Capitolo 8

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Capitolo 8

Jennifer's Pov

E' impossibile che sia la sua ragazza,non è come quella della biblioteca e poi aveva detto che non aveva la ragazza!
Eh no cara aveva detto che quella della biblioteca non era la sua ragazza non che non ne avesse una.
Ma allora questa chi diamine è?
Mai sentito parlare di doppio gioco? E poi a te cosa importa?
Si infatti,non mi importa nulla.

Finalmente si stacca da Josh dopo un momento che a me sembrava interminabile ma Josh non sembra molto contento di vederla,anzi tutt'altro.

"Lei è Melissa,le altre due sono Joanna e Alissa",mi dice vicino all'orecchio Meredith.
"Oh be allora se è Melissa mi è tutto più chiaro,chi non la conosce!",dissi sussurrando piu ironica che mai .
"Diciamo che è una specie di ex di mio fratello".
"Una ex? E io che credevo che tra ex non ci si baciasse cosi in pubblico,si vede che le cose sono cambiate e io sono rimasta indietro", ribatto maligna facendo ridere leggermente Meredith.

Josh guardava me poi Melissa poi di nuovo me come se non sapesse cosa dire o fare,ma lei non si degna nemmeno di guardarmi,anzi credo che non si sia nemmeno accorta della presenza mia e di Meredith o di Drake.

"Allora vieni questo sabato alla festa di Tatiana?",finalmente la bionda ossigenata si è decisa a parlare.
"Ma certo che veniamo",risponde Drake al posto di Josh.
"Oh fantastico,anche io,Joanna e Alissa ci saremo",probabilmente si riferisce alle due bamboline dietro di lei che ancora non hanno spiccicato parola,sembrano di porcellana,molto inquietante.
"Veramente io non sono ancora sicuro,ho un'impegno importante con mio padre domenica e vorrei arrivarci sano",dice scocciato togliendo il braccio di Melissa dalle sue spalle facendola alzare.
"Avanti ma cosa ti costa? Paparino si arrabbia molto se non ci vai?",dice ridendo.

Che risata assolutamente odiosa,sembra un'isterica.

"È un'impegno importante di lavoro",ribatte Josh ancora più scocciato di prima.
"Melissa c'è Jessica,sta entrando dalla porta,guarda",dice improvvisamente una delle bambole,non so se sia Joanna o Alissa.
"Ohoh bene bene",esclama Melissa.
"Oh no, ti prego..."sussurra Meredith sottovoce.
"Cosa?" le chiedo più curiosa che mai.
"Adesso vedrai"

Vedo questa ragazza avviarsi verso di noi ma non ci sta guardando,molto probabilmente sta andando verso l'uscita del retro per raggiungere il parchetto.
E' piuttosto buffa ,ma carina,con una lunga treccia castana e degli occhiali neri da vista sugli occhi,erano cosi grandi che le coprivano metà volto ma a lei non sembrano infastidirla.

"Jessica carissima",le dice Melissa mentre allunga la sua lunga gamba scoperta per poi far cadere a terra Jessica con uno sgambetto.

Jessica cade di botto,con essa anche il suo pranzo si spiaccica sul pavimento e per il rumoroso tonfo metà mensa si gira.

Non posso credere ai miei occhi,uno sgambetto? Ma dove siamo all'asilo?

"Oh scusa cara non ti avevo vista arrivare,non l'ho fatto apposta",le dice mentre Jessica era ancora a terra.

Non l'aveva vista? Ma se sapeva della sua presenza già minuti prima!
Tutti ridono,Drake compreso,solo io,Meredith e Josh non stiamo ridendo e a quanto pare nemmeno una delle due bamboline di Melissa. Perché lei non ride? Forse lei era Joanna, stando alla conversazione con Drake di prima o Alissa,ma ora poco importa.

"Non importa,fa niente",dice Jessica cercando di alzarsi dal pavimento ma scivola di nuovo su un liquido verdastro che si è disteso per tutto il pavimento ricreando di nuovo le risate di tutti i presenti.
"Dovresti prestare più attenzione a dove metti i piedi sai?"

Ma io dico: sul serio? Se fosse successo a me,le avrei infilato quella chioma bionda dentro al mio purè. Qualcuno la prenda a schiaffi!
Fallo tu visto che ti lamenti tanto!

