kent, continuando a bussare.

-Kent! Sรฌ, ci sono- rispose lui, finalmente. Io devo trattenermi per non scoppiare a ridere.

-Amico, mi sembri strano. Non hai mangiato niente! E ora te ne stai chiuso nella tua stanza. Anzi, nella nostra stanza. Per caso Bianca ti ha mollato per il ballo?-

Vedo Xavier mordersi il labbro, cercando di rimanere tranquillo.

-No, non mi ha mollato. Sto bene, avevo solo bisogno di rimanere un pรฒ da solo. Comunque, ora sรฌ che mi รจ venuta fame. Potresti aspettarmi alla mensa? Cinque minuti e ti raggiungo-

-Se sono solo cinque minuti ti aspetto qui fuori-

-NO!- esclama Xavier, con un pรฒ troppa forza. Poi si schiarisce la voce.

-Voglio dire...stai tranquillo. Inizia a scendere, io ti raggiungo-

-Va bene, come dici tu- risponde Kent, e poi sento i suoi passi allontanarsi.

Mi giro verso Xavier, osservando le sue labbra ancora rosse e i suoi capelli scompigliati.

-Ti conviene darti una sistemata- gli dico, saltando giรน dalla scrivania -o Kent inizierร  a farsi delle domande-

Mi avvicino alla porta, e ancora una volta la mano di Xavier si chiude intorno al mio polso. Mi giro di nuovo verso di lui, solo per ritrovarmi le sue labbra di nuovo sulle mie.

-Buonanotte- dice semplicemente, per poi lasciarmi aprire la porta. Io gli rispondo con un sorriso, per poi bloccarmi fuori dalla sua stanza. Mi ero completamente scordata di essere nel dormitorio maschile.

Inizio subito a correre giรน dalle scale, sperando di non ritrovarmi nessuno di indesiderato davanti.

-Signorina Hawthorne- sento una voce chiamarmi, e capisco subito chi รจ. Con dei gesti fulminei, cerco di sistemarmi i capelli nel modo piรน decente possibile.

-Buonasera, preside Weems- rispondo, con voce tremante. Esattamente in quel momento, mi accorgo di non avere addosso la giacca. E' rimasta in camera di Xavier.

-Cosa ci fa qui, tutta da sola, a quest'ora?- mi chiede, avvicinandosi a me -Non dovrebbe giร  essere a letto?-

-Avevo...fame- continuo. Ho un alibi, perchรฉ stasera non ho cenato davvero.

-Non siete andata a cena?-

-No, dovevo finire di fare dei compiti. Non sono neanche riuscita ad aiutare la professoressa Thornill con le decorazioni per il ballo-

La scusa dei compiti deve esserle piaciuta, perchรฉ sembra convinta.

-E va bene, Hawthorne. Vai a mangiare. Non voglio che i miei studenti muoiano di fame- dice, per poi incamminarsi per la sua strada. Prima di svoltare l'angolo, perรฒ, si rivolge di nuovo a me.

-La prossima volta che sgattaioli in camera di qualcuno, almeno non dimenticare la giacca-

E, detto questo, scompare dietro la parete.


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