⁰⁰𝕷'𝖆𝖑𝖙𝖗𝖔 𝕲𝖎𝖚𝖉𝖎𝖈𝖊 { 𝑺𝑬𝑪𝑶𝑵𝑫𝑶 𝑶𝑪 }

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𝕹𝖔𝖒𝖊.
، Baptiste Virgile.

Continua il tardo nome latino Baptista, a sua volta dal greco Bαπτιστής ( Baptistes, dal verbo βαπτω, bapto, "immergere" ), che significa "battezzatore", "colui che battezza".

Questo nome viene dato generalmente in onore di Giovanni Battista, il profeta che battezzò Gesù nel fiume Giordano, spesso anche nella forma composta Giovanni Battista ( di cui, in un certo senso, può anche essere considerato una variante ). È quindi un nome tipicamente cristiano, particolarmente diffuso fra i cattolici. In Italia, è attestato su tutto il suolo nazionale, e anche in altri paesi gode di una buona diffusione.

Dal gentilizio latino Vergilius o, verso la fine dell'Impero, Virgilius, nome di probabile origine etrusca ma di significato ignoto. Secondo alcune fonti la gens Vergilia deriverebbe il suo nome dalla costellazione delle Pleiadi onosciute presso i Romanocome Vergiliae: le Pleiadi, in epoca antica, erano un punto di riferimento per i marinai durante i loro viaggi notturni.

Diversi ipotesi, ad ogni modo, sono state formulate riguardo all'etimologia di Virgilio, spesso ricorrendo ad assonanze fonetiche con termini latini (es. virga, cioè "verga", "ramoscello") o a paretimologie di natura folcloristica: a questo proposito, si è pensato che Virgilio possa derivare dalla crasi dei termini vir ("uomo") e lilium ("giglio"), ad indicare "un uomo puro come il giglio".

Storicamente, la diffusione del nome Virgilio è legata strettamente alla figura di Publio Virgilio Marone, uno dei più celebri poeti e filosofi del mondo latino - Dante Alighieri lo ricorda come il sommo poeta nella sua Divina Commedia.

Il suo nome è stato scelto dal padre, come da tradizione , che lo scelse perché il bimbo nacque proprio il Giorno in cui Giovanni Battista battezzò il Cristo; mentre il secondo nome è quello del nonno paterno.
Nel corso della sua vita, Baptiste ha avuto molti soprannomi, affibbiatigli da chiunque avesse un minimo di confidenza con lui. Tutta via, il suo preferito è sicuramente Bapty, che la madre era solita dargli. Anche se, in verità, preferisce il suo nome completo, dato che è una persona che tiene molto all'eleganza e alla correttezza.

𝕮𝖔𝖌𝖓𝖔𝖒𝖊.
، Lefevre.
Potrebbe derivare da un soprannome basato sul termine latino faber, "fabbro", ad indicare probilmente l'attività svolta dal capostipite. Il cognome Lefevre è molto diffuso in Francia, mentre in Italia è presente a Roma. Lefebre è una variazione per betacismo del precedente.

La famiglia di Baptiste ha origini nobili, anche se non si è mai messa in mostra più di tanto, con i plebei, a differenza di altre famiglie magari più vanitose, perché a detta loro: "è meglio che qualcuno come noi tenga la bocca chiusa, se non vuole mettere in guai seri la reputazione della propria famiglia'. Gli uomini della stirpe di Baptiste hanno sempre servito il Re e il suo Governo, sia attraverso la battaglia che attraverso i fogli di carta. Ed emtrambi, sia il padre che lo zio, hanno infatti occupato il ruolo di giudice.

𝕰𝖙𝖆'.
، 45 anni.
9 gennaio, Capricorno.

Governato da Saturno, il pianeta che in astrologia simboleggia la maturità e la conquista della saggezza attraverso le prove della vita, chi nasce sotto il segno del Capricorno si distingue per una forza di volontà invidiabile e una grande capacità di resilienza. Attraverso queste doti il Capricorno riesce a farsi strada nella vita e a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato. Tra le sue qualità troviamo: stabilità, solidità, pazienza, senso pratico. Segno di terra, come il Toro e la Vergine, il Capricorno tende ad essere meno idealista rispetto agli altri due segni, e ha una capacità di resilienza incredibile. La resilienza è la capacità di affrontare le avversità senza lasciarsi travolgere, adattandosi al cambiamento. I nati del Capricorno sono sempre in grado di trovare la forza per affrontare le situazioni difficili, uscendone vincitori e, talvolta, anche migliorati. Saturno, del resto rappresenta l'età della vecchiaia, la maturità acquisita attraverso le prove della vita, una maturità che il Capricorno porta dentro di sé e che, spesso, è visibile negli occhi dei bambini di questo segno. Sono molti i Capricorno che portano sulle spalle il fardello di un'infanzia problematica e che sono stati costretti ad assumersi delle responsabilità troppo grandi per la loro età, tanto da diventare adulti prima del tempo. Questa è la ragione per cui molti Capricorno tendono a fiorire più tardi nella vita, in genere dai 35 anni in poi.