No io non mi immischio in queste cose,non voglio farmi notare più di tanto.
Non so perché ma ho un brutto presentimento...
Jessica corre verso l'uscita con il di dietro sporco di zuppa verde e la treccia completamente sgualcita,lasciando a terra il fiocco che la teneva salda.

"Perché devi fare queste stronzate? Direi che siamo grandi ormai!" la sgrida Josh.

È bello persino quando si arrabbia,i suoi occhi diventano più neri e la sua fronte si corruga leggermente mentre..
Cosa stai facendo? Lo veneri?
Ma la smetti di intervenire sempre?

"Oh avanti quante storie per un piccolo scherzetto!",risponde Melissa.
"Ridicola",dissi io tra me e me,ma solo dopo essermi accorta che mi guardano tutti,Melissa compresa,capisco che ho pensato ad alta voce.
"Come scusa?",chiese la bionda.

Dio che voce stridula che ha,qualcuno le strappi le corde vocali.

"Ho detto che sei ridicola"

Fortuna che non volevi immischiarti...
La faccia di Melissa è sempre più sorpresa e anche quella degli altri non è da meno.

"Credo proprio di non aver capito!" ripete per la milionesima volta. Ma è scema?
"Ridicola,ho detto che sei ridicola,R-I-D-I-C-O-L-A, e a quanto pare anche sorda".

Le facce sorprese passano a faccie divertite,persino le bamboline credo stiano per ridere.

"E tu saresti?",mi chiede Melissa dopo aver boccheggiato un po'.
"Una persona che non vuole far la tua conoscenza".
"Sai con chi stai parlando almeno?"

La scrutai un attimo,alzando il sopraciglio,ma come era vestita?

"Si so con chi sto parlando e vorrei ricordarti che siamo a scuola non in un filmino porno",le dico puntando il dito sul suo vestito.
"Meglio vestita cosi che con un maglione simile a quello di mia nonna"
"Meglio sembrare mia nonna che sembrare te"

Scoppiano tutti in una grande risata, mi ero persino scordata che ci fossero altre persone al tavolo e che anche altri ragazzi della mensa stavano guardando la scena.

"E voi due non provate a ridere!",urla verso Alissa e Joanna,rossa in faccia.
"Tu non sai in che guaio ti sei messa! Chi ti credi di essere?"

Ti prego dille chi sei,dille chi sei!
Per una volta decido di dar ascolto alla mia coscienza e mi alzo lentamente dalla sedia sorridendo

"Jennifer Alexandra Milton,assolutamente un dispiacere conoscerti".

Il silenzio cala,già mi sto pentendo,ora tutta la scuola sa chi sono ma vedere Melissa sbiancare sotto i miei occhi non ha prezzo.

"Mi-milton? Della Milton Enterpise?",mi chiede ancora bianca in faccia.
"In persona".
"Be, a m-me non importa proprio nulla di-di chi sei!",e se ne va ancora più isterica di prima.

Mi rimetto al mio posto e solo ora mi accorgo di tutti gli sguardi che ho addosso,quello di Josh compreso. E' arrabbiato perché avevo trattato male la sua fidanzata,ex/bambolina, bionda isterica?

Ma poi mi sorride e sento tutti i miei muscoli rilassarsi.
Nonostante la mensa sia piena,noi ci guardiamo come se ci fossimo solo noi due in mezzo a gente inutile.

****

Josh's Pov

"Ehi amico,amico,Josh accidenti mi ascolti?"

No che non lo sto ascoltando,sono troppo assorto nei miei pensieri.
Dio Drake stai zitto,sto cercando di riordinare I miei pensieri. Quella ragazza è un'uragano di emozioni.
Prima dolce,poi acida,poi protettiva subito dopo menefreghista,ma che problemi ha?
Ha uno strano effetto su di me,mi rende parecchio nervoso ma allo stesso tempo mi diverte.
Prima le vorrei tirare uno schiaffo,un attimo dopo abbracciarla.
Oggi per la prima volta ha riso e mi incantai davanti a lei. Non so se se ne sia accorta o meno ma in quel momento non mi importava,volevo solo rimanere a guardarla.

