Salimmo in macchina e partimmo.

-Logan, tu mi piaci.- dissi guardandolo.

-Davvero? Ed io che credevo mi avessi baciato per hobby.- rispose lui scherzando.

Mi scappò una risata.
Non distolse neanche per un secondo lo sguardo dalla strada.
Amavo osservare qualsiasi cosa, come il suo volto, non perché fosse lui ma per il fatto che era così dettagliato, i lineamenti del viso, le ciglia che battevano dai sette agli undici secondi ogni volta che si concentrava.
Aveva quella piccola ricrescita di barba che lo rendeva più adulto senza far dimenticare agli occhi che lo guardavano che fosse ancora un ragazzo.

Ogni piccolo particolare lo rendeva bello.
Ed io non avrei mai voluto smettere di guardarlo.

-A che pensi?- mi chiese accorgendosi della mia distrazione.

-Nulla.- risposi.

-Mady...non ci conosciamo da molto ma capisco quando dici le stronzate.- disse.

Mi misi a ridere.

-Che cosa siamo noi due?- domandai.

Logan schiacciò il freno della macchina in modo brusco e per poco non tirai una testata sul vetro. Si voltò verso di me e tirò il freno a mano.

-Cosa ti aspetti da me?- chiese facendomi rimanere sorpresa.

-In che senso?- domandai a mia volta.

-Ti sto solo chiedendo cosa ti aspetti da me.- ripetè.

-Mi aspetto una risposta.- dissi.

Ci fu di nuovo silenzio per qualche secondo.
Dopodiché Logan spense la macchina e avvinghiò le sue mani sul mio volto ed iniziò a baciarmi come mai nessuno aveva fatto.

Iniziai a sentire tutti i miei problemi scivolare via insieme alle sue mani sul mio corpo, i suoi movimenti si mescolavano perfettamente con i miei e le nostre labbra si volevano ogni secondo di più.

Nonostante questo bacio mi stesse facendo provare migliaia di emozioni non riuscii a trovare la mia risposta.
Non sapevo cosa fossimo di preciso, sapevo solo di star facendo un torto ad una ragazza che non mi aveva fatto nulla.

Mi staccai dal bacio.

-Dico davvero...cosa siamo?- domandai di nuovo.

-Non ti è bastato questo come risposta?- chiese.

Scossi la testa per poi risedermi sul sedile in maniera composta.

-Farò in modo di fartelo capire.- disse accendendo la macchina.

E adesso che intendeva?
Perché ogni volta doveva essere così misterioso?

Quasi quasi credo di essere io a non capire i ragazzi, insomma cosa gli pesava darmi una risposta subito? Cosa diavolo c'era da pensare? Certe cos'è proprio non le capivo. Rimasi in silenzio senza dire nulla, accettai la sua "decisione" senza ribattere.

Perché alla fine questa era l'unica cosa che io potessi fare, accettare le sue scelte nonostante non fossi d'accordo.

Non so bene il motivo, ma il fatto che dovesse riflettere sul nostro "futuro" mi faceva essere nervosa, non sapevo cosa ci fosse da decidere. Bastava un -Si, passiamo il resto dei nostri giorni insieme.- oppure un chiaro -Restiamo amici.-.

Forse sono io che sono troppo melodrammatica, farsi paranoie per qualsiasi cosa non avrebbe senso quindi tanto vale lasciar agire il destino.
Alla fine non sarebbe la prima volta che spezzerebbero il mio cuore, ma speravo tanto che questa volta fosse diverso.

Potrò sembrare stupida ma ci credevo.

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10 Gennaio 2022, 20:13