09 - Come in un film

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EDEN

"Adam Donati ti ha chiesto l'amicizia".

In maniera quasi automatica, clicco sulla notifica e opto per "conferma". Riporto poi lo sguardo sullo schermo del computer sul quale io e Rebecca stiamo guardando un film romantico, ignorando volutamente l'improvvisa stretta allo stomaco.

Che strano, chissà come mai me l'ha chiesta proprio ora...

«Chi era?», chiede la mia amica ancora rapita dallo schermo.

«Niente, una notifica di Facebook... Un compagno di scuola mi ha chiesto l'amicizia...», le rispondo.

Subito Rebecca pigia sulla barra spaziatrice del PC per mettere in pausa il film.

«"Un compagno"?!», intona ripetendo le mie parole, esageratamente gasata.

Costretta dal fermo-immagine, mi giro verso di lei, le fossette disegnate sulle guance e lo sguardo curioso, attento. Non abbiamo più saliva in bocca per quanto abbiamo parlato questo pomeriggio e lei sembra ancora non essere sazia di chiacchiere...

«Sì, un compagno», ripeto senza lasciarmi andare in inutili entusiasmi, «Adam Donati.»

«Aspetta, aspetta...». Il fremito che prova nel tentativo di ricordare qualcosa la fa saltellare di poco sul letto a una piazza e mezza sul quale sediamo.«Adam Donati... Non mi suona nuovo... Aspe... Ah, sì! Non era quello di cui mi avevi detto tempo fa, quello carino che si ostina a chiamarti Maria?»

«In molti si ostinano a chiamarmi Maria», le ricordo guardandola di sbieco, «Comunque sì, Adam il ragazzo più carino della scuola, lui. Mi ha chiesto l'amicizia su Facebook.»

«Come mai solo ora, se siete compagni di classe da una vita?»

«Non lo so! Vallo a chiedere a lui...!», dico con sufficienza.

Sorride e le fossette fanno di nuovo capolino sulle guance, mentre le sopracciglia tendono verso l'attaccatura dei capelli, scuri e folti. «Mi devi raccontare qualcosa...?»

Non so come fa, dico sul serio: ogni volta mi sgama quando c'è qualcosa che potrei raccontarle. Spesso sembra sapere prima di me le cose che mi succedono. Ha una dote innata per questo.

Rebecca è la mia migliore amica da sempre. I nostri genitori si conoscono da prima che noi nascessimo e in pratica noi siamo cresciute insieme. Con il tempo, anno dopo anno, abbiamo imparato a spalleggiarci a vicenda. Lei sa tutto di me e io so tutto di lei. È una bella amicizia, la nostra, una di quelle in cui ci si racconta tutto e ci si sostiene nelle più piccole cose.

«Oggi mi ha chiesto di saltare la scuola con lui...», le dico mesta, quasi fosse una cosa di cui provare vergogna.

«E beh...?». Gesticola con le mani disegnando dei rotolini immaginari nell'aria con il chiaro intento di incitarmi a continuare.

«Io ho detto di no, ovviamente...»

«E quindi...?». Inarca le sopracciglia e mi guarda attenta, in attesa che io prosegua.

«È che poi a scuola ho passato tutto il tempo a pensare a cosa sarebbe successo se gli avessi detto di sì...», ammetto, «Ok, non tutto il tempo, solo un po'...»

Perché cavolo pensare a una cosa del genere?

«E cosa sarebbe successo?», incalza.

«E cosa vuoi che ne sappia io, mica l'ho fatto!». Mi accorgo che la mia voce è lievemente più alta del suo volume normale.

Calmati, Eden, non hai motivo di agitarti.

«Figurati se lo facevi...», dice lei con sufficienza.

«Che cosa vuoi dire?», punto i miei occhi severi nei suoi.

«Eden, tu non sei certo tipa da fare certe cose...»

«Cioè?!», il tono si fa di nuovo un po' più alto, un po' più stridulo.

Credo di aver capito a cosa si riferisce, non è un discorso nuovo, ma voglio che parli.