Li,con quelle labbra rossastre che si aprivano leggermente in un grande sorriso da far scogliere il cuore. Una risata forte ma non troppo,sincera,dolce. Persino le sue lentiggini si sono sparse di più quando ridendo ha cambiato espressione,come se fossero aumentate rendendola ancora più bella. 

Dannatamente bella ma dannatamente stronza. Vorrei prenderla per quella coda e trascinarla in camera mia,ma sarà difficile già lo so. Non cede ai miei trabocchetti,ai miei sorrisi e le battute maliziose,devo usare metodi più efficaci,devo attaccare!
Solo una cosa non sono riuscito a capire,perché quando Drake le ha chiesto come mai si è trasferita lei si è incupita,voglio scoprirlo,voglio sapere tutto di lei.

Ho fame di Jennifer Milton.

"Stai pensando a lei vero?".

Come?Chi ha parlato?
Drake coglione! Quel poveretto sta cercando la tua attenzione da piu di mezz'ora.

"A chi starei pensando scusa?".
"Alla rossa".
"Jennifer?",domando innocente.
"Quante rosse provocanti,terribilmente sexy acide e scontrose conosci?".
"Provocante,terribilmente sexy acida e scontrosa?",domando in una risata nervosa.
"Oh si ha un carattere davvero strano,inizialmente mi stava antipatica,credevo si credesse al di sopra del mondo,sopratutto essendo una Milton ma notando come ha trattato Melissa,posso solo che amarla! Vorrei davvero si togliesse quel maglione enorme per vedere meglio"
"Amarla?",tra un po' lo avrei ucciso ne sono sicuro!
"È un modo di dire amico rilassati",dice ridacchiando
"Rilassatissimo"
"Geloso per caso?"
"Chi? Io? Per niente!"
"Sarà",esclama per niente sicuro.

"Ma hai ragione, non è da buttare,scoprirò cosa c'è dietro quel maglione",dico sicuro.

Drake mi guarda strano con la provetta dell'esperimento che stavamo eseguendo in laboratorio per aria.

"La aggiungerò alla mia lista".
"Cosa? Vuoi metterla nella tua lista di ragazze?" domanda scioccato.
"Certo perché no".
"Ma se non ti sopporta amico!"
"Questo è quello che credi tu.Vogliamo scommettere?", lo sfido con tono serio sapendo che non si sarebbe ritirato.
"D'accordo ci sto! Se non riesci ad aggiungerla dovrai darmi la tua moto per un'intera settimana,se invece ci riuscirai ti offrirò da bere per un mese! Allora?"
"La mia moto non si tocca!"
"Paura di perdere vero?",odio essere provocato ma amo ancora di più le sfide.
"No affatto,accetto!",e ci stringiamo la mano come se fosse una cosa solenne
"Ragazzi continuate il vostro esperimento immediatamente!",esclama la prof di scienze dall'altro lato della stanza.
"Si prof scusi"

Vincerò quella scommessa,costi quel che costi,la mia moto è al sicuro.

********
Jennifer's Pov

Dopo il mio movimentato incontro con Melissa e le sue bamboline da passeggio,per mia fortuna la giornata è andata tranquillamente. Lezioni,lezioni e lezioni a volte sguardi strani e sussurri ma niente a cui non fossi già abituata. Perfortuna adesso posso tornare all'hotel e riposare un po', a proposito dell'hotel,chissà per quanto ancora alloggieremo li,forse...

"Jennifeer,Jennifeer!", la voce di Meredith mette fine alla mia conversazione mentale.
"Facciamo un pezzo di strada insieme? Vado verso la fermata anche io"
"Certo andiamo pure"
"Sei stata grande prima"
"Per cosa?",chiedo non capendo.
"Ma come per cosa??Per Melissa,per come l'hai umiliata è andata su tutte le furie"
"Aah quel cumulo di isteria umana? Niente di che"
"Dici che si vendicherà?",domanda ansiosa.
"Probabile chi lo sa,staremo a vedere"
"Mmm..."
"Non preoccuparti,non mi fa paura, piuttosto cosa aveva contro quella ragazza? Jessica se non sbaglio" chiedo incuriosita.
"Ma niente,non è Jessica in se,solo che Melissa si diverte a umiliare le persone come se si sentisse superiore a loro in questo modo e ogni tanto prende di mira qualcuno,che magari può sembrare debole e quindi si diverte a prenderlo in giro"
"Nessuno ha mai pensato di tirarle due sberle?"
"Nessuno ha mai pensato di rispondere alle sue cattiverie in realtà,fino ad oggi...",e mi guarda come se stesse guardando la sua eroina dell'anno,"In realtà prenderebbe di mira anche me se potesse ma non lo fa solo perché Josh non gli e lo perdonerebbe mai. Anzi inizialmente voleva stringere anche amicizia con me per avvicinarsi a lui,sai come si chiamano quei rapporti che..."
"Rapporti convenzionali per la scala sociale",concludo io prima che potesse finire la frase."Per questo non do molta confidenza alle persone,non so mai se siano interessate a me o a lui",un velo di tristezza mista a insicurezza le balena lo sguardo e poi prende a guardarmi.

