°I WISH I WAS BESIDE YOU°

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Luke's pov

«Quindi ti daranno un permesso?» chiedo a mia madre. È seduta di fronte a me, un sorriso sul viso e gli occhi che brillano. Fa sempre così ogni volta che vengo a trovarla. Piange come se non mi vedesse da anni, quando in realtà vengo qui cinque giorni su sette.

«Sì tesoro, il dottor Horan ha detto che sto facendo grossi progressi e che mi daranno un giorno alla settimana per uscire. Ma ovviamente non sarò sola» smorza l'entusiasmo sull'ultima frase, ma io sono così fiero di lei. Due mesi che è qui e la vedo benissimo.

«Piccoli passi mamma» appoggio una mano sulla sua e lei poggia l'altra sulla mia. «Anche lui dice così. Un passo alla volta» so che si riferisce al suo medico. Il dottor Niall Horan. Devo ammettere che apprezzo molto più lui che quell'idiota di Liam. È molto più professionale ed è solo grazie a lui che mia madre sta migliorando. Sorrido e poi con un sospiro mi alzo «Ora devo proprio andare, tra poco ho gli allenamenti.»

«Va bene amore» si alza a sua volta «Quando ritorni?» non riesce a fare a meno di me.

«Domani è sabato e non sono concesse visite, quindi penso che verrò lunedì» la mia voce esce triste. Non mi piace l'idea di non vederla per due giorni. Ho bisogno di lei, soprattutto ora, che mi sento solo.

«Due giorni passeranno in fretta -appoggia una mano sulla mia guancia- lunedì porterai con te Kira? Vorrei tanto vederla» mi schiarisco la gola non riuscendo a rispondere. Non so perché ma mia madre è convinta che io e Kira stiamo insieme e io non riesco a smentire.

«Se non avrà altri impegni la porterò con me» la abbraccio un'ultima volta e esco dalla clinica dirigendomi a scuola.

Il tragitto in macchina sembra non finire mai e ovviamente per tutto il tempo penso a Kira. Il tempo passa e lei continua ad ignorarmi, è diventata anche più acida di quando l'ho conosciuta. Ma nonostante le sue occhiate omicida e il suo silenzio io continuo a sentire il mio cuore esplodere alla sua presenza.

Come si può provare interesse per una persona che ti ignora? Sembre così assurda come cosa. Dovrei concentrare la mia attenzione su altro, dimenticarla e ignorarla come fa lei. Ma è molto più complicato di quanto sembri.

Arrivo a scuola senza neanche rendermene conto e quando finalmente credo di poter concentrare i miei pensieri su altro, ecco che dalla bocca dei ragazzi esce il suo nome. Questa ragazza è ovunque.

«Jasmine sta organizzando una festa per il compleanno di Kira» è Ashton a parlare ma io mi sono bloccato alla parola 'compleanno.' Davvero è il compleanno di Kira? Quando? E perché io non ne so niente? Probabilmente il mio viso parla più di quanto creda perché Ash continua fissandomi.

«Il compleanno è domani. Kira non aveva intenzione di festeggiare ma sai com'è Jasmine» annuisco anche se in realtà non so come sia. Non parliamo molto io e lei.

Gli allenamenti iniziano e io mi ritrovo a pensare che forse non sia il caso di organizzarle alcuna festa. È il suo primo compleanno senza i genitori, il primo che passa da sola e probabilmente vorrebbe restare chiusa in casa a guardare foto di famiglia e sicuramente un ammasso di gente -di cui ne conoscerà un decimo- che si diverte e si ubriaca non è il massimo.

Kira's pov

La odio, la odio con tutta me stessa. Credo di non aver mai odiato nessuno in questo modo. Cosa cazzo non ha capito della frase "Non voglio una festa?"

Jasmine urla isterica mentre guarda fiera la 'mia' casa piena di festoni, tavoli ricoperti da sfizietti e alcol. Oggi è il mio compleanno e io vorrei solo morire da sola. Ma la mia amica siccome è una stronza ha organizzato una super festa invitando tutto l'istituto e la metà delle persone è già qui ubriaca. E la cosa più grave è che più della metà ha fatto gli auguri a Jas convinti fosse il suo di compleanno.

«Rossa ti stai divertendo?» Michael si getta sul divano al mio fianco. Annuisco senza neanche guardarlo.

«Ti ho portato un regalo» alza la voce per farsi sentire e mi obbligo ad osservarlo. Ha tra le mani una piccola bustina nera.

«Michael non dovevi» non lo dico per cortesia ma perché davvero non doveva. Lui con un gesto della mano scaccia via le mie parole e mi porge il sacchetto. Sorrido perché infondo un po' mi fa piacere ma non appena vedo di cosa si tratta il sorriso si ritrae. Fisso Michael e poi il mio regalo -se così si può chiamare- poi di nuovo Michael.