Molto introverso, in genere, non ha paura dell'isolamento e spesso cerca la solitudine. Ama il silenzio e la tranquillità. Anche se è tendenzialmente introverso non significa però che sia un orso. Anzi, spesso esibisce una maschera di spensieratezza e mondanità che ha lo scopo di difendere gelosamente il segreto della pessimista sensibilità saturnina. A causa delle sue insicurezze, spesso il Capricorno, ha bisogno di trincerarsi dietro la facciata di solide sicurezze esteriori. Nella prima parte della sua vita, il Capricorno, deve venire a patti con un Super Io (giudice interiore) particolarmente forte, che può inibire e limitare la fiducia nelle sue risorse, imprigionando in una corazza caratteriale che rallenta il pieno sviluppo del suo potenziale. Nonostante la sua apparente semplicità ed estroversione il Capricorno è un segno piuttosto complesso e introverso e non ama far trasparire i propri pensieri e sentimenti. Possiede un'emotività profonda che cerchi di proteggere con la prudenza e il distacco emotivo.

Pragmatico e concreto, il Capricorno si muove bene su terreni sicuri, sui concetti e sulle idee chiare, è calmo e razionale. La sua non è un'intelligenza intuitiva, come quella dei segni di fuoco, ma di tipo pratico, che sa andare all'essenziale dei problemi con rigore e serietà. La mente di un Capricorno è adatta al calcolo ed è capace di eseguire i compiti che gli vengono affidati con precisione, metodo e pignoleria. La comunicazione è in genere piuttosto controllata e rigorosa, con una tendenza a mantenere un certo distacco dal lato emotivo e irrazionale delle situazioni. Questo può essere sicuramente un gran pregio, dato che in questo modo i nativi riescono ad individuare con facilità, quali strategie e soluzioni adottare a problemi complessi, senza lasciarsi cogliere dall'emotività. Il Capricorno tende ad avere una visione molto seria della vita, in alcuni casi pessimistica. Saturno è un peso non indifferente ed è per questo che i nativi del Capricorno, soprattutto quando sono giovani, dovrebbero essere circondate da persone ottimiste e serene per non piombare in un drammatico isolamento. Spesso, (ma non sempre!) Il Capricorno è piuttosto taciturno e preferisce ascoltare piuttosto che parlare, ma è anche dotato di un'ironia sorprendete che lo rende molto simpatico. Per comunicare in modo efficace con un Capricorno bisogna essere diretti e chiari, le sfumature e i "non detti" non risultano vincenti con questo segno.

Le emozioni rappresentano sempre un campo minato per i nativi del Capricorno che in genere tendono a rifuggire da situazioni emotivamente troppo intense. In apparenza privi di emotività, freddi e distaccati, in realtà sia l'uomo che la donna del segno sono affettivamente caldi e tendono a instaurare relazioni durature e costanti nel tempo. L'apparente sicurezza e distacco emotivo, in molti casi, nascondono una timidezza e vulnerabilità di fondo che si manifesta in particolar modo quando sono in causa i sentimenti più profondi. Un po' come per i nati della Vergine bisogna solo trovare la chiave giusta per accedere al loro mondo emotivo e al loro cuore. Una volta che il "ghiaccio" si sarà sciolto, avrai davanti a te una persona passionale e costante nelle sue emozioni. Spesso il Capricorno tende a non palesare i suoi bisogni emotivi: preferisce non chiedere per dare un'immagine di sicurezza e di rigore. La rigidità è uno dei punti deboli del segno: Saturno è il pianeta della struttura, "cristallizza", per così dire, e stabilisce delle regole precise. Le regole sono necessarie per dare struttura, ma se si eccede, rischiano di diventare una prigione che impedisce l'evoluzione e il cambiamento.