Aspetta un attimo...non crederà che io...che io...

"Meredith tu sai che nel mio caso non vale vero? Cioè non ti sto usando per arrivare a Josh,anzi io non voglio proprio arrivare a Josh anzi voglio allontanarlo. Cioè no non pensare male non lo odio,cioè in realtà si però no. Non sapevo nemmeno fosse tuo fratello fino a oggi cioè..."
"Ehi ehi ehi,quante volte hai intenzione di dire cioè ancora? Tranquilla lo so benissimo che nel tuo caso è diverso. Oggi è stato davvero buffo vedervi discutere"
"Buffo?", chiedo divertita.
"Si non avevo mai visto Josh litigare così con qualcuno. Anzi le conversazioni tra lui e le ragazze son ben diverse"
"Sisi ho capito,non avevo dubbi. A proposito di ragazze,non ho ancora capito cosa sia Melissa per lui".
"Vorrei saperlo anche io. Lei si definiva la sua ragazza ma lui non l'ha mai definita cosi anzi tutt'altro ma lei continua a stargli addosso,non ha mai avuto una ragazza solo 'rapporti occasionali' se cosi vogliamo chiamarli"
"Vuoi dire scoparsi ragazze a caso per poi scordarsi di loro il giorno dopo?"
"Beh si ecco",rispose ovviamente imbarazzata.

Meredith era decisamente più educata di me.
Tutti sono più educati di te

"Apparte qualche anno fa con Caroline, che..."ma lei si posa subito la mano davanti alla bocca come se avesse detto la bestemmia delle bestemmie.
"Caroline?"
"No niente scusa fa finta che non abbia detto nulla",io annuisco.

Non sono mai stata una persona invadente,anzi cerco sempre di stare in disparte a farmi i fatti miei.
Fino ad oggi quando hai avuto la brillante idea di fare il fenomeno da baraccone in mensa.
Ancora con questa storia? Vuoi lasciarmi in pace?

Decido di smorzare la tensione che si sta creando tra me e Meredith dopo la sua frase riguardo a una certa Caroline.

"Non sapevo che tu e Josh foste fratelli, sono rimasta molto sorpresa,siete cosi..cosi..."
"Diversi?"conclude lei con un sorriso.
"Esatto"
"Si lo so siamo tutti diversi tra noi fratelli"
"Tra voi fratelli? Non siete solo tu e Josh?"
"Nono abbiamo anche una sorella più piccola,Chloe che ha sei anni e poi c'è anche mio fratello maggiore Kevin che ne ha ventinove"
"Oh wow un'altro fratello maggiore,deve essere disastroso conviverci",dico con tono divertito.
"Diciamo che Kevin non vive con noi è un po' lontano ecco...",e ritorna di nuovo nervosa.

Stavo davvero diventando cosi pesante? Dovevo fare qualcosa.

"Anche io avrei voluto avere una sorella o un fratellino sai? Per condividere"
"Condividere cosa?"

Condividere cosa? Vestiti,giochi,cibo? Ma poi l'unica cosa che mi viene in mente mi riporta alla pioggia. Condividere il dolore di una perdita forse,qualcuno che mi porga la mano per uscire da quella fossa.

"Condividere e basta,sai l'affetto familiare",rispondo più bugiarda che mai.
"Capisco,allora io vado, casa mia è dall'altra parte",siamo già alla fermata? Nemmeno me ne ero accorta.
"Va bene ci vediamo domani mattina"
"A domani mattina!"

