Fase 2

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Non era mai stato un tipo da molte parole..

Izuku aveva imparato presto che ,se voleva sopravvivere, doveva imparare a tacere ed a stare al suo posto... qualsiasi esso fosse...

E soprattutto quella sera, quando la sua vita stava per essere stravolta completamente, si era prefissato l'obiettivo di stare buono e fare il bravo e docile omega...

Ma capitemi....

Era leggermente stanco...

Aveva male alla testa....sentiva ancora nelle narici l'olezzo  del pino silvestre...era quasi certo che da qualche parte, nella sua massa informe di capelli, mancasse qualche ciocca che magari ora, in quello stesso momento, era tra le dita di quegli idioti che fortunatamente non avrebbe più visto...

I pantaloni tiravano sulle ginocchia, nel pezzo in cui avevano raschiato il fango del cortile, e quei cazzo di cerotti sembravano volergli risucchiare l'anima oltre che al suo merdoso odore da scarto della società...

E ciliegina sulla torta?

Era seduto vicino ad un'armadio a muro che a malapena si degnava di staccare gli occhi dal cellulare...
Il cibo faceva cagare e le porzioni erano così misere che, probabilmente, anche un neonato si sarebbe incazzato come una iena....
E quel maledetto Beta non staccava mai le mani da quelle di sua madre...

Ora....

Izuku conosceva l'amore...ne aveva letto, ne aveva sentito parlare, una volta ci aveva fatto persino un tema sopra, alle elementari, in cui osannava quel sentimento che lo aveva messo al mondo guadagnandosi, giustamente, le prese in giro di tutta la maledetta classe...

E si...riusciva a vederlo che quei due, per quanto fosse imbarazzante, si amassero sul serio...

Ma cosa cazzo c'entrava lui in tutto questo? Non potevano aspettare 3 anni?

3 maledetti-fottuti-anni?

Era chiedere troppo che aspettassero che lui avesse un maledetto lavoro e potesse essere indipendente?
Loro si amavano...era chiaro come il sole...ma dovevano per forza vivere insieme?
Non potevano fare tipo quelle coppie dei film? Struggersi per amore per poi incontrarsi, anni dopo, e corrersi incontro di fronte al tramonto in riva al mare?

Ecco...gli sarebbe bastato essere anche al mare in quel momento...

Kilometri e kilometri di distesa di acqua dove potersi immergere e lavarsi almeno ,via di dosso, il fango incrostato...

Era chiedere troppo?

A:" quindi stavo pensando che, se per te va bene, potreste andare anche adesso no?"

La voce di Akinori lo fece sobbalzare, strappandolo dalle sue fantasie su balene che lo inghiottivano come plancton, e sollevò le iridi verdi su quelle rosse dell'uomo

I:" chiedo scusa...credo di non aver capito..."

Akinori sorrise cordialmente, sempre senza staccare quella maledetta mano da quella di sua madre, e si sporse in avanti

A:" c'è qualcosa che non va? Non ti senti a tuo agio?"

Il rumore di una risata trattenuta, e che graffiava la gola, provenne dall'alpha cremisi al suo fianco ed Izuku si trattenne appena tornando a portare la sua completa attenzione all'uomo di fronte a lui

I:" e perché mai dovrei sentirmi a disagio? Sono solo nel ristorante più lussuoso di una città che nemmeno conosco.... Sono in tuta, che tra l'altro se non si notasse è piena di fango, e dulcis in fundo....non so nemmeno dove dormirò stasera o quale posto potrò chiamare casa... Non credo che ci sia qualcosa per cui essere in imbarazzo giusto?"

Inko:" Izuku!!!"

La verdina si portò una mano alla bocca, guardandolo come se non lo riconoscesse, ma fu nuovamente l'uomo a sporsi in avanti e sorridere dolcemente

A:" me ne rendo conto e ti chiedo di nuovo scusa... Non avevo pensato che potesse essere un problema per te venire in divisa scolastica... Sinceramente non me ne frega nulla che tu sei in tuta o che sei ricoperto di fango... Come vedi anche Eijirou, al tuo fianco, non è propriamente in giacca e cravatta... Ma sono stato avventato e spero che questo non crei un muro tra noi... Se preferisci tornare a casa possiamo farlo subito e, magari, ordiniamo anche una bella pizza... Oppure tu ed Ei potete andare avanti e noi vi raggiungiamo dopo... O, se preferisci, posso farti portare un completo della tua taglia in meno di dieci minuti...e potresti farti una doccia negli spogliatoi del personale... Credimi..ti basta una parola e farò tutto ciò che è in mio potere per farti stare bene..."

E:" come se non avessimo già fatto abbastanza..."

La voce dell'Alpha, sempre troppo bassa per non essere udita dall'altro capo del tavolo, portò Izuku oltre il limite...

Si alzò dal tavolo, sbattendo i pugni sopra, per poi rendersi conto degli occhi lucidi di sua madre....e chinare leggermente il capo

I:" vorrei solo andare in bagno, se non è un problema, e sostituire almeno i cerotti... Probabilmente si sono bagnati, quando sono caduto, e mi stanno veramente provocando un forte mal di testa.. ma apprezzo la sua premura e spero che, con il mio comportamento, non ho rovinato la vostra serata"

L'uomo annuì, affabile, ed Izuku spostò la sedia indietro per dirigersi verso i bagni...

Ma nulla poté evitargli di sentire, non appena aveva girato le spalle, l'ennesimo sussurro dell'Alpha

"No...hai solo rovinato la mia vita"

I pugni del verdino si strinsero e si evitò, per un soffio, di rispondergli a tono ...per poi dirigersi verso il bagno e, non appena ci fu dentro, tirare un profondo respiro...

I cerotti furono rimossi dal collo, e dai polsi, ed un'altro profondo respiro sembrò invadere i suoi polmoni di una nuova vita

Il mal di testa passò immediatamente, così come le palpitazioni e la nausea, ed Izuku si risciacquò il viso nei preziosi lavandini di marmo di Carrara...

Si guardò allo specchio e, trattenendo a stento un gemito, si posizionò dei nuovi cerotti su tutte le ghiandole

Immediatamente il mal di testa tornò ma, almeno, non li sentiva più pizzicare e tirare come dannati ...

Aprì la porta del bagno e digrignò i denti quando, di fronte a lui, apparve l'alpha rosso con le braccia incrociate sul petto

Eijirou lo guardò dall'alto, sempre con quell'espressione disgustata, e gli tirò una spallata prima di passargli oltre

E:" a quanto pare è stato decretato che per il tuo bene torneremo a casa prima... "

L'alpha si girò , guardandolo ed afferrando la porta, prima di spingerlo fuori con l'altra mano

E:" stammi fuori dai coglioni OMEGA...per quanto mi riguarda...hai già rotto abbastanza i coglioni"

Prima di sbattergli la porta in faccia

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