Sofia

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Caro Babbo Natale,

che scema, vero? Ho dodici anni e scrivo ancora unaletterina a un personaggio inventato solo per credere nella magia del Natale.Poco fa ho avuto una discussione con mio fratello Roberto, il più grande, perchéstava rimproverando Gabriele, il più piccolo, di quanto fosse sciocco a credereancora che Babbo gli avrebbe portato dei regali quando invece sono i nostrigenitori a comprarli tutti gli anni. Roberto è un cretino, alcuni giorni loodio terribilmente. Quel povero ragazzino si stava disperando, piangeva esinghiozzava. Ma ho fatto la spia, ah sì! Non l'ho coperto con i nostrigenitori, ho raccontato tutto quello che era successo nel pomeriggio così se loscorda l'iphone tredici! Tanto lo so che si è messo sotto con lo studio soloper raggiungere il suo scopo, quel fannullone. È vero, è Natale, dovremmoessere tutti più buoni e se arrivasse questa lettera ad un ipotetico vero BabboNatale la strapperebbe di sicuro senza continuare a leggere. Ma Babbo Natale nonè Gesù, no? Perché a volte secondo me si confondono le cose. A Babbo Natale nondovrebbe interessare solo che siamo giusti? Che facciamo il nostro dovere comeci spetta, nel mio caso, aiutando a casa e studiando? E allora io sono apposto,perché faccio entrambe le cose senza lamentarmi, mentre Roberto non fa nulla, èsolo un viziato che ha avuto la fortuna di nascere per primo ed è il cocco ditutti. È colpa sua se Marco non mi saluta neanche, perché sono amici e chissàquante cavolate gli ha raccontato su di me. Io sono innamorata di Marco, sì, loammetto. Facciamo il viaggio in autobus insieme dal lunedì al venerdì, poi ioscendo nel mio istituto, scuola secondaria di secondo grado, mentre lui e miofratello, che sono in classe insieme, frequentano il secondo anno dellesuperiori. I primi tempi era gentile, mi salutava, addirittura quando avevo lozaino troppo pesante si offriva di portarmelo nel breve tragitto dall'autobus acasa (sì, perché abitiamo anche abbastanza vicini, un duecento metri tra casasua e casa nostra). Poi, circa un mese fa, Marco ha iniziato a salutarmi amezza bocca, a non guardarmi più in faccia e niente più trasporto zaino,prestando attenzione solo a quel cretino di mio fratello. Io non so cosa gli hapotuto raccontare, ma se lo scopro lo uccido. Sì sì, Babbo Natale, hai capitobene, lo uccido proprio! Per cui, se mai dovesse davvero arrivarti questalettera, nella remota possibilità che tu esista, ti chiedo di farmi un immensofavore: fai cambiare Roberto, perché è il fratello più insopportabile che esistesulla faccia della Terra. Oppure fammi almeno scoprire cosa può aver raccontatoa Marco, in modo di potergliela far pagare, magari con tanto di prove. Non tichiedo regali materiali, non mi interessano e poi la mamma e il papà non mifanno mancare nulla. Ah ecco, ti chiedo un'altra cosa, che mi sta molto acuore, più di mio fratello Roberto: la nonna non è stata molto bene negliultimi mesi, potresti portare un po' di salute a lei e anche al nonno? Voglioloro troppo bene e spero che vivano ancora a lungo, anche perché come fa lefettuccine la nonna, nessun altro al mondo. Con simpatia. Una ragazzina cometante.

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