°HE IS LOVE°

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Luke's pov

Il cielo si è oscurato sempre di più pian piano che passavano le ore. Le mie braccia hanno continuato a sostenere il suo corpo per tutto il tempo. E le sue mani si sono incollate alla collana che le ho regalato.

Quando finalmente ci decidiamo ad alzarci per ritornare a casa sono le due di notte. La festa sarà finita da un po'. E spero di non trovare più nessuno a casa.

«Non pensavo fosse passato tutto questo tempo» annuncia guardando l'ora sul cruscotto.

«Già» parto ritornando a casa e nel tragitto penso a noi. Alla sua reazione quando mi ha visto arrivare. Ai suoi occhi lucidi, ai nostri corpi stretti. Alle sue parole e al regalo che le ho fatto. Ma la cosa che mi tormenta è il bacio che ci siamo dati. Forse, finalmente affronteremo tutto ciò da persone mature.

Anche se ho paura che il bacio non sia significato nulla, nonostante le sue parole dicevano tutt'altro. Non faccio caso a l'ansia che mi sta invadendo fino a quando Kira non appoggia una sua mano sul mio ginocchio «È tutto ok?» sussurra. Guardo le mie mani strette attorno al volante e so che stanno iniziando a sudare. Butto un'occhiata verso di lei «Credo di sì» è la mia risposta.

Kira non risponde ma lascia la sua mano sulla mia gamba e gliene sono grato, non lo sopporterei se la ritrasse.

Quando arriviamo fuori casa sua parcheggio l'auto e la aspetto per entrare dentro. Come immaginavo non c'è quasi nessuno. A parte Jasmine e Tyler. Che come ci vedono arrivare ci corrono incontro.

«Kira dove diamine eri?» urla Jasmine mentre lei alza gli occhi al cielo.

«Jas non urlare, ero con Robert» la sua amica batte le mani sulle gambe e gesticola in modo teatrale. Decido di spostare la mia attenzione da lei e mi avvicino a Tyler.

«Gli altri sono andati via?»

«Da circa mezz'ora» annuisco e mi siedo sul divano deciso a non andarmene. Ho bisogno di parlare ancora un po' con Kira. Le poche ore che abbiamo passato insieme non mi sono bastate.

«Be' noi adesso dobbiamo andare» annuncia Tyler «Dormi bene piccola» tira Kira in un abbraccio e le mie mani fremono.

Che diamine mi prende, non posso essere geloso di Tyler.

«Luke tu vieni?» chiede rivolto a me.

«No, resto ancora un po'» ignoro il suo sguardo indagatore e mi guardo in giro.

«Ok» sbuffa e poi finalmente lui e Jasmine vanno via lasciandomi solo con Kira.

Resto seduto sul divano mentre guardo ogni suo movimento. Il modo in cui si guarda in giro, la sorpresa sul suo viso quando nota che la casa è molto più pulita di quanto immaginasse. Come si passa la mano tra i capelli lunghi e poi sul collo facendolo scoccare. Si avvicina a me e con un tonfo si siede al mio fianco appoggiando la testa sulla mia spalla.

«Sei comodo» bofonchia.

«Vedo» sorrido.

Non ci parliamo da settimane intere e nonostante ciò io mi sento a mio agio a stare così con lei. Ad averla appoggiata a me, a sentire i suoi capelli sfiorarmi il collo e forse e per questo che appoggio la mia testa sulla sua e prendo una sua mano tra le mie iniziando a giocherellare con le unghie lunghe.

«Mi dispiace per l'altra volta» non mi rendo conto di essere stato io a parlare fino a quando lei non alza il capo e punta i suoi occhi su di me.

«A cosa ti riferisci?»

Mi mordo le labbra non sicuro di voler aprire questo argomento «A quando eravamo a casa di Zayn.»

«Ah» è la sua risposta prima di mettersi seduta bene e guardare davanti a sè.

«Mi sono sentito in imbarazzo e non sapevo cosa significassi io per te, quindi ho detto la prima cosa che mi è passata di mente -la invito a guardarmi e lo fa- ma la realtà è che io e te non siamo mai stati solo amici, sin dal nostro primo incontro, dal nostro primo sguardo. Sin dal nostro primo bacio, io ho capito che tu non saresti mai potuta essere solo un'amica per me.»

«E allora perché l'hai detto?»

«Perché sono un idiota» so che è una risposta stupida, ma è così. Sono un idiota.

«Questa non è una novità Robert» sorride appena e lo faccio anche io. La sua mano si avvicina al mio viso e sento le sue dita sottili sfiorarmi una guancia. «Quindi cosa siamo io e te?» chiede titubante.

«Non sono quel tipo di persona a cui piace mettere etichette. Ma con te non riesco a farne a meno, non riesco a non dire che voglio che tu sia mia, solo mia e di nessun altro. Voglio che tu sia la mia ragazza e voglio potermi vantare di ciò con tutto il mondo.»

«Non hai molto di cui vantarti. Sono antipatica, acida e il mio sarcasmo spesso è offensivo» rido non riuscendo a controllarmi.

«Ma sei anche dolce, sensibile, divertente, bellissima e soprattutto sei l'unica persona capace di togliermi il dolore dal petto sostituendolo con l'amore.»

Gli occhi di Kira brillano e con mia grande sorpresa questa volta è lei ad appoggiare le sua labbra sulle mie. Ci baciamo in modo diverso, come se questa volta entrambi sappiamo che non è l'ultimo bacio, ma l'inizio di una lunga serie.

Kira's pov

Le parole di Luke mi suonano in mente, quella sera ho reagito come una ragazzina senza lasciargli neanche il tempo di parlare. Lui non mi vede come un'amica e io non vedo lui solo come un amico.

