°JUST FRIEND°

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Kira's pov

«Che cazzo hai addosso?» la risata sguagliata di Tyler mi fa roteare gli occhi per l'ennesima volta. Perché diamine gli ho detto di aiutarmi a scegliere l'abbigliamento adatto per la cena?

«Non ti piace?» sbuffo guardando i miei jeans neri consumati e la felpa blu larga sopra.

«Kira, dimmi che stai scherzando?» ora mi guarda sconvolto.

Batto i piedi per terra come una bambina e mi getto sul letto a pancia in giù «Ho deciso, non ci vado.»

Sento i passi di Tyler espandersi nella stanza, alzo di poco la faccia schiacciata nel cuscino e lo guardo mentre cerca qualcosa di decente nel mio armadio.

È solo tempo sprecato. Non ho nulla di adatto da mettere ad una cena dove conoscerò i genitori di mio fratello.

Inizio a lementarmi, borbotto cose senza senso. Urlo, sbraito, batto le gambe sul letto provocando dei rumori tonfi. Perché ho accettato? È stata una stupida idea. Per di più ho invitato anche Robert. Che cazzo c'entra lui? Niente. Solo, volevo passare del tempo in sua compagnia. Quanto sono ridicola.

«Trovato» esordisce Tyler. Getto lo sguardo verso lui e noto un vestito nero tra le sue mani. Un vestito? Sul serio?

«Da dove è uscito?» neanche mi alzo. Non ho intenzione di indossare quella roba.

«Dal tuo armadio?» chiede retorico. Lo ignoro e ritorno a crogiolarmi nei miei pensieri malsani.

Ma una mano mi trascina letteralmente giù dal letto. Tyler mi guarda con ancora il vestito tra le mani, mentre io sono tentata di rompergli la testa.

«Vai a prepararti, tra un'ora Luke sarà qui» mi porge il vestito con un espressione serissima sul viso. Che a parar mio, non gli si addice per nulla.

«Andate a fanculo, sia tu che Luke... E anche questo vestito di merda» urlo come un'isterica. Io non vado più da Zayn, che vada a fanculo anche lui.

Dopo mezz'ora, ovviamente. Mi ritrovo davanti allo specchio con quello stupido vestito addosso. Dannato Tyler e i suoi modi di persuasione.

Più mi guardo e più mi sento ridicola. Il vestito mi arriva a metà coscia, è stretto e evidenzia il mio sedere. Odio mostrare il mio culo di merda e odio che mi si vedano così tanto le gambe.

«Posso mettere i miei amati jeans?» chiedo per l'ennesima volta. Ma Ty nega e si avvicina a me. Appoggia le mani sui miei fianchi e mi guarda attraverso lo specchio. «Sei bellissima» sorride ma io sbuffo.

Decido di non contraddirlo più. Mi trucco leggermente, giusto per non sembrare un cadavere e lascio i capelli sciolti. Esco dalla mia stanza e vado in cerca delle mie scarpe da ginnastica. Tyler mi segue passo per passo.

«Cosa cerchi?»

«Le scarpe.»

«Metterai dei tacchi vero?»

«No. Ho già messo il vestito» è pronto a ribattere ma il mio sguardo assassino lo fa ammutolire. Trovo le converse nere e bianche in cucina. Le metto e mi getto sul divano attendendo l'arrivo di Luke.

Tyler si accomoda al mio fianco e resta in silenzio. Probabilmente a pensare al basket. Pensa sempre e solo allo sport. Lo ama anche più delle ragazze ed è per questo che è sempre solo. Io invece, come sempre da quando l'ho conosciuto. Penso al pulcino, è diventato il mio pensiero fisso. Dopo ieri sera ancora di più.

Ho bisogno di parlargli, di chiarirmi. Devo sapere cosa ha provato, devo sapere se il suo cuore ancora oggi batte incontrollato al ricordo. Ma soprattutto, ho bisogno di sapere se vuole fingere che non sia successo oppure no.

