6 - Luna blu

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"Vide del fuoco intorno ad una ragazza dai capelli neri e dal volto sfuocato, circondata dalle fiamme rosse e intenta a cercare qualcosa per terra.

- Ti prego, vieni via!- disse alla ragazza sentendo le lacrime scorrerle sul volto.

- Devi andartene.- disse la sconosciuta. La sua voce era ovattata.

- No, non senza di te!-

La corvina fece un movimento con le mani ed un forte vento la sollevò a mezz'aria, cominciando ad allontanarla dal fuoco.

- No!- urlò lei vedendo l'altra essere sommersa dalle fiamme prima di cadere nel vuoto e non sentire più nulla."

 

Era da tre notti che non dormiva. Tre notti passati a vedere immagini sfocate. E tre giorni in cui non prestava molta attenzione alle lezioni. Appena finivano se ne andava in mezzo al bosco a rilassarsi, se ne andava senza nemmeno salutare Arlena e gli altri che cominciavano a preoccuparsi sempre di più.

La campanella suonò e subito si alzò di scatto, raccattando i suoi fogli e le matite, cominciando ad avviarsi per la sua solita strada, ma Lukas le si parò davanti in fretta.

- Ehi, frena un po'. Dobbiamo parlare.- disse lui tranquillo. Selene cercò di girargli intorno ma il ragazzo non glielo permise.

- Per favore Selene.- disse di nuovo, guardandola negli occhi che esprimevano dolcezza. Selene abbassò lo sguardo ma alla fine sospirò e camminò con il ragazzo fino alla camera che condivideva con Arlena, dove c'erano già le altre tre ragazze ad aspettarli seduti sul letto. Selene guardò Arlena, l'unica con cui aveva legato di più in quei giorni avendoci speso più tempo e la bruna le fece segno di mettersi comoda affianco a lei, sfoggiando il suo solito sorriso rassicurante e lei la raggiunse, seguita dal ragazzo.

- Selene, ti conosciamo da poco e non sappiamo quasi nulla di te e nemmeno tu, ma vediamo chiaramente che c'è qualcosa che non va.- cominciò Arlena sempre in tono dolce.

- E noi vorremmo aiutarti, ma non possiamo farlo se tu non ci dici niente. In questi ultimi giorni sei completamente assente e il tuo sguardo è spento.- continuò Eliana. Selene non alzò lo sguardo. Continuò a fissare le sue mani senza dire una parola.

- Non so cosa mi stia succedendo.- disse poi a bassa voce. Prima che qualcuno potesse farle qualche domanda continuò.

- Sento come un vuoto costante e non ne conosco il motivo. Per non parlare di questi strani sogni che faccio che non mi danno pace.-

- Che sogni?- intervenne Azura.

- Non è molto chiaro, ma c'è sempre una ragazza di cui non riesco a vederne il volto e del fuoco intorno a lei. Dice che devo allontanarmi da lì ma qualcosa non vuole farmi andare via senza di lei. Poi arriva un forte vento che mi fa cadere nel vuoto e lì mi sveglio.-

- E se fosse qualcosa che stai ricordando?-

- Non lo so.-

Selene si mise le mani tra i capelli scombussolandoseli un po'. E non era solo quello a tormentarla. Dopo quel bacio, di Amara non ci fu traccia, nessuno l'aveva vista né sentita e aveva lasciato in Selene una strana sensazione che aumentava ogni volta che pensava alla corvina. E se... Una folle idea le attraversò la mente ma subito scosse la testa cercando di dimenticarla.

A distrarla fu un picchiettio sul vetro della finestra e tutti guardarono in quella direzione. Una busta giallastra fluttuava in aria in bella vista e Lukas aprì la finestra con la magia, lasciando entrare quel pezzo di carta che subito si diresse verso la ragazza dai capelli bianchi e si aprì, facendo uscire un foglio di carta scritta con inchiostro viola e con una grafia elegante.

- È da parte del preside.- disse Eliana e Selene prese il foglio cominciando a leggerlo ad alta voce.

- A tutti i ragazzi che dovranno entrare definitivamente alla Magic Academy: stasera si terrà l'esame finale. Per problemi tempistici si aggiungerà alla prova il test di combattimento. L'uniforme vi sarà fornita poco prima dell'inizio del test. Detto questo, buona fortuna e fate del vostro meglio.-

- Quindi ha accorpato i due esami per crearne uno solo. Non so se sia un bene o un male.- disse Azura preoccupata.

- Sarà meglio andare, abbiamo Storia della Magia tra poco.- annunciò Lukas interrompendo i suoi pensieri. Tutti i ragazzi si rialzano e cominciarono ad avviarsi verso l'aula. Azura ed Arlena presero per mano Selene e le sorrisero cercando di rassicurarla invece e lei ricambiò.

- Qualunque cosa hai bisogno siamo qui.- disse Eliana davanti a loro. Selene abbassò lo sguardo ma sorrise un poco, anche se pensava a solo una persona. Amara... Chi sei? Perché sento di essere legata a te?

 

L'insegnante continuava a parlare da svariati minuti ormai ma lei non ascoltava. Continuava a scarabocchiare sul foglio, o meglio, a disegnare quella ragazza dei suoi sogni che le sembrava così familiare. Eppure le sembrava anche così distante, sconosciuta.

- Il nostro mondo è protetto da quattro sigilli, uno per ogni elemento...- sentì dire dall'insegnante che, mentre spiegava, faceva avanti e indietro per la stanza consumando il pavimento sotto i suoi piedi, a seguirla grazie ad un incantesimo un grande librone fluttuante.

Quella frase, nonostante fosse rimasta tra i suoi pensieri tutto il tempo, attirò la sua attenzione e inclinò leggermente la testa confusa fissando la donna al centro dell'aula. C'era qualcosa che non le suonava bene. I sigilli non sono quattro, non lo sono mai stati... Poi si rese conto di ciò che aveva appena pensato, come faceva a saperlo?

Una ragazza ai primi banchi alzò la mano e la donna le diede la parola, Selene si mise in ascolto all'istante. Forse, sentire qualcosa di più su quegli elementi, le avrebbe fatto ricordare qualcosa. Ma la ragazza chiese di tutt'altro, qualcosa di inutile o così pensava.

- Ho sentito dire che qui c'è una persona che parla la Lingua Antica in tutto l'Istituto e volevo chiedere se si può imparare.- disse un po' timidamente. Subito l'insegnante si illuminò, quella ragazza doveva essere una delle sue migliori studentesse intuì la chiara, una che fa sempre domande interessanti.

- Ah sì, la Lingua Antica. Tu cosa dici?-

La donna si sistemò gli occhiali che portava sul naso e guardò verso una direzione e tutti si girarono a vedere dove stesse guardando, compresa Selene che solo allora la notò. Amara era nel suo solito posto isolato e seduta malamente con sguardo annoiato. Non l'aveva minimamente vista arrivare alla lezione, era rimasta i primi minuti a fissare la porta nella speranza che quella vampira spuntasse dal nulla. Voleva parlarle.

La corvina alzò gli occhi al cielo, sembrava infastidita da tutti quegli sguardi ma rispose comunque.

- Non si può imparare, si nasce sapendola.- disse con un tono di chi sa tanto e più di tutti. È impossibile che sappia più cose del preside, dovrebbe tenere bassa la cresta quella pensò Selene ma si sbagliava, e anche tanto.

- Non ha senso, come fai a conoscere una lingua senza averla mai sentita?- chiese qualcun altro un po' contrariato. Che volesse tenere le informazioni solo per sé?

- Sarebbe complicato spiegarlo e non si può rivelare, a volte quello che sai deve rimanere in te e basta.- ribatté Amara fredda guardandolo truce per qualche istante.

- Dì qualcosa, magari qualcuno di noi la sa.- insistette lui e la vampira sbuffò.

- La luna blu altera la nostra energia di vampiri, così come le nostre emozioni.-

Nessuno disse niente, mentre Selene sgranò gli occhi per poi scuotere la testa leggermente. Non è possibile, come faccio a...

- Vedo che non c'è nessuno come Amara, quindi...- la donna, già con l'idea di continuare la sua lezione, non riuscì a finire che venne interrotta nuovamente.

- C'erano altri che la conoscevano?- chiese Eliana poco distante da Selene anche se guardandola con tono di diffidenza.

- Erano in pochi, anche se molti di più di adesso. Ma poi, parlando solo altre lingue, la dimenticarono e solo qualche d'uno la sa insieme a tutte le altre lingue.-

Solo noi ormai pensò la corvina non volendo e non potendo dire altro ancora e per un attimo trovò degli occhi dorati guardarla e subito distolse lo sguardo quando si incrociarono, tornando a scarabocchiare svogliatamente sul suo foglio mentre l'insegnante continuava.

- Come dicevo, i sigilli sono uno per ogni elemento e venivano protetti, secondo le leggende...-

Una fitta attraversò la testa di Selene che cominciò a massaggiarsi le meningi per cercare di alleviare il dolore che sentiva, senza successo però. Sentiva delle voci nella testa. Erano così mischiate tra loro che non capiva nulla e solo quando la campanella suonò esse sparirono così come erano apparse.

Tutti i ragazzi si alzarono e cominciarono ad andarsene, creando una confusione unica. Ma in tutto quel casino, Selene riuscì a vedere Amara e, non seppe con esattezza perché, guardò la sua mano sinistra. Una fasciatura dalle bende bianche la circondava, lasciando solo le dita scoperte. Quando Amara le passò vicino senza degnarle d'uno sguardo, la ragazza dai capelli bianchi le prese il polso facendo voltare l'altra verso di sé che la guardò con sguardo truce.

- Cosa hai fatto?- le domandò sentendo in sé preoccupazione. Ma perché provarne nei confronti di quella ragazza senza cuore?

- Non ti interessa e ora lasciami.- le ringhiò contro. Selene, anche se titubante, la lasciò andare, guardandola allontanarsi e sentendo una strana sensazione dentro di sé, come un vetro che si infrange e che cade a terra in mille pezzi. Perché... mi fai sentire così?

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