36 - Vicini alla verità

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La sensazione di calore che aveva sul corpo era troppa per lei, si insinuava nella sua pelle fredda e le creava un senso di ribrezzo. Aprì gli occhi e per un attimo vide girare tutto e fu obbligata a richiuderli. Solo qualche minuto dopo riuscì ad aprirli e a mettersi a sedere con calma, osservandosi intorno.

Era stesa sul pavimento della biblioteca e inizialmente non ricordò come ci fosse finita lì, almeno fin quando non guardò il proprio braccio sinistro tatuato. Si era allontanata per evitare di uccidere qualcuno e quel posto era l'unico che avrebbe potuto fermarla dal farlo in quanto vi era un campo di forza che non permetteva di uscire da esso se la propria energia era alterata. Scosse la testa e si alzò, barcollando un po' e riuscendo a raggiungere la porta quasi a fatica.

- Dove credi di andare conciata così?- le domandò Selene apparendole davanti e Amara sbuffò.

- Non iniziare.- le disse freddamente cercando di uscire da lì ma la chiara le bloccò il passaggio.

- Amara, sul serio. Hai bisogno di sangue.-

- Lo so, cosa pensi che voglia fare una volta fuori da qui?-

Selene sospirò e le si avvicinò, toccandole il volto con una mano.

- Non puoi più continuare così, lo sappiamo entrambe. Stai rischiando troppo, se perdessi il controllo tutti qui morirebbero ancor prima di rendersene conto.-

La corvina la fissò lasciando che giocherellasse con i suoi capelli corvini mentre si perdeva in quegli occhi dorati e preoccupati.

- So che non vuoi, ma è l'unica soluzione.- continuò Selene scostandosi i capelli candidi da un lato mettendo in mostra la pelle nuda del suo collo, così perfetta, morbida, invitante. Il suo corpo iniziò subito a fremere, sentiva il bisogno di nutrirsi e, alla fine, dopo l'ennesimo sguardo di supplica, cedette.

Avvicinò il volto alla sua pelle candida sentendo il suo profumo, poggiando una mano sul lato opposto del collo, i suoi canini affilati che penetrarono nella carne, il sapore del suo sangue dolce e familiare. Non le piaceva molto nutrirsi del sangue della chiara, le dava energie all'istante certo, ma non voleva che ci rimettesse lei dovendo nutrirsi a sua volta di altro sangue e, conoscendola, cercava spesso quello animale e non le avrebbe dato mai la forza necessaria.

- Ehi?- le domandò Selene quando le poggiò la fronte sulla spalla trattenendosi dal non bere ancora, le mani che le tremavano.

- Sto bene...- le disse con un lieve affanno staccandosi da lei poco dopo, notando che quei segni sul braccio si fecero meno sbiaditi, quel nero intenso con qualche riflesso violaceo.

- Non so cosa vorranno fare quegli insegnanti ma iniziano a stancarmi un po', se i ragazzi chiederanno qualcosa non posso inventarmi niente di credibile per spiegare questo.- disse sbuffando e la chiara annuì, mostrando che anche sul suo dorso della mano sinistra era apparso un simbolo simile a quello di Amara e che copriva a stento con la manica della felpa che indossava.

- Vado a vedere come stanno gli altri, anche se dovresti andarci tu.- le disse poi Selene con un tono un po' di rimprovero e l'altra la guardò accigliata.

- Mica sono figli miei, si sono messi loro nei guai e si arrangiano.- le disse e l'altra ribatté subito.

- Non è certo colpa mia se sono tutti vampiri.-

Il suo tono fu un po' malizioso, troppo per essere di Selene. Infatti i suoi capelli si scurirono e nella sua forma di vampiro se ne andò alla ricerca di qualche preda di cui sfamarsi.


- Buongiorno!- esclamò Tessa tutta raggiante entrando in una di quelle case spalancando la porta, beccandosi molte occhiatacce dai suoi amici vampiri.

- Vedi di stare zitta o ti strangolo.- le ringhiò contro Irina infatti, vederla stare in perfetta forma dopo quello scontro in cui si erano ritrovati la infastidiva. Gli unici che erano come se non fossero mai usciti da lì erano Kai, Jari, Tessa, Narok e Delilah che erano subito dietro la rossa con al seguito i ragazzi.

Tutti gli altri erano costretti a starsene fermi e buoni a riprendersi dalle ferite, specialmente Irina che odiava starsene seduta su quella noiosa poltrona. E Tessa lo sapeva bene, motivo per cui la infastidiva apposta girandole intorno tutta saltellante.

- Quindi ci lasciate con questi ragazzini oggi eh? Che fortuna!- sospirò Kai, il suo amico Narok che si avvicinò a Kehlani per controllare che stesse bene.

- Dobbiamo per forza allenarci?- domandò Flora abbastanza contraria. Tutti loro in effetti sentivano il corpo a pezzi, reduci ancora dai giorni prima, specialmente coloro che non erano abituati al combattimento.

- Magari per oggi possono farne a meno.- provò a dire Raissa con tono freddo avvicinandosi a Irina e aiutandola a togliersi le bende sporche avvolte all'addome. Era l'unica non ancora guarita, quella al braccio ormai era solo un inutile ricordo che non aveva nemmeno lasciato cicatrici.

- Penso proprio che per questa il tuo corpo non riesca a guarirla.- disse la bionda guardando la sua ferita che non era minimamente cambiata da quando era tornata dall'esterno.

- Lo so bene, solo Lia può fare qualcosa, d'altronde è la sua energia ad avermela inflitta.- le disse Irina evitando smorfie di dolore quando l'altra provò a medicargliela di nuovo con un intruglio, anche se si bloccò.

- Che stai dicendo? Lei era qui e non ha fatto niente.- le disse confusa. Ad intromettersi fu Taila.

- Quando dite Lia, intendete Amara? Non c'è bisogno di nomi in codice, ormai abbiamo capito che è lei il primo vampiro.- disse quasi arrabbiata, li trattavano tutti come bambini là dentro.

- Non è in codice. Amara Lia Black è il suo nome completo. Deve avere usato uno falso con voi se non lo sapevate. Intuibile. E non penso verrà qui se la chiami.- disse Jari facendo spallucce alla sorella come a dirle di rassegnarsi e riprendendo a leggere il suo libro, stando seduto in un angolo.

- Beh, c'è sempre Selene.- disse invece Irina notando che la chiara fosse appena passata fuori dalla porta spalancata.

- Ehi Sel!- la chiamò Tessa catturando la sua attenzione e facendole cenno di entrare.

- Che c'è?- domandò la chiara confusa non capendo che cosa ci facessero tutti dentro quella grande stanza vuota con qualche posto a sedere e scaffali quasi spogli. I ragazzi stavano seduti per terra come Narok, accanto alle sorelle, e Corinna poggiata alla parete.

- Dovresti fare un favore a Irina.- le disse Tessa mettendole un braccio sulle spalle. La cosa non piacque molto alla chiara che la guardò un po' tra il serio, il preoccupato e il curioso.

- Dipende cosa, non mi piace molto questa cosa dei favori.-

- Solo chiedere ad Amara di venire qui.-

Selene guardò Irina cercando di capire se fosse seria o meno, ma dalle condizioni in cui era sembrava quasi disperata, solo che non l'avrebbe mai ammesso.

- Scordatelo.- le disse subito senza nemmeno indugiare un poco, facendo lamentare l'altra.

- Oh ma andiamo!-

- No, andate voi a chiamarla se vi serve.-

- In questo momento ci sbranerebbe.- disse ridacchiando Kai.

- Vi arrangiate.-

- Che noiosa! Kilena avrebbe accettato, almeno avrebbe un favore da chiedere in cambio.- disse Kehlani stuzzicandola e beccandosi un'occhiataccia da Selene che la fece sorridere maliziosa.

- Lo sai che Ester è insopportabile, non sa divertirsi. La influenza troppo.- aggiunse Corinna e Selene si portò le braccia al seno.

- Va bene, ma vedete di smetterla o vi incenerisco.- disse alla fine arresa quasi in un ringhio, facendo esultare i vampiri. Sapevano che avrebbe ceduto. Però il sorrisetto malizioso che mostrò poco dopo Selene mentre si dirigeva alla porta li preoccupò, specialmente Irina essendo la diretta interessata.

- Dato che non avrai problemi una volta guarita a muoverti, ti aspettano trenta gemme di luce da portarmi entro domani.-

- Che cosa!?- esclamò incredula mentre l'altra se ne andò ridacchiando.

- Beh, buona fortuna allora. Non vorrei essere al tuo posto.- ridacchiò Raissa maligna.

- Sta zitta.- le ringhiò contro l'altra.

- Scusate, ma perché avete chiesto proprio a lei? Poteva andare uno di noi.- domandò Taila dopo esser rimasta in silenzio tutto il tempo, spostando l'attenzione dei vampiri puri sui ragazzi, avevano quasi dimenticato che loro erano lì.

- Figurarsi se quella vi avrebbe ascoltato. Meglio andare sul sicuro, Lia ascolta solo chi è come lei. O quasi, ma ha un forte debole per Selene quindi la cosa è scontata.- disse Kehlani con la sua parlantina, suo fratello che le fece notare che poteva finire in grossi guai se la corvina l'avesse sentita.

- Tanto non può uccidere i vampiri, quindi neanche me.- ribatté con tono di superiorità.

- Davvero?- domandò stupito Klaus e la ragazza annuì mentre Jari le tappò la bocca prima che potesse dire altro.

- Quei nomi che avete detto prima, chi sono? Altri vampiri che erano qui? O altri come Selene, gli Elementis?- domandò Arlena ma ci fu solo silenzio da loro. Non potevano dire nulla, vincolati da un patto eterno e antico.

- Chissà perché la vostra stupidità non mi sorprende.- disse una voce annoiata e lievemente roca, quella di Amara apparsa alla porta con le braccia al seno. Ci fu solo più silenzio che le fece roteare gli occhi mentre entrò, raggiungendo poi Irina e inclinando la testa da un lato notando la sua profonda ferita.