Almeno su una cosa andiamo d'accordo.

Questa volta so che riusciremo ad andare avanti, che nulla più potrà ostacolarci e che finalmente potremo vivere una storia d'amore come tutti gli adolescenti della nostra età.

Sono stanca, il sonno inizia a farsi sentire e sbuffando mi sdraio sul divano ma le mie mani toccano una busta. Mi scosto e noto si tratti del 'regalo' di Michael.

«Idiota» getto la busta per terra e Luke la raccoglie curioso.

«Cos'è?»

«Il regalo di compleanno dell'arcobaleno» alza un sopracciglio confuso ma non ribatte.

«Una tinta per capelli?»

«Già» metto le mani dietro la testa e chiudo gli occhi.

«Perché ti ha fatto una tinta per capelli?»

«Luke le tue domande sono stupide. Che cazzo vuoi che ne sappia io? Forse perché è un idiota?» ride divertito e appoggia il regalo sul tavolino.

«Bene -si alza lisciandosi i pantaloni- credo sia ora di andare.»

«Cosa?» urlo e siccome provo ad alzarmi in un balzo mi ritrovo con il culo per terra. «Porca puttana» mi massaggio il sedere e Luke invece di aiutarmi ad alzare ride.

Solo dopo che mi sono seduta sul divano e ho preso a pugni il suo braccio si è deciso a chiudere quella fogna che si ritrova come bocca.

«Cosa volevi dirmi?»

«Di dormire qui» la mia voce esce molto più sicura di quanto sono in realtà. Lui sbarra gli occhi e vedo il suo pomo di Adamo alzarsi e abbassarsi di continuo. Ha per caso sete?

«Va bene. Posso dormire sul divano» si riaccomoda ma io scoppio a ridere alzandomi.

«Non fare il bambino Robert. Dormirai nel letto con me» senza aspettare una sua risposta mi avvio al piano di sopra e mi addentro in camera mia.

Guardo la stanza e per un istante sono pronta a cambiare idea. È da sette mesi che non dormo in questa stanza ma credo che la presenza di Luke mi aiuterà.

Inizio a spogliarmi gettando i miei vestiti sulla poltrona che ho in camera, mi avvicino al piccolo comodino e prendo il pigiama «Oh cazzo scusami» sobbalzo nel sentire la voce di Luke, mi volto e lui imbarazzato mi da le spalle. Scoppio a ridere non riuscendo a trattenermi. È così goffo.

Non rispondo ma metto il pigiama e mi getto sul letto «Pulcino puoi guardare» si volta e si schiarisce la gola. Dopo aver perlustrato la mia stanza anche se già la conosce si decide a togliersi le scarpe, con esse la maglia e resta solo con i jeans stretti neri addosso. I miei occhi percorrono il suo torace e il modo in cui si contraggono i muscoli quando cammina. Si stende la mio fianco e appoggia un braccio sotto al capo mentre l'altro lo stende. Le nostre dita si sfiorano e sento il mio cuore accelerare.

L'ultima volta che abbiamo dormito insieme siamo finiti per fare l'amore, è stato bellissimo e non appena le scene di quella sera mi tornano in mente inizio a desiderare Luke come non mai.

Sento la sua mano stringersi alla mia e sento i suoi occhi su di me, volto di poco il capo e i nostri sguardi si incrociano. I nostri respiri si fanno irregolari e i nostri cuori battono insieme impazziti.

Succede di nuovo, le sue labbra ancora una volta divorano le mie, le sue mani per la seconda volta esplorano parti del mio corpo.

La mia mente non ragiona più, i miei pensieri sono confusi e cose senza senso mi escono dalle labbra, cose del tipo «Passo per pervertita se faccio sesso con un pulcino» Luke ride ma ignora la mia affermazione stupida e continua ciò che stava iniziando.

Io per la prima volta resto in silenzio, non parlo, ma lascio che le mie labbra si dedichino a lui, lo bacio sulla spalla, sul collo mentre sento i nostri corpi unirsi. Se i baci fossere parole sono sicura che gli stiano dicendo quanto io sono innamorata di lui. Dopo poco i gemiti prendono il posto dei baci e delle parole che urlo nella mia testa. Prendono il posto di quelle parole mai dette ma che tante volte avrei voluto dirgli.

Tutto è diverso dalla nostra prima volta, ora il tutto è più dolce e la voce di Luke mi arriva alle orecchie mentre mi sussurra quanto io gli sia mancata. E mi basta sapere questo per lasciarmi andare completamente a lui. I suoi occhi azzurri sono puntati nei miei per tutto il tempo e non sento imbarazzo, ma solo amore, quell'amore che ho tanto desiderato è che finalmente ho trovato.

Luke è ciò che ho sempre voluto, ciò che ho sempre sognato e che ora so potrò avere per tutta la vita. Lui, è l'amore.

🐥🐥🐥

SCIAO!

Non ho molto da dire, sono felice di essere riuscita ad aggiornare prima delle altre volte.

Luke e Kira si sono chiariti del tutto, hanno fatto l'amore e credo proprio che ora abbia inizio la loro storia d'amore.

Spero il capitolo vi sia piaciuto, grazie mille perché continuate a leggere la mia storia.

Instagram: iamsaravincenti
Facebook: Sara Raffaele Vincenti

Ps: Ho una nuova storia in mente, all'inizio volevo fosse una ff ma non so perché sto iniziando a cambiare idea. In ogni modo la storia si chiama "My SuperHero" e la pubblicherò una volta finita questa storia.

Pps: Siamo quasi alla fine di questa storia, credo manchino circa sei capitoli o giù di lì. Spero mi seguirete fino alla fine del libro. Ancora grazie.

I love you girls❤

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