27 - Ritrovare qualcuno

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- Allora, dovete tenere questa lista e trovare gli ingredienti. Ma attenzione, non tutti gli elementi sono quelli giusti, sta a voi ricordare quali.- disse Madame Rose dando ad Azura un foglio. Due giorni erano già passati da quando avevano saputo di un pericolo imminente e la scuola ormai sembrava deserta. Molti del primo e del secondo anno erano tornati a casa subito, gli altri provavano a proseguire con le lezioni anche se la paura e la preoccupazione stava iniziando davvero a colpire ognuno di loro. Presto se ne sarebbero andati via quasi tutti, era solo questione di tempo.

Nel mentre si tentava di pensare ad altro e a concentrarsi di più agli studi che al divertimento, specialmente chi era dell'ultimo anno. Tutti i vampiri e gli angeli, che non erano molti, avevano deciso di dare una mano. Forse erano stati spinti dallo sfidare la specie avversaria come sempre, desideriosi di mostrare chi fosse il migliore.

Per i dominatori degli elementi semplici invece qualcuno ancora titubava e cercava di prendere tempo e utilizzare il test di pozioni magiche di quel giorno per valutare le proprie capacità di sopravvivenza. Tutti i ragazzi di quel corso si erano divisi a gruppi scelti dal preside e ognuno di essi doveva avere come minimo un insegnante o un Ausiliare nel caso ci fosse stato qualche grave pericolo.

- I vari gruppi possono anche aiutarsi a vicenda se vogliono.- aggiunse la donna prima di andarsene e dando il via alle ricerche. Azura si voltò verso il suo gruppo formato da Eliana, Kehlani e Selene, pronti ad iniziare. Si soffermò un attimo sulla chiara volendole chiedere qualcosa riguardo tutta quella situazione come molti altri studenti ma non era mai il momento adatto.

- Dobbiamo andare nel cuore della foresta per la maggior parte degli ingredienti, sono tutti lì.- disse controllando la lista in fretta.

- Allora sbrighiamoci.- disse Kehlani svogliata. Cominciarono ad incamminarsi in silenzio tra gli alberi mentre sentivano gli uccelli cinguettare, gli scogliattoli saltare da un albero all'altro. Man mano che si addentravano però la luce diminuiva e Selene si morse il labbro continuando a guardare sopra di sé, le dava un senso di disagio il buio e Kehlani se ne accorse avvicinandosi a lei.

- Stai bene?- le chiese cercando di non farsi sentire dalle altre e la chiara non si stupì minimamente del fatto che parlasse la Lingua Antica o che le rivolgesse la parola.

- La luce sta diminuendo, mi dà fastidio.-

- Durerà poco o almeno speriamo. Non ho voglia di rischiare la vita oggi.-

Selene la guardò truce facendola ridacchiare mentre un'altra voce si aggiunse a loro.

- Ma chi si vede.-

Tutti si girarono e si trovarono Arlena, Flora, Delila e Amara davanti.

- Ci seguite per caso?- chiese Azura ridacchiando vedendo la sua amica dai capelli castani.

- In verità no, il primo ingrediente è da queste parti.- rispose Arlena raggiungendola contenta.

- Anche voi avete i Fiori dell'Ombra?- chiese Delila e sua sorella annuì vedendola avvicinarsi a sé.

- Potremmo unirci, Rose ha detto che si può fare.- propose Flora un po' timida. Tutti poi guardarono Selene e Amara, essendo Ausiliari sapevano se la cosa si poteva fare realmente oppure no.

- Se proprio insistete.- disse Amara ricominciando a camminare, le mani in tasca. Il silenzio fu sostituito ben presto dalle voci degli altri che parlavano tra loro, permettendo a Selene di avvicinarsi alla corvina senza che se ne accorgessero.

- Troppo buio per te eh?- disse la vampira osservando per terra.

- Già.-

- Dai, almeno non è una caverna.-

- Ah là non ci entrerò mai.-

- Ecco il primo.- disse Eliana interrompendo la loro conversazione. Erano in una zona molto più scura della foresta, alberi fitti dove la luce filtrava appena. Davanti a loro molti fiori di un blu scuro come la notte si estendevano eleganti.

- Wow.- dissero Arlena ed Azura meravigliate.

