Capitolo 24.

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17 maggio. Oggi sono quattro mesi... Ancora non ci credo! Quattro mesi da quando mi sono fidanzata con Mattia, nei quali abbiamo condiviso tante risate, coccole e battutine... Stranamente non abbiamo litigato tanto (anzi, non abbiamo litigato quasi per niente) ma meglio così!
Lo amo.
È sempre così dolce, premuroso... E anche se a volte mi fa sclerare per le sue troppe paranoie, non vorrei fosse altrimenti.
"Terra chiama Valeria!!" Torno alla realtà.
"Come?" Mi guardo intorno. Sono in macchina, sto andando a scuola. Oggi mi porta mamma.
"Va tutto bene?" Sorride.
"Sì,sì. Tu? Alla fine com'è andata a finire con il fotografo?" Domando. "Non me l'hai più raccontato!"
"Come vuoi che sia andata a finire? È partita la denuncia... E adesso siamo in attesa di comandi! Intanto lavoriamo, abbiamo delle persone che ci controllano 24/7 ogni minima cosa per prevenire ogni altro eventuale inconveniente... E si va avanti!" Sbuffa mantenendo il sorriso.
"Ho capito" Annuisco. Siamo arrivate.
La saluto e scendo dall'auto con il libro di francese in mano. Oggi sono interrogata!
Entro a scuola senza dare molta retta a chi mi sta intorno: adesso ho bisogno di trovare un luogo dove ripetere tutto ciò che so.
"<<La Dernière Bande>> est un euvre de Samuel Brckett auteur irlandais qui a écrit la pluspart de ses oeuvres en française.
Il s'agit d'une courte pièce que cointaine une modèle de vie desansperée et..."
"Eccola ... Sempre a studiare! Ma la sai, non farti problemi!" Mi volto e vedo Manuel. Sorrido e lo ringrazio, poi gli chiedo una mano. Bisticciamo un po',poi cede.
Ripeto quasi tutto, poi vengo interrotta dalla campanella.
"Che ansia!" Esclamo agitatissima.
"No,ehy" Mi si avvicina guardandomi dritto negli occhi. "Tu sei Valeria, la lingua francese te la mangi esattamente come tutte le altre, e lo sappiamo entrambi. No?" Annuisco. "Prefetto. Ora va e spacca. Lasciali tutti a bocca aperta, madrelingua!" Mi prende in giro facendomi sorridere.
"Grazie" Lo abbraccio. Ci salutiamo, riprendo il libro ed entro in classe.
Entra la prof. Ci alziamo, ci fa accomodare.
Va al pc, fa l'appello, poi inizia a chiamare. Martina, Alessia, Serena, Dennis, Fabrizio, Marika.
"Von Blauster" Mi chiama. Prendo il libro e raggiungo la cattedra, dopodiché comincio a aprlare a ruota libera (lei non vuole fare domande. Dice che si fanno solo quando lo studente è in difficoltà).
Parlo della vita dell'autore, delle sue ooere e dei poro significati per venti minuti buoni, mentre lei resta ad ascoltare attentamente, correggendomi qualche volta nelle pronunce. Al termine mi sorride:"Datti un voto" Sussurra.
"Se...Tte?" Sussurro appena insicura.
"Come?! Mi hai detto tutto! Tutto. Non hai tralasciato un'informazione! Ti posso dare sette?" Scoppio a ridere e lei so rivolge alla classe:"Voi che dite?"
"Otto"
"Nove"
"Dieci!"
"Nove!"
"Nove!" Iniziano i giudizi e io li guardo continuando a sorridere.
"Grazie raga, vi voglio bene" Scherzo facendo sorridere anche la Prof.
"Sono d'accordo anch'io" Sussurra alla fine.
Uno degli ultimi voti chenmi alza ancor di più la materia... Che meraviglia! Estate, Sbandati, sto arrivando!
Aspetto l'intervallo per correre a dare la notizia a Manu e ai miei.
Papà risponde con la foto di due valigie accompagnate da:>>Di che colore te la devo comprare?
Il mio sorriso si allarga ancor di più e comincio a saltare come una matta per il sorridoio,per poi correre da Stefy.
"Ste!!!" Le mostro il messaggio e lei scoppia a ridere.
"Brava. Ma quindi adesso non ne hai neanche una sotto?" Domanda.
Scuoto la testa:"In matematica nell'ultimo periodo l'avevo abbassata a quattro, ma con l'interrogazione da urlo che ho fatto la scorsa settimana l'ho riportata giusto giusto a sei"
"Grande!" Batte il cinque. "Io vorrei essere come te" Sorride.
"Come mai?" Le chiedo al calorifero rispondendo al messaggio di papà mentre lei sospira:"Ho abbassato spagnolo per colpa della verifica a sorpresa di ieri e anche latino a causa della versione"
"Va bhe, ma quanto hai?" Torno concentrata su di lei.
"Spagnolo quattro.. Latino cinque e... Ottanta, o giù di lì"
"Ma dai..."Sospiro. "Allora, per latino non preoccuparti, non penso te la dia... Ma per quanto riguarda spagnolo, invece, se vuoi ti do una mano!"
"Ma tu quando parti,scusa?"
"Ma va, stiamo dal ventinove al quattordici luglio!" Esclamo.
"Ahh! Io pensavo stessi via proprio tutta l'estate!"
"No... Figurati! Parto anche con i miei! Stiamo le ultime due settimane di luglio"
"Dove andate di bello?"
"Quest'anno visitiamo la Sardegna" Le racconto.
"Ma tu sempre al mare stai? Montagna?" Mi prende in giro.
"Tu non capisci: la montagna piace solo a te!" Esclamo per poi scoppiare a ridere insieme.
"Che ci siamo perse?" Arrivano le altre.
"Niente, discutevamo sul fatto che la montagna piace solo a sta babba" Sorrido.
"È vero" Rispondono in coro le altre mentre lei si finge sconvolta:"Ma che amiche stronze..." Scuote il capo.
"A proposito di vacanze...Perché di quello parlavate, no?" Riprende poco dopo Maria.
"Sì" Ammette Stefy.
"Quest'estate che si fa?" Si aggiunge Chiara.
"Lei parte con il suo boy" Dice in tono di sfottò Stefania ed io la fulmino con lo sguardo per il marasma genereale che ha creato tra le altre.
"Ops... Non mi ammazzare, non lo sapevo!" Porta le mani in alto ridendo.
"Avrei dovuto farlo ora... Grazie amica!" Mostro un sorriso falsissimo sottolineando l'ultima parola mentre lei diventa bordeaux.
"Io non parlo più!" Mi allontano seguita dalle altre che invece cercano di estrapolarmi altre informazioni.
Mi arriva un messaggio. Sono gli sbandati.
Valeria
>>Buongiorno raga,
Volevo avvisarvi che qualcuno addetto alla prenotazione (Stefano) ha sbagliato a dare il numero dei partecipanti all'agenzia. Ha detto che siamo in venti.
Il guaio è che non si può più cambiare, quindi ora ci servono altre e sette persone.

Mi guardo intorno facendo una rapida conta:io ero già inserita, quindi... Stefy, Sara, Maria, Chiara.

<<Io ne conoscerei quattro, però devo chiedere. Un momento😇😇

"Raga..." Attiro l'attenzione verso di me. "Voi avete già prenotato?"
"Io sì" Risponde Stefania. "Perché?"
Spiego la situazione e si tira indietro.
"Mi dispiace tanto, Vale... Non posso proprio"
"Non ti preoccupare" Sorrido. Compare Maria.
"Buenos dìas! Di che parlate?" Le spieghiamo la faccenda e a lei si illumina il volto.
"Quanto bisogna pagare che ho già i bagagli pronti?" Sorride.
"Davvero potresti?" Mi assicuro.
"Per i miei basta che mi diverta in vavanza e che mi tolga dalle scatole" Ride. "Quindi...Sì, posso eccome!"
"Ottimo!"
Mando un messaggio sul nostro gruppo al quale però le altre rispondono in maniera negativa.
Torno in quello degli Sbandati e scrivo la novità, che accolgono con piacere.

Stefano:
>>Mio cugino ha detto che può venire.

Mirella
>>Anche Riccardo.

Valentina
>>E ne mancano 4.
Chiedo a mia sorella... E saremmo a 3.

Mathile
>>Mia cugina ha dato il via libera.
-2🍾

Amore❤
>> Ho chiesto a Federica, ha detto che è okay.
-1

Federica?
Resto a guardare lo schermo per un po', mi calmo quando leggo il messaggio sottostante, sempre di Mattia.

Amore❤
>>Viene con la sua ragazza. Siamo al compelto.

Questa volta le bottiglie di spumante le mando io, perché sono proprio felice.
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La giornata finisce e all'uscita di scuola vedo il mio ragazzo guori dall'auto che mi st aspettando. Mi avvicino sorridendo e gli do un bacio.
Lui mi cinge la vita con le mani dolcemente e non si stacca dalle mie labbra, facendomu sorridere.
"No, ancora" Sussurra come un bimbo di quattro anni che fa i capricci. Il mio sorriso si allarga e gli do un altro bacio, più lungo e intenso, al termine del quale mi mostra un sorriso compiaciuto e mi apre la portiera dell'auto. Sorrido a questo gesto pensando che dopo quattro mesi non è ancora cambiato niente e salgo.
Lui fa il giro e sale, si mette la cintura, ma prima di partire sussurra:"Apriresti il cruscotto? Ci sono gli occhiali da sole"
"Certo" Apro e vedo cadere dei petali di rose rosse, di cui è stato riempito lo sportello.
"Tu sei matto" Sussurro prendendo il CD che si trova esattamente al centro.
Come copertina ci siamo noi. È la foto dello sfondo che abbiamo entrambi nel cellulare e che ahbiamo scoperto di avere per caso qualche giorno fa. Lo apro e vedo un disco dorato con accanto, dietro alla foto, una tracklist:
"Vorrei Dirti"
"Il bacio di Klimt"
"Testa tra le nuvole" parte 1 e 2
"M' Manc"
"Elegante"
"Good Times"
"Superclassico"
"Autostop"
"Domani ci Passa"
"Sei Bella come Roma"
"Neverland"
"Ti Volevo Dedicare"
"A un passo dalla luna"
"Princesa"
"Sangria"
"In due a Lottare"
"Insieme"
"A un passo da"
"Before You Go"
"Say You Won't Let Go"
"Supereroe"
"Cadiamo Insieme"
"Møn Amøur"

