10 - Nascondere

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

- Selene.-

Si sentì scuotere un paio di volte ma non aveva voglia di alzarsi, stava così bene in quel letto caldo e confortevole.

- Selene svegliati.-

Si coprì la testa con il lenzuolo nella speranza di essere lasciata in pace, alzarsi era l'ultima delle cose che voleva fare.

- Mancano venti minuti all'inizio delle lezioni e sei ancora a letto.-

Il corpo della ragazza fece uno scatto cercando di mettersi a sedere e contemporaneamente ad alzarsi in piedi, il che la fece cadere a terra. Inizialmente non capì dove fosse quando si guardò attorno, notando poi Amara, a braccia conserte davanti a sé, fissarla accigliata.

- Sbrigati o farai tardi.- le disse e la chiara sgranò gli occhi.

- Perché non mi hai svegliata prima!?- gridò scattando in piedi e correndo in bagno, uscendone dopo un paio di minuti con la pelle umida che si stava asciugando con la temperatura corporea elevata della ragazza che usò per asciugarsi più in fretta.

Quel trucchetto glielo aveva insegnato Eliana, anche se in sé aveva sentito di averlo fatto innumerevoli volte. Con il solito incantesimo si vestì, mentre la corvina la guardava appoggiata alla parete con un bicchiere colmo in mano. Non capiva cosa provasse da quei suoi occhi viola-rossicci già di prima mattina.

- Ho provato mille volte a svegliarti ma non ne volevi sapere.- le rispose e Selene sbuffò ma sorrise e si avvicinò all'altra senza paura.

- Ehm, quindi, come funziona questa cosa del tutor?-

Amara la fissò qualche istante prima di bere un altro sorso di quello che sembrava vino.

- Se hai problemi, dubbi o ti serve qualcosa dovresti venire da me. Solitamente quel vecchio mette i novellini con quelli dell'ultimo anno.- disse un po' annoiata.

- Capisco.-

Selene aveva un'altra domanda in mente ma non gliela porse. D'altronde non erano così tanto in confidenza, sempre che lo sarebbero mai state, da chiederle perché stava da anni in quell'istituto e non indossasse l'uniforme. Forse non riusciva a superare il test finale di cui tutti dell'ultimo parlavano in continuazione?

- Cosa abbiamo oggi quindi?- chiese bevendo un sorso di vino dal bicchiere di Amara che ella le porse. Essendo un vampiro sapeva come riprendere le forze e sfamarsi, ed essendo anche lei di quella specie ma non ricordando nulla al riguardo, la ascoltava fidandosi. Non sapeva perché ma c'era qualcosa che la portava a vederla non come una persona di pura cattiveria.

- Corso di canto, Storia della Magia, e il test su tutti gli incantesimi che hanno spiegato in queste settimane.-

- Non sembra difficile.- disse buttando giù un altro sorso. Amara fece spallucce e iniziò ad incamminarsi e Selene la raggiunse. Ben presto però si divisero dato che la corvina doveva fare altro. Selene però si domandò cosa sarebbe potuto effettivamente accadere se avessero visto entrambe camminare tra i corridoi. Vedere la più forte e minacciosa ragazza con affianco una nuova come poteva esser visto? Potrebbero pensare che sono una minaccia forse pensò Selene cercando di rispondersi da sola mentre raggiungeva l'aula di canto.

Per fortuna entrò in classe in tempo, giusto qualche secondo prima che suonasse la campanella di inizio lezioni. Iniziava a darle fastidio quel rumore con i sensi che si accutivano ogni volta che era sovrappensiero, come se il suo corpo volesse stare continuamente in allerta e avvisarla di ogni minimo rumore che poteva portarla al pericolo.

Trovò subito posto per fortuna e salutò Azura con un gesto della mano che si trovava accanto alla cattedra sapendo che aiutava la donna essendo dell'ultimo anno, e quest'ultima si stupì nel trovare la ragazza dai capelli bianchi lì, ma sorrise comunque. Non avrebbe immaginato di rivederla lì dopo il suo non voler mostrare troppo le sue doti canore che creavano caos. E invece eccola lì.