- Non li avevo mai visti dal vivo.- disse Flora che stava per avvicinarsi per raccoglierne un po' ma fu fermata dalla mano ghiacciata di Amara sulla sua spalla, provocandole oltre che spavento un brivido lungo il corpo.

- I Fiori dell'Ombra possono essere raccolti solo dai vampiri o da creature con energia negativa.- le disse levandogli la mano.

- E se la raccogliamo noi che succede?- domandò Azura.

- Diventate cenere e cibo per queste piante.-

- Beh, chi ha dato vita a questi fiori è un po' spietato.- disse Arlena e la corvina sorrise maliziosamente senza farsi vedere. Esattamente. Le tre vampire così si misero a raccogliere un po' di quei fiori e Eliana guardò Selene. È un vampiro pure lei, perché non li raccoglie? Poi spostò il suo sguardo verso il trio che aveva raccolto la quantità richiesta dall'insegnante nuovamente, mettendo tutto il una cesta che Flora aveva tenuto per tutto il viaggio. Tin tin!

Selene si voltò subito appena sentì quel suono e si incupì, il suo corpo si fece teso e sull'attenti. Anche Amara non fu nemmeno, le due sorelle che si guardarono attorno. Gli altri non capirono cosa stesse succedendo, forse qualcosa di pericoloso? D'altronde i vampiri avevano tutti dei sensi molto più sensibili dei loro.

- Andiamo, meglio fare in fretta.- disse Selene proseguendo e camminando velocemente. I ragazzi vanno portati al sicuro domani mattina, non c'è altra scelta. Rimandare è solo da pazzi.

Selene non sentì più alcun tintinnio per il resto del tempo fortunatamente e così poterono raccogliere gli ingredienti rimasti che non erano molto lontano né molti. Non fu molto difficile e ora dovevano solo consegnare gli ingredienti alla Strizzacervelli che se ne stava lì all'ingresso del castello paziente.

- Bene, ci sono tutti. E siete arrivati per secondi unendo due gruppi. Potete andare, valuterò il vostro lavoro appena gli altri torneranno se non vi spiace.- disse miss Rose severa. Le ragazze esultarono lasciarono tutto quello che avevano preso dalla foresta accanto alla donna che se ne sarebbe presa cura e pronti per andare a mettere qualcosa sotto i denti mentre Delila e sua sorella andarono per i fatti loro, forse dagli altri vampiri. Amara e Selene invece rimasero con l'insegnante che nel vedere la loro serietà si preoccupò.

- C'è qualcosa che non va?- domandò.

- Non si può più aspettare, i ragazzi devono prepararsi entro domani mattina. È troppo pericoloso stare qui.- disse la chiara.

- I nemici si sono avvicinati di parecchio rispetto all'ultima volta che abbiamo controllato.- aggiunse Amara e la donna annuì subito.

- Riferirò subito e convocherò tutti i ragazzi per sapere le loro decisioni. In effetti sento sempre di più la tensione nella natura qui.-

La donna se ne andò subito lasciando a loro il compito di aspettare gli altri gruppi di ragazzi. Anche se ben presto Selene notò Amara iniziare ad allontanarsi e la cosa le sembrò alquanto strana.

- Dove vai?- le domandò perplessa. Che non stesse ancora bene per quanto successo nella foresta quella volta che si erano scontrate? D'altronde la ferita non si era ancora rimarginata completamente costringendo la corvina a tenersi quella fasciatura incantata.

- In un posto dove non puoi venire. E non insistere.- le disse voltandosi seria.

- Ok.-

Selene sbuffò e la lasciò andare, mentre la vampira le lasciò un veloce bacio sulle labbra prima di andare. -Non combinare casini che poi devo sistemare io.- disse alla corvina nella mente quando si allontanò. -Vedrò cosa posso fare.- ribatté maliziosa di rimando lasciandosi la scuola di magia alle spalle.


Amara stava camminando per il bosco già da un po' ed era piuttosto lontana da qualsiasi occhio indiscreto. Era completamente sola in quel luogo, se non per qualche animale che andava in giro alla ricerca di cibo ma non erano una minaccia.