Rimango li ad aspettare invano l'autobus che non arriva più,non capendo il perché,comincio a pentirmi del fatto di non usare la macchina che mi ha comprato mio padre. Ma l'autobus mi piace,mi piace il fatto di appoggiarmi al finestrino con le cuffie all'orecchio e guardare cosa accade fuori. Osservare le persone e i loro movimenti senza sapere che io li stia osservando. No non sono una stalker psicopatica ma è bello vedere come si comportano le persone quando non sanno di essere osservate perché si comportano in modo naturale.

Ore 17:55.
Ma stiamo scherzando? È quasi un'ora e mezza che aspetto,com'è possibile,farò un reclamo,stupidi autobus ritardati.
Un rombo arriva alle mie orecchie di colpo e davanti a me si ferma una moto enorme,nera potente e poi un ragazzo si toglie lentamente il casco dello stesso colore della moto.
Bellissimi capelli castani e biondi escono ribelli mentre cascano leggermente sulla fronte e due occhi neri mi guardano divertiti.

"Ehi bellissima,cosa ci fai qui?",chiede Josh.
"Non chiamarmi bellissima"
"Ma lo sei",arrossisco. Ma perché devo arrossire e perché continua a fissarmi?
"La smetti di fissarmi? Vuoi una foto per caso?",lui ride,cavolo non ridere sei anche più bello e io dopo non capisco niente.
"Perché sei alla fermata dell'autobus?"
"Sto aspettando che arrivi un paracadute dal cielo che mi porti a casa. Ma secondo te? Aspetto l'autobus no?"

Comincia a ridere a crepapelle,come se avessi detto la cosa più divertente del mondo,sono davvero cosi simpatica? Ma la smette di ridere? Spero cada dalla moto!

"Hai finito?",chiedo ovviamente infastidita.
"Da quanto tempo stai aspettando?"
"Non ti riguarda"
"Guarda che oggi c'è sciopero"

Sciopero?Sciopero? Il mondo sembrò davvero crollarmi addosso. Sono stata un'ora e passa ad aspettare un autobus che non sarebbe mai arrivato,imprecando ogni cinque minuti?
Mi sento una vera cretina e poi tra tutti proprio lui doveva passare e Meredith poteva anche avvisare e mio padre poteva anche chiamare per sapere se ero viva e...
Massi diamo la colpa agli altri e non a Jennifer Milton per essere perennemente distratta e sbadata.
Comincio a camminare furiosa alla ricerca di un taxi,mentre Josh continua ad affiancarmi con la moto.

"Hai intenzione di seguirmi per molto ?"
"Dai sali ti accompagno io,bisbetica"
"Non ci penso neanche,non ti farò vedere dove abito,stupido stalker maniaco"
"Stupido stalker maniaco? Sono contento che tu abbia questa fantastica immagine di me"mi dice con quel sorrisetto.
"Oh l'immagine che ho di te è anche peggiore"
"Dai sali tranquilla,non ti entrerò in camera di notte legandoti a un letto,questo succederà solo quando tu sarai consenziente"

Lo guardo sbalordita per un attimo. Ma quanto puo essere dannatamente bella e sfacciata una persona allo stesso tempo?

"Preferisci davvero andare a casa a piedi piuttosto che farti accompagnare da me?"
"Prenderò un taxi appena arriverò in città"
"Ma io sono qui e ho una moto bellissima pronta ad ospitare te e il tuo bellissimo sedere dietro di me"
"E io invece ho dei piedi che prenderanno un taxi e una mano che si poserà violentemente sulla tua faccia se non ti levi subito."
"Perché devi essere cosi aggressiva ?Eppure hai un viso cosi dolce,piccola Jennifer"
"Non salirò con te su quella trappola mortale sopratutto non con te al volante,voglio vivere ancora per svariati anni sai?"
"Sono bravo a guidarla tanto quanto sono bravo a letto",dice con malizia alle stelle,non c'è la faccio devo dirlo.
"Allora devi essere un pessimo guidatore, scarso oserei direi"

Mi guarda a bocca aperta neanche lo avessi offeso nel profondo dell'anima,continuo a camminare dritta senza voltarmi,non è più al mio fianco probabilmente se ne è andato. Uomini. Tipico,offendi il loro pene e sembra che gli hai lacerato il cuore. Cosa? Ma cosa diavolo? Perché sono attaccata al muretto?