- Buongiorno. Da oggi ci sono tre nuovi ragazzi con noi che frequenteranno questo corso e spero che andiate tutti d'accordo. Oggi vorrei che creaste un piccolo brano diciamo, un testo ma non scritto bensì oralmente e sul momento. Mi piacerebbe che parlaste di una persona lontana a voi o che vi piacerebbe conoscere ma non potete raggiungere o vedere o altro. Esprimere la vostra tristezza e altre emozioni. Anche se non vi è successo una cosa del genere improvvisate, è questa la parola da seguire oggi. Vorrei cominciare da Selene Moon. A te va bene cara?-

La ragazza si trovò leggermente spiazzata e quasi terrorizzata dalla richiesta ma si alzò dal suo posto sentendosi osservata da tutti, una cosa che stava cominciando ad odiare. L'insegnante le fece segno di posizionarsi al suo posto quindi di fronte a tutti e questo poteva solo peggiorare le cose.

- Ok, puoi cominciare. Qualsiasi cosa va bene, anche frasi scollegate tra loro. Mi basta sapere come ve la cavate ad improvvisare. Chiudi gli occhi e vai.-

Selene annuì e guardò davanti a sé, come poteva fare una cosa del genere? La sua mente era vuota, non aveva mai provato niente di quello che l'insegnante le aveva detto di trasmettere o più semplicemente non lo ricordava. Come avrebbe fatto?

Poi, in fondo, sempre nel buio c'era Amara. I suoi occhi glaciali la fissavano sempre rabbiosi e annoiati. Fu allora che il suo cuore tremò e cominciò a cantare con la sua voce forte e melodiosa senza rendersene conto.

- Fredda, ostile,

circondata dal buio,

dalle ombre fameliche.

Vive per rischiare.-

Quella era stata l'impressione che aveva avuto sulla corvina, una ragazza che appariva sempre come il ghiaccio. Le sembrava una a cui piaceva stare tra la vita e la morte in circostanze davvero pericolose eppure si mostrava sempre forte.

- Perché così distanti?

Cos'è questo muro, questa barriera?-

Era stata quella l'idea che aveva nella mente e a cui non riusciva a darsi una risposta, quello che la tormentava. La corvina stava cercando di tenere una barriera tra loro e dentro di sé sentiva che la cosa la stava facendo del male, non capendo perché non riusciva mai a raggiungerla completamente, a parlarle.

- Brividi sulla pelle,

il modo in cui ti guarda,

la confusione ti lacera.

Voci nella testa,

fuoco selvaggio nelle vene.-

Quando Amara l'aveva guardata, il suo sguardo, i suoi occhi quel giorno in cui l'aveva baciata, la sua mente si era annebbiata tanto da confonderla, renderla innocua e incapace di pensare con la sua testa. E dopo il sangue che le bolliva in corpo, il cuore impazzito, il dolore che sentiva di aver provato ma che non ricordava il perché.

- Il destino ha già scelto,

vorrei sentirti, ma non così lontano.-

L'ultima frase l'aveva detta per paura. Non voleva essere vicina a qualcuno di irraggiungibile, urlare al mondo ma senza che la voce uscisse. Ricordava la nube che era stata creata nel test d'ammissione, dove quella strana ragazza le aveva detto che sarebbe stata sola.

Riaprì gli occhi quando finì e si girò verso l'insegnante che aveva gli occhi lucidi e notò che anche molti altri erano come lei. Fece finta di niente e ritornò al suo posto silenziosamente.

- Bene, il prossimo.-

 

La mensa era piena di gente come il solito e non le era mancata per niente quella confusione mentre camminava cercando un posto dove potersi mettere a stuzzicare qualcosa. Era da qualche ora che iniziava a sentirsi scombussolata, le energie che venivano meno.

- Ehi ragazzi.-

Selene si sedette affianco ad Azura che l'abbracciò felicissima appena notò il solito gruppetto di amici.