Quando arrivò nella parte più in ombra della vegetazione si fermò e si sedette a gambe incrociate in completo silenzio. Era da qualche giorno che aveva pensato ad un modo per rintracciare coloro che lei e Selene avevano da sempre conosciuto e condiviso quasi tutti gli anni della loro esistenza. Prima non aveva potuto fare molto dato che usare la sua magia rilasciando così la sua aura avrebbe portato solo guai nella scuola, ma ora che i ragazzi sarebbero stati portati via da lì assieme a lei, chiunque avesse voluto trovarla ne avrebbe perso le tracce una volta raggiunto l'istituto.

Cominciò così ad ascoltare tutto quello che la circondava, poi abbassò la frequenza di percezione dei suoi sensi, potendo capire il linguaggio degli animali. Aspettò di nuovo prima di abbassare di nuovo la frequenza in modo da riuscire a sentire anche l'acqua che le piante prendevano dalle proprie radici. Di solito non erano così difficili da raggiungere queste uniche due frequenze di cui quel mondo magico era a conoscenza, i vampiri li usavano spesso per cacciare qualche animale ma a lei in quel momento interessava tutt'altro.

Esistevano altre due frequenze che solo lei e pochi altri riuscivano a percepire, quella del battito di tutti gli esseri viventi e quelli che stavano per raggiungere la fine della loro vita. Abbassò di nuovo i sensi raggiungendo l'ultima categoria e sentì solo il silenzio, un silenzio sordo e che cominciava a darle fastidio, fin quando non percepì qualcosa come una presenza. Si concentrò e vagò in quel silenzio buio. Ma che...

Qualcun altro era sulla sua stessa frequenza e si concentrò per rintracciarlo. In un attimo l'immagine si fece nitida nella sua mente. Una ragazza stesa a terra dai capelli argentati, pelle chiara, occhi chiusi, un vestito mal ridotto e delle catene su polsi e caviglie le apparve davanti e la riconobbe subito. -Nives!-

La ragazza sembrò aprire gli occhi e guardarsi intorno per quanto le fosse possibile. Sembrava spaesata oltre che sfinita. -Amara? Sei tu?- La sua voce era sofferente ma ancora viva. -Chi vuoi che sia idiota? Conosci altre persone in grado di percepire chi muore?-

Le sue parole fecero ridacchiare appena la ragazza, poco dopo tossì. -La solita. Come hai fatto a trovarmi? Questo posto impedisce contatti da quanto io sappia.- -Con l'ultima frequenza, come sennò? Hai perso colpi vedo.- -Sto morendo Amara, ancora, non ce la faccio più.- -Ehi non ti azzardare, non mi piace quando non sono io ad ucciderti.- La ragazza ridacchiò ancora, perlomeno le ferite sembrarono far meno male in quel momento.

-Senti Nives, non so dove tu sia ma parecchio distante. Devi uscire da lì e raggiungere il monte Darion.- -Non posso, so come uscire questo sì, ma non ho più forze.- Amara iniziò ad innervosirsi. -Ce le hai eccome, hai un universo di energia solo che ti sei arresa.- -Ma...- -Nessun ma, alza il culo e muoviti prima che lo faccia Selene tornando punto a capo.- le disse rabbiosa e ormai al limite della sopportazione. -Sel!? È tornata?- La chiara scattò subito a sedere incredula senza badare a quelle nuove ferite causate dalle catene mentre si mosse.

-Non era mai andata via. Se esci di lì capirai tutto.- -Forse posso fare un tentativo...- iniziò a dire l'altra con voce speranzosa, una nuova luce negli occhi come il cielo. -Fa pure, basta che ti muovi. Devo solo trovare Arun ora.- -So dov'è, prima di essere presa l'ho visto.- disse subito Nives guardando le proprie catene. -E... Grazie Lia.- aggiunse. Non era una conversazione che solitamente le due avevano, non si erano quasi mai aiutate a vicenda in quel modo. -Muoviti.- disse poco dopo Amara ritornando alla realtà, abbandonandosi sull'erba. Sentiva il corpo bruciare di energia e fece respiri profondi per calmarsi, ora doveva nascondere di nuovo la propria aura prima che potesse essere troppo tardi. Ancora non ci credeva mentre si rialzava. Ha funzionato, l'ho trovata.

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