«Una tinta per capelli? Sul serio?» chiedo schifata.

«Sì, è una tinta blu. Credo ti starà benissimo» sorride fiero e mi lascia un bacio sulla guancia prima di alzarsi e buttarsi nella mischia.

Che deficiente. Getto la busta con la tinta sul divano e mi alzo perlustrando la mia casa in subbuglio. Tra la folla riesco a vedere Luke e quando i nostri occhi si incontrano sono pronta a scappare ed è quello che faccio, mi rifiugio nella camera da letto dei miei genitori e punto i miei occhi su una loro foto posta sul grande comò.

Mi avvicino e la prendo tra le mani, la mamma sorride felice guardando nell'obbiettivo, mentre papà ha gli occhi puntati su di lei e la guarda con amore. Mi mancano come l'aria, il mio cuore si stringe e lacrime calde mi cadono sulle guance.

«Come posso festeggiare quando voi non siete qui con me» urlo disperata verso la foto come se così loro potessero sentirmi e magari rispondermi. «Mi avete lasciata sola. Non riesco a sopravvivere senza di voi, lo volete capire?» la rabbia prende il posto del dolore e con una forza incredibile scaravento la fotografia sul pavimento. Il vetro si fa in pezzi sopra i loro visi che sembrano non sorridere più, sembrano essersi rattristati e d'un tratto mi ritrovo in ginocchio, le mani mi tremano e invana cerco di riparare il disastro che ho fatto.

Luke's pov

La festa di compleanno di Kira va avanti da più di un'ora ed è da circa mezz'ora che ho perso di vista la festeggiata.

Per tutto il tempo ho tenuto il mio sguardo su di lei fino a quando non è salita di sopra. Ed è da allora che non la vedo. Sto iniziando a preoccuparmi, questa doveva essere la sua festa e mentre gli altri si divertono lei è chiusa in camera.

Mi guardo intorno e noto che nessuno ha fatto caso alla sua assenza, mi alzo dal divano e senza pensarci più salgo al piano di sopra. La prima stanza in cui entro è la sua, ma lei non è qui. Nonostante ciò mi prendo qualche momento per ammirare alcune sue foto. È sorridente e felice e darei qualsiasi cosa per vederla di nuovo così. Accarezzo la foto e poi esco entrando in quella accanto, ma lei non è neanche qui.

Perlustro la stanza, un letto matrimoniale nel centro con delle lenzuola bianche, un armadio dello stesso colore. Questa deve essere la camera dei suoi genitori, ma poi i miei occhi vengono catturati da altro, a terra, ai piedi del grande letto c'è una cornice, pezzi piccoli di vetri al suo fianco e riesco a vedere si tratti di una foto dei suoi genitori. Deve essere stata qui, ma ora dove sarà andata?

Dopo averla cercata in tutte le stanze presenti al piano di sopra ritorno giù, ma lei non c'è. Non può essere uscita, dove sarà andata?

Non so perché ma inizio ad agitarmi, ma poi mi viene in mente dove cercare, sarà sicuramente lì. Esco di casa ignorando Calum e Jasmine che si baciano sul divano, Michael e Ashton che ballano come matti. Ignorando ogni persona presente, e andando da l'unica di cui mi importi realmente.

Mi dirigo al nostro posto speciale, sarà sicuramente lì. È l'unico posto capace di darle serenità, pace, tranquillità. Se non è lì, non so dove altro cercarla. Ma quando arrivo e la trovo seduta sul prato verde con le stelle ad illuminarla il mio cuore ritorna a battere.

Senza dire una parola mi siedo al suo fianco, lei non si volta verso di me ma il suo respiro irregolare mi fa intuire che ha capito che sono io. Restiamo in silenzo per un po', entrambi rivolti con lo sguardo verso il cielo stellato e con il cuore che scalpita.

«Ho rotto la loro foto» dice dopo non so quanto tempo e sentirla di nuovo parlare, sapere che la sua voce è rivolta a me e a nessun altro mi fa impazzire. Era da troppo tempo che non mi rivolgeva parola.

«La ripareremo.»

«Me lo prometti?» punta i suoi su di me, sono stanchi e rossi. Avrà pianto tanto.

«Te lo prometto Kira» d'istinto appoggio la mia mano sulla sua e lei non si ritrae ma si lascia sfiorare dal mio tocco.

«Mi dispiace Luke» sussurra ma io non capisco. «Mi dispiace per averti escluso per tutto questo tempo nonostante io sapessi che senza di te sarei crollata di nuovo» alcune lacrime le rigano il viso e faccio l'unica cosa che mi passa per la mente, la abbraccio.

Kira si stringe sul mio petto, sento i suoi singhiozzi e mi sembra di essere tornato indietro nel tempo. Le accarezzo la schiena e avvicino la mia bocca al suo orecchio «Io sono sempre stato qui Kira e ci sarò sempre» la sua presa si fa più forte e solo dopo essermi assicurato che lei si sia sfogata la lascio andare.

Ci guardiamo in silenzio ma i nostri occhi ormai sono esperti a parlarsi.

«Sono felice che tu sia qui.»

«E io sono felice che tu sia felice» ride ed ora che so che va un po' meglio posso darle il mio regalo.

«Ho una cosa per te» mi guarda stranita, ma ignoro i suoi occhi che quasi mi rimproverano -perché hanno già capito- e prendo la scatolina. Gliela porgo e attendo con ansia che lei la apra.

«Luke perché mi hai fatto un regalo?»

«Perché è il tuo compleanno» dico ovvio.

«Lo so ma, non ci parlavamo neanche» si gira la scatolina tra le mani e si morde le labbra imbarazzata.

«E quindi? Su, apri il tuo regalo» sorrido e spero solo che le piaccia.

Kira's pov

Giro la scatolina che ho tra le mani altre cento volte. Perché mi ha fatto un regalo ma soprattutto perché sono così ansiosa di sapere di cosa si tratta?

Lo sguardo insistente di Luke mi fa capire che devo muovermi, con le mani che tremano lo apro e mi ritrovo davanti una collana. Gli occhi mi pizzicano e il cuore batte impazzito. Ha come ciondolo un plettro con una piccola frase incisa sopra, la prendo tra le mani per leggere bene l'incisione: "I wish I was beside you."

Non riesco ad esprimere ciò che sto provando in questo momento, non so che espressione abbia il mio viso ma noto che Luke è ansioso.

«Questo plettro me lo regalò mia sorella maggiore quando avevo dieci anni -inizia a parlare agitato- è molto importante per me, ed è per questo che ho deciso di regalarlo a te. Ma ho fatto incidere questa frase sopra, perché era ciò che volevo urlarti in queste settimane di silenzio ma che non sono mai riuscito a dirti. Volevo dirtelo ogni giorno a mensa, quando ti vidi in quel fast food con quel dottore del cazzo, alle lezioni. "Vorrei essere accanto a te" era ciò che ripetevo nella mia mente, nel mio cuore, sperando che tu mi sentissi e poi ho capito che questo era l'unico modo per dirtelo» la sua voce è bassa e tremante, so quanto si sia sforzato a dire tutto ciò, soprattutto dopo che per settimane intere l'ho evitato. Ma sapere tutto questo, mi fa sorridere da una parte e mi fa male dall'altra. Come due idioti ci guardavamo da lontano, ci desiderevamo con gli occhi e lasciavamo che i nostri cuori si dedicassero frasi sdolcinate.

Guardo la collana che ho tra le mani e sorrido tra le lacrime, è il regalo più bello che io abbia mai ricevuto. «Me la puoi mettere?» gliela porgo e mi volto di spalle. Sorpreso boccheggia ma fa come gli dico. Sento il suo respiro sul mio collo e chiudo gli occhi al suo tocco.

Dopo averla attaccata, la accarezzo ancora una volta e poi punto i miei occhi su di lui «Ora sarai sul mio cuore per sempre.»

Non risponde alla mia frase ma appoggia le sue labbra alle mie facendole scontrare in un piccolo bacio a stampo «È questo che intendo quando dico di voler stare accanto a te» accarezza la mia guancia mentre sento il cuore in gola per le troppe emozioni che sto provando.

«Bene -sussurro sulle sue labbra- perché è quello che voglio anche io.»

😺😺😺

SCIAO!

È entrato in scena Niall e non so perché ma quel gattino mi fa pensare a lui e quindi ecco a voi Niall Horan l'Irlandese.

Allora, è da tantissimo tempo che non aggiorno, ho avuto problemi con internet ma finalmente li ho risolti e ho potuto aggiornare.

In questo capitolo è entrato in scena Niall come dottore personale di Liz.

Liz sta facendo grandissimi progressi, così tanti che hanno deciso di darle un giorno alla settimana per uscire.

Ma cosa più importante Kira e Luke si sono parlati, lui le ha fatto un regalo che io amo tantissimo, giuro lo vorrei io. -Ma questi sono dettagli- e per ultima cosa ma non perché meno importante si sono baciati.

Sono bellissimi e io mi sono perdutamente innamorata di loro.

Comunque, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, vi ringrazio infinitamente perché nonostante il tanto tempo che ci metto ad aggiornare voi siete ancora qui. Siete le migliori lettrici del mondo.

Instagram: iamsaravincenti
Facebook: Sara Raffaele Vincenti

I love you girls❤

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