Luce e Oscurità

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L'oscurità è così fitta che non vedo nulla, l'unica cosa su cui posso fare affidamento è il mio udito, anche se il silenzio è fin troppo assordante.

"Non devi aver paura di cosa sei" una voce mi rimbomba nella testa, attorno a me, è un po' ovunque.

Anche se avessi paura, di certo non lo andrei a dire ad una voce, non che ne abbia di certo per un po' di buio.

-Sicura?- quella che inizialmente, era solo una voce nella mia testa, acquista una forma decisamente più consistente quando aziona la spadalaser, la tiene con entrambe la mani, illuminandone il viso.

La luce rossa della lama, ne rimanda un viso consumato dalla rabbia , gli occhi sono di un dorato accecante.

-Tu hai paura- incalza, abbassando leggermente la spada laser, ed i nostri occhi così uguali ma allo stesso tempo diversi.

"Paura di sentirti dire ciò che dentro di te, già sai" quella frase si insinua, nel mio cervello come un parassita, logorante e deleterio "preferiscono Rey a te, persino il tuo amato Poe, per non parlare della tua maestra, chi vorrebbe una cosa difettosa come te quando possono avere lei?"

Una serie di immagini, fin troppo vivide si fanno largo nel mio cervello, in tutte c'è la raccoglitrice di rottami, in tutte viene tratta come se fosse speciale ed unica, come se io non esistessi.

Un rancore mai provato prima verso un essere vivente, tutta quella rabbia, l'odio si riversano in un urlo disumano e spaventoso, sommato anche al dolore viene incanalato tutto assieme ed allungo le dita di entrambe le mani in avanti, rilasciando delle folgori che se mi trovassi davanti a qualcuno, lo ucciderei.

"Zita" una voce emerge nell'oscurità, proprio nel mio momento più buio ed arrivando alle mie orecchie forte e chiara "tu sei più forte di così"

Del.

"Sei una sopravvissuta, una guerriera. COMBATTI"

Iden.

Sento le mie dita, chiudersi intorno a qualcosa, vedo entrambi che mi guardano sorridendo e mi tengono per mano.

-Vi voglio bene- sussurro, stringo la presa sulle dita di entrambi, una ad una, le lacrime iniziano a scendere, sfogando quel dolore che non ho ancora esternato.

Una spinta, da parte di entrambi, verso una luce bianca che diventa sempre più grande, ritrovandomi sulle ginocchia ed i gomiti come appoggio.

-Che cosa hai visto, Rey?- quella voce, mi fa alzare gli occhi di scatto, e li sgrano. Ho un Luke Skywalker invecchiato, davanti a me, ed io che lo credevo morto.

-È quasi il momento, Zita- una figura incappucciata di nero, sussurrante, si sovrappone alla visione.

Apro gli occhi, ritrovandomi a fissare le nuvole familiari di Bespin.

Mi metto seduta, ed apro i palmi delle mani, su uno ho un cristallo kyber viola e sull'altro un cristallo arancione.

Ne ho ottenuti due.

Stringo le dita intorno ai cristalli, anche se ora ho un altro problema, ho due cristalli ed una spadalaser.

-Zita! Sei viva!- Zay mi abbraccia forte, mi stritola quasi.

-Ti ho detto che era tutto ok- apro le dita, mostrando i due cristalli.

Brillano leggermente.

-Ti sei buttata di sotto per questi?- li osserva un po', prendendone uno e rigirandolo tra le dita.

-Non mi sono buttata di sotto, ero con Jabba-  Zay mi guarda stranita ora, quasi dubitasse della mia sanità mentale.

-Certo perché Jabba the Hutt, viene a fare un giro su Bespin- Zay mi ridà il cristallo.

Ho intuito che non fosse il suo vero nome, ma la cosa non mi ha preoccupato granché, non finché si è trattato di aiutarmi nel trovare i cristalli Kyber.

-Andiamo, finalmente potrò completare la spadalaser e finire il mio addestramento-

Anche se ho un gran brutto presentimento, al riguardo.

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