Il campanello di casa suona e io e Ty balziamo dal divano, prendo la giacca e le chiavi di casa e mi dirigo alla porta. Dietro ci trovo Robert, un espressione seria sul viso, gli occhi azzurri guardano prima Tyler e poi me. Guardo i suoi vestiti, jeans nero strappato sulle ginocchia, maglia bianca e vans nere ai piedi.

«Perché lui può mettere i jeans e io no?» sbuffo verso Tyler che in risposta alza gli occhi al cielo e si allontana. Sempre dopo aver salutato il biondino.

Luke mi guarda confuso ma non dice nulla, mi sorride e sento i suoi occhi percorrere ogni centimetro della mia pelle. Entriamo in auto e lui avvia subito lo stereo. Sorrido, ma non lo do a vedere passando una mano sulle labbra.

Dopo aver dato l'indirizzo di casa di Zayn, restiamo in silenzio per tutto il tragitto. Ci mettiamo venti minuti ad arrivare e ogni secondo ho sperato aprisse l'argomento di ieri. Ma non l'ha fatto.

Quando arriviamo mi lascio incantare dalla grande casa a due piani che ci accoglie. Sono un tantino agitata. È vero, per me non sono nessuno. Ma per Zayn sono i suoi genitori e lui è comunque mio fratello.

Mi sudano le mani e quando arrivo fuori la porta prima di bussare tiro giù il vestito. Ho paura di sembrare ciò che non sono. Ravvivo i capelli e faccio alcuni respiri profondi per rilassarmi.

«Andrà tutto bene» la mano di Luke si appoggia sulla mia schiena e il suo fiato mi sfiora l'orecchio. Dei brividi mi invadono il corpo e mi sento peggio di qualche secondo fa. Il pulcino bussa e dopo pochi minuti la porta si spalanca rivelando un Zayn vestito di tutto punto.

«Ciao» Robert lo saluta e lui ricambia ma poi punta i suoi occhi su di me.

«Non ci credo, hai messo anche un vestito» mi prende in giro. Idiota.

«Be', tu hai messo la cravatta» dico notandola solo ora. Mi sorride e ci invita ad entrare.

Che la serata abbia inizio.

🍌

«...e aveva quei ridicoli pantaloni da hippie. Era assurdo» scoppia a ridere il signor Malik e noi tutti con lui. Be', tutti tranne Zayn.

È da un'ora che non facciamo altro che parlare di lui e di tutte le fasi che ha avuto da i suoi dieci anni a oggi. È stato emo, dark, punk e anche hippie. E devo ammettere che l'ultima avrei voluto tanto vederla.

«Basta parlare di me» sbuffa. Margaret "sua madre" lo tira a sé per sbaciucchiarlo ma lui la ferma in imbarazzo.

Margaret e Thomas sono due persone fantastiche. Sin da quando ho messo piede in questa casa hanno fatto il possibile per farmi sentire a mio agio e lo stesso con Luke. Stiamo qui da quasi due ore e mai una volta hanno aperto l'argomento dei miei genitori. Sono sicura che sappiano ogni cosa. Zayn gli avrà sicuramente raccontato tutto ma loro sono troppo gentili per parlarne.

«Kira, parlami un po' di te. Già sai a quale college andare finito il liceo?» Thomas mi sorride cordiale. Ma io non so cosa dire, non ci ho mai pensato. Con mamma e papà parlavo spesso del college, ma dopo la loro morte è passato direttamente in secondo piano.

La mano di Luke si appoggia sulla mia gamba, la accarezza dolcemente. Non so come faccia ma sembra sapere sempre quando ho bisogno di sostegno. Lo guardo e lui mi sorride incoraggiandomi «A dire il vero no. Non ho avuto modo di pensarci.»

«Be', hai ancora del tempo per pensarci» sventola una mano Margaret «Vado a prendere il dolce» urla e suo marito la segue. Zayn intanto si alza e si allontana anche lui per un momento e resto sola con Luke.

«Non credo riuscirò a mangiare altro» si passa la mano libera sulla pancia e io sorrido. Margaret ha cucinato tantissime cose e anche io sono sazia. Ma non mi va di rifiutare il dolce, ci avrà messo delle ore per preparalo e solo per noi.

«Mangia il dolce e resta in silenzio» sentenzio mentre lui mi fulmina.