"Scarso hai detto?", mi ritrovo Josh davanti che mi tiene stretti i polsi attaccati al muro e mi fissava più arrabbiato che mai. Non avevo mai visto ancora quell'espressione.
"Cos'è la verità fa male?"

Cazzo,Jennifer stai zitta una buona volta vuoi farti violentare per strada?

"Sei decisamente troppo impertinente per i miei gusti",dice non distogliendo lo sguardo dai miei occhi verdi.
"Perfortuna non devo piacere a te"
"Infatti non mi piaci per niente,ma odio chi mi manca di rispetto e tu l'hai fatto"
"E io odio chi mi attacca al muro tenendomi bloccata,sai non è proprio la mia routine abituale,quindi levati",cerco di spingerlo via ma ovviamente la mia forza in confronto la sua equivale a un topo davanti a un leone,quindi provo a tirargli una ginocchiata nella stomaco.
"Eh no piccola Jennifer,non provarci minimamente,mi hai già tirato un pugno una volta,non si ripeterà di nuovo",mi minaccia bloccandomi le gambe posando i suoi ginocchi sui miei.

Dio ma non si muove di un millimetro,che dieta segue?

"Sei impertinente Jennifer,dovresti tenere a freno quella tua deliziosa bocca",dice avvicinandosi sempre di piu,non vorrà baciarmi spero, "Oggi mi sento buono,se mi chiedi scusa,ti lascio andare"

Chiedi scusa,chiedi subito scusa,stupida ragazzina!

Lo guardo per un secondo e poi mi decido.

"Scusa..",lo sento allentare piano piano la presa,dio ma chi si crede di essere? "Scusa se hai un cervello in prognosi riservata",riprende immediatamente la presa sui miei polsi,più forte di prima e mi guarda fulminandomi.

Credo che se non mi stesse tenendo lui sarei caduta per terra da quello sguardo.
Sei una stupida,una masochista,tu hai il cervello in prognosi riservata non lui,non osare lamentarti con me,se verrai violentata stuprata su un muretto dopo.

"La tua lingua biforcuta non ha limiti",dice ridendo,cioè si stava davvero divertendo?
"Hai intenzione di toglierti o vuoi stare qui fino a sera? Potrei benissimo cominciare a urlare"

Mi guarda intensamente,sfiorando il labbro inferiore coi denti.Il suo sguardo cambia in uno sguardo deciso malizioso, è cosi vicino che vedo le sue pupille dilatarsi. No,non urlo perchè non ci riesco,mi sento improvvisamente senza forze e ipnotizzata. Con la gola secca mentre continuo a guardarlo cerco le mie corde vocali ,per dire qualsiasi cosa,anche stupida ma dovevo dire qualcosa. Ma non ci riesco,i miei occhi verdi si confondono con i suoi occhi scuri. Si stacca da me all'improvviso tenendo in alto bloccata solo la mia mano sinistra,come se sa che se mi lasciasse di botto cadrei. Rimane a guardarmi ancora alla ricerca di qualcosa,di qualche risposta a domande che si sta sicuramente ponendo,per poi sorridere leggermente,lasciandomi lentamente il polso.

"Non hai urlato"
"Come?",rispondo titubante.
"Non hai urlato e se volevi davvero che mi allontanassi subito da te,mi avresti tirato un calcio o uno schiaffo appena ti avevo liberata,ma sei stata li imbambolata a guardarmi,ci vediamo domani Jennifer",dice più come una minaccia che un saluto e il rombo della moto si avvia,allontanandosi sempre di più.

Ero li per strada che ansimavo,non mi ero nemmeno accorta che avevo ancora il braccio sinistro alzato,perché non mi stavo ribellando?Ma ovvio mi teneva prigioniera.
Veramente ti ha lasciata libera per un minuto.
Be ero traumatizzata sai nelle mia agenda di impegni non c'era scritto 'farsi attaccare al muro da Josh Cliver'.
Ti aspettavi un suo bacio!
No!
Si!
No basta,taaxiii!

Finalmente sono nella mia suite,stesa nel mio letto,avevo lo stomaco chiuso e in subbuglio,per niente fame e la cosa era davvero strana visto che mi ero ingozzata di cibo persino al funerale di un certo zio di lontana data che nemmeno conoscevo.

"Jennifer posso entrare?",azzarda mio padre bussando alla porta della stanza.
"Si entra pure"
"Ehi piccola,non mangi?",mi chiede sorpreso.
"No sono davvero stanca,non ho proprio voglia"

Mi guarda attentamente come per capire se qualcuno si fosse impossessato del corpo di sua figlia.

"Sicura di star bene? Successo qualcosa?"

Successo qualcosa?Se era successo qualcosa? Sicuramente avevo l'ira della prof di matematica/omino Michelin contro,ero arrivata tardi a scuola,litigato con la regina delle oche ed ero stata attaccata al muro da uno dei ragazzi più fastidiosi,egocentrici e belli che io abbia mai visto.

"Ma no papà nulla non preoccuparti"
"Bene perché devo chiederti una cosa",non promette nulla di buono me lo sento,"Ecco vedi,sto per concludere un'affare molto importante"
"Oh ma è fantastico!",
"Oh si lo è, molto importante per la Milton Enterprise,però ovviamente lui deve ancora firmare il contratto per dar via ai progetti e ci siamo dati appuntamento per una cena..."

"No ! Assolutamente categoricamente no !",lo interrompo prima che lui possa finire la frase,so già cosa vuole chiedermi e la risposta è no.
"Oh avanti Jennifer non mi hai nemmeno fatto finire!".
"Non ti ho fatto finire perché non c'è ne bisogno. Vuoi chiedermi di venire con te !Non verrò A questa cena vestita da confetto facendo finta che tutto quello che direte sia estremamente interessante mangiando due cetrioli in croce da non so quanti dollari che verranno definiti il 'piatto del giorno' ".
"Prima di tutto ti porto con me perché voglio farti vedere quanto può essere interessante questo mondo" ribattee mio padre".
"Oh si davvero interessante,come ho potuto non accorgermene prima,hai ragione lascerò la scuola ora e verrò a fare la segretaria da te!".
"Non scherzare con me Jennifer Alexandra Milton",eccolo di nuovo con la storia del nome al completo.
"Secondo,questo cliente è molto importante e ho già rimandato parecchi inviti suoi a causa della lontananza e non ho intenzione di perdere questo affare"
"Ma perché devo venire con te? Non ha senso!".
"Terzo...",continua facendo finta di non ascoltarmi,"Si porterà suo figlio che probabilmente entrerà a fare presto parte della sua azienda,quindi anche di questo progetto e mi ha chiesto di portare anche a te,scoprendo che siete coetanei".

Comincio a rotolarmi nel letto in preda alle risate sotto lo sguardo severo di mio padre.

"Oh John mi fai morire",dico tra una risata e l'altra ma lui non si smuove dalla sua espressione seria,"Quindi e' per questo? Perché un ragazzino viziato in giacca e cravatta non vuole stare da solo alla cena di paparino mister esigenza? Non ci penso proprio".
"Sei un'ingrata!".
"Non farò il tuo premio a cena da portare al figlio di quello là e ora perfavore vorrei dormire sono stanca,grazie e ciao".
"Insopportabile,assolutamente insopportabile,una figlia degenera!",urla andandosene e sbattendo la porta.

Ma per quanto andrà avanti questa storia del costringermi ad andare a queste stupide cene di lavoro con lui?
Mi infilo sotto le coperte con il maglione e i jeans troppo stanca anche per muovere un solo muscolo dopo questa giornata. Chiudo gli occhi facendo passare per la mia mente in un flash back tutto quello che è successo oggi.
Melissa me l'avrebbe fatta pagare assieme alle sue bamboline? E perché una di loro sembra infastidita dal suo comportamento? Chi è Caroline e perché Meredith si è sentita a disagio pronunciando il suo nome e parlando del fratello maggiore? Come mai Jessica non reagisce alle provocazioni di Melissa? Ma sopratutto cosa vuole Josh da me?
Troppe domande per la mia mente stanca,i miei occhi diventano sempre più pesanti fino a lasciarmi andare in un profondo sonno.

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