Bill

Quando Clare si addormenta, mi metto al computer. La luce dello schermo illumina la stanza in modo soffuso mentre scorro tra le opzioni dei voli e degli hotel. Per un momento decido di non pensare a Fabian e di concentrarmi solo su Clare e sul nostro viaggio a Londra. Mi perdo nei dettagli, immaginando i posti che visiteremo e i momenti che condivideremo. Prenoto un volo per mercoledì, sperando che Clare si sia ripresa nel frattempo. Se è solo un'influenza intestinale, dovrebbe stare meglio, no?

Stampo i biglietti e li metto in una busta. La guardo un'ultima volta, sperando che tutto andrà per il meglio, e poi mi infilo nel letto accanto a Clare. La sua presenza mi calma e mi addormento rapidamente.

La mattina seguente, sono il primo a svegliarmi. Scendo in cucina e inizio a preparare una colazione leggera. Dopo qualche minuto, sento i passi leggeri di Clare avvicinarsi.

«Buongiorno».

Dice con una voce ancora assonnata.

«Buongiorno».

Rispondo, girandomi per guardarla.

«Come va?»

«Mmm, meglio...»

Risponde, anche se noto ancora una leggera ombra di stanchezza nei suoi occhi.

Sorrido e le dico.

«Ho una sorpresa per te».

Lei alza un sopracciglio, curiosa. Indico la busta sul tavolo.

«Aprila».

La incoraggio.

Clare prende la busta e la apre con delicatezza. Quando vede i biglietti per Londra, i suoi occhi si illuminano. In un attimo, mi salta in braccio, stringendomi forte.

«Oh mio Dio, Bill! Londra! Non ci posso credere!»

Rido e la tengo stretta.

Lei si allontana leggermente per guardarmi negli occhi.

«Sei il migliore. Ma sei sicuro che starò bene per allora?»

Le accarezzo il viso, sentendo la sua pelle calda sotto le dita.

«Sono sicuro che starai bene. E se non starai meglio, possiamo sempre rimandare. Ma sono fiducioso che ti riprenderai in tempo».

Clare mi sorride, quel sorriso che riesce sempre a scaldarmi il cuore.

«Non vedo l'ora di partire. Grazie, Bill.»

«Di niente, principessa».

Rispondo, baciandola sulla fronte.

«Ora però devi concentrarti sul rimetterti in sesto. Ti preparerò un po' di tè e qualcosa di leggero da mangiare».

Mentre preparo la colazione, Clare si siede al tavolo, osservandomi con uno sguardo amorevole.

Finisco di preparare la colazione e mi siedo accanto a lei, condividendo questo momento di tranquillità e intimità.

«Parlami del viaggio».

Mi chiede, sorseggiando il tè.

«Cosa hai programmato?»

Sorrido, felice di vedere il suo entusiasmo.

«Ho prenotato un piccolo hotel nel cuore di Londra, vicino a Hyde Park. Pensavo che potremmo visitare i mercati, fare un giro sul London Eye, e ovviamente vedere il British Museum».

Gli occhi di Clare brillano di eccitazione.

«Mi sembra perfetto».