⁰⁰𝕴𝖑 𝕯𝖎𝖗𝖊𝖙𝖙𝖔𝖗𝖊 𝖉𝖊𝖑 𝕮𝖎𝖗𝖈𝖔 { 𝑷𝑹𝑰𝑴𝑶 𝑶𝑪 }

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𝕹𝖔𝖒𝖊.
، Grégoire.
Deriva, attraverso il latino Gregorius, dal tardo nome greco Γρηγόριος (Grēgorios), entrambi attestati solo in epoca imperiale a partire dal IV secolo. Alla radice si trova il verbo greco γρηγορέω (grēgoreō, "sono completamente sveglio"), quindi il nome assume il senso di "sveglio", sia nel senso di "all'erta", "desto", sia in quello di "d'ingegno pronto", "attivo" ( risultando quindi analogo per semantica al nome Ira ). È stato in alcuni casi confuso con il termine latino gregarius ("gregario", "che sta in gruppo").

Il nome gli è stato dato dall'uomo che l'ha cresciuto, che Lafayette non definisce un padre, ma nemmeno una figura sgradevole. Il motivo di tale scelta? Lafayette non lo sa, e francamente non si è mai preso la briga di chiedere o di fare ipotesi. Onestamente, però, gli piace, come nome.

Non ha soprannomi, in quanto sono davvero in pochissimi quelli che lo sanno il suo nome, e ancor meno quelli che lo chiamano così. Per la maggior parte delle persone lui è e sarà sempre " Il Direttore, Lafayette ".

𝕮𝖔𝖌𝖓𝖔𝖒𝖊.
، Lafayette.
Origine non trovata.

Un cognome molto popolare, in Francia. Un cognome, fin troppo altolocato per appartenere ad un semplice zingaro. Questo nemmeno Lafayette lo sa, ma lui è uno dei figli illegittimi dell'ex Comandante dell'esercito francese, morto in battaglia. Il nostro direttore era nato infatti da una notte di piacere che il Comandante aveva avuto con una bella zingara. Questo spiega la sua pelle e i suoi occhi chiari, decisamente insoliti per un Rom.

𝕰𝖙𝖆'.
، 41 anni, nato il 25 di marzo.

Il suo segno è quello dell'Ariete.

Governato da Marte, il pianeta che esprime l’energia, la passione e la determinazione, chi nasce sotto il segno dell’Ariete è dotato di spirito di iniziativa, coraggio, forza interiore. Psicologicamente l’Ariete è estroverso, proiettato verso l’esterno, aperto ed intuitivo. Si fa guidare dalle proprie emozioni, dal proprio istinto: ha bisogno di spazio per le sue energie, e cerca ogni occasione che gli consenta di dominare. Sia l’uomo che la donna del segno non amano essere messi in secondo piano. Un’altra caratteristica è l’entusiasmo che può fungere da stimolo per le persone che gli sono vicine. L’Ariete può essere un vero e proprio trascinatore e, quando diventa pienamente consapevole della propria forza, può anche essere un ottimo leader. Per sentirsi vivo ha bisogno di stimoli costanti e … di ostacoli da superare.

