30 - Friends will be friends

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng


Namjoon controllava ossessivamente il profilo Twitter di una fanbase giapponese che gli aveva girato Hoseok; tenevano sotto controllo Alice da qualche settimana, c'erano foto di lei durante il suo breve soggiorno a Seoul, dall'arrivo in aeroporto all'inseguimento in auto. 

Fortunatamente non si vedeva mai Jimin, ma lei era molto riconoscibile.

Decise di parlarne Jimin, voleva capire se lei ne fosse o meno al corrente.

Era a pochi metri dalla stanza del più piccolo quando sentì discutere animatamente oltre la porta, non era sua intenzione origliare, ma la voce di Tae quando era arrabbiato, era difficile da non notare.

«ti senti quando parli Jimin-ah?» ringhiò il moro per l'ennesima volta.

«è stato solo un pompino, rilassati Tae»

«E noona?! perché non tiri fuori le palle e la lasci, anziché fare lo stronzo in questo modo non ti riconosco più»

«Non sono più sicuro di amarla è vero ma...»

«ma cosa? non l'ami più come prima, ma piuttosto che vederla con Namjoon, preferisci agire da stronzo? mi fai schifo»

«è più complicato di così» ribatté Jimin ferito dalle parole dell'amico di una vita.

Namjoon perse il controllo del suo corpo e si ritrovò a spalancare la porta della stanza di Jimin guidato solo da una rabbia cieca.

«l'hai tradita?» gli urlò addosso prendendolo per il colletto della camicia ed inchiodandolo al muro.

«si» ammise Jimin nonostante fosse spaventato dallo sguardo che gli stava riservando Namjoon in quel momento.

Namjoon si sfilò il cellulare dalla tasca lasciando andare Jimin ed aprì la schermata sul profilo Twitter di cui voleva parlargli.

Le mani gli tremavano per la rabbia, e la gola gli si era del tutto asciugata in quel momento.

«Guarda qui imbecille» gli ringhiò contro.

Jimin sgranò gli occhi notando il contenuto del profilo che lui gli stava mostrando.

«è stata quella cazzo di foto su Weverse lo sai vero?! perché tu sei Park Jimin, quello che tutte vogliono e per cui tutte hanno una malsana ossessione, quello che dovrebbe stare più attento di tutti quando condivide cose personali» gli disse.

«che vuoi che ti dica? ho sbagliato, ho commesso un errore quel giorno» rispose il biondo.

«l'errore l'ho commesso io lasciandola andare» ammise Namjoon.

«lei ha scelto me» abbaiò Jimin carico di risentimento.

«ha scelto te, perché io mi sono tirato indietro» gli urlò contro Namjoon e vide nello sguardo di Jimin la consapevolezza di quanto fosse vera la sua affermazione.

«Cosa pensi di fare adesso? le dirai tutto? Che l'ho tradita, che sono un pezzo di merda e lei merita di meglio?» lo pungolò Jimin.

«Oh no, sarai tu a dirle la verità; la guarderai in faccia e le dirai che ti piace così tanto sentirti amato che non riesci ad essere fedele neppure ad una donna come lei, che lascia la sua vita, il suo lavoro e gli affetti per te» affermò Namjoon prima di uscire dalla stanza di Jimin e dirigersi verso la porta d'ingresso del loro appartamento, non sarebbe rimasto un minuto di più in quella casa, perché il rischio che spaccasse la faccia al biondo era troppo elevato in quel momento.

Fece appena in tempo a chiamare l'ascensore che Taehyung lo raggiunse.

«non ho voglia di parlare Tae» tagliò corto senza neppure voltarsi a guardarlo.

«non c'è alcun bisogno che tu lo faccia, ti accompagno al tuo appartamento dai» gli rispose il più piccolo precedendolo quando le porte dell'ascensore si spalancarono davanti a loro.

«e Jimin?»

«sono incazzato nero con Jimin» ammise Taehyung.

«ma è il tuo migliore amico... non dovresti prendere le mie parti» sospirò amareggiato Namjoon guardandolo.

