Karen era scioccata. Non pensava che... Rachele...
Karen non aveva amici, fino a quando, una ragazzina di nome Rachele, non si accorse di lei e fecero per diventare amicizia.
Da quel giorno si incontrarono tutti i giorni e divennero inseparabili.
Però dopo che Rachele le aveva appena rubato delle cose a cui teneva troppo, pensò di essere stata tradita da lei. Pianse a lungo e disperatamente; non voleva farsi sentire perciò lo fece sottovoce apposta per non far preoccupare Gabriela e gli altri.
Così si diresse a casa SUA e si addormentò dolcemente, continuando a pensare a come poteva sistemare le cose con Rachele. Purtroppo quella notte fece molti incubi sulla sua amica: sognava di vederla divorare Giorgio e Gabriela, e che si suicidava! E che sarebbe morta anche essa.
Si svegliò tutta sudata e con il fiatone, agitata per i troppi incubi. Decise di passare alle misure drastiche: recuperare, in un modo o nell'altro, Rachele, costi quel che costi.
Ma come?
Facile: ricattandola e minacciandola un po' sarebbe stato sicuramente più semplice.
Così fece: il pomeriggio seguente dopo essersi memorizzata una quindicina di volte il suo indirizzo, Karen si diresse a casa di Rachele e bussò alla porta.
La sua amica le aprì e rimase sconvolta da chi avesse suonato:
<<K-karen! Non posso crederci! C-che cosa ci fai tu qui?>>
Karen era guarita da due giorni, e riprese finalmente a parlare normalmente.
<<Sono venuta a riportarti da me. Se non lo farai, ti obbligherò con la forza>>
<<Di cosa stai parlando?>> rispose Rachele ancora più confusa.
<<Rivoglio la tua amicizia>>
<<Cosa!? Assolutamente no!>>
<<Perché no? Che cosa ho fatto di male?>>
<<Mi hai rovinato la vita! Ecco cosa hai fatto!>>
Alla fine, Karen decise di insistere.
<<Volente o nolente, tu rimarrai mia amica. Non c'è nulla da fare>>
<<No, aspetta! Aiuto!!!!>>