Il Capricorno non è sicuramente un sentimentale, e in genere, non è soggetto a colpi di testa e colpi di fulmine. Per i nati del segno l'amore non è mai un gioco, bensì qualcosa di serio che nasce lentamente. Nelle relazioni il Capricorno tende a essere molto prudente e riflessivo e tende a studiare a lungo la persona prima di lasciarsi andare ai sentimenti. Sia l'uomo che la donna hanno bisogno di tempo prima di fidarsi, visto che hanno paura di essere feriti o traditi. Quando si innamorano, però, sono capaci di sentimenti profondi, e li dimostrano con azioni concrete e sul loro buon senso si può sempre contare. Saturno, rende i nativi seri ed affidabili nell'amore e nelle relazioni. I sentimenti sono molto profondi, anche se, spesso, sono nascosti da modi esteriori un po' rigidi e distaccati. Una volta abbattuto il muro saturnino e conquistato il loro cuore, queste persone sono capaci di sentimenti profondi e grande passionalità.

𝕬𝖘𝖕𝖊𝖙𝖙𝖔.
، Pv: Capitan Uncino ( Disney 1953 )

Baptiste non è esattamente quel tipo di uomo che definiresti "un adone" già dal primo sguardo. Pallido, con quel suo grosso naso aquilino e gli occhi scuri gonfi e contornati da occhiaie dovute alle costanti notti passate sveglio, causate dall'insonnia che ha sin dalla tenera età. Ha una bocca piuttosto sottile, quasi sempre ritratta in un ghigno di superiorità, che mostra i suoi denti, affilati per lo standard umano, ma a cui lui non sembra dare molto peso... almeno, non davanti a tutti. Nonostante sia un nobile ( e quindi possa permetterselo ), non si è mai curato molto del suo aspetto, per questo motivo ha una costante aria trasandata: la barba a malapena rasata, le sopracciglia folte, i dritti baffetti sottili che è solito arricciare con le dita quando sovrappensiero, e le profonde rughe d'espressione lo rendono un personaggio davvero insolito nella classe nobile/borghese. Una cosa per cui Baptiste ha ricevuto invece molti complimenti sono i suoi capelli  lunghi e ondulati, neri come il carbone, le sue mani, molto delicate e sottili, a cui pero mancano due dita ( una alla destra e una appa sinistra ), per essere quelle di un uomo, e la sua corporatura, snella e slanciata. Il Giudice infatti, raggiunge perfettamente il metro e novantadue.

𝕳𝖆 𝖒𝖆𝖎 𝖋𝖗𝖊𝖖𝖚𝖊𝖓𝖙𝖆𝖙𝖔/ 𝖆𝖘𝖘𝖎𝖘𝖙𝖎𝖙𝖔 𝖆𝖉 𝖚𝖓 𝖈𝖎𝖗𝖈𝖔 𝖕𝖗𝖎𝖒𝖆?
، Potrebbe aver avuto esperienze passate col circo, ma onestamente Baptiste non ricorda: probabilmente non c'è mai stato, quand'era bambino successero talmente tante cose che nemmeno aveva il tempo di respirare.

𝕮𝖔𝖘𝖆 𝖓𝖊 𝖕𝖊𝖓𝖘𝖆 𝖉𝖊𝖑𝖑'𝖆𝖗𝖗𝖎𝖛𝖔 𝖉𝖊𝖑 ℜ𝔞𝔯𝔦𝔰𝔰𝔦𝔪𝔢 𝖆 𝕻𝖆𝖗𝖎𝖌𝖎?
، Per Lefevre, l'arrivo del RARISSIME a Parigi significa soltanto una cosa: lavoro, tanto, tanto lavoro. Soprattutto quando dovrà collaborare con Frollo, e con la fissazione di quest'ultimo per l'eliminazione degli zingari. Non che lui li difenda, ovvio. In ogni caso, avrebbe benissimo preferito starsene in pace, piuttosto che mettersi a guardare noiosi spettacoli per popolani.

𝕽𝖚𝖔𝖑𝖔.
، Giudice Parigino.
Dire che Baptiste abbia lavorato sodo per ottenere il proprio posto di lavoro è scorretto. Proveniendo già da una ricca famiglia di giudici potè permettersi tutti gli studi necessari, e con qualche raccomandazione, il lavoro gli fu dato. Baptiste non ha particolari pensieri a riguardo, e onestamente preferirebbe un lavoro meno impegnativo, ma sta portando avanti una tradizione familiare, quindi va bene così.

𝕾𝖆𝖗𝖆𝖙𝖙𝖊𝖗𝖊
، MBTI: ENTP 
Svelti e audaci, i Dibattenti (ENTP) non hanno paura di dissentire dallo status quo. Anzi, non hanno paura di non essere d'accordo con niente e nessuno. Poche cose accendono le persone con questo tipo di personalità più di un bel dibattito verbale, e se la conversazione si sposta su un terreno controverso, tanto meglio. Sarebbe un errore, tuttavia, pensare ai Dibattenti come a persone sgradevoli o meschine. Al contrario, le persone con questo tipo di personalità sono competenti e curiose, con un senso dell'umorismo giocoso e possono essere incredibilmente divertenti. Hanno semplicemente un'idea anticonformista del divertimento, che prevede una sana dose di dibattiti animati. I Dibattenti sono noti per la loro vena ribelle. Per questo tipo di personalità, nessuna convinzione è troppo sacra per essere messa in discussione, nessuna idea è troppo fondamentale per essere esaminata e nessuna regola è troppo importante per essere infranta, o almeno messa alla prova. A volte i Dibattenti si ribellano persino alle proprie convinzioni sostenendo il punto di vista opposto, solo per vedere come appare il mondo dall'altra parte. Secondo i Dibattenti, la maggior parte delle persone è troppo pronta a fare quello che gli viene detto e a conformarsi ciecamente alle norme, alle pressioni e agli standard sociali. I Dibattenti amano l'esercizio mentale di mettere in discussione il modo di pensare prevalente e provano un certo piacere nello scoprire il valore degli sfavoriti e degli outsider. Le loro menti attive non possono fare a meno di ripensare le cose che tutti gli altri danno per scontate e di spingerle verso nuove direzioni intelligenti. Sebbene le personalità dei Dibattenti amino fare brainstorming e pensare in grande, tendono a non farsi prendere dal "lavoro sporco" di realizzare le loro idee. In un certo senso, questo ha senso: i Dibattenti hanno troppi pensieri e suggerimenti da tenere sotto controllo, per non parlare di trasformarli in realtà. Ma se i Dibattenti non sviluppano la volontà di identificare e seguire concretamente le loro priorità, potrebbero avere difficoltà a sfruttare appieno il loro potenziale. La capacità di discussione dei Dibattenti è leggendaria, ma questo non significa che sia sempre utile. Quando mettono apertamente in discussione il proprio capo durante una riunione o fanno a pezzi tutto ciò che dice l'altra persona, i Dibattenti possono pensare di essere campioni di razionalità e logica. Ma potrebbero anche fare più male che bene alle loro possibilità di successo e di felicità. Non tutte le occasioni richiedono il contrarianismo di default di questo tipo di personalità, e la maggior parte delle persone può sopportare che le proprie convinzioni vengano messe in discussione e i propri sentimenti messi da parte solo per un certo periodo di tempo. Di conseguenza, i Dibattenti possono scoprire che il loro divertimento litigioso taglia molti ponti, spesso inavvertitamente. I Dibattenti sono rispettati per la loro visione, la loro sicurezza, la loro conoscenza e il loro spiccato senso dell'umorismo, ma se non coltivano un po' di sensibilità, possono avere difficoltà a mantenere relazioni più profonde o a raggiungere i loro obiettivi professionali. Con il tempo, molti Dibattenti si rendono conto che la loro vita ideale coinvolge altre persone e che spendere troppe energie per "vincere" le discussioni significa in ultima analisi privarsi del sostegno di cui hanno bisogno per arrivare dove vogliono nella vita. La buona notizia è che le persone con questo tipo di personalità non perderanno mai il loro lato nettamente anticonformista. Possono semplicemente usare la loro flessibilità cognitiva per comprendere ed esplorare le prospettive altrui, riconoscendo il valore della considerazione e del compromesso accanto alla logica e al progresso.

𝕾𝖙𝖔𝖗𝖎𝖆 ( TW: VIOLENZA, AUTOLESIONISMO, CANNIBALISMO, INFANTICIDIO, PEDOFILIA, STUPRO, OMICIDIO, ABUSI FISICI E MENTALI, INCENDIO DOLOSO )
، La vita di Baptiste non è mai stata rose e fiori. Si potrebbe definire, in modo decisamente più adeguato  "lame e spine".
Nato come primo figlio di un nobile borghese, Lefevre non ha mai sperimentato molto "l'amore genitoriale". La madre lo disprezzava, perché il piccolo era natoda un matrimonio contro cui lei si era fermamente opposta ma a cui comunque aveva dovuto sottostare.
Per la donna, il parto fu estremamente complicato, tanto che rischiò di morire per dissanguamento. Fu anche per questo che la donna non accettò mai il bambino.
Il padre, invece, era migliore di lei. Amava il piccolo Baptiste, giocava con lui, gli insegnava a cacciare, gli procurava ottimi insegnanti, e gli lasciava del tempo libero per svagarsi e rilassarsi.
Dieci anni dopo la nascita di Baptiste, arrivò un fratellino: Guillaume César. Era un bambino davvero bellissimo, aveva ereditato praticamente tutto dalla madre, gli occhi, il naso, i capelli. Sembrava una perfetta copia al maschile. E finalmente, la madre di Baptiste sembrava felice: certo, preferiva Guillaume, ma cominciò a trovare piacevole il piccolo Lefevre, e a trattarlo decentemente. Purtroppo però, quel momento di felicità non venne fatto per durare. La madre dei due piccoli si ammalò di vaiolo quando i due avevano undici anni e un anno, e dopo mesi d'agonia la donna morì.
Il padre di Baptiste ne fu distrutto, dopotutto amava quella donna e avrebbe fatto di tutto purché ella riuscisse a sopravvivere, ma non fu così. L'uomo cominciò a trascurare sempre più il suo dovere, rifugiandosi nell'alcol. Stava giorni interi chiuso lì a bere, bere e bere, ormai era irriconoscibile. Questa fu l'occasione Antoine Lefevre, lo zio di Baptiste, di prendere il ruolo di giudice. Una sera, avveleno' un calice di vino e lo fece bere a suo fratello, che inevitabilmente, morì. Fu così che Antoine divenne un giudice di Parigi, e i fratelli Baptiste e Guillaume passarono sotto la sua custodia. E fu lì che per i due iniziò l'inferno: Antoine li rese suoi personali servi, divertendosi a vederli commettere errori per cui non esitava a punirli. Fu durante una di queste punizioni, che Baptiste perse il primo dito. Antoine, infatti, glielo tagliò e lo diede in pasto ad uno dei suoi cani. Il secondo dito fu proprio Baptiste a tagliarselo, per dimostrare a suo zio la propria fedeltà. E penserete che qui sia finto tutto, immagino. Ma vi sbagliate.
Il peggio doveva ancora arrivare: ad un certo punto, Guillaume sparì dalla casa, e non fu più visto, o almeno questo fu quello che giunse alle orecchie dei servitori. La verità,a seppe solo Baptiste: una sera, durante una cena tra i due, Baptiste notò che la carne... aveva qualcosa di strano. Prima di iniziare a mangiare, chiese allo zio cosa fosse. E lo zio, senza mezzi termini, gli rivelò l'orrenda verità: quello che stavano mangiando era proprio Guillaume, o meglio la sua carne. La sua motivazione? "Meglio un ragazzino sano che un bovino malato." E con questa frase, stronco' una discussione sul nascere. Baptiste non fece più domande per un po', e venne lasciato in pace dallo zio, in quanto l'unico erede rimasto alla stirpe dei Lefevre.
Poi però, successe qualcos'altro. Qualcosa scattò, dentro Antoine, quando Baptiste si presentò, vestito elegantemente per un ballo di corte.
È inutile girarci intorno, tanto penso si capisca ciò che accadde: durante il ballo Antoine non riuscì più a staccare gli occhi dal corpo del piccolo Baptiste, lasciando che una lussuria animalesca l'invadesse. Il giorno dopo, il giudice invitò Baptiste nel suo studio, e... e lo fece. Macchio' per sempre la purezza del dodicenne. All'inizio si pensò che fosse un episodio solo, ma poi, cominciò a diventare sempre più frequente, che i due si "incontrassero", e la voce si diffuse tra i servi, ma nessuno aveva il coraggio di parlare, né di fare nulla.
Fu così che Baptiste sviluppò un amore malsano per suo zio, un'ossessione quasi, non riusciva a rendersi conto che tutti quello che i due facevano era sbagliato: non riusciva a fermarsi, non più. E per lui fu un dolore quando, all'età di diciassette anni, scoprì suo zio a letto con un'altra, una donna che lui non conosceva. La rabbia fu tale che li uccise entrambi, brutalmente. Poi, li smembrò e nascose gli arti nelle cucine. In quanto alle teste, le bruciò insieme ai gioielli di lei e alle spade di lui.
Non gli restava più niente, e la cosa che lo stupì di più era che non gli importava. Era vivo e si era vendicato, e ciò bastava... Anche se avrebbe dovuto impare a cavarsela da solo. Appena compiuta la maggiore età ereditò il ruolo di giudice e iniziò a dare la caccia agli "esseri impuri", che infestavano la città: gli Zingari. Fu tanto crudele che alla fine ricevette un soprannome, Il Demonio Rosso, dal colore dei suoi abiti, e divenne quasi un mito, un mostro mitologico per loro.
Poi però, quando aveva intorno ai vent'anni, Lefevre si innamorò, di una ragazzina all'epoca quattordicenne, Odette, che divenne la sua nuova ossessione. La seguiva ovunque, la pedinava, la torturava pur di riuscire ad ottenere il duo amore. Alla fine, ci riuscì: ma ottenne solo il corpo della donna, il quale era già promessa ad un suo collega, Claude Frollo. E questo fece infuriare Lefevre, che non si arrese, e una sera sorprese la giovane in una stradina nascosta, tra le case parigine.
Inutile dire che fu orribile. Baptiste possedette la giovane con la forza, e inaspettatamente, il suo seme fu fecondo. La giovane rimase gravida, ma questo le permise di allontanare Baptiste, in quanto la gravidanza fu molto complicata e la costrinse a letto.
Nacque una bella bambina, bionda proprio come la madre, ma con gli occhi scuri del padre.
Odette la chiamò Ana.
A Lefevre ovviamente non fu minimamente permesso di avvicinarsi, nonostante ci provasse. E quando scoprì la morte di Odette, avvenuta quattro anni dopo la nascita di Ana ne rimase distrutto. Divenne ancora più chiuso, e l'odio che aveva nei confronti di Frollo crebbe, e continua a crescere ogni giorno.