- Dovevate sentire il mini testo che ha cantato stamattina, era spettacolare. Ha trasmesso a tutti il suo dolore e sofferenza con poche parole. Anche l'insegnante aveva gli occhi lucidi.- disse Azura al suo fianco ancora ripensando alla lezione di canto, facendo sentire la chiara un po' a disagio.

- Flora è venuta ad abbracciarmi ed è scoppiata a piangere dispiaciuta per me ma in realtà non so perché ho detto quelle cose.- disse bevendo l'acqua fresca che aveva preso, anche se non la aiutò molto a placare la sua improvvisa agitazione.

- È una ragazza molto sensibile e credo che sia preoccupata per te. Hai trasmesso davvero tante emozioni negative Selene, forse non te ne sei accorta.- le disse Azura assumendo un'espressione seria.

- A parte questo, ho sentito che hanno già assegnato i tutor e anche le stanze che dovranno condividere con loro.- disse Eliana per cambiare argomento vedendo Selene a disagio, continuava a guardare il piatto davanti a sé.

- Già.-

- Eddai, non dici niente?- chiese Arlena curiosa dandole una spintarella affettuosa con la spalla.

- Cominciamo con sapere chi è il tuo tutor.- disse Lukas.

- Non era vietato dire chi è?- provò a dire Selene. L'avevano messa in guardia da Amara, quella vampira che portava solo guai. Ora come avrebbero reagito al fatto che sarebbero state nella stessa stanza finite le lezioni?

- Uh, questa è una strategia per sviare il discorso ma con me non scappi bella. Com'è? Stupendo?- si intromise di nuovo Azura con una luce strana negli occhi e per un momento le ricordò quella ragazza dai capelli argentei di cui non sapeva nulla.

- In realtà è una ragazza.- rispose.

- Strano, di solito assegnano dei ragazzi perché sono i più forti.-

- Beh, Selene è già forte di suo, Eliana. In più è un vampiro quindi. E poi cos'è tutto questo maschilismo?-

- Lo so Arlena, ma mi sembra comunque strano. A parte questo, la conosciamo?-

- Non esattamente.- disse un po' incerta. La conoscevano ma solo per la sua pessima reputazione, non chi fosse veramente nell'animo. Sempre che quella ce l'abbia un'anima.

- Vedrai che ti aiuterà.-

Selene sorrise ad Arlena, doveva ammettere che le sarebbe mancato condividere la camera con lei e ridere degli scleri dell'amica. La sua attenzione ben presto però si spostò dietro la mora, dove vide Amara in mezzo ad un gruppo di altri vampiri che parlavano tra loro, anche se lei non interagiva. Se ne stava per i fatti suoi a bere l'ennesimo bicchiere di vino.

Dopo un po' la vampira si sentì sempre più osservata e si girò e il suo sguardo incontrò quello di Selene che cominciò a sentire il suo battito accelerare, la pelle fredda. Qualcosa le passò davanti agli occhi e li chiuse, scuotendo la testa e poi riaprendoli. Stava iniziando a sentirsi male.

- Ehi, ci sei? Sembrava che avessi visto il tuo peggior incubo.- le disse Azura preoccupata.

- Sì, scusate, devo andare.- disse di fretta alzandosi e allontanandosi senza guardare in faccia nessuno.

- Stava guardando Amara.- disse Eliana seria.

- Come fai a saperlo?- chiese la bionda voltandosi a guardarla.

- Stava guardando dritto davanti a sé e Amara era lì. Se è vero che i vampiri riescono a percepire il fatto di essere guardati, lei l'ha sentito e si è girata a guardare Selene e appena lei si è alzata l'ha fatto anche quella, andando nella sua stessa direzione.-

- Dovresti fare la spia sai? Non me ne ero minimamente accorta.-

- Se è vero ciò che dici mi preoccupa. Selene poi sembrava più pallida prima.- disse invece Arlena. Se le avesse fatto qualcosa? Quella è capace di tutto!

- Già, Selene ha risposto male a lei e sappiamo quanto possa essere vendicativa quel vampiro.-

- Non solo vendicativa Lukas, anche spietata.-

- Dobbiamo controllarle il più possibile.-

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro