PIOGGIA

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ROSEMARY

L'anima incontra l'anima sulle labbra degli amanti.

(Percy Bysshe Shelley)


Lottavo tra due sentimenti opposti. Se da un lato desideravo vedere Tyler, dall'altro non volevo vederlo, così lo ricercavo ovunque con sguardo bramoso e quando lo individuavo abbassavo rapida gli occhi. A volte era insieme a delle ragazze... le sue nuove fiamme. Com'ero stata stupida e come soffrivo della mia stupidità. Mi nascondevo dietro il trucco, la spada e lo scudo migliori per una donna. La verità era che neppure il passare dei giorni e delle settimane riuscivano a rendermi meno infelice, anzi, mi sentivo sempre peggio, come se avessi una ferita che non riusciva a guarire.

Un pomeriggio piovoso tutto cambiò. Stavo cercando di ritornare alla consorellanza senza bagnarmi troppo, con la borsa stretta al petto, tremante di freddo. Avevo mal di schiena a causa di una pallonata lanciatami da Abby il giorno precedente, mentre cercava vanamente di fare una schiacciata. L'arrivo di Tyler fu incredibilmente puntuale.

-Bisogno di un passaggio?- chiese, coprendomi con l'ombrello.

Alzai la testa e lo guardai. Aveva un accenno di barba e sembrava più magro. Il suo profumo mi colpì con un'intensità che non avrei creduto possibile. –Grazie- riuscii solo a dire.

-Mi fa piacere- disse con voce quasi atona.

Camminammo fianco a fianco senza parlare, poi il vento si fece più forte e la pioggia iniziò a scendere di traverso, finendoci addosso con una violenza tale da far mancare l'aria.

-Ci conviene fare una deviazione- mi cinse le spalle con un braccio e mi condusse verso la sua confraternita.

Entrammo. Avevo il cuore in gola, sentendomi in imbarazzo ad andare là dentro. Feci un giro su me stessa mentre Tyler posava l'ombrello.

-Non c'è nessuno?- gli chiesi.

-No, gli altri sono a lezione o a fare chissà cosa... vuoi qualcosa da bere?-

Scossi la testa.

-Sei completamente bagnata, vieni, ti do qualcosa per asciugarti-

Lo seguii lungo le scale fino alla sua stanza. L'ultima volta che ero stata lì... il cuore accelerò i battiti. Non era cambiato nulla. Per un attimo quasi avrei potuto illudermi che fossimo ancora insieme.

-Tieni- mi porse una sua camicia –mentre il tuo vestito si asciuga-

-Non credo che sia il caso- mormorai. Ero imbarazzata.

Lui mi sorrise, il suo sorriso. –Prometto che non guardo mentre ti cambi e il tuo vestito si asciugherà in pochissimo tempo, lo metto sul termosifone-

In effetti con quell'abito bagnato stavo congelando. –Grazie- presi la camicia e mi rifugiai in bagno.

Mentre la indossavo mi ritrovai a guardarmi allo specchio e a sistemarmi i capelli, scompigliati dalla pioggia. Quando uscii vidi che Tyler era seduto sul letto, un libro in mano. Gli andai incontro, tremante. La sua camicia mi arrivava sopra il ginocchio, lasciando scoperte gran parte delle gambe.

-Stai molto bene così- mi disse, senza sarcasmo.

-Grazie- mi strinsi le braccia intorno al petto.

-Hai freddo?- mi chiese lui preoccupato.

-No, sto bene- mi sedetti sul bordo del letto, rendendomi conto che eravamo molto vicini... troppo vicini –cosa leggi?- gli chiesi.

-Oh, Allan Poe- mi sorrise –se vuoi sederti sul letto io mi sposto-

-Oh, no- sollevai le gambe e me le strinsi al petto. Notai lo sguardo di Tyler seguirne il contorno, lo sguardo brillante e la cosa mi fece piacere. La pioggia picchiettava con violenza contro il tetto.

-Sam in questi giorni non c'è- disse Tyler, come se volesse intavolare un discorso.

-Davvero?- mi sforzai di chiedere.

-Sì, è andato a Los Angeles, dove Jessi passava l'estate, qualcuno gli ha detto di averla vista lì-

-E tu credi che possa essere lì?- domandai.

-No, non penso- rispose, scuotendo la testa.

-Chissà che fine ha fatto-

-Non lo so, forse non lo sapremo mai- si guardò in giro –era Pamela che la ricattava-

-Cosa?- chiesi sorpresa.

-Sì, era Pamela, me lo ha detto lei stessa-

-Quella ragazza non mi è mai piaciuta- ammisi.

-Avevi ragione-

Un lampo illuminò la stanza e un attimo dopo il rumore di un tuono la percorse, facendomi sobbalzare e facendo tremare il vetro delle finestre.

-Non è nulla- disse Tyler e mi ritrovai il suo braccio intorno alle spalle.

Mi appoggiai al suo petto, stringendomi a lui. Era così bello stare tra le sue braccia.

-Ci sono io, ci sono io- mi sussurrò all'orecchio.

Alzai la testa e le nostre labbra si sfiorarono. Fui scossa da un brivido. Ci fissammo per un lunghissimo istante, poi mi resi conto di quanto lo desiderassi. Sembrava che non fosse passato neppure un singolo giorno dall'ultima volta in cui ci eravamo baciati. Socchiusi gli occhi e gli accarezzai il viso.

-Ci sono io- mi sussurrò lui.

-Sì, ci sei tu- mormorai, sentendo il cuore accelerare e le labbra tremare, desiderose di un bacio. Sentii le sue mani insinuarsi sotto la mia camicia.

Tyler mi baciò. Mi erano mancati i suoi baci. Chiusi gli occhi e mi abbandonai al suo bacio. La pioggia fuori ne soffocava il rumore, così potevo quasi illudermi di stare vivendo un sogno.

-Non possiamo andare fino in fondo- mormorai a un certo punto –noi...-

-Lascia fare a me, solo qualche carezza e qualche bacio, promesso- mi sussurrò, convincente.

-Io...-

Le sue mani mi sfiorarono il reggiseno, timide e bollenti. Solo qualche carezza e qualche bacio, pensai, che male potevano fare in fondo? E poi era così caldo il suo abbraccio. Fui percorsa da un tremito mentre le sue dita disegnavano piccoli cerchi, indugiando deliberatamente laddove la pelle era più sensibile.

-Non fermarti, ti prego, non ti fermare- gli sussurrai roca, rendendomi improvvisamente conto di quanto lo desiderassi.

Tyler mi tolse il reggiseno, quindi iniziò a sbottonarmi la camicia. –Sei mia, sei mia- mi disse.

-Sì, sono tua- gemetti piano, mentre lui mi baciava la carne. Mi aggrappai a lui, chiusi gli occhi e mi godetti quel momento.

Fui percorsa da un fremito mentre le sue labbra scendevano. Il suo nome mi sfuggì senza che riuscissi a controllarmi. Buttai indietro la testa, il respiro affannoso, il cuore che batteva fortissimo. Poco dopo i miei gemiti riempirono la stanza senza che neppure cercassi di frenarli. Fu come un'esplosione.

Tyler mi stava accarezzando il viso. Mi sentivo dolcemente languida. La pioggia continuava a scendere ma meno violenta. Ero stata una sciocca a lasciarmi andare in quel modo, ma Tyler riusciva a farmi perdere il controllo e la cosa non mi dispiaceva.

Sospirai. Poco prima avevo provato ad alzarmi, ma la schiena dolorante mi aveva impedito di tirarmi su, così Tyler aveva preso in mano la situazione. Mi aveva fatta mettere sotto le coperte.

-Così non prendi freddo-

Mi sentivo un animale ferito che veniva curato con dolcezza e premura, una bambina malata.

-Devi rilassarti- mi stava sussurrando seducentemente lui.

Mi baciò teneramente la fronte e sprimacciò i cuscini.

-Hai fame?- mi chiese infine.

-Un po'- ammisi.

-Aspettami qua- mi baciò sulle labbra e si alzò. L'osservai uscire. Indossava un paio di pantaloncini e una maglietta. La verità era che avevo il cuore ferito ben più della schiena e che la dolcezza di Tyler me lo stava curando.

Tornò poco dopo con un vassoio e alcune pietanze.

-Grazie- mi sentivo in imbarazzo.

-Nulla-

Mangiammo in silenzio, quindi Tyler posò il vassoio sul comò.

-Continua a piovere- mormorai.

-Che ne pensi di stare qua stanotte?- chiese lui, quasi timidamente.

In realtà non avevo molta voglia di muovermi. –Penso che sia una buona idea-

Tyler mi sorrise. –Bene- mi tirò indietro i capelli, teneramente.

-Quale poesia di Poe stavi leggendo?- gli chiesi con un sussurro.

-La dormiente- mi disse, premendo le labbra al mio orecchio.

-Bella poesia-

-Molto... mi sono sempre chiesto chi possa essere la dormiente- disse, sfiorando il contorno del mio seno e facendomi tremare.

-Probabilmente una fanciulla che abitava il castello e che è morta- sussurrai, ripensando a quella triste poesia.

-Ti fa ancora male la schiena?-

-Un po'- mormorai.

-Vuoi un massaggio?- mi chiese, tentatore.

-Io... non so, forse non è il caso- dissi.

-Ti prego, voglio prendermi cura di te- la voce era quasi invitante.

Furono quelle semplici parole a convincermi. –Va bene, prenditi cura di me- e mi arresi.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Cosa ne pensate della riappacificazione tra Rosemary e Tyler?

A lunedì ❤

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