Dinamico e attivo, è anche molto focoso ed impulsivo. Spesso decide senza riflettere, sottovalutando le conseguenze delle proprie azioni, cosa che spesso lo mette nei guai! Con il tempo, però, dopo essersi scottato varie volte, diventa un po’ più saggio, lungimirante e impara a dosare meglio la sua potente energia. La sua linea d’azione è spesso irruenta, frenetica, disordinata all’apparenza, ma lineare nella sostanza. In genere l’Ariete (salvo particolari configurazioni astrali) tende ad essere molto schietto e leale, e a manifestare i propri pensieri e sentimenti senza infingimenti. Rifugge da strategie complicate. L’istinto gioca un ruolo chiave nella sua personalità, e nelle situazioni di emergenza o che richiedono prontezza decisionale, può risultare essere vincente. Il suo Tallone d’Achille, invece, consiste nella difficoltà a strutturare le proprie azioni nel medio/lungo termine, a cui si accompagna, spesso, una poca tolleranza alla frustrazione. Da qui la necessità di sviluppare riflessione, capacità introspettiva, progettualità a lungo termine.
Intelligente, poliedrico, anticonformista e anticonvenzionale, l’Ariete ha grandi potenzialità e può creare cose straordinarie. Dispone di un’intelligenza intuitiva e può essere soggetto a veri e propri lampi di genio, ma può mancare di approfondimento. I dettagli, l’analisi approfondita e strutturata, le spiegazioni prolisse, le conversazioni dove manca un vero e proprio scambio energetico lo annoiano, fatica a “starci dentro”. L’Ariete ama arrivare dritto al punto e detesta perdere tempo, soprattutto se ha già capito qual è il problema. In genere riesce a capire cosa fare intuitivamente, senza dover ricorrere a un eccesso di ragionamento. L’azione precede il pensiero, ma l’acutezza di spirito è sorprendente. D’altro canto se un argomento non è di suo interesse o in quel momento è emotivamente “spento” sarà davvero difficile catturare la sua attenzione. Creativo e geniale, ha una tendenza a realizzare le proprie idee precipitosamente, spesso mancando di pianificazione e organizzazione. Può essere molto franco e diretto, ma può trovarsi completamente incapace di reagire davanti alla minima ambiguità o falsità. Deve inoltre tenere a bada una certa tendenza a emettere giudizi avventati e poco ponderati.
Emotivamente caldo, intenso, passionale, l’Ariete manifesta le sue emozioni con grande impeto e ardore, a volte in modo eccessivo. Questa componente della sua personalità, può spaventare (o allontanare) i segni più timidi ed introversi, come quelli di terra, che tendono, invece, a rivelare piano piano ciò che sentono e ciò che provano. Eppure le emozioni giocano un ruolo fondamentale nella vita dell’Ariete, perché sono proprio le emozioni a farlo sentire vivo. Staticità, calma piatta, giornate tutte uguali sono nemiche dei nati di questo segno. Anche le relazioni devono avere una componente emozionale importante, pena la morte della relazione. Emotivamente volubile, l’Ariete può stancarsi di ciò che prima lo aveva appassionato e cambiare (lavoro, partner…) alla ricerca di un ideale che sembra dietro l’angolo, o sfugge. Ha fame di nuove esperienze, ambisce a realizzare qualcosa di buono e importante, vivere una vita piena e avventurosa, e gioire di tutto ciò che è possibile.
Particolarmente istintivo, soprattutto quando è più giovane, l’Ariete in campo amoroso risulta essere continuamente in movimento, sempre in cerca di qualcuno o di qualcosa che possa stimolare la sua indole appassionata. Soggetto a colpi di testa e ai colpi di fulmine non conosce le mezze misure e quando gli piace una persona si lascia guidare dalle pulsioni e dalle intuizioni piuttosto che da considerazioni razionali. Sia nell’uomo che nella donna i sentimenti tiepidi e pazienti sono del tutto estranei; quando scatta la scintilla partono immediatamente all’attacco. Cioè alla conquista dell’amato bene. Poiché sono molto intensi, in amore cercano una persona che riesca a soddisfare le loro esigenze di coinvolgimento profondo e che nello stesso tempo li sappia tenere testa. L’Ariete ha il suo caratterino e ama tenere le redini del comando, ma un partner passivo e troppo accondiscendente alla lunga lo annoierebbe. Per conquistarli devi essere pronto a stimolarli e sorprenderli con iniziative sempre nuove.

𝕬𝖘𝖕𝖊𝖙𝖙𝖔.
، Pv: Grisha Yeager.

Lafayette è un uomo che dimostra abbastanza bene la sua età. Come già detto in precedenza, ha una carnagione decisamente più chiara rispetto alla maggior parte dei Rom. Ha dei lineamenti allungati, e una mascella ben definita. Ha un lieve accenno di barba sul volto, che si ostina a tenere nonostante gli sia più volte stato detto che lo invecchia. I suoi occhi sono verde acqua, più tendenti al verde che al blu, in realtà. Una cosa però lo rende tremendamente insicuro. È la cicatrice che gli percorre il lato sinistro del volto, deturpandolo. È sempre solito coprirla con una benda, o con una maschera, nel caso delle esibizioni.
Anche riguardo alla corporatura, Lafayette è un uomo nella media. Ha spalle non troppo ampie, e un petto non troppo grande. È atletico, ma si direbbe più che ha un fisico da corridore, che da combattente.

𝕳𝖆 𝖒𝖆𝖎 𝖋𝖗𝖊𝖖𝖚𝖊𝖓𝖙𝖆𝖙𝖔/ 𝖆𝖘𝖘𝖎𝖘𝖙𝖎𝖙𝖔 𝖆𝖉 𝖚𝖓 𝖈𝖎𝖗𝖈𝖔 𝖕𝖗𝖎𝖒𝖆?
، Ovviamente, Lafayette ha assistito a molti spettacoli circensi prima di fondare il RARISSIME, anche perché il suo tutore ne era particolarmente affascinato. Ha lavorato per molto tempo come tecnico, infatti è parecchio esperto, per quanto riguarda i meccanismi dietro ad ogni spettacolo, ma, per uno sfortunato incidente, che fu anche quello che gli causò la sua cicatrice, decise di abbandonare tale ruolo e non riprenderlo mai più. Prese invece la decisione di fondarlo, un circo, in cui nessuno avrebbe mai dovuto patire quello che lui aveva patito.

𝕮𝖔𝖘𝖆 𝖓𝖊 𝖕𝖊𝖓𝖘𝖆 𝖉𝖊𝖑𝖑'𝖆𝖗𝖗𝖎𝖛𝖔 𝖉𝖊𝖑 ℜ𝔞𝔯𝔦𝔰𝔰𝔦𝔪𝔢 𝖆 𝕻𝖆𝖗𝖎𝖌𝖚?
، Grégoire è perfettamente consapevole che tutto il circo crede che lui abbia scelto la capitale francese come location per il loro prossimo spettacolo, perché si sia finalmente reso conto che potrebbe essere un modo per guadagnare di più, ma non è solo il denaro, quello che gli importa: grazie a suo cugino Clopin, è infatti riuscito a scoprire che Parigi è il luogo dove lavora una sua vecchissima conoscenza... e ovviamente, vuole porgergli i suoi più sinceri saluti.

𝕽𝖚𝖔𝖑𝖔.
، Direttore del Circo.
Grégoire Lafayette è il direttore del RARISSIME, una figura importantissima al suo interno, se non la più importante. È infatti colui che ha fondato il RARISSIME, trasformandolo nel grande circo che è ora. È fiero del suo ruolo, lo fa sentire rispettato, cosa che durante la maggior parte della sua vita non è stato.

𝕾𝖆𝖗𝖆𝖙𝖙𝖊𝖗𝖊
، MBTI: ENTJ
I Comandanti sono leader nati. Le persone con questo tipo di personalità incarnano le doti di carisma e confidenza e proiettano un’autorità che trascinare le folle dietro un obiettivo comune. Ma a differenza della loro controparte più sensibile dei Protagonisti, i Comandanti sono caratterizzati da un livello di razionalità spesso spietato, usando il loro comando, determinazione e menti acute per raggiungere qualsiasi fine abbiano stabilito per se stessi. Probabilmente è meglio che costituiscano solo il tre per cento della popolazione, per non sopraffare i tipi di personalità più timidi e sensibili che compongono gran parte del resto del mondo – tuttavia, abbiamo Comandanti da ringraziare per molte delle imprese e istituzioni che diamo per scontate ogni giorno.

Se c’è una cosa che i Comandanti amano è una bella sfida, grande o piccola, e loro ritengono fermamente che, dato sufficiente tempo e abbastanza risorse, potranno raggiungere qualsiasi obiettivo. Questa qualità rende le persone con il tipo di personalità del Comandante imprenditori brillanti, e la loro capacità di pensare in modo strategico e mantenere una concentrazione costante in ciascuna fase dei loro progetti, con determinazione e precisione, li rende potenti uomini d’affari. Questa determinazione è spesso una profezia che si auto avvera, poiché i Comandanti spingono i propri obiettivi con pura forza di volontà, laddove altri potrebbero rinunciare e passare oltre, e le loro abilità sociali gli consentono di spingere tutti gli altri insieme a loro, ottenendo nel processo risultati spettacolari.

Al tavolo delle trattative, che si tratti di in un ambiente aziendale o dell’acquisto di un’auto, i Comandanti sono dominanti, implacabile e inflessibili. Questo non perché siano senza cuore o malvagi di per sé – piuttosto è perché le personalità del Comandante apprezzano genuinamente la sfida, la battaglia di ingegni, il botta e risposta proveniente da questo ambiente, e se l’altra parte non riesce a tenere il passo, non c’è motivo per i Comandanti di cedere sul proprio dogma principale di vittoria finale.