- Non è possibile...- disse quasi a sé stessa. Quel tipo di ferita non era normale, solo un oggetto era in grado di fare una cosa del genere ad un vampiro potente come quella ragazza che la guardò tra il sofferente e l'arrabbiata.

- Che avete combinato là fuori?- chiese poi guardando gli altri seria e subito Jari spiegò. Un'aura anomale aveva portato tutti loro sulla difesa, uscendo dal portale per controllare e scoprendo un grande numero di alleati del nemico piuttosto vicino al portale. Per cercare di allontanarli li attaccarono velocemente, avendo la meglio all'istante e facendo fuori la maggior parte degli uomini. Uno di loro poi, un vampiro, con un semplice gesto, riuscì a fermarli e colpire Irina di striscio ma fu abbastanza per lasciarle quella ferita.

- In mano aveva il Nihil e l'Acqua. Li ha uniti, dev'essere stata un'idea di Orion.- disse Corinna iniziando a sentirsi di nuovo bene e alzandosi in piedi a stiracchiarsi.

- Ma come ha fatto a prenderlo? Tu non te ne separi mai, a meno che non sia così pazzo da avvicinarsi a te.- disse Raissa guardando la corvina che ricordò quel bacio nella sua breve prigionia. Quel lurido verme!

- È più pazzo di quanto credi.- le disse voltandosi verso Irina e facendo apparire una lama con uno schiocco di dita.

- Lo squarterei, è odioso quello.- esclamò Delilah.

- Lascialo fare. Sta solo prolungando la sua sofferenza.- le disse Amara tagliandosi il palmo della mano con la lama, lasciando cadere un paio di gocce di sangue sulla ferita di Irina. Questa guarì all'istante lasciando la sua pelle pallida completamente priva di segni, come se non fosse mai esistita. Le forze ritornarono nella ragazza che si alzò subito in piedi senza alcun problema.

- Ehi, come mai questo privilegio? Non ho voglia nemmeno io di starmene qui ferma.- si lamentò Kehlani e Amara la guardò accigliata.

- Sai qual è il patto, il mio sangue in cambio di anime.-

- Ma nessuno ha fatto in tempo a prender...-

Irina proprio in quel momento sfilò dalla tasca dei pantaloni una fiala con dentro una specie di fumo biancastro, sul volto un sorrisetto vittorioso mentre guardava l'altra vampira.

- Lurida stronza, quando diamine le hai prese!?- esclamò incredula facendola ridacchiare.

- Non svelo i miei segreti.-

E mentre i vampiri iniziavano a discutere tra loro, Amara spostò la propria attenzione su quei ragazzini, osservandoli con il suo solito sguardo freddo e misterioso.

- Cosa sarebbe questa storia degli Elementis?- domandò non sapendone nulla, Selene non ne aveva parlato ed era strano. Così André prese coraggio e le spiegò brevemente ciò che Raulyax aveva detto.

- Secondo questo diario che ha trovato sono coloro che dominano tutti gli elementi, come te e Selene.-

- Capisco.- disse solamente lei rigirandosi la fiala tra le dita e osservandola, assaporando già l'energia che presto le sarebbe tornata. Non devo esagerare o rischio di uccidere tutti solo a pensarlo.

- Ehi aspetta!- esclamò Klaus quando iniziò a dirigersi verso l'uscita, voltandosi annoiata e già stufa di averli intorno.

- Che c'è? Avrei da fare.-

- Perché non parlate degli altri Elementis?- domandò Eliana guardandola con quegli occhi di fuoco.

- Non siamo questi Elementis.- disse velocemente Ed era la verità.

- E allora cosa siete tu e Selene? E anche gli altri due ragazzi che Raulyax aveva catturato? E poi, come fa Selene ad avere la magia se tu l'hai trasformata essendo il primo vampiro mentre gli altri no?-

Amara sorrise maliziosa. La loro voglia di verità li stava logorando, facevano ipotesi all'infinito, domandavano il più possibile. Il problema era che non sapevano cosa domandare per sapere tutto in una volta sola e bastava solo una semplice domanda.

- I vostri amati professori non ve lo diranno mai vero?-

- Ma ti pare? Sembrano avere paura di farci sapere tutto!- disse Taila sbuffando.

- Kilena ed Ester sono due delle tre personalità diverse di Selene. Kilena è il suo lato più pericoloso, specialmente se fuori controllo. Ester invece è tutto il contrario. Selene è il perfetto equilibrio tra le sue due parti nonostante la sua energia sia formata per di più da quella positiva di angelo che quella negativa di vampiro.- disse alla fine confondendoli.

- Ma che dici? Era un angelo e l'hai trasformata? Puoi farlo?- domandò Arlena con ancora più casino in testa ma l'altra negò, voltandosi e andando verso l'uscita, di nuovo.

- Perché non chiedete al vostro vecchio preside per quale motivo ha rifiutato di far parte dei Grandi Maestri? Se ora tutto il Mondo Magico è in pericolo, tutto è iniziato da lì.-

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