ORGOGLIO, PREGIUDIZIO... E ALIENI

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TYLER

Avrei potuto perdonare la sua Vanità se non avesse mortificato la mia. (Orgoglio e Pregiudizio)

-Avete Orgoglio e Pregiudizio?- chiesi alla commessa della libreria, strizzandole l'occhio e sfoggiando il mio migliore sorriso, anche se mi riusciva molto difficile sorridere quel giorno.

La ragazza mi guardò in malo modo da dietro gli occhialoni da vista. –Mi segua- disse scorbutica.

La seconda in poco tempo che m'ignorava... ma cosa mi stava succedendo? Forse iniziavo a invecchiare. La seguii fin davanti a uno scaffale pieno di libri. Quanti libri! E quante copertine rosa! La commessa si piegò in avanti, mostrando un gran bel decolté.

-Questo- e, tiratasi indietro, mi porse un libro sulla cui copertina c'erano una dama e un gentiluomo dell'ottocento. Lo presi in mano e lo osservai, quindi alzai la testa e vidi qualcos'altro. –E quello lì?- chiesi, indicando un libro in cui faceva bella mostra un alieno in abiti ottocenteschi.

-Orgoglio, pregiudizio e alieni?- chiese sorpresa la commessa.

-Proprio quello- dissi, mentre lottavo contro la voglia di uscire da quel posto. Non che le librerie non mi piacessero e poi quella era molto carina, anche con una sala di lettura piena di bei divanetti, ma volevo solo uscire, respirare l'aria fresca, allontanarmi il più possibile. Continuavo a ripensare alla chiamata ricevuta, alla voce di mio padre, a ciò che quelle parole significavano.

La ragazza mi fulminò con lo sguardo. –Si tratta di una rivisitazione-

-Con gli alieni?- chiesi, ironico. Mio padre mi avrebbe rimproverato, dicendo che non avevo il coraggio di affrontare la realtà, che l'unica cosa che riuscivo a fare era nascondermi dietro un muro d'ironia.

-Esatto-

-Ed è simile all'originale?- chiesi, mentre il cuore aumentava i battiti...dovevo uscire. Anne avrebbe saputo dirmi nel dettaglio la trama del romanzo, lei amava quel genere di letture, ma ormai Anne non c'era più, avrei dovuto abituarmi.

-A grandi linee sì-

-Ottimo, allora prendo quello- in fondo quanto poteva essere diverso dall'originale?

Ricordai il post che avevo trovato sul profilo Instagram di Rosemary dedicato a Orgoglio e pregiudizio e sorrisi. L'avrei sicuramente stupita.

L'aula era già piena. Mancavano meno di dieci minuti dall'inizio della lezione. Vidi alcuni membri della mia confraternita in fondo, vicino alla porta secondaria, ma io non stavo cercando loro. Individuai Rosemary dopo alcuni secondi. Dovevo ammettere che quella ragazza non riusciva proprio a passare inosservata. Se ne stava seduta in terza fila, intenta a sistemare degli appunti, la borsa appoggiata sulla sedia accanto alla sua. Salii salticchiando la scalinata.

-Ehilà!- esclamai, fermandomi all'altezza della sua fila.

Rosemary non alzò la testa, persa in quello che stava facendo.

-Rosemy- la chiamai e sperai che la mia voce non risultasse diversa dal solito.

Questa volta guardò dalla mia parte e sgranò gli occhi. –Segui questa lezione?-

-Sì, opzionale- confermai -che fortuna!- le sorrisi.

-Già, molta fortuna- mormorò con voce strana... o era molto felice di vedermi e cercava di nasconderlo oppure era molto infelice e non voleva nascondermelo. Interessante.

-Questo posto è libero?- chiesi.

Lei esitò un attimo, poi annuì. –Sì, sarebbe per Abigail, ma dubito che arriverà- posò per terra la borsa e io mi sedetti al suo fianco.

-Allora, nessuna notizia della tua amica?-

Scosse la testa, l'espressione preoccupata. Chissà perché in quel momento mi ricordò Anne.

-Se ti può far star tranquilla Sam non mi ha chiamato- le comunicai -avranno deciso di marinare le lezioni... beh, io non passerò loro gli appunti- dissi, sforzandomi di ridacchiare.

Lei sorrise appena. Il rossetto fucsia era una vera delizia in contrasto con la sua pelle marmorea. –Le ho lasciato dei messaggi in segreteria, normalmente richiama sempre-

-Si starà divertendo, fidati- era ora di tirare fuori le mie conoscenze su Orgoglio e Pregiudizio? O era meglio attendere? Dovevo ammettere che mi piaceva moltissimo il libro che stavo leggendo! E tutti quegli alieni che compravano case nella campagna inglese, davvero fenomenale, potevo quasi scambiarlo per un racconto di Lovecraft.