"Amore..." Sussurro emozionatissima.
Lo guardo e lui si limita a dire:"Quattro mesi sono pu sempre importanti!" Mostrandomi il bracciale che gli ho fatto trovare ieri sul comodino grazie al suo coinquilino. Sirrido e lo bacio.
"Auguri" Sussurra.
"Auguri" Dico facendo partire il cd che avevo inserito prima.
"Quale vuoi ascoltare?" Domando.
"Al momento Insieme" Risponde mettendo in moto la macchina ed io la faccio partire.
"Dopo mettiamo Møn Amøur" Propongo.
"Va bene" Sorride.
"Il tuo primo sorriso... In imbarazzo pieno" Comincia.
"Nei tuoi occhi il paradiso a cui io non credevo" Continuo io.
"Non so dove staremo, ma staremo bene
Non so dove saremo, ma saremo insieme!" Cantiamo in coro (o meglio, strilliamo... Ma questi sono dettagli!)
D'un tratto scoppio a ridere ricordando la sera in cui lo vidi in cui mi venne a prendere Valentina e lo vido strillare a casa sua ubriaco.
"Che c'è?" Sorride. "Dai!" Continua fermandosi al semaforo mentre io continuo a ridere.
"Ho mal di pancia!" Mi lamento.
"Guarda che ti faccio arrossire un'altra volta e sai che ci metto poco" Torna serio.
"Ah sì? E in che modo?" Lo provoco.
Mette la freccia e accosta al primo parcheggio libero che trova.
Ma...
Mi guarda negli occhi e sorride. È proprio bellissimo. Due occhioni grandi, un sorriso da furbo e dei lineamenti molto fini.
E che dire del carattere? È matto da legare! Però lo amo. Ed è una delle persone più romantiche che abbia mai incontrato.
Si avvicina un poco al mio volto non smettendo di guardarmi negli occhi sorridendo.
"A che pensi?" Sussurra.
"A te" Rispondo sincera.
"Ah sì? E a cosa in particolare?" Continua curioso.
"Che sei bellissimo" Dico sinceramente lasciandolo di stucco. "E che sei matto. Da legare!" Proseguo facendolo ridere.
"La smetti?" Mi zittisce.
"Di fare?!" Esclamo non capendo.
A questo punto torna a guardarmi negli occhi con una tale intensità da farmi prendere fuoco le guance. Comincio a sentire caldo e vorrei distogliere lo sguardo, ma conoscendolo sarebbe inutile.
Mi si avvicina e sussurra al mio orecchio:"Ecco come" Per poi lasciarmi un bacio prima sulla guancia, poi sulla fronte e infine sulle labbra.
"Eh?" Dico im tranche. Ride.
"Niente, lascia perdere" Riaccende la macchina e parte. Intando "Sangria" sta finendo.
Ritorno completamente alla realtà continuando a ripensare alle sue parole, <<Ecco come>>... Cos'avrà voluto dire?
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È oramai sera, e Mattia è scomparso da qualche ora quando suonano la porta. Vado io. È lui.
"Buonasera! Già di ritorno?" Lo prendo in giro dandogli un bacio.
"Sì, sono venuto a prendere una Piccola Principessa... Voi per caso sapete dove sia?" Scherza. È ancora di buon umore.
"Mmh... No,no" Gli reggo il gioco. "Però se mi diceste il motivo per il quale la cercate potrei anche cercarla... In cambio di una ricompensa, ovvio!"
"Ah! E... Di che tipo di ricompensa parliamo?" Incrocia le braccia al petto.
"Prima la motivazione del vostro arrivo" Sorrido innocentemente.
"Siete sveglia, mia Piccola Principessa" Sussurra dandomi un bacio. "Diciamo che una mia amica mi ha proposto di fare un gioco..." Comincia. "Ed io ho accettato"
"Chi sarebbe la... Tua amica? E di che gioco si tratta?" Cerco di mantenere la calma, ma in realtà vorrei strillare e prendere a schiaffi quella, chiunque sia.
"Un'amica..." Continua a fare il vago. "E si tratta di un gioco ... Elegante" Sussurra. Solo ora noto che effettivamente è vestito in modo proprio elegante! Camicia, vestito, scarpe eleganti e persino papillon! Dev'essere una cosa seria!
"Ho capito... Prego, si accomodi" Lo faccio entrare ricordandomi che è ancora appoggiato allo stipite della porta per poi richiederla e allontanarmi dicendo:"La Principessa sarà qui a minuti!"
"L'aspetto con ansia!" Esclama.
Corro in camera, apro l'armadio e prendo quello che reputo essere il più bel vestito da sera: un abito lungo a mo di principessa nero e com una fantasia argentata.
Lo indosso e ai piedi prendo delle scarpe col tacco argento abbinate alla mini pochette che da l'effetto d'esser formata da specchi.

Prima di scendere lascio un biglietto nel quale dico che sto bene, di non aspettarmi e soprattutto di non chiamarmi perché sono con una persona speciale sperando che capiscano, per poi tornare di sotto.
"Scusate l'attesa" Sussurro facendogli alzare la testa. Quando mi vede sbianca e in un primo momento si imbambola, poi si avvicina a passo svelto ai piedi delle scale ed io continuo a scenderle.
Mi porge la mano e risponde:"Non vedo il motivo di queste scuse, Principessa... Però vedo invece quello di farle i miei più sinceri complimenti: siete davvero splendida questa sera!" Mi bacia il dorso della mano sinistra facendomi sorridere in imbarazzo.
"Mai quanto voi, mio Principe"
Mi accompagna alla porta, che chiudo a chiave, per poi condurmi fino alla sua auto.
Apre la portiera, io mi mordo il labbro per non scoppiare a ridere ed entro allacciandomi la cintura.

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