Capitolo 30. Last day

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Passiamo le giornate tra spiaggia, negozi, balli e canti, in media dormiamo quattro o cinque ore (io e Mattia anche meno) e in un attimo arriva il giorno più triste:l'ultimo.

O meglio, l'ultimo prima di dover completare le valigie e tornare a casa.

Mi sono divertita questa settimana: le mie amiche si sono integrate con "Gli Sbandati" e sono entrate anche loro nel gruppo whatsapp. In questi giorni abbiamo ballato, riso, scherzato, ma condiviso anche momenti seri e siamo stati tutti al fianco di Mirella.

Stefania mi ha scritto ogni giorno, dicendomi che anche per lei è davvero finita con quello sfascia libertà e che adesso si sta sentendo con un ragazzo che sembra molto dolce... Io le auguro il meglio!

Questa mattina ci siamo svegliati, abbiamo sistemato bene la casa facendo pulizia di ogni nostro oggetto personale e non (abbiamo tirato fuori i sacchetti della spazzatura visto che oggi passano vetro e plastica) e a mezzogiorno ancora stiamo ricontrollando se mancasse qualcosa... Noi ragazze.

I ragazzi, insieme a Mirella, continuano a chiamarci. Sono andati a farsi un giro, avevamo detto che li avremmo raggiunti e siamo in ritardo di cinque minuti... Okay, forse venti.

Ma la precisione è importante! Non possiamo lasciare qualcosa qui!

Finalmente ci decidiamo e andiamo a prepararci.

Ci vestiamo, e manteniamo la parola.

"Ma fatemi capire" Inizia Mirella vedendoci:"Avete tirato a lucido quella casa?"

Ridiamo.

"Dai, andiamo" La zittisce Valentina avvicinandosi.

Mattia mi si avvicina:"Tutto bene?" Annuisco.

"Avevo ragione" Dico all'improvviso. Lui mi guarda. "Non ricordo se l'avessi già detto" Sorrido. "Questa è stata la più bella vacanza della mia vita. Abbiamo ballato, riso, scherzato. Pianto, salutato chi non ci meritava, fatto coraggio ad un'amica. L'abbiamo aiutata a distrarsi facendole una torta e poi invitandola a ballare ogni santa sera, ci siamo ubriacati un'altra volta tutti insieme" Rido ricordando ieri sera.

"Me lo ricordo bene,credimi" Sussurra.

Ieri, dopo cena abbiamo iniziato a giocare a verità o shot e siamo stati piuttosto stronzi gli uni con gli altri, quindi ci siamo ritrovati tutti ubriachi fradici. Chi cantava, chi ballava senza musica, chi saltava sul divanetto o addirittura tirava testate al muro.

Mathilde è scoppiata a piangere chiedendomi scusa per come si era comportata le prime sere.

Ha detto che tutti tengono a Mattia, che la sua ex era una stronza e che voleva assicurarsi che non fossi anch'io così, ma che quando ha saputo da Mirella come mi sono comportata con il suo ex si è ricreduta.

Ricordo che mi sono messa a ridere e ho accettato le sue scuse e che per la gioia mi è saltata in braccio. Ho perso l'equilibrio e siamo cadute rischiando di rompere una sedia, ma ridevamo e stavamo bene quindi era okay.

Può sembrare che abbia rotto la promessa fatta a Noi, a me stessa e Mattia, ma non è così: quella mattina mi ha fatto promettere di non toccare alcol per cercare di risolvere i problemi e così ho fatto, perché ho capito che non è così che si fa.

A proposito di Mattia, lo amo davvero.

Con lui sto scoprendo la leggerezza, quella sana, e il non dover essere sempre in guardia verso la gente perché adesso ho la vera certezza che non le persone non sono tutte uguali e chi tiene a te esiste. Grazie a lui ho avuto la prova che le persone, se dicono che non ti lasciano, poi lo fanno davvero. Quelle che si mettono con te e ti prendono per mano quando stai male. Sto scoprendo la gelosia, quella paura di perderlo, ma anche la sicurezza. Sto scoprendo cosa vuol dire fidarsi di qualcuno e lasciarsi andare per vivere e affrontare insieme qualsiasi cosa ci attenda con la consapevolezza che io ci sono per lui come lui c'è per me.

Sì, con lui sto scoprendo l'Amore!

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*POV'S MATTIA*

Ho passato l'intera giornata a fare una sorpresa alle ragazze aiutato dagli altri.

Abbiamo allestito non so come una specie di area privata con dei tavolini e qualche asciugamano a terra in spiaggia, così da passare l'ultima notte in modo diverso e a fare l'ultimo bagno di mezzanotte... Spero che piaccia a Valeria! E che si rilassi.

Da quando lei è nella mia vita qualcuno mi dice che sono diventato più responsabile e più riflessivo. Io non lo so se è vero, non vedo molti cambiamenti, ma so che quando sto con lei sono felice.

Quella felicità che ti rende in grado di spaccare il mondo, che ti porta a fare cose che fino a qualche mese fa giudicavi impossibili.

Mi piace quando fa la bambina e vuole stare in braccio, o quando vuole ballare che mi trascina ovunque.

Amo vederla sorridere, quando mi stringe forte prima di addormentarsi poi mi fa impazzire, come quando arrossisce per ogni minima cosa, ma quando la vedo piangere mi si spezza il cuore.

Vorrei vederli quei cretini, per vedere la loro espressione nel constatare quanto sia meravigliosa.

Vorrei proprio vederli mentre lei è in braccio a me, o semplicemente di fronte e magari stiamo cenando da qualche parte. Lei, bellissima ed elegantissima come sempre, di sicuro indosserebbe uno dei suoi abiti da cocktail che le stanno così d'incanto, con qualche gioiello, il solito trucco leggero e lo smalto rosso mattone, o di qualche altro colore forte che adora.

Scommetto che rimarrebbero incantati anche loro a guardarla, ma sarà troppo tardi. E questa sarà la sua vittoria.

Eccola che arriva, insieme alle altre ragazze.

Sono senza fiato. Sta ridendo, e ora si sposta una ciocca di capelli dal volto. Sono un po' spettinati, sembra un leoncino. Sorrido.

Indossa un golf bianco di pizzo lungo fino alle ginocchia, una canottiera nera e dei jeans bianchi, con le vans abbinati alla canotta. 

Il solito poco trucco, che tanto non le serve perché anche appena sveglia è bellissima... E i suoi occhi adesso stanno guardando nella mia direzione! Mi avvicino.

"Buongiorno" 

"Buongiorno!" Mi sorride soavemente.

Le prendo la mano e la faccio volteggiare più volte mentre lei scoppia a ridere.

"Ma che stai facendo?! Se mi gira la testa e cado poi sarà colpa tua!" Esclama divertita. Ah sì?

Le faccio lo sgambetto e prontamente poso una mano dietro alla sua schiena, ma lei non sembra spaventata. Anzi, sorride.

"Non mi faresti mai cadere, lo so" Sussurra guardandomi negli occhi riempiendomi di orgoglio.

Nascondendo un sorriso la riporto in equilibrio e, dopo averla presa per mano, mentre cominciamo a camminare domando continuando a guardare dritto davanti a me, un po' infastidito dalla luce del sole:"E che cosa te lo fa credere?"

"Da quando stiamo insieme non l'hai mai fatto" Dice con voce pacata e ferma. Mi immobilizzo.

La guardo negli occhi e lei mi sorride. E' in questo momento che il mio cuore perde un battito.

"Ti amo" Sussurro.

"Ti amo amore" Risponde sorridendo. Quel suo sorriso contagioso che le illumina il suo viso perfetto, come lei.

Le accarezzo la guancia e lei mi bacia cogliendomi un po' di sorpresa, ma non importa. Le cingo i fianchi con le braccia stringendola un po' , mentre Valeria porta le sue dietro al mio collo.

Veniamo interrotti da una voce alle spalle di Vale che ci fa staccare.

E' un ragazzo. Non appena si rende conto che l'abbiamo sentito se ne va sfrecciando sulla sua bmx facendomi ridere. Lei no, lei resta seria.

"Ma dai, è solo un ragazzo invidioso!" La guardo portandole una mano sulla guancia. Nemmeno ho capito cos'abbia detto. Lei annuisce poco convinta e mi accenna un timido sorriso - anzi, un sorriso falso - poi mi abbraccia posando la testa sulla mia spalla.

"Va tutto bene? Non te la sarai presa per quello che può averci detto quello!" Esclamo allibito. "Amore.." Sussurro.

"No, no... Ci mancherebbe! E' solo un'idiota d'altronde" Si stacca mantenendo il sorriso falso per poi cambiare argomento:"Dove vuoi andare?" 

"Dove vuoi..." Rispondo stranito.

Riprendiamo a camminare e non la smette di cantare canzoni che hanno l'aria di essere molto tristi, a giudicare dalle parole.

"Le conosci?" Domanda d'un tratto distogliendomi dai miei pensieri.

"Come?" La guardo tornando alla realtà. Sorride.

"Ho chiesto se conosci le canzoni che sto cantando, almeno una" Mi guarda negli occhi continuando a camminare, rischiando di finire addosso ad un signore. La sposto verso di me facendola ridere e poi rispondo:"No, non le conosco" 

Strabuzza gli occhi guardandomi esterrefatta:"Ma davvero?!" Esclama.

"Blomville, se ascolti musica di merda non puoi pretendere che lo facciano tutti gli altri! A distanza di anni non ti è ancora passata la depressione?" La guarda un ragazzo a pochi metri da noi. E' quello di prima!

"Che cos'hai detto, scusa?" Mi avvicino lasciandole la mano.

"No dai, amore... E' un deficiente, non ne vale la pena" Mi corre dietro.

"Ti sei fidanzata?" Continua lo sconosciuto.

"Sì, quindi ti consiglio di sparire" Dico serio.

"Altrimenti?" Si avvicina un altro. L'ho già visto...

"Manu! Anche tu ora ti ci metti?" Esclama lei. 

"Io sono calmissimo! E' il tuo ragazzo che ha iniziato" Dice il moro portando le mani in aria.

"No, è il tuo amico" Indico il ragazzo di fronte a me. 

"Raga, basta! Stiamo dando spettacolo" Continua Valeria guardandosi intorno. Ha ragione, quasi tutti i passanti ci stanno guardando.

"Non mi hai ancora risposto" Faccio al ragazzino di fronte a me, e interviene l'altro:"Non è tenuto" Lo guardo. "Ha sbagliato, ora ce ne andiamo"

"No, prima chiede scusa" Insisto.

"Io non ho niente di cui scusarmi" Ride il cretino, sputando a terra. Volgo uno sguardo verso l'altro, che si avvicina all'amico:"Dai, chiedi scusa" 

"No!" Ride con aria strafottente.

"Muoviti!" Fa un gesto col capo invitandolo. "Per tutto" Continua poi. Si guardano.

"Ma sei serio?"

"Non sto capendo, scusate..." M'intrometto e finalmente si presenta:"Mi chiamo Manuel, sono un amico della tua ragazza. Forse mi hai già visto, vado anch'io nella scuola dove va Vale" Mi porge la mano. La stringo:"Mattia"

Adesso volgo lo sguardo al senza nome. 

"Andrea" 

Sorrido. "Andrea! Io non so di cosa sia successo, ma ti voglio dire una cosa, perciò ascoltami bene: rivolgiti ancora così o in modi simili alla mia fidanzata e ti assicuro che non te la passerai bene" 

"Nemmeno tu se ti avvicini" Mi risponde Manuel. Lo guardo.

"Tengo anch'io alla tua fidanzata, ci conosciamo da quando eravamo piccoli. A te piace talmente tanto che, appunto, ti ci sei fidanzato. Io sono un suo grande amico... Ma non puoi di certo pensare che possa piacere a tutti, no?"

"Io non sto dicendo che deve piacere a tutti, ma semplicemente che non mi è piaciuto il modo in cui le ha parlato"   Cerco di mantenere la calma.

"Tanto ci è abituata!" S'intromette Andrea.

*POV'S VALERIA*

Lo sguardo di Mattia in questo momento mi fa gelare il sangue.

"Farò finta di non aver sentito" Sorride. "Intanto vi saluto" Si volta, mi prende per mano e ci allontaniamo. Mi volto e saluto Manu che resta a guardarmi sorridendo.

"Ti ringrazio, ma non ce n'era bisogno" Sussurro imbarazzata.

"Chi erano?" Domanda freddo.

"Non è importante..." Cerco di cambiare argomento, inutilmente.

"Tanto ce ne stiamo andando ognuno per la sua strada, non torno indietro tranquilla. Ma se non vuoi dirmelo okay..."  Mi porta il braccio sulle spalle. "Tu come stai?" 

"Bene" Mento. Mi guarda negli occhi e alzo lo sguardo, poi ricomincio:"Mi sono preoccupata" Ammetto. "E comunque... Uno è il mio migliore amico,Manuel, l'altro è un'idiota che mi sono dovuta subire per otto anni in classe insieme"

"E... Cosa ti diceva questo idiota?" Prosegue con nonchalance.

"Niente di importante" Tento di rassicurarlo, ma non funziona.  "Davvero Mattia, non ti preoccupare... E' acqua passata!"

"Erano loro?!" Esclama sgranando gli occhi. Si passa una mano sul volto e si volta.

"No!" Mi guarda male. "Uno faceva parte del gruppo, l'altro mi è sempre stato accanto"

"E adesso gira con quelli"

"Cosa vuoi che faccia io?Dirgli  <<Ehy Manu, non mi piace la compagnia che frequenti, dovresti cambiarla !>>" Rispondo ironica.

"No, ma..." 

"Cosa?" Alzo la voce.

"Io non lo so! Va bene? Non lo so" Scuote le braccia esasperato. "Non riesco a mettermi nei  tuoi panni in questo momento, visto che l'unico pensiero è quello di aver fatto scappare un codardo dal quale ho giurato che ti avrei protetta!" Dice d'un fiato.

"Che cosa?" Strabuzzo gli occhi con le lacrime che cerco di ricacciare.

"Lascia perdere, vieni qua" Mi abbraccia. Lo stringo forte e scoppio a piangere. "Va tutto bene" Continua a ripetere mentre mi accarezza i capelli.   

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E' scesa la sera, e siamo tutti a guardare le bancarelle in spiaggia... O meglio, quasi tutti. Mattia e Stefano hanno detto che ci avrebbero raggiunti dopo. 

Noi stiamo parlando un po' della giornata, io ho omesso l'incontro con i miei ex compagni e sembra essere tutto tranquillo.

D'un tratto mi accorgo che anche Jacopo è scomparso. 

"Ehy, ma i ragazzi dove sono finiti?" Domando ridendo guardandomi intorno.

"Ah bho!" Risponde Mathilde.

"Saranno a fare casino da qualche parte" Si accoda Mirella.

"Come sempre!" Ride Valentina.

Io guardo le altre e due e Sara prende la parola:"Ma Vale, va tutto bene? Sembri strana..." 

"No, no, è tutto okay" Un altro sorriso forzato.

"Sei sicura?" Chiede Maria. Annuisco. 

Mi sento strana... 

"Raga, io torno a casa. Scusate, ma non mi sento molto bene"

"Che cos'hai?" Chiede Mathilde spaventata.

"Un po' di nausea" Ammetto.

"Vuoi che ti riaccompagniamo?" Propone Sara.

"No, tranquille... Voi proseguite pure" Sorrido.

"Sicura?" E' Valentina.

"Sì, sì, ragazze, dico davvero" Continuo a sorridere. "Grazie" 

"Figurati" Ricambia il sorriso Vale.

"Se hai bisogno chiama" Dice Sara mentre mi allontano. 

"Certo!" La rassicuro.


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