-Lo spero- si tirò indietro una ciocca di capelli.

-Senti, ieri sono stato veramente orribile- ammisi -hai ricevuto la mia rosa?-

Lei si voltò e mi fissò. Quanta determinazione in quello sguardo! –Sì, l'ho ricevuta, è molto bella, ma non credere che ti perdoni-

Aveva ammesso che la rosa era bella, era già qualcosa. Le sorrisi. –Ho molta pazienza-

-Immagino- le sfuggì un altro sorriso. Quando sorrideva così... beh, sembrava un po' Anne.

E in quel momento entrò il professore, un uomo non molto alto, pieno di libri. Ottimo, iniziava il corso.

Un'ora dopo stavo giocando a Candy Crush, cercando di tenere il cellulare nascosto dietro al quaderno. Al mio fianco Rosemary pareva non perdere una parola della lezione...io sinceramente mi ero perso alla definizione di criminologia e alla modalità d'esame.

-Cosa fai?-

Sobbalzai e la guardai. Lo sguardo di Rosemary era fisso sullo schermo del mio cellulare e vidi un leggero sorriso.

-Candy Crush...non sarà un po' troppo dolce per te?- mi chiese, piegando leggermente di lato la testa.

-So essere dolcissimo- la provocai.

Lei si morsicchiò le labbra.

-Non ci credi?-

-Oh, non è che non ci credo... è che hai l'aria del bad boy, tutto qua, e sinceramente io non sono mai andata matta per i tipi come te- sospirò stancamente -troppo oscuri, troppo tenebrosi, saresti un perfetto vampiro in un film horror-

-I vampiri sono sexy- la stuzzicai.

Lei arrossì e sorrise appena. –Dipende dal vampiro- e tornò a scrivere i suoi appunti.

Era già un inizio. Alzai la testa e guardai il professore. L'introduzione era finita e aveva iniziato a parlare d'altro.

-So che citare Cime tempestose in un corso di criminologia può sorprendere, ma non trovate che il rapporto tra Heathcliff e Catherine abbia qualcosa di perverso? Lui è palesemente un criminale, ma lei è indissolubilmente legata a lui, non sembra quasi che intessano una tela intorno a Linton e a Isabella? Rovinano loro la vita, una coppia criminale-

Notai un cambiamento sul volto di Rosemary. Ottimo, conoscevo molto bene Cime Tempestose e Heathcliff mi piaceva.

-Un vero bad boy Heathcliff-

-Già, fossi stata in Catherine non lo avrei più frequentato dopo la sua fuga, chissà come ha fatto quei soldi-

M'irrigidii. Non le piaceva Heathcliff? –Sempre meglio di quel damerino di Mr Darcy-

Lei voltò la testa sorpresa. –Ma come puoi paragonarli?-

-Esiste una figura criminale anche nel romanzo Jane Eyre, la prima moglie di Mr Rochester, Bertha, che tenta di uccidere il marito-

-Mr Rochester?- chiesi a Rosemary –Meglio o peggio del damerino?-

Lei rise. –Preferisco sempre Mr Darcy-

Fu in quel momento che il cellulare di Rosemary, appoggiato sul banchetto, s'illuminò e potei vedere una foto di Abigail. Rosemary lo afferrò e, rifiutata la chiamata, la vidi digitare rapidamente un messaggio. Alcuni secondi dopo il telefono vibrò e Rosemary lesse la risposta. La vidi impallidire.

-Qualcosa non va?- le chiesi in un sussurro.

-Abigail ha avuto un incidente... è a casa di Sam- la voce tremava. Era spaventata.

-Cosa?- perché Sam non mi aveva detto nulla? E all'improvviso pensai a un'altra situazione, a Sam che mi diceva che la sua ragazza era sparita, che era successo qualcosa, alla promessa che gli avevo fatto, al segreto che dovevo mantenere... a ciò che... scossi la testa.

-Dice che è caduta dalle scale- sussurrò con agitazione.

-Stai tranquilla, Sam non abita molto distante da qua, ti do un passaggio, così andiamo a vederla- e la mia mente viaggiava. Perché non avevo mai creduto completamente alla storia di Sam, c'era sempre stato qualcosa che non mi tornava.

-Io... va bene, appena finisce la lezione- mormorò.

Annuii, perso nei miei pensieri e chiedendomi se conoscessi davvero il mio migliore amico.

NOTE DELL'AUTRICE:
Grazie a tutti per aver letto fin qua. Cosa ne pensate dell'incidente di Abigail?

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