«Non sei tipa da fare cose sconvenienti. Fai sempre tutto ciò che devi e non esci mai dal tracciato. Miri alla perfezione.»

«Senti chi parla!»

«Io almeno la scuola l'ho saltata qualche volta», dice soddisfatta.

«Ma... Ma... Rebecca!», la rimprovero.

Dice sul serio...?

«L'ho chiesto ai miei, prima!», mi comunica allora per giustificarsi, ridendo.

«E i tuoi te l'hanno lasciato fare?», chiedo stupita.

«Ovvio! Sono sempre andata bene a scuola e l'ho fatto in giorni in cui avevo ore buche e non c'erano verifiche », mi spiega. «Una volta anche quando c'era una verifica - di matematica, che odio - non mi sentivo preparata, avevo paura di un brutto voto e mamma ha acconsentito a farmi stare a casa, ma le altre volte...»

Mi guarda con certi occhi che sembrano dire solo: "Avanti, dimmi di continuare".

«Le altre volte...?», la accontento.

«Le altre volte sono andata al mare!», afferma con la soddisfazione che le scintilla negli occhi.

«Al mare?! Che amica degenere che ho, finirai all'inferno...!», metto le mani sui fianchi con fare plateale.

«Ma non dirlo nemmeno per scherzo!», fa finta di fare la risentita.

Sa benissimo che sto solo facendo la sciocca. È ovvio che non dicevo sul serio, era solo per scherzare.

«Al mare anziché a scuola...», inizio a sognare.

«Mayday! Mayday! l'abbiamo persa!», ironizza lei, «Comunque se ci pensi esistono giorni di ferie anche a lavoro, perché non non dovremmo averne anche a scuola?»

«Ma che c'entra! Noi abbiamo le vacanza estive - che si dia il caso siano da poco finite!», puntualizzo.

Lei fa spallucce.

«Pensala come vuoi ma io non mi pento di averlo fatto.»

Dopo poco, il discorso cade e continuiamo a guardare il film. È uno stupidissimo film d'amore. Uno di quelli in cui già sai come andrà a finire, con l'happy ending e tutto il resto.

Continuo a dire alle farfalle che mi si agitano nello stomaco che non ha senso che svolazzino, che cose del genere e dichiarazioni di quel tipo capitano solo nei film e nei romanzi, ma loro sembrano non ascoltarmi e le loro ali continuano a battere imperterrite.

Inquadratura dopo inquadratura, il film scorre e io piango, e rido, e spero. Spero che ci possa essere un amore del genere anche per me, un giorno. Spero che, anche se lo so che non esiste il principe azzurro e i cavalli sono in disuso già da un po', io possa, un giorno, trovare il ragazzo che principe lo sarà nel mio cuore.

Ti prego, Dio, io voglio un ragazzo che mi sappia amare così.

Anche Rebecca, vicino a me, in alcune scene trema. Per lei però è diverso. Lei il ragazzo ce l'ha. Si tratta di Stefano, che ha giusto un paio di anni più di noi e viene nella nostra chiesa. È un bravo ragazzo innamorato di Rebecca e soprattutto di Dio - cosa che per noi è fondamentale, perché se Dio è così importante nelle nostre vite come faremmo noi a intessere una storia d'amore con qualcuno con il quale ci sarebbe precluso di condividere una fetta così importante della nostra esistenza? Io con il mio Lui vorrei poter condividere tutto. Ogni cosa.

Per un attimo porto i miei occhi sulla mia amica. Ha le labbra dischiuse in un sorriso e gli occhi tanto lucidi che quasi si può continuare a guardare il film nel loro riflesso, ma la conosco, in questo momento non è il film a catalizzare la sua attenzione, sta pensando ad altro.

«Mamma, tu non puoi capire che flash... Lui mi sembra troppo Stefano, in questo momento...».

Ecco. Se al mondo esiste ancora il principe azzurro quello è Stefano. Provo una sana invidia per loro. La loro storia d'amore è davvero meravigliosa, proprio come in un film. Stanno insieme da quando avevamo sedici anni - lui ne aveva appena diciotto - anche se io credo che il loro interesse reciproco fosse iniziato da prima, molto prima.