«Voglio bene a Jimin, gli voglio così bene da star male, ma non tollero i tradimenti, soprattutto in questa modalità. Lui mi ha raccontato tutto di voi tre hyung, lo so che è stata difficile all'inizio e so, credimi quando te lo dico, quanto lui tenga ad Alice... è così spaventato dall'idea di non essere abbastanza per lei, che fa stronzate» confessò il moro, rattristandosi al solo pensiero di quando aveva appena detto.

«e che vuole dimostrare portandosi a letto le ballerine?» gli chiese Namjoon.

«non lo so, non credo lo faccia per "dimostrare" qualcosa, ritengo abbia solo una gran paura di farsi male; perché tu ed Alice avete un legame hyung e si vede, anche se non state insieme, tra voi c'è elettricità» concluse Taehyung, prima di controllare cosa gli fosse arrivato sul cellulare.

Namjoon infilò le mani nelle tasche dei pantaloni e si mise a rimuginare su quanto gli avesse appena detto Tae.

Alice era seduta ad osservare le nuvole rincorrersi nel cielo in un parco insieme a Kevin; quel giorno le riprese erano terminate con qualche ora di anticipo, così da permettere a tutta la troupe di concedersi un po' di meritato svago.

Prese un sorso del suo tè verde ed inspirò l'aria fresca di quella giornata di sole.

«un penny per i tuoi pensieri» le disse Kevin attirando la sua attenzione.

«come?»

«è dal tuo ritorno da Seoul che sei strana, mi vuoi dire che succede»

«un casino Kevin, ecco che succede» ammise lei passandosi una mano tra i capelli.

«cerca di essere più specifica» la incalzò.

Alice si prese qualche secondo, parlare con Kevin di quello che era successo all'aeroporto mentre stava per rientrare in Giappone a voce alta, l'avrebbe probabilmente resa ancora più consapevole del fatto che la cosa fosse reale; che quello che lui le aveva confessato avesse riaperto una crepa mai sanata nel suo cuore.

Si armò di tutto il coraggio che il suo cuore le concedeva e parlò.

«Namjoon mi ha detto che mi ama ancora»

Sputò fuori quelle parole quasi trattenendo il respiro, poi alzò lo sguardo alla ricerca di quello dell'amico.

«anche tu lo ami» le disse Kevin con una calma disarmante dipinta in volto.

«noi non siamo fatti per stare insieme»

«e chi lo dice?»

«io sono fidanzata con Jimin, lo sai» lo ammonì lei.

«puoi passarmi un attimo il tuo portafoglio?»

Lei lo guardò interdetta da quel cambio d'argomento così repentino, ma fece ugualmente come le aveva chiesto allungandogli il suo portafoglio.

Kevin lo aprì ed estrasse a colpo sicuro un foglio azzurrino piegato in quattro parti, prima di passarlo a lei.

«cos'è?» le chiese, come se non conoscesse già la risposta.

«è solo una lista»

«ritenta»

«Kevin...» sbuffò lei.

«è la "vostra" lista» le disse marcando l'importanza della parola, "vostra".

La guardò tormentarsi le labbra nervosa, conscio di aver colto nel segno.

«sai non c'è niente di sbagliato nel cambiare idea, sono sicuro che tu voglia bene a Jimin; ma sono altrettanto certo del fatto che sia Namjoon la persona giusta per te, non eviteresti con così tanto impegno di coinvolgerlo nella tua quotidianità se potessi mantenere le distanze.»

«io sono innamorata di Jimin»

«ed io ero innamorato e sposato con una donna sette anni fa... ad un certo punto, quello che vuoi davvero prende il sopravvento Alice; e quando ti guardo estrarre questo foglietto e consumarlo con gli occhi a forza di rileggerlo, vedo la malinconia nel tuo sguardo»

«lui non mi ha voluta» disse Alice.

«lascia il passato nel passato, vivi nel presente Alice, che cosa vuoi adesso?»

«io non posso»

«certo che puoi... solo che non fa ancora abbastanza male» le fece notare Kevin, avvicinandosi per abbracciarla.

Alice poggiò la testa sulla spalla del ragazzo e due lacrime sfuggirono al suo controllo, era nuovamente nella medesima situazione di mesi prima, in mezzo a due fuochi.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro