10. ᴀʀʀɪᴠᴏ ɪᴍᴘʀᴏᴠᴠɪꜱᴏ

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

𝘏𝘰𝘨𝘸𝘢𝘳𝘵𝘴, 20𝘵𝘩 𝘑𝘶𝘭𝘺 1992

Tina gli si avvicinò incredula, per accertarsi che fosse davvero lui. -Credevamo tutti che fossi morto.- disse quasi commossa.
"Io invece lo sapevo" pensò Newt, che però non poteva evitare di sentirsi sollevato. Credence intanto si alzò, accennando un sorriso .
L'unico ancora stupito sembrava essere Silente. -Lui è Credence, un Obscuriale.- spiegò Queenie.

Il viso dell'anziano preside si illuminò. -Oh sì, mi avete parlato di lui...anche se ancora non lo sapete.-

La donna era invece distratta da Jacob. Stava per aprire bocca quando lui le fece un lieve cenno di negazione con la mano.

In quel momento anche gli altri la notarono.
-Lei invece chi è?- chiese Silente con gentilezza.
-Dove sono? E come ci sono arrivata?- domandò a sua volta la donna.
-Beh, forse è meglio che si sieda.- consigliò Theseus.

La donna obbedì, accomodandosi su una delle sedie davanti alla scrivania. Nonostante l'evidente sconcerto, si muoveva con grazia, come se il galateo fosse stato comunque più importante di un teletrasporto improvviso.
-Lei si trova in una scuola di magia.- disse Newt.
-Beh, già che c'eri potevi direttamente Trasfigurare la sua sedia, probabilmente sarebbe stato meno scioccante.- lo canzonò Theseus.

-Magia? Intende l'illusionismo? E' così che sono finita qui?- provò a chiedere la donna. Come tutti i Babbani, sembrava voler ignorare i messaggi più espliciti.
-L'ho portata io qui, ma non volevo. L'ho travolta mentre cercavo di raggiungervi.- spiegò Credence.
-Ma come siamo finiti qui?- chiese la donna, visibilmente scossa.

Ci fu un rapido scambio di sguardi tra i maghi, poi Silente fece un sospiro e iniziò a spiegare. Come i maghi fossero sempre esistiti; come si nascondessero ai Babbani; e, cosa più scioccante, come lei fosse appena stata catapultata in una scuola di magia del futuro.

Il contegno della donna fu messo a dura prova, ma resistette.
-Allora perché non rientriamo nel Portale e torniamo indietro?- domandò esitante. -E' ancora aperto, dopo tutto.-
-Temo che questo non ci sia utile. Forse non ha avuto modo di notarlo, ma il colore diverso su questo lato indica che non è possibile utilizzarlo. Dal lato blu si entra, da quello rosa si esce. Questo non lo possiamo evitare.-
-Mi scusi, ma se lei è un mago può semplicemente farne apparire un altro, o no?-
-Purtroppo la magia reale è molto più complicata di quella delle vostre fiabe. Un Portale richiede un rito molto complesso, data la sua antichità. In ogni caso, un Portale si riapre sempre nella direzione opposta. Vale a dire, di qua sarà blu e dall'altro lato rosa. Purtroppo non sappiamo tra quanto succederà. Nel frattempo, potrebbe dirci il suo nome.- sorrise Silente. In effetti, lui aveva presentato tutti i maghi.

Aveva un modo particolare di mettere in imbarazzo le persone, come se non lo facesse apposta (e forse era così).

La donna annuì. -Io mi chiamo Jennifer. Ero in vacanza a Parigi...Ho visto lui- e qui indicò Credence- davanti al Portale. Ero abbastanza curiosa, perciò mi sono avvicinata e mi ha portata con sè.-
-Capisco- rispose Silente. -Allora anche lei dovrà aspettare con noi.La cosa migliore è che troviate un camuffamento. Sarebbe complicato nascondervi, anche con la valigia di Newt. Voi quattro, in quanto maghi, seguirete le lezioni. Mentre voi due potreste insegnare Babbanologia.- propose a Jacob e Jennifer.
-Io che insegno in una scuola per maghi?- chiese lei.
-Babbanologia è la materia che spiega come vivono le persone senza poteri magici, per cui voi siete perfetti per quel ruolo. Inoltre avrete un mese per prepararvi. Più difficile sarà cambiare il vostro aspetto, ma come ho detto prima abbiamo molto tempo.-
-Ehm, ci sarebbe anche mia figlia, Alison. Però sono sicuro che le andrebbe restare nella valigia.- spiegò Newt.
-Sì, mi va benissimo!- rispose una voce dall'angolo in cui era stata abbandonata la valigia, ora aperta.
-Al! Ma da chi avrai preso l'abitudine di origliare qualunque conversazione a portata d'orecchio?-

La bambina assunse un'espressione contrita: -Ma io ero preoccupata...Non volevo ascoltare...-. Purtroppo rovinò l'effetto dispiaciuto strizzando l'occhio.
-Va bene, va bene, non ti sto sgridando.- rispose il padre ricambiando.

-Un'ultima cosa- disse Silente. -Prima di tornare nel passato, riterrei opportuno cancellarvi la memoria. Potreste venire a conoscenza di fatti del vostro futuro che cambierebbero il vostro modo di comportarvi. Siamo tutti d'accordo sul da farsi?- chiese Silente.
Tutti annuirono.

-Bene, allora direi di andare a dormire-

Proprio in quel momento entrò la professoressa McGranitt. Era una donna dall'aria severa, con i capelli raccolti in una crocchia, e indossava una vestaglia di tweed scozzese.
-Minerva, ti racconterò tutto. Prima però credo che i nostri ospiti vogliano riposare. Puoi accompagnarli nelle loro stanze?- poi si rivolse al gruppetto: -Domani troverete la colazione nella Sala Grande. Vi spiegheranno tutto i signori Scamander- aggiunse vedendo le loro facce perplesse.
-Certamente, signor preside.- fu la risposta.

La professoressa li scortò fuori dall'ufficio e scese le scale li portò fino alle camere degli ospiti. Intanto il gruppo si guardava intorno: chi stupito, chi pieno di ricordi e chi semplicemente si sentiva a casa.

La McGranitt si fermò davanti a due porte -I signori possono accomodarsi nelle camera a sinistra, per le ragazze lo stesso a destra-.

Tina e Queenie diedero la buona notte a tutti, seguite da una frastornata Jennifer intenta a borbottare qualcosa come -Ma le scale si muovono...?-

Newt seguì gli altri e sistemò le sue cose -la valigia- e si sedette sul letto.

C'era qualcosa che non andava...Se il Portale li avrebbe riportati indietro, che senso aveva mandarli nel futuro?
Poi capì: a Grindelwald non interessava liberarsi di loro definitivamente. Voleva guadagnare tempo.
Ma per cosa? Che ostacolo potevano rappresentare loro?

Newt avrebbe voluto parlarne subito a Tina e agli altri, ma si sentiva improvvisamente stanco, anche se era sveglio da poche ore.
Come se la consapevolezza di un pericolo imminente lo appesantisse.
Quale che fosse il motivo, in pochi secondi si addormentò.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

💫SPAZIO AUTRICI💫

Scusate per l'attesa ma alla fine ci siamo riuscite
P.S. Tra 3 giorni è il mio compleanno (6 maggio) e non vedo l'ora 😆
-Kathe

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro