34 - Primi allenamenti

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Quella mattina era stata molto impegnativa per i ragazzi tra i vari incantesimi di magia da provare a migliorare e quelli di combattimento tenuti poco distanti dalle case. E quest'ultimi erano stati molto diversi da quelli che aveva sempre fatto all'interno delle mura scolastiche. Non si poteva usare la magia secondo le regole imposte da quei dieci vampiri che li allenavano, cosa mai fatta prima per alcuni. O almeno per il momento, dovevano concentrarsi sui propri corpi. Nessuno riusciva a stare dietro ai loro movimenti veloci e fulminei, ai loro colpi precisi e netti, sicuri. Nell'arco di venti minuti tutti si erano ritrovati pieni di lividi e dolori dappertutto. Neppure i vampiri del gruppo riuscirono a stare dietro loro per più di tanto.

- È impossibile battervi!- si lamentò Flora con gli occhi lucidi, seduta a terra con Lukas accanto che cercava di aiutarla a rialzarsi.

- Infatti non dovete batterci, solo rallentare. Sarebbe impossibile per voi riuscire anche solo a ferirci nelle condizioni in cui siete.- disse Raissa con il suo tono freddo e serio, ma anche un po' comprensivo.

- Ma siete troppo forti, come facciamo ad allenarci in questo modo se siete di un livello di gran lunga superiore al nostro?- puntualizzò Taila un po' arrabbiata mentre il suo corpo cercava di guarire le ferite come ogni altro vampiro.

- Avete scelto voi di aiutare, dovreste aver capito che la questione è seria e voi vi siete proposti a contribuire in questo piano. I nemici non sono forti quanto noi, non a livello di forza, agilità e velocità ma sono molto più vecchi di voi. La vostra magia non è abbastanza e vi serve altro.- disse Narok.

- In questo momento non stiamo nemmeno usando tutta la nostra forza ma come quella dei nemici, un poco più alta in modo che voi vi possiate abituare e quando vi ritroverete in qualsiasi situazione possiate cavarvela.- aggiunse Irina con accanto il fratello che prendeva appunti su ogni ragazzo, ogni punto debole e un probabile punto di forza su cui partire per migliorare.

- E poi siete solo al primo giorno, non preoccupatevi.- intervenne Corinna sorridendo loro. Poi guardò la posizione del sole, dando ai ragazzi la possibilità di finire con quegli allenamenti per quel giorno, non dovevano stressarli troppo.

- Penso che domani mattina non sarò in grado di alzarmi in piedi!- esclamò Azura massaggiandosi ovunque le facesse male.

- Però, ora che ci penso, noi non sappiamo niente di cosa sta accendo, cosa stiamo facendo e dovremo fare.- disse Greg.

- Se è per questo ce ne sono anche fin troppe ma qui nessuno risponderà.- disse Arlena facendo spallucce.

- Ehi ragazzi, vi va di mangiare qualcosa?- domandò Tessa sbucando da dietro un albero e per poco alcuni non urlarono disgustati. Teneva nelle mani due cervi, tenendoli per le corna e trascinandoli dietro di sé come se niente fosse.

- Come siete sensibili!- si lamentò la vampira alzando gli occhi al cielo e proseguendo verso la sua meta, sentendo i ragazzi seguirla. Sentiva i loro dubbi ma non disse nulla, d'altronde non aveva né voglia di spiegare né il permesso di dire quello che sapeva. Quel preside sta rischiando molto nel rimandare le spiegazioni!

- Non mi stanco mai di mangiare qualsiasi cosa tu faccia Raissa!- esclamò Kai avendo appena trangugiato tutto quello che aveva nel piatto fino a qualche secondo prima.

- Potresti aiutare qualche volta sai?- lo punzecchiò lei guardandolo truce, facendolo ridacchiare maliziosamente.

- Non ci penso nemmeno.-

- Ed eccoli che ricominciano a discutere.- disse Irina mentre gli altri due iniziarono a parlare in una lingua che i ragazzi non capivano, molto probabilmente la Lingua Antica.

- Non è che possiamo sapere qualcosa...- provò a dire André guardando Jari al suo fianco ma lui non lo fece finire di parlare.

- No, non spetta a noi. Il vostro vecchio pensa che voi non siate ancora pronti.-

I ragazzi sbuffarono mentre continuavano a mangiare, guardandosi intorno. Loro erano tutti lì seduti su quei tronchi disposti a cerchio ma avevano la compagnia solo di Raissa, Kai, Irina e suo fratello. Gli altri vampiri erano scomparsi altrove, gli insegnanti da quanto sapevano erano con le due Ausiliari per vedere chissà quale piano.

- E se invece volessimo sapere qualcosa sul primo vampiro?- domandò Taila curiosa. Da quando ne avevano parlato voleva sapere di più, era tutto così misterioso e sconosciuto. Irina inizialmente negò all'istante ma alla fine cedette assieme al fratello alle loro pressioni.

- Da cosa vorreste cominciare? Ah, non possiamo dirvi tutto, sia chiaro.- domandò lui mettendo ai suoi piedi i libri che si portava molto spesso appresso. Sembrava un secchione, colui che sapeva tutto di tutto ma che non se la tirava fortunatamente.

- Mh, l'avete visto più volte?- chiese Dorian, un dominatore dell'acqua, seduto accanto a Lukas.

- Certo, è un po' come un'amico. A volte.- dissero in coro i due.

- Vi ha chiesto qualcosa in cambio quando siete stati trasformati?- domandò Ylena, dominatrice dell'aria e della terra.

- Solo lealtà.-

- Davvero?-

- Abbiamo stretto tutti un patto nel momento della trasformazione. Obbedire, mai rifiutarsi di una chiamata e mai tradirlo. Non è uno che perdona facilmente. Per il resto siamo liberi, facciamo ciò che vogliamo e non ha mai messo bocca al riguardo. E poi, diamo retta solo a lui, delle volte fa paura se devo ammetterlo.- spiegò Jari.

- Se è più vecchio di voi allora può controllarvi, giusto?- chiese Klaus. Stavolta a rispondere fu la ragazza che annuì.

- Già. Noi possiamo controllare tutti voi ma lui può controllare ogni singolo vampiro che esiste nel Mondo Magico. Anche nello stesso istante se non sbaglio.-

Purtroppo la loro chiacchierata finì lì in quanto i quattro vampiri puri furono chiamati da Amara che disse loro che gli insegnanti volevano parlarci. E, quando se ne andarono lasciando la corvina a dover badare loro nonostante non ne avesse la minima voglia, qualcuno approfittò della sua presenza per fare qualche domanda. D'altronde, se lei era a conoscenza di quel posto e di quei vampiri puri, aveva qualche informazione.

- Cos'è che tutti state nascondendo?- domandò Taila guardandola maliziosa e la corvina la guardò con occhi divertiti, incrociando le braccia al seno.

- Da me di sicuro non saprete niente al riguardo.- le rispose e lei sbuffò.

- Ma possiamo fidarci di questi vampiri almeno? Sembri conoscerli.- disse Eliana stando piuttosto sulla difensiva, lo era sempre con lei che fece spallucce.

- Sanno i loro limiti.-

- Però non sembrano come tutti gli altri vampiri, come noi ecco.- disse Klaus pensandoci su. Non si vantavano della loro posizione, delle loro capacità. Non creavano scompiglio solo per il gusto di farlo. Non ferivano né denigravano.

- A differenza degli altri che hanno trasformato loro, non volevano potere o saper fare cose che siamo in grado di fare. Conoscono il dolore.- disse dopo qualche secondo di silenzio, sedendosi e restando sempre un po' isolata. Sapendo già cosa avrebbero chiesto, iniziò a parlare.

- Odiano parlare di quando sono stati trasformati e non ne parlano spesso, sono stati quasi costretti in base alle situazioni in cui si sono ritrovati. Kehlani, Delilah e Narok ad esempio erano dominatori della terra se non sbaglio. Ci furono delle esplosioni dove abitavano secoli fa e i loro genitori morirono. Loro tre furono feriti gravemente, specialmente Narok, ma nonostante tutto si sacrificò per salvare le sue sorelle. Loro volevano vedere il mondo e lui lo sapeva, chiese al nulla come chi vede la morte vicina di salvarle. Il primo vampiro sentì le sue parole, vide nel suo cuore ciò che aveva sempre cercato: la lealtà. Era disposto a tutto pur di vedere Kehlani e Delilah felici. E anche loro due, una volta bevuto il sangue del vampiro che curò le loro ferite, pregarono di salvarlo in cambio di servirlo in eterno.-

Le sue parole li lasciarono ammaliati, alcuni tristi, altri addolorati, immaginando il tutto.

- E gli altri?-

Amara guardò per un attimo Arlena, la quale aveva già gli occhi lucidi. Però continuò, perlomeno era un modo per farli distrarre dai loro pensieri e domande sul piano e gli allenamenti.

- Raissa aveva un'amica che conosceva sin da piccola, erano inseparabili. Non era come la vedete ora, diceva sempre che era solare e amava la vita. Poi però scoprì che questa presunta amica la odiava, era invidiosa di ciò che possedeva. Raissa faceva parte di una delle famiglie dei dominatori del fuoco più famosi e ricchi e le era stata accanto solo per farsi notare. Quando lo scoprì litigarono e la sua finta amica le inflisse una ferita mortale. Voleva vendetta per esser stata usata. Una cosa simile è successa a Kai. Lui e suo fratello erano molto legati. Poi il fratello si innamorò di una donna benestante ma Kai capì che voleva solo il denaro. Il fratello, troppo accecato dal suo amore per lei, non lo capì nemmeno quando provò ad avvertirlo. Non ne volle sapere, assecondando la donna ad allontanarsi da lui. L'ultima volta che Kai l'ha visto è stato quando lei l'ha ucciso poco prima che tornasse da un lungo viaggio, scappando con un altro uomo e i soldi.-

- Che schifo di persone!- esclamò Greg disgustato. Solitamente gli angeli odiavano scontri e tutto ciò che riguardava la negatività.

- Entrambi furono mossi dalla vendetta ma poi cosa fecero?- aggiunse e lei fece spallucce.

- Niente che io sappia.-

- Non è che sai anche qualcosa degli altri?- azzardò a dire André quando notò che voleva andarsene. Lei roteò gli occhi ma non se ne andò, cercò solo di fare in fretta dato che in sé sentiva una strana sensazione.

- Irina e Jari sono cresciuti in una piccola cella incatenati e resi schiavi, probabilmente da piccoli sono stati rubati. Volevano libertà e non lavori forzati. Corinna invece era maltrattata dal padre e Tessa dal suo futuro marito. Solo quando erano insieme stavano bene. I due uomini scoprirono presto il rapporto che stava nascendo tra le due e le punirono. Corinna per poco non perse la vita, Tessa la trovò in una pozza di sangue quando la raggiunse e la portò via di casa, viaggiando per giorni prendendosi cura di lei. Il primo vampiro le trovò in fin di vita nel deserto, vide il loro passato e il loro desiderio di essere felici insieme a qualsiasi costo. E poi c'è Dalen, lui era stato venduto dato che veniva da una famiglia povera. Per anni è stato uno schiavo di qualche ricco. Poi, una volta riuscito a scappare, ha dovuto rubare per sopravvivere. Voleva solo avere una famiglia e degli amici, qualcuno che gli volesse bene davvero. E qui ce l'ha.-

- Wow. Alla fine, sono persone comuni. O almeno, lo erano.- disse Flora trattenendo le lacrime, lei e la sua sensibilità.

- Però anche il primo vampiro è un tenerone se ha scelto loro.- ridacchiò Klaus immaginandoselo ma Amara scosse la testa.

- Prenderesti come tuo alleato qualcuno che vuole potere, rischiando che brami anche il tuo, o qualcuno a cui non interessa essere forte più di te ma solo sentirsi accettato?- gli chiese e lui rimase zitto non avendoci pensato.

- E tu invece? Domini degli elementi quindi non sei un vampiro puro. Volevi potere per caso?- le chiese Taila ma la corvina la guardò maliziosa.

- Chi lo sa. E comunque ho già detto troppo, vedete di farvelo bastare.- disse poi alzandosi in piedi e andandosene di fretta, raggiungendo la biblioteca in fretta. Lì nessuno l'avrebbe raggiunta né l'avrebbe vista. Per sicurezza però si guardò attorno e poi alzò la manica sinistra della maglia a maniche lunghe che indossava appena varcò la soglia.

Era da un po' che sentiva come un formicolio e un bruciore lungo il braccio e che stava iniziando anche sulla gamba destra e immaginava cosa potesse essere. Infatti, sospirò nel vedere quel simbolo che conosceva bene sul dorso della mano da cui si espandevano delle rose nere e gli steli spinati che si intrecciavano tra loro, arrivando fino alla spalla dove vi era raffigurato un teschio con rose e spine avvinghiate ad esso. E quello era un bel problema.

- Non riesco più a contenere la mia energia.-

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