𝕮𝖚𝖗𝖎𝖔𝖘𝖎𝖙𝖆'.
، i. Come Frollo, anche lui ha vari anelli alle dita che gli restano.

ii. Fu lui a portare avanti la sua 'poco umana' pratica, prima per fame, poi per dipendenza, e infine per il brivido di avere la possibilità di venire scoperto e denunciato.

iii. Una volta, durante la gravidanza della donna, regalò ad Odette un cuore umano, un cuore di bambino, con un biglietto con scritto "Al nostro futuro, alla nostra felicità... E al mio futuro erede."

iv. Affilo' lui stesso i propri denti, soprattutto i canini, per strappare meglio la carne. Oh, e non esce apposta per essere pallido, così da sembrare sempre 'malaticcio'.

v. Per tutta la durata della sua adolescenza, l'unico amico che ebbe fu il figlio di un servo. Il suo nome, Maximilien. Secondo lui, sarebbe stato perfetto per una zuppa di carne...

vi. E' un accanito giocatore d'azzardo. Il gioco è infatti l'unica cosa che riesce a distoglierlo completamente da tutto, dalle sue ossessioni, dal suo odio, dal suo dolore, e dai suoi pensieri legati all'antropofagia.

𝕯𝖎𝖘𝖕𝖔𝖓𝖎𝖇𝖎𝖑𝖎𝖙𝖆' 𝖆𝖉 𝕬𝖒𝖎𝖈𝖎𝖟𝖎𝖊 𝖊 𝕽𝖊𝖑𝖆𝖟𝖎𝖔𝖓𝖎.
،  Ovviamente, Baptiste si ritiene disponibile ad ogni tipo di relazione che gli proponete: ma a sua detta "preferirei che l'uomo/ la donna della mia vita avesse meno di quindici anni.*". Per quanto riguarda l'orientamento sessuale, ai giorni nostri Baptiste verrebbe definito Pansessuale.
Per quanto riguarda le amicizie,  Baptiste si dimostrerà sempre gentile e cortese con tutti, e sarà complicato leggere dietro alla sua faccia da poker le sue vere intenzioni. In ogni caso, sarebbe meglio non essere troppo scortesi con lui o fare troppe domande...

*cit ad una frase di mori ougai in bsd ( mi pare che sia lui ad aver detto questa frase? nel caso non l'abbia fatto, ho la scusa di non aver visto l'anime ma di acer letto qualcosa qua è la, in caso perdonatemi fan di bsd ).

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