Già da bambini quei due avevano una strana sintonia, stavano sempre insieme e lui sembrava prendere le parti di lei ogni qual volta si trovasse in qualche genere di discussione. Poi c'è stato un periodo, quello della preadolescenza, in cui lui continuava a farle degli stupidissimi dispetti, come afferrarle delle cose e ostinarsi a non dargliele o spostandole la sedia quando lei doveva sedersi. Lei ne rimaneva molto risentita, all'epoca, ma con il tempo abbiamo capito che quelli erano semplicemente i suoi maldestri tentativi di catturare l'attenzione di lei, per cui iniziava a provare un interesse ben diverso dalla semplice amicizia - i ragazzi di quell'età chiaramente sono proprio poco furbi...

In ogni caso, negli anni, le tecniche di conquista di Stefano sono decisamente migliorate. Non ha mancato nel regalarle in fiori, messaggi sdolcinati, caramelle o attenzioni particolari. L'ha corteggiata a lungo prima che lei cedesse, ma alla fine è successo e quei due stanno ancora insieme. Lei è la prima per lui e lui è il primo per lei, e probabilmente sarà così per sempre. Una storia d'Amore, con la A maiuscola, scritta direttamente dal pugno di Dio.

Dio, anche io, un giorno, vorrò un ragazzo che mi regali rose e che non smetta mai di farmi sapere quanto sono importante per lui. Un ragazzo con cui condividere tutto, anche Te.

Rebecca si gira verso di me e quasi strabuzza gli occhi quando si accorge di con che occhi la guardo.

«Che hai?», mi chiede.

«Niente...», le rispondo, «è che tu sei fortunata...»

«Benedetta, vorrai dire!», puntualizza lei.

«Sì...», sorrido, «Stefano è stupendo e tu sei benedetta.»

Sorride, sa benissimo quanto anch'io sogni una storia simile per me.

«Tu sei stupenda, Eden», inizia a rassicurarmi prendendo il mio volto fra le mani come potrebbe fare una mamma con il suo bambino, «E là fuori, da qualche parte, c'è un ragazzo, stupendo pure lui, che è perfetto per te, disegnato apposta apposta per te. Io lo so, e lo sai anche tu. Vero?»

Annuisco e le regalo un bacio su uno dei palmi che ancora cingono le mie guance.

Lo so, amica mia. Solo non vorrei dover aspettare così tanto...


















♡♡♡


















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Ciao, meraviglie!

Come state?

Io sto bene e sono gasatissima! Proprio oggi ho iniziato un nuovo percorso nella mia vita... Sono a Firenze (Firenze!!! 😍). E qui sarò un week end al mese per i prossimi tre anni... 😍

Qualcuno di voi è di qui? 😊 Dritte o consigli? Sarebbe bello incontrarci! 😊

In ogni caso, se volete saperne di più potete venirmi a trovare nella mia nuova storianonstoria, [FRA]M(ME)NTI, in pratica un diario che ho scelto di condividere con voi. 😏

Detto questo, credo, con Rebecca, di avervi presentato tutti i personaggi salienti. Che ne pensate di lei? E di questo capitolo in generale? 😊

Grazie a chi di voi risponderà, voi sapete quanto io tenga a tutti i vostri consigli. 😊

Io devo ringraziarvi anche per altro... Ragazzi... Questa storia viaggia! Abbiamo superato le 3k...! 😮😍 Io non so come ringraziarvi davvero. Una bella porzione di merito ce l'ha MC_Peregrine, che non smetterò mai di ringraziare.

A proposito: chi di voi ha già letto la sua storia, Born to be Human? Alzi la mano in commento chi l'ha fatto... →
Se ancora non l'avete fatto, invece, che aspettate?! Correte a farlo perché merita un sacco, credetemi. 😉

Detto questo io vi saluto prima che questo spazio autrice diventi un papiro infinito (perché sapete che ne sarei capace). 😅

Grazie, per tutto.

Un bacio a testa,
S.C.
😘

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