L’espressione emotiva non è il punto di forza di qualsiasi tipo di personalità del gruppo Ruolo di analista, ma a causa della loro natura sociale, la distanza dei Comandanti dalle proprie emozioni è soprattutto pubblica, e percepita direttamente da una fascia molto più ampia di persone. Soprattutto in un ambiente professionale, i Comandanti schiacciano semplicemente le sensibilità di coloro che vedono come inefficienti, incompetenti o pigri. Per le persone con il tipo di personalità del Comandante, le manifestazioni emotive sono manifestazioni di debolezza, ed è facile farsi dei nemici con questo approccio – I Comandanti faranno bene a ricordare che dipendono assolutamente dall’avere un team funzionante e non solo per raggiungere gli obiettivi, ma anche per la propria convalida e feedback, qualcosa cui i Comandanti sono, stranamente, molto sensibili.

I Comandanti sono delle vere potenze, e coltivano un’immagine di estrema esuberanza – e abbastanza spesso lo sono. Le persone con questo tipo di personalità devono ricordare, però, che la loro statura deriva non solo dalle proprie azioni, ma dalle azioni del team che li supporta e che è importante riconoscere i contributi, i talenti e le esigenze, in particolare dal punto di vista emotivo, della propria rete di supporto. Anche se devono adottare una mentalità del tipo “fai finta finché non lo fai”, se le personalità del Comandante sono in grado di combinare una concentrazione sana dal punto di vista emotivo insieme a molti dei loro punti di forza, saranno premiati con relazioni appaganti e profonde e da tutte le vittorie complesse che sapranno gestire.

𝕾𝖙𝖔𝖗𝖎𝖆 ( TW: VIOLENZA, CANNIBALISMO, INCENDIO DOLOSO )
، Come già accennato, Grégoire nacque dall'unione tra un nobile francese e una zingara. I due si sono incontrati in un bordello, e dietro la loro notte di passione non c'è mai stato amore, solo lussuria. E per loro, Grégoire non era altro che un bambino come tanti, destinato probabilmente a fare il criminale nei vicoli della città.
Invece, non si sa come, non si sa nemmeno perché ( probabilmente per atto di pietà ), il proprietario del bordello ebbe il cuore di portare il bambino a suo fratello, e con lui, come unica informazione, il cognome del cliente che probabilmente era suo padre. Lafayette passò i primi sei anni della sua vita con quell'uomo, che divenne inevitabilmente una figura paterna per Lafayette. Tale uomo non fu mai esplicitamente affettuoso con Grégoire, che, dal canto suo, fin da subito si rivelò essere un bambino molto silenzioso.

La vita dei due procede tranquilla: il piccolo Lafayette imparò a leggere e a scrivere, come tutti i bambini che potevano permetterselo, ma non fu mai particolarmente interessato a queste cose. Il suo tutore avrebbe ardentemente desiderato che diventasse prete, ma purtroppo, Grégoire sembrava più interessato agli artisti di strada e ai loro spettacoli, che alla religione. Poco dopo che Lafayette compì dieci anni, nella famiglia arrivò la piccola Selena, la figlia del suo tutore. Selena era una bambina bellissima, con degli occhi chiarissimi e dei capelli di un rosso intenso. Inutile dire che Grégoire divenne subito iper protettivo con lei, non permetteva mai che lei si allontanasse troppo da lui o che si lasciasse in qualche guaio.

Tutto scorreva piuttosto tranquillamente, almeno finché l'uomo che faceva da tutore a Lafayette s'ammalò di una grave polmonite. L'uomo non voleva che Selena o Gregoire gli stessero vicino, temendo per la loro salute. "Avete ancora tanto davanti. Non dovete pensare ad un vecchio come me." Diceva loro. Insisteva anche sul fatto che, anche se se ne sarebbe andato, avrebbe comunque continuato a vegliare su di loro dal paradiso, se il Signore glielo avesse permesso. E la polmonite non ci mise più di sei mesi a portarsi via quel buon uomo. Fu a quel punto, che Lafayette e Selena entrarono a contatto con il circo per la prima volta.

L'idea fu di Grégoire, che si era ricordato di tutte le volte in cui il suo tutore l'aveva portato in giro per il Paese a godersi gli spettacoli circensi che ogni tanto venivano fatti. Pagarono di circo in circo, ma nessuno li volle. Selena e lui avevano pur sempre sette e diciassette anni. Alla fine, però, proprio quando la speranza stava svanendo, vennero presi da un piccolo circo di provincia, che ai tempi non si sapeva sarebbe diventato uno dei più grandi dell'intera Francia. I circensi presero Lafayette come apprendista tecnico, e Selena come ballerina.

I due si impegnarono moltissimo per essere accettati ed essere ritenuti "bravi" dagli altri circensi. E bene o male, ci riuscirono. Selena divenne una delle ballerine più di spicco, di quel circo, anche data la sua bellezza, accentuata dalla crescita, e Lafayette prese dimestichezza con tutti i cavi e gli scompartimenti segreti. Tutto andava avanti normalmente, finché il circo non arrivò a Parigi. Inizialmente, Lafayette era su di giri. Non aveva mai avuto l'occasione di andare in una città grande come Parigi, e di certo non si aspettava di andarci per lavoro!

Lo spettacolo iniziò come sempre: gli effetti di luce, gli scompartimenti che venivano aperti o chiusi, le leve e icavi tirati di qui o di là. All'improvviso, però, a metà spettacolo, durante il numero dei giocolieri, qualcuno scoccò una freccia incendiata sulle travi del palco montato, che presero fuoco. Lafayette era lì. E rimase bloccato. I suoi occhi erano spalancati dal terrore, mentre cercava di farsi largo per uscire dalla sua postazione. Un pezzo di metallo cocente gli finì in pieno viso, tagliandoli la carne e lasciandogli la tanto odiata cicatrice. Tuttavia, Gregoire riuscì ad uscire, e suo malgrado, i suoi occhi incrociarono quelli di colui che in seguito avrebbe riconosciuto come il Giudice Baptiste Lefevre. L'uomo era chino, sul corpo di una ballerina dai capelli rossi. Lafayette spalancò gli occhi. Era Selena, la sua sorellina. E quell'uomo. . . Quell'uomo. . . La stava mangiando. Lì, in quell'angolo, nascosto da tutti. Grégoire sentì un conato di vomito salirgli l'esofago, arrivando fino in bocca. Resistette solo per non farsi scoprire. Ma la scena che aveva di fronte era troppo. Troppo per lui da poter gestire. . . Figurati accettare. Forse Selena era ancora viva. Forse no. Ma lui non aveva il coraggio di controllare. Corse via, mescolandosi alla folla, vedendo i suoi colleghi e amici venir trafitti dalle spade dei soldati, calpestati a morte dagli spettatori stessi. Il suo sguardo, però, incrociarono un altro sguardo, gelido tanto quanto quello di Lefevre. Quello del giudice Claude Frollo, che sghignazzava da sopra il suo cavallo nero come la cenere.

Per il resto della sua vita, si dedicò a ricercare artisti in tutto il Paese e anche oltre, per formare il proprio circo, e quando finalmente riuscì a farlo, decise di ritornare alla città che era stata la tomba dei suoi amici e di sua sorella. Solo per loro, e in particolare, per lui.
Quei due uomini, in poco tempo erano riusciti a portargli via tutto. E questo, questo è l'unico sacrosanto motivo per cui ha intenzione di tornare a Parigi. Vendetta, dolce vendetta. Li ucciderà. . . Non avranno scampo.

𝕮𝖚𝖗𝖎𝖔𝖘𝖎𝖗𝖆'.
𝔦. la maschera che indossa è completamente bianca, tranne per una sottile linea sotto l'occhio, che è nera.

𝔦𝔦. RARISSIME, il nome del circo, è in realtà ispirato al soprannome che le persone erano solite dare a Selena, quando era una ballerina.

𝔦𝔦𝔦. aveva imparato a cantare, ma non a mai esercitato più di tanto il suo talento, dato che preferisce usare la sua voce in modo più... utile.

𝔦𝔳. porta sempre un pugnale nello stivale, pronto per essere estratto al minimo pericolo.

𝔳. dopo l'incidente che lo segnò a vita, è sempre, costantemente preoccupato per il tecnico del circo, infatti prima e dopo di ogni spettacolo, si raccomanda personalmente che tutto vada bene. oltre, ovviamente, a chiedere al tecnico come sta.

𝕯𝖎𝖘𝖕𝖔𝖓𝖎𝖇𝖎𝖑𝖊 𝖆𝖉 𝖆𝖒𝖎𝖈𝖎𝖟𝖎𝖊 𝖊 𝖗𝖊𝖑𝖆𝖟𝖎𝖔𝖓𝖎?
Lafayette è una persona estremamente diffidente, che fatica a legare con le persone che non conosce. Tuttavia, se mai si riuscisse ad entrare bella sua cerchia di persone fidate, lo troverai abbastanza simpatico, anche se sarà più sarcastico che altro, e continuerà ad essere molto enigmatico, soprattutto sull'argomento "passato".
Non ha mai avuto una relazione, in quanto non è mai riuscito a trovare il tempo per innamorarsi come si deve. Però, da quel poco che ha provato, è riuscito a comprendere che gli piacciono sia le donne che gli uomini.

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