«Sei odiosa» lo zittisco ancora e lui ride divertito. Siccome siamo rimasti da soli ne approfitta e si avvicina a me, sento il suo fiato sul mio viso e le sue labbra mi sfiorano l'orecchio prima di sussurarmi «Sei magnifica con questo abito» so che sono diventata rossa come un pomodoro e ne ho la conferma quando lui guarda il mio viso e sorride sornione. Lo ammazzo, giuro che lo ammazzo.

È ancora attaccato a me, i nostri visi sono vicinissimi e le nostre labbra si sfiorano appena ma poi dei passi ci fanno staccare subito.

Thomas ha il dolce tra le mani e dopo averlo appoggiato sul tavolo, sua moglie taglia una fetta abbondante ad ognuno di noi poi si accomoda divorando la sua. Mangiamo in silenzio fino a quando la padrona di casa fa la domanda che temevo facesse da inizio serata. Da quando mi ha vista arrivare con lui. Da quando ho notato un sorriso sul suo viso nel vedere di tanto in tanto la mano di Luke ravvivarmi i capelli dietro l'orecchio, o il modo in cui mi sorrideva e si avvicinava a me sussurandomi qualcosa. Sapevo sin dall'inizio sarebbe arrivato questo momento.

«Non vorrei essere invadente ma, siete fidanzati?» i suoi occhi si spostano da me a Luke. Non so cosa dire. Mi sento in imbarazzo e so che anche lui, proprio come me, in questo momento vorrebbe sprofondare. Sento gli occhi di tutti i presenti puntati su di me. Compresi quelli di Luke.

La domanda da un milione di dollari. Cosa cazzo siamo io e il pulcino? Non so se siamo fidanzati ma ciò che so e che non siamo solo amici. Lo so per certo. O almeno così credevo, fino a quando quelle tre parole non escono dalle sue labbra.

«Siamo solo amici.»

Sento il mondo crollarmi addosso. Mentre lo dice la sua mano è ancora poggiata sulla mia gamba. Con un gesto repentino mi allontano dal suo tocco e sorrido ripetendo le sue stesse parole «Siamo solo amici» Margaret esclama un «Oh» e cambia argomento.

Lui appoggia le mani sul tavolo e conversa con Zayn e suo padre, non so di cosa stiano parlando. Punto i miei occhi su di lui e lo vedo sorridere, chiacchiera tranquillamente come se non mi avesse distrutta con delle semplici parole.

Cosa mi aspettavo? Che siccome mi aveva detto diverse volte quanto gli piacevo volesse qualcosa di più di un'amicizia? Quindi per lui sono stata un'esperienza di una notta. Una semplice scopata. Sento il mio cuore battere sempre più forte, gli occhi mi pizzicano ma batto le palpebre ricacciando indietro quelle stupide lacrime che volevano scendere.

Siamo solo amici. Mi ripeto nella testa le sue parole mentre le immagini della sera prima mi passano davanti.
Siami solo amici e poi neanche cinque minuti fa stava per baciarmi.

«Dobbiamo andare» interrompo qualsiasi conversazione stessero avendo. Non mi interessa. Ho bisogno di tornare a casa prima che mostri la mia anima a tutti i presenti in questa stanza.

Zayn sembra capirmi al volo, si alza e corre a prendere le nostre giacche. Scosto la sedia e con un finto sorriso saluto Margaret e Thomas, li ringrazio per la squisita cena e stringo Zayn in un abbraccio.

Quando entriamo in auto, questa volta sono io ad accendere subito la radio. Ma non lo faccio per non sentire il mio dolore -come sempre- ma per non permettere a lui di sentirlo.

Diverse volte i suoi occhi si poggiano sulla mia figura ma fingo di non notarli. Stringo la borsetta nera che ho sulle gambe tra le mani e gioco con la tracolla. Quando ci fermiamo ad un semaforo la sua mano destra sfiora la mia gamba per l'ennesima volta in questa serata, ma con rabbia la scosto e punto i miei occhi su di lui. Mi guarda stranito mentre io sono pronta a cacciare fuori tutto il veleno che ho dentro.

«Cosa ti prende? Perché mi scosti?» ha il coraggio di chiedere. Sento la rabbia ribollirmi nelle vene.

Perché siamo solo amici, e gli amici non si toccano in questo modo. Gli amici non si baciano e soprattutto non finiscono a letto insieme. Ma non dico nulla di tutto ciò.

«Non mi piace che mi tocchi» questo è ciò che dico in realtà.

«Cosa vuoi dire?» quasi ride delle mie parole. E farebbe benissimo a farlo. Ieri ho permesso che le sue mani esplorassero luoghi proibiti del mio corpo ed ora me ne esco così.

«Quello che hai sentito Luke. Non toccarmi sempre, è fastidioso.»

Lo sento respirare in modo affannoso e so che molto probabilmente ciò che dirò ora lo ferirà ma anche lui ha ferito me «Dovresti capire quando è arrivato il momento di scollarti un po'. Io ho bisogno dei miei spazi e tu mi sei sempre addosso» lo dico con voce dura e nel pronunciare certe parole sento io una fitta al cuore.

La macchina si ferma fuori casa mia, sono felice di essere arrivata così potremmo chiudere qui l'argomento. Ma evidentemente Luke non la pensa così.

«Kira, perché mi stai parlando in questo modo. Cosa succede?»

Odio la sua innocenza. Odio che finga che non abbia fatto nulla di sbagliato. Mi ha definita una semplice amica dopo avermi portata a letto. Cazzo. Dopo i sorrisi e le carezze, dopo il suo stupido "Sei magnifica."

«Ti sto solo dicendo che devi mantenere un po' di più le distanze Luke -ribadisco- siamo solo amici, quindi iniziamo a comportarci da tali» provo a sembrare il più rilassata possibile e dopo l'ultima affermazione vedo il suo viso cambiare espressione. Come se solo ora avesse capito ogni cosa. Ma non gli lascio il tempo di ribattere. Non voglio neanche sapere cosa voglia dire e nonostante lo sento scendere dall'auto dietro di me, nonostante sento i suoi passi alle calcagna e la sua voce che mi supplica di fermarmi. Non lo faccio. Apro la porta di casa e la richiudo subito alle mie spalle. Chiudo gli occhi e mi appoggio ad essa con la schiena.

Quando ho conosciuto Luke mi ero ripromessa una sola cosa. Cioè, di non lasciarmi coinvolgere in nessun modo da lui. Perché sin da subito nei suoi occhi lucenti, dietro al suo dolce sorriso sapevo ci fosse qualcosa. Sapevo che Luke sarebbe stato in grado di farmi annegare in lui.

Ho sempre pensato che io e Luke fossimo diversi. Uno è quiete e l'altro tempesta. Uno è spensieratezza e l'altro dolore. Uno è mare e l'altro è fuoco.

Ma il vero punto di domanda è: chi è l'uno e chi l'altro?

🍌🍌🍌

SCIAO!

Boh, sto male. Comunqueee, ecco a voi il nuovo capitolo. Due aggiornamenti in una settimana. Non lo credevo possibile ed invece...

Allora, veniamo a noi. Luke e Kira sono andati a cena da Zayn. I suoi "genitori" si sono rivelati molto simpatici e gentili. Ma poi una domanda ha messo tutti in imbarazzo e confusione.

Siete fidantazi?

Luke ha risposto dicendo che sono solo amici. Ovviamente, se proviamo a metterci un po' nei suoi panni. Capiamo il perché l'abbia detto. Era in imbarazzo, non sapeva cosa dire e soprattutto non sapeva cosa pensava Kira e vedendola diventare improvissamente muta ha parlato lui.

Ma lei non l'ha presa bene, giustamente. Speravo tutta un'altra risposta. Perché anche se non l'ha ancora ammesso, lei è pazza del pulcino.

Ora le cose cambieranno un po', ma non voglio fare spoiler, quindi continuate la lettura per sapere come andrà a finire.

Come sempre, vi ringrazio infinitamente perché leggete la mia storia. Nonostante io sia consapevole che non è un granché. Quindi, grazie.

